Author: Gabriela Petre

  • Serata letteraria italiana Humanitas

    Serata letteraria italiana Humanitas

    Il 20 aprile, la Libreria Humanitas Kretzulescu di Bucarest ha ospitato una nuova Serata letteraria italiana. Partendo dalla versione romena del libro “Seta” di Alessandro Baricco, gli invitati hanno parlato del miraggio dell’Oriente. La professoressa Smaranda Elian, promotrice delle serate italiane e curatrice della collana Biblioteca Italiana pubblicata dall’Editrice Humanitas ha presentato la serata a Radio Romania Internazionale, lanciando anche l’invito al prossimo incontro, a maggio, che coinciderà con la Notte dei musei.



  • Riparte il Pianoforte viaggiatore

    Riparte il Pianoforte viaggiatore

    Dal 2 aprile al 20 maggio, Horia Mihail e il pianoforte viaggiatore svolgono il quinto periplo per il Paese per rendere la primavera ancora più bella per gli appassionati di musica. La tournée, organizzata dal Centro Culturale Media, Radio Romania Culturale e l’Associazione Accendo, presenta al pubblico quattro racconti musicali sotto il segno del romanticismo, dell’amicizia e della riconoscenza.



    Il recital di Horia Mihail include i sei pezzi per pianoforte op. 118, alcune tra le più apprezzate composizioni per pianoforte solo scritte da Johannes Brahms e dedicate a Clara Schumann, un ultimo spartito pubblicato durante la vita del musicista. Il programma continua con Après une lecture de Dante, di Franz Liszt, per concludersi con Carnaval op. 9 Scènes mignonnes sur quatre notes di Robert Schumann, che appartiene al primo periodo di creazione del musicista (1834-1835), essendo dedicata al suo primo amore, alla fidanzata Ernestine von Fricken. Nei concerti con l’orchestra, Horia Mihail suonerà il Concerto n. 2 in do minore op. 18 per pianoforte e orchestra di Rachmaninov.



    E siccome lo scopo di questa lunga tournée è, non solo di portare gioia al pubblico di tutto il Paese, ma anche di regalare ad una città un pianoforte che potrà essere utilizzato nei prossimi anni — appunto per stimolare l’organizzazione ai altri eventi musicali di spicco — dopo questo quinto periplo, il pianoforte viaggiatore messo a disposizione da Radio Romania resterà per i prossimi anni nella città di Deva. L’itinerario coprirà tutte le zone storiche del Paese e Horia Mihail terrà recital o concerti con l’orchestra in 20 città, tra cui Resita, Timisoara, Ploiesti, Deva, Bucarest, Tulcea, per concludersi a Bistrita il 20 maggio.

  • Paesaggi della fede all’Accademia di Romania

    Paesaggi della fede all’Accademia di Romania

    L’Accademia di Romania in Roma ha ospitato la mostra “Paesaggi della fede. Dialogo fotografico romeno-italiano dedicato alla Pasqua”. Organizzata dall’Accademia di Romania a Roma e dal Museo del Contadino Romeno di Bucarest, la mostra presenta foto scattate in Romania e Italia, icone su vetro, tessuti, piccole croci e uova dipinte. Inoltre il 27 marzo, al lettorato romeno dell’Università l’Orientale di Napoli, l’Accademia di Romania e il Museo del Contadino Romeno di Bucarest hanno presentato un documentario dedicato alla realizzazione delle uova dipinte, antichi simboli della tradizione cristiana. Sempre in occasione della Pasqua, Rodica Marinescu e Ioana Popescu (del Museo del Contadino Romeno di Bucarest) hanno tenuto una conferenza sulle tradizioni di Pasqua in Romania.

  • Eventi culturali a marzo

    Eventi culturali a marzo

    Il 10 marzo, l’IIC di Bucarest ha ospitato una serata speciale, proponendo al pubblico di visionare il servizio speciale trasmesso dal Tg1 il 14 dicembre scorso intitolato “Figli Sospesi”, di Alessandro Gaeta, seguito da un dibattito aperto a tutti. L’autore del servizio giornalistico ha fatto un viaggio in una Romania poco conosciuta, quella da cui emigrano coloro che in Italia accudiscono anziani, bambini e lavorano nelle campagne. Un reportage che fa vedere anche l’altra faccia dell’immigrazione: villaggi romeni abitati solo da nonni e nipoti, interi paesi dove manca quasi del tutto la generazione di mezzo, tra i venti e i cinquant’anni, andata all’estero in cerca di lavoro, la maggiore parte in Italia dove sono 1.300.000 i romeni residenti, soprattutto donne che lavorano come badanti.



    La serata dedicata agli oltre trecentomila bambini costretti, a causa dell’emigrazione, a crescere senza le madri, sarà seguita il 17 marzo da un’altra dedicata ai bambini. Intitolato “Mino Damato e la sua avventura umanitaria in Romania”, l’evento punterà sulla personalità del grande giornalista italiano e sulla Fondazione Bambini in Emergenza e includerà una conferenza di Silvia Saini Damato con proiezione di filmati e una mostra fotografica.



    A fine marzo, invece, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ospiterà una serata letterario-gastronomica dedicata al personaggio e allopera di Andrea Camilleri, “A cena con il Commissario Montalbano” in cui saranno proposte pietanze della cucina siciliana apprezzate dal famoso Commissario.



    Andiamo ora a Venezia, all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica dove il 6 marzo è stata inaugurata presso la Piccola Galleria, la mostra “Frammentarismo e identità urbana” dell’artista Marius Burhan, borsista “Nicolae Iorga” dell’Istituto. Marius Burhan è artista, curatore di mostre, professore d’arte ed autore di vari studi nel campo dell’arte. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Belle Arti, è membro dell’Unione Artisti Figurativi di Romania dal 2005 e membro nel Consiglio Direttivo della Filiale Pittura di Bucarest della stessa unione. Ha cominciato a esporre nel 1996, realizzando finora 30 mostre personali (a Bucarest, Craiova, Timişoara, Galaţi, ma anche a Roma, Venezia) e partecipando a oltre 70 mostre collettive nazionali (nel Paese, a Bucarest, Timişoara, Craiova, Râmnicu Vâlcea, Târgovişte, Bacău), e internazionali (in Moldava, Macedonia, Italia — a Bologna, Reggio Emilia e Roma, e negli Stati Uniti). La mostra fa parte del programma di sostegno dei borsisti e studenti romeni in Italia promosso dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia dal 2011 e potrà essere visitata presso la Piccola Galleria dell’Istituto fino al 27 marzo.



    Sempre il 6 marzo, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ha organizzato, in partenariato con la Fondazione Musei Civici Venezia, la conferenza Letteratura, Moda, Femminilità”, presso il Palazzo Mocenigo — Centro Studi e Museo di Storia del Tessuto e del Costume. Lo scopo della conferenza è stato di celebrare la Festa Internazionale della Donna nell’ambiente raffinato del Palazzo Mocenigo che custodisce un’impressionante collezione di costumi e uno spazio recentemente allestito come Museo del profumo. L’evento ha messo in risalto aspetti della letteratura e della moda romena e italiana ed ha avuto come invitate le professoresse Doina Lucanu, dell’Università Nazionale d’Arte di Bucarest, Daniela Baroncini, dell’Università di Bologna e autrice del volume «La moda nella letteratura contemporanea», Oana Boşca-Mălin, della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Bucarest e Chiara Squarcina, dirigente del Museo di Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, del Museo del Merletto di Burano e del Museo del Vetro di Murano.



    Torniamo ora a Bucarest, dove il 18 marzo, all’Ateneul Roman, si svolgerà uno spettacolo di beneficenza che abbina per la prima volta forme artistiche apparentemente inconciliabili: la musica classica e la street art, il jazz e lo step, tutto per sostenere i bambini a rischio sostenuti dall’organizzazione Hope and Homes for Children Romania. Dunque l’arte della strada si affianca alla musica classica, al jazz e alla percussione, in uno spettacolo inedito e commuovente, volto a sostenere i bambini privi del calore e della sicurezza di una casa o in pericolo di staccarsi dalle proprie famiglie. Sul palcoscenito saliranno artisti noti, tra cui il violoncellista Marin Cazacu, il pianista Andrei Licaret, l’ensemble Violoncellissimo, il jazz-duo Mircea Tiberian e Nadia Trohin, il percussionista Zoli Toth, l’attrice Ana Pepine, e non in ultimo il noto soprano Irina Iordachescu.



    Intanto, il Museo più visitato della Romania, il Castello Bran, presenta fino al 5 aprile una mostra di pubblicità interbelliche realizzata da due artisti di Cluj, Ancuţa-Lăcrămioara Chiş e Ucu Bodiceanu, dell’Associazione “La Cluj di una volta”. Le 50 pubblicità raccolte dalla stampa dell’epoca portano di fronte al pubblico un mondo affascinante, preoccupato di calzature e prodotti cosmetici, al quale venivano offerti strani oggetti di lusso come apparati cinematigrafici per la casa, macchine da scrivere portatili o frigoriferi a chiave. Un mondo in cui i venditori imparavano già a stimolare l’orgoglio del cliente e inventargli nuovi bisogni. Come una curiosità, la Regina Maria di Romania fu il primo membro della casa reale ad apparire in una pubblicità. Inizialmente utilizzata per i prodotti cosmetici, all’estero, l’immagine della Regina Maria apparve nel 1926 in Romania, sul cioccolato prodotto dall’omonima fabbrica. A Bran, la residenza prediletta delle regina, può essere ammirata quest’immagine nella mostra di pubblicità interbelliche. Un’altra mostra di pubblicità, ma del 19-esimo secolo, sarà inaugurata dall’Associazione “La Cluj di una volta” e dalla Casa Municipale della Cultura di Cluj, all’Istituto Culturale Romeno di Bucarest a fine marzo.

  • “Nova itinera” di Lidia Are Caverni, a Venezia

    “Nova itinera” di Lidia Are Caverni, a Venezia

    Il 26 febbraio, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ospita la presentazione del volume “Nova Itinera” di Lidia Are Caverni. La sua opera è stata tradotta in inglese, tedesco e romeno. Il volume sarà presentato dall’autrice e scrittrice Andreina Corso. La responsabile del progetto, Aurora Firta, ha offerto tutti i dettagli in un collegamento con Radio Romania Internazionale.



  • Serata letteraria italiana alla Libreria Humanitas

    Serata letteraria italiana alla Libreria Humanitas

    A febbraio, la consueta Serata letteraria italiana presso la Libreria Humanitas — Kretzulescu di Bucarest, ha invitato il pubblico a un dibattito dedicato al giallo, partendo dal volume “Il ladro di merendine” di Andrea Camilleri. In Romania, il libro è uscito presso l’Editrice Nemira.



    La prof.ssa Smaranda Elian, responsabile della Collana Italiana presso l’Editrice Humanitas, ha offerto tutti i dettagli in un collegamento con Radio Romania Internazionale.



  • Il Teatro “Gong” di Sibiu al Carnevale Ragazzi a Venezia

    Il Teatro “Gong” di Sibiu al Carnevale Ragazzi a Venezia

    Sarà il Teatro “Gong” di Sibiu a rappresentare la Romania alla VI° edizione del Carnevale Internazionale dei Ragazzi, in programma dal 7 al 17 febbraio presso l’Arsenale di Venezia. Lo spettacolo dedicato ai piccoli si intitola “Il Grillo quasi famoso”.



    L’evento è organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e il Teatro per Giovani e Ragazzi “Gong” di Sibiu, con il supporto dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest.



    Ispirato alla favola di Esopo, ripresa anche da Jean de La Fontaine, ladattamento appartenente a Florin Grigoraş, nella traduzione italiana di Alexandru Damian, intitolato “Il Grillo quasi famoso”, cambia il corso classico della favola ed il grillo (la cicala) diventa una superstar affrontando varie difficoltà e situazioni particolari, come ricorda l’Istituto di Venezia in un comunicato.



    Alexandru Damian, responsabile progetti arti visive dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, ha spiegato tutto in un collegamento con Radio Romania Internazionale.




  • Maschere e abiti della Transilvania, in mostra a Venezia

    Maschere e abiti della Transilvania, in mostra a Venezia

    L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia inaugura il 2 febbraio, presso la Nuova Galleria, un’interessante mostra di “Maschere e abiti tradizionali festivi della Transilvania”. L’evento è organizzato in collaborazione con il Museo Etnografico della Transilvania e l’Associazione Culturale “Zestrea”.



    L’abbigliamento tradizionale, utilizzato in Transilvania fino alla metà del XX° secolo, ha rispecchiato le identità etniche e territoriali delle varie aree culturali transilvane. Alcuni elementi dell’abbigliamento tradizionale si ritrovano anche nelle maschere, utilizzate soprattutto durante le feste invernali da tutte le etnie della Transilvania.



    Alexandru Damian, responsabile progetti arti visive presso l’Istituto Romeno di Venezia, ha offerto a Radio Romania Internazionale dei particolari su questa affascinante mostra che resterà aperta fino al 18 febbraio.



  • Natale: appuntamenti culturali italiani in Romania

    Natale: appuntamenti culturali italiani in Romania

    L’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest chiude anche il 2014 con una ricca agenda di appuntamenti destinati al pubblico romeno. Al Christmas Bazaar del 7 dicembre, il più importante evento di beneficenza organizzato ogni anno dall’International Women’s Association di Bucarest, l’Italia sarà quest’anno Paese Ospite d’Onore. Fondata nel 1978 come ong, l’associazione ha come membri le rappresentanti del corpo diplomatico accreditato in Romania, ma anche donne dell’ambiente culturale e d’affari. La sua attività consiste principalmente nel sostegno alle persone in difficoltà in Romania e il Bazaar è il principale avvenimento destinato alla raccolta di fondi. Oltre al suo scopo di beneficienza, il festival è anche un’occasione per riunire rappresentanti di più nazioni che vivono in Romania, in un evento che fa vedere al pubblico la diversità internazionale, perché ciascun Paese partecipante promuove la propria cultura, musica, danze, costumi, oggetti di artigianato, ma anche piatti tipici e bevande o bibite tradizionali. Per chi visiterà gli stand dei vari Paesi il 7 dicembre, al Centro espositivo Romexpo di Bucarest, sarà un’occasione anche per comprare vari regalini per Natale!



    Dal 9 dicembre 2014 al 9 gennaio 2015, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ospita la mostra di pittura e fotografia intitolata “Transformations”, curata dall’artista serbo Predrag Popara. La stessa mostra è stata ospitata dal 9 settembre al 1 ottobre dalla Galleria Heritage House di Belgrado. Si tratta di una mostra collettiva, in cui sono esposte opere di tre artisti italiani: Roberto Coda Zabetta, Giancarlo Ceraudo, Alessio Maximilian Schroder, Kenneth Blom (Norvegia), Bogdan Vladuta (Romania) e degli artisti serbi Predrag Popara, Vuk Vučković e Mate Djordjević. “Transformations” è un concetto artistico che analizza un tema molto attuale: l’aggressione presente nei mass-media che diventa un fattore costante della vita contemporanea. Si tratta di una continuazione della collaborazione tra l’artista serbo Predrag Popara e il pittore italiano Roberto Coda Zabetta, che si propone di impegnarsi attivamente nella vita artistica dell’Europa Occidentale ed Orientale. L’evento è volto a promuovere l’arte contemporanea contribuendo anche alla formazione del pubblico. Predrag Popara e Roberto Coda Zabetta sono membri fondatori dell’Associazione Funnel Contemporary Art, che ha lo scopo di incoraggiare lo scambio di esperienza tra artisti di vari Paesi nel campo dell’arte contemporanea.



    Un altro evento che sarà ospitato dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest il 10 dicembre è la serata di poesia e musica organizzata dall’Università Hyperion di Bucarest in collaborazione con la Facoltà di Belle Arti, specializzazione Arte dellAttore. Si tratta di uno spettacolo di poesia bilingue, romeno-italiano, con versi di Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Giuseppe Ungaretti, interpretati dagli studenti del dipartimento Arte dellAttore. Lo spettacolo, coordinato dalle professoresse Mihaela Triboi e Silvia Ciobanu presenterà anche arie operistiche italiane interpretate dal mezzosoprano Cristina Iordăchescu-Iordache, docente di belcanto presso la Facoltà di Belle Arti e dal soprano Irina Iordăchescu.



    Continua intanto all’IIC il Cineforum, ovvero il “Giovedì al cinema”, che si vuole uno stimolo per chi è appassionato di cinema e vuole anche imparare l’italiano. In programma film italiani di produzione recente, soprattutto commedie frizzanti. A dicembre sono previste le proiezioni di “Stai lontana da me”, una commedia di Alessio Maria Federici — il 4 dicembre, con: Enrico Brignano, Ambra Angiolini, Anna Galiena e Fabio Troiano e “Anni Felici”, un film drammatico di Daniele Luchetti — l’11 dicembre, con: Kim Rossi Stuart, Micaela Ramazzotti e Niccolò Calvagna.



    Il fiore all’occhiello sarà il grande Concerto di Natale, intitolato “Il Virtuosismo della Tromba e dell’Organo nello Splendore Barocco”, di Mauro Maur (tromba) e Francoise de Clossey (organo). Sarà un concerto dedicato ai capolavori barocchi e novecenteschi per il duo di tromba e organo. Il concerto si svolgerà a Bucarest il 18 dicembre, nella Cattedrale di San Giuseppe e a Sibiu il 19 dicembre, in onore del neo presidente della Romania, Klaus Iohannis.

  • Ospiti italiani al Festival Nazionale di Teatro

    Ospiti italiani al Festival Nazionale di Teatro

    Dal 24 ottobre al 2 novembre, in Romania si svolge il Festival Nazionale di Teatro, giunto quest’anno alla 24esima edizione. Per la prima volta nella storia dellevento, viene presentata una produzione propria del Festival, lo spettacolo «West Side Story» con la regia di Razvan Mazilu. In programma anche mostre, conferenze, presentazioni di libri e spettacoli di teatro radiofonico e di televisione. La direttrice artistica del Festival è il critico di teatro Marina Constantinescu, che assume per la seconda volta la direzione dell’evento. Sin dal suo primo mandato (2005 – 2007), Marina Constantinescu ha insistito sullo sviluppo della struttura del Festival per cui il periodo di svolgimento è stato fissato a 10 giorni, guadagnando importanza la componente internazionale del festival che, anche se non è competitivo, è uno spazio di incontro e dialogo tra persone che possono influire sull’evoluzione del fenomeno teatrale. Con il passare del tempo, il Festival Nazionale di Teatro, organizzato dall’UNITER (l’Unione Teatrale della Romania) con il sostegno del Ministero della Cultura, del Comune di Bucarest tramite il Centro Culturale ArCuB, dell’Istituto Culturale Romeno, ma anche di altri finanziatori e sponsor, ha guadagnato visibilità perché l’apertura internazionale ha significato non solo una riflessione del fenomeno drammaturgico romeno, ma anche contatti fra drammaturghi, produttori, artisti, direttori di festival, che hanno portato ad altri nuovi progetti.



    Inoltre per la prima volta nelle 24 edizioni, il Festival Nazionale di Teatro organizza presso la sede delle Gallerie Artmark della capitale, un’asta con vari oggeti d’arte, oggetti personali e artefatti-testimonianze dell’attività teatrale, offerti da artisti di spicco. Le somme ricavate dalla vendita di questi oggetti saranno donate al programma UNITER — La Campagna Nazionale “Gli artisti per gli artisti”.



    Stando alla direttrice artistica del Festival, Marina Constantinescu, l’attuale edizione del Festival propone — oltre agli spettacoli presentati nella selezione ufficiale, una sezione speciale di eventi teatrali che vedono come protagonisti alcuni dei nomi di spicco della drammaturgia romena. Si tratta della sezione Maestri, con 13 spettacoli in programma.



    L’apertura ufficiale del Festival si è svolta il 24 ottobre, presso il Teatro Nazionale “I. L.Caragiale” di Bucarest, con l’inaugurazione della mostra “Doina Levintza: il costume teatrale — dall’abbozzo al miracolo” che presenta una parte della storia del teatro romeno, perché la nota stilista ha creato i primi costumi per gli spettacoli di teatro nel 1969. All’inaugurazione ha partecipato anche l’attrice Jacqueline Bisset, accanto a personalità romene tra cui i registi Lucian Pintilie, Nae Caranfil, Dan Puric e il soprano Felicia Filip. Ospitata nei foyer del Teatro Nazionale di Bucarest, che fungono anche da generose gallerie d’arte, la mostra di costumi di Doina Levintza resterà aperta fino al 30 novembre.



    Tra gli spettacoli selezionati per l’attuale edizione menzioniamo “Cabaret”, di Joe Masteroff, uno spettacolo di Răzvan Mazilu (del Teatro Tedesco di Stato di Timişoara), “Cinque ore con Mario”, di Miguel Delibes, regia Mariana Cămărăşan (Unteatru di Bucarest), “In vendita”, uno spettacolo di Gianina Cărbunariu (del Teatro Odeon di Bucarest), “Oidip” — con la sceneggiatura e la regia di Silviu Purcărete (del Teatro Nazionale “Radu Stanca” di Sibiu), uno spettacolo di Cătălin Ştefănescu ispirato al famoso romanzo “I Moromete”, di Marin Preda, con la regia di Alexandru Dabija (del Teatro Act di Bucarest, “I rinoceronti”, di Eugène Ionesco, con la regia Robert Wilson (Teatro Nazionale “Marin Sorescu” Craiova), oppure “Anima romena” — un one man show, con la regia di Dan Puric (presentato dalla Compagnia Passe-Partout di Bucarest).



    Tra gli ospiti stranieri invitati quest’anno al Festival Nazionale di Teato si è annoverato anche Matteo Bavera del Teatro Garibaldi di Palermo che ci ha concesso una breve intervista dopo aver visto alcuni spettacoli in programma a Bucarest.


  • Convegno sulla Grande Guerra a Venezia

    Convegno sulla Grande Guerra a Venezia

    In occasione del centenario dello scoppio della prima Guerra mondiale, il 24 ottobre l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia invita il pubblico al Palazzo Grimani, al convegno “I romeni e la Grande Guerra. Affrontare la Crisi. Eludere la Guerra. Preparare la belligeranza”.



    L’evento è organizzato insieme all’Università Roma Tre e all’Università Babes–Bolyai di Cluj-Napoca, in collaborazione con la Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico per il Polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare / Museo Palazzo Grimani.



    Il convegno intende proporre un momento di riflessione comparativa sull’esperienza della guerra in Europa, con particolare riguardo alla Romania e all’area balcanica. Il direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Rudolf Dinu, ha offerto tutti i dettagli a Radio Romania Internazionale.



    Inoltre, il 30 ottobre, presso il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano – Palazzo Carignano di Torino, sarà inaugurata la mostra foto-documentaria “I Romeni e la Grande Guerra”.



    L’evento, organizzato dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, il Consolato Generale di Romania a Torino, il Museo Nazionale di Storia della Romania, l’Archivio Nazionale della Romania e l’Università Babes–Bolyai di Cluj-Napoca, in collaborazione con la Città di Torino e il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano — Palazzo Carignano, si avvale del patrocinio dell’Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, della Regione Piemonte, della Provincia di Torino e della Città di Torino.



    A luglio, il Consolato Generale di Romania a Milano e l’Istituto di Cultura di Venezia avevano organizzato la stessa mostra “I Romeni e la Grande Guerra” al Palazzo Cusani del capoluogo lombardo.



    L’evento, ospitato proprio dalla sede della Rappresentanza NATO a Milano, ha rivestito un’importanza particolare, perchè, oltre ad aver ricordato la ricorrenza del centenario dello scoppio della Grande Guerra, ha celebrato anche il decimo anniversario dell’ingresso della Romania nell’Alleanza Nord-Atlantica.



  • L’artista Claudiu Victor Gheorghiu, in mostra in Italia

    L’artista Claudiu Victor Gheorghiu, in mostra in Italia

    L’artista romeno Claudiu Victor Gheorghiu, che vanta numerose mostre e riconoscimenti internazionali, partecipa alla mostra collettiva internazionale “Loroscopo dice che…”. L’evento, ospitato dal 25 settembre dal Palazzo Ducale Caracciolo di Casamassima, in provincia di Bari, riunisce artisti d’Italia, un’artista dalla Bulgaria e Claudiu Victor Gheorghiu, che rappresenta la Romania.



    “La mostra è dedicata ai vincitori di ciascuna sezione e include anche la mia prima opera senza tematica religiosa selezionata ad un concorso internazionale, “Bilancia”, tempera su cartone, 30×21 cm. Le opere sono state selezionate da una giuria di specialità e da Marisa Mola, la direttrice artistica della Galleria Vernissage di Bari. Le opere dei vincitori sono state pubblicate lo scorso marzo nel prestigioso Annuario di arte moderna e contemporanea Calenda 2014 e ora è stata organizzata questa mostra, un progetto della Galleria Vernisage di Bari, che ha come curatore la nota artista e professoressa Marisa Mola, che è anche presidente dell’Associazione Culturale “Club delle Idee” di Casamassima, sotto l’egida della quale si è svolto l’evento. Di questa prestigiosa associazione fanno parte tra l’altro anche la baronessa Elisa Silvatici e il baritono italiano di Casamassima, Pietro Barbieri. Una bellissima sorpresa è stato l’annuncio che io ricevuto pochi giorni fa’, che la mostra continuerà, il periodo di apertura essendo prorogato fino al 14 ottobre, perché ha destato grande interesse e curiosità tra il pubblico”, ha spiegato l’artista a Radio Romania Internazionale.



    Claudiu Victor Gheorghiu ha un legame speciale con l’Italia, dove ha vinto nel 2006, il premio speciale della critica a Taormina, per l’icona “L’ultima cena”, mentre con “San Luca Apostolo ed Evangelista” si è aggiudicato il secondo premio Boe a Palermo e il premio speciale della critica per la capacità di valorizzare l’arte delle icone antiche. Abbiamo chiesto all’artista come è nato il suo legame con l’Italia.



    “Il mio primo contatto con l’Italia, oltre al fatto che ogni artista ama questo Paese, è stato nel 1999 quando ho partecipato alla 12-esima edizione della Mostra dell’Artigianato religioso di Pompei, accanto al Maestro Vintila Mihaescu, rappresentando la Romania. E’ stato qualcosa di molto speciale. Tutte le mie presenze in Italia, a cominciare dal 1999, sono state precedute da rigorose selezioni fatte da giurie di specialità. Sono seguiti vari concorsi ai quali sono sempre arrivato nelle finali come “La Telaccia d’Oro” di Torino, nel 2001-2002, il Premio Pisa, nel 2003, culminando con i due premi vinti in Italia: a luglio 2006 — e devo menzionare che erano concorsi a tematica generale, non dedicati all’arte religiosa — quando mi è stato assegnato il premio speciale della critica per l’icona intitolata “L’ultima cena” alla Biennale di Arte Visiva di Taormina, ulteriormente esposta al Palazzo Corvaja di Taormina, e a dicembre 2006 per l’icona “San Luca Apostolo ed Evangelista” con scene della sua vita, selezionata alla seconda edizione del Premio Boe di Palermo e insignita del premio speciale della critica. Lungo gli anni ho partecipato, oltre ai concorsi e ai premi già menzionati, anche a numerose mostre di gruppo a Pisa, Torino, Firenze, soprattutto ad uno dei più importanti saloni ospitati in Italia — “Immagina” a Reggio Emilia — al quale sono stato selezionato e sono riuscito a partecipare dopo due anni ed ho avuto anche due mostre personali molto importanti, la prima a Pisa a giugno 2003, nell’ambito del Giugno Pisano, le feste della città di Pisa dedicate al santo patrono della città, San Ranieri. Questo avveniva dopo il successo di una mia mostra del 2002, quando sono state esposte per la prima volta in una forma organizzata, dunque in una galleria o museo, a Pisa, icone bizantine e neobizantine. Nel 2003 sono stato ospite d’onore al Giugno Pisano e ho rappresentato la Romania all’Artestate 2003 / Miracoli d’Arte / Città di Pisa, evento organizzato dalla Galleria La Spina e dall’Associazone Spazio d’Arte — Proposte Culturali, sotto il patrocinio del Comune di Pisa. Poi la seconda mostra personale, e ultima di quei primi 7 anni in Italia in cui sono stato presente ogni anno a varie manifestazioni, è stata quella di Viadana, in provincia di Mantova, intitolata “Icone, l’immagine sacra della contemporaneità” organizzata al Cinema Teatro Vittoria Galleria d’Arte”, ha detto l’artista.



    Tra le altre mostre collettive internazionali di Claudiu Victor Gheorghiu, ricordiamo quella dedicata alla Romania, ospitata nel 2000 dalla città svizzera di Losanna, nonchè la Mostra itineraria in Giappone. Dal 2007 al 2010, ha partecipato anche a mostre in Corea del Sud, a Seul, e in Grecia, a Patrasso. Vanta, inoltre, numerose mostre personali anche nel Paese, organizzate prevalentemente dall’Unione degli Artisti di Romania. L’artista ha ricordato anche gli inizia della sua carriera.



    “Sono laureato in storia antica universale e la mia desi di laurea è stata dedicata al Santo Imperatore Costantino il Grande e il cristinesimo. Ma, a formarmi sono stati artisti molto conosciuti. Ho cominciato a dipingere solo arte religiosa nel 1990, ma la prima opera che posso definire icona l’ho realizzata dopo uno studio di 4 anni, nel 1994. Mi ha incoraggiato il compianto Horia Bernea, un grande artista romeno e il direttore del Museo Nazionale del Contadino Romeno. D’altronde lo stesso Museo ha esposto per la prima volta le mie opere. Poi sono seguite le mostre al Museo Nazionale Cotroceni, al Castello Bran, al Museo Astra di Sibiu, al Museo del Villaggio di Bucarest e, dopo essere stato ammesso nell’Unione degli Artisti di Romania, anche quelle nelle Gallerie dell’Unione a Bucarest. Inoltre ho regalato molte icone a più chiese di Bucarest. Menzionerei l’icona di San Demetrio con scene della sua vita che è piacciuta moltissimo al Patriarca della Romania Teoctist, occasione in cui mi ha anche benedetto nel 2001. Oppure l’icona “La discesa dello Spirito Santo” che si trova nella Chiesa Voivodale Mavrogheni, o quella a Podanu, dove sono custodite le reliquie del Santo Apostolo Simone lo Zelota, con scene della vita dell’apostolo”, ha aggiunto il pittore.



    Tra i progetti per il futuro, Claudiu Victor Gheorghiu ci ha detto che è stato invitato dall’Associazione Culturale “Club delle Idee” ad esporre le sue opere in una mostra personale a dicembre 2014 sia al Palazzo Ducale Caraccioli di Casamassima, che alla Galleria Vernissage di Bari. Inoltre, siccome è stato il primo artista romeno ad essere selezionato già dal 2005 alla Biennale di Firenze, si augura di poter partecipare almeno nel 2015. Altri progetti per il futuro: una mostra a Milano, dove è stato invitato ad esporre nella sua galleria dal critico e storico d’arte Sabrina Falzone e una partecipazione alla Koinè di Vicenza, la maggiore fiera internazionale europea di arte religiosa.

  • Film e mostre a Venezia

    Film e mostre a Venezia

    L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ha ospitato la proiezione del film documentario “Santier în lucru/Cantiere in allestimento”, firmato dagli studenti francesi Sindy Quere, Guillaume Lebon e Bénédicte Vacquerel. Il documentario presenta una visione bilanciata sullo sviluppo delle città romene del dopo 1989. Il film è stato realizzato nelle città di Cluj-Napoca, Constanţa e Iasi, con lo stesso metodo di studio: un’esplorazione preliminare della storia e della cultura cittadina, una lettura urbanistica, nonché una serie di interviste con attori-chiave che “fanno la città”. Il film è stato presentato quest’anno anche al Festival del Film Astra, ospitato dalla città romena di Sibiu.



    Intanto, sempre l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ospita fino al 2 ottobre la mostra di caricatura “Venezia — un’impressione satirica” di Florian Doru Crihană. L’artista invita il pubblico a scoprire una serie di opere create particolarmente per questo evento. Pitture surrealiste, spesso umoristiche e qualche volta satiriche, raffigurano luoghi, gente, eventi e momenti della storia veneziana. Nelle immagini dipinte si potranno ritrovare i più noti edifici, monumenti, musei, campi e canali della città che già da tempo si trova nell’attenzione dell’artista. Il responsabile dei progetti arti visive dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Alexandru Damian, ha offerto tutti i dettagli a Radio Romania Internazionale.


  • Convegno sulla lingua italiana a Craiova

    Convegno sulla lingua italiana a Craiova

    Il 19 e il 20 settembre la cattedra di italiano dell’Università di Craiova ospita la sesta edizione del convegno internazionale di italianistica dell’Università, dal tema “La lingua e la letteratura italiana in prospettiva sincronica e diacronica”. L’evento si svolge sotto il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in Romania, dell’Istituto Italiano di Cultura e della Società Dante Alighieri.



    In apertura del convegno sono intervenuti il rettore dell’Università di Craiova, Dan Claudiu Danişor, il vicerettore per le relazioni internazionali, Cristiana Teodorescu, del Preside della Facoltà di Lettere, Nicu Panea, accanto a Ezio Peraro, addetto culturale dell’Ambasciata d’Italia e direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest e la professoressa Elena Pîrvu, vicepreside della Facoltà di Lettere dell’Università di Craiova e capo della Cattedra di Italiano della Facoltà di Lettere.



    Del comitato scientifico del convegno fanno parte personalità di spicco dell’italianistica, tra cui, per ricordarne solo alcune, i professori Emanuele Banfi, dell’Università Bicocca di Milano, Francesco Bruni, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Gonaria Floris, dell’Università di Cagliari, Alfredo Luzi, dell’Università di Macerata, Luca Serianni, dell’Università La Sapienza din Roma, Monica Fekete, dell’Università Babeş-Bolyai di Cluj-Napoca, Oana Sălişteanu e Roxana Utale dell’Università di Bucarest. Il convegno riunisce partecipano docenti e ricercatori di università di Albania, Australia, Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Giappone, Polonia, Serbia, Slovacchia, Spagna, Turchia e Romania.



    La professoressa Elena Pîrvu, che coordina il convegno, ha offerto particolari sull’evento a Radio Romania Internazionale.



  • Mostra di caricatura “Venezia – un’impressione satirica”

    Mostra di caricatura “Venezia – un’impressione satirica”

    Il 18 settembre 2014, alle ore 18.30, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia invita il pubblico all’inaugurazione della mostra di caricatura “Venezia — un’impressione satirica” di Florian Doru Crihană.



    Un comunicato dell’Istituto precisa che l’artista presenterà una serie di opere create particolarmente per questo evento. Pitture surrealiste, spesso umoristiche e qualche volta satiriche, raffigurano luoghi, gente, eventi e momenti della storia veneziana. Nelle immagini dipinte si potranno ritrovare i più noti edifici, monumenti, musei, campi e canali della città che già da tempo si trova nell’attenzione dell’artista.



    A testimonianza di tanto stanno le mostre inaugurate nella galleria d’arte di Galaţi, Romania (2010), alla Galleria Ring di Legnica, Polonia, nell’ambito del Festival mondiale di caricatura Satyrycon ed al Centro Europeo della Caricatura di Krushoutem, Belgio 2011.



    Laureatosi nel 1984 presso Facoltà di Architettura Navale, l’artista Florian Doru Crihană (n. 1958) vanta oltre 40 mostre personali, tra cui “Bankartoons” 1998, “Nuduri/Nudi” 2008, “Portrete/Ritratti” 2009, “Venetia/Venezia” 2010, “Titanic” 2011, “Turnul Eiffel/La Torre Eiffel” 2012, o “21 de secole şi Sfârşitul Lumii/21 secoli e la fine del mondo” 2013. Le mostre sono state organizzate in Polonia, Bulgaria, Germania, Belgio o Lussemburgo.



    La mostra di Venezia è sostenuta dall’Istituto Culturale Romeno di Bucarest e rimarrà aperta fino al 2 ottobre nella Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Venezia, Cannaregio 2211, tra le ore 10.00–13.00 e 15.00–19.00. L’ingresso è libero.