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  • Romania-FMI: misure sociali in discussione

    Romania-FMI: misure sociali in discussione


    L’agenda dei colloqui del Governo romeno con la delegazione del FMI, in missione di valutazione in Romania, è densa, e include, oltre alla bozza della Finanziaria 2013, temi riguardanti le riforme strutturali e le privatizzazioni rinviate, che hanno una forte componente sociale. Tra cui anche l’intento dell’Esecutivo di aumentare il salario minimo garantito da 700 lei (pari a 160 euro) a 800 lei (pari a quasi 180 euro). L’aumento è richiesto dai sindacati e rappresenta, allo stesso tempo, una promessa fatta dell’Unione Social-liberale, al governo, durante la campagna elettorale per le recenti politiche. Ma l’aumento del salario minimo non accompagnato dall’aumento della produttività del lavoro potrebbe avere effetti negativi, ammonisce il presidente del Consiglio Nazionale delle Piccole e Media Imprese, Ovidiu Nicolescu.


    “Il Consiglio Nazionale delle Piccole e Medie Imprese, per motivi innanzittutto sociali, è d’accordo con questa crescita, perchè è molto chiaro che i redditi molto bassi non fanno possibile una vita decente. Siamo d’accordo che questa misura avrà un impatto positivo anche sulla domanda, siamo d’accordo con essa perche migliorerà il clima di lavoro, essenziale per le performance delle imprese. Ma dobbiamo stare molto attenti alle misure che vengono prese, perchè se continueremo ad aumentare i redditi oltre il livello della produttività, avremo grandi problemi con l’inflazione, con la sopravvivenza delle imprese, con il calo delle esportazioni”, ha affermato Nicolescu.


    Un progetto più vecchio dei social-liberali è anche la riduzione dell’Iva per i generi alimentari di base. Il ministro dell’Agricoltura, Daniel Constantin, afferma che la misura potrebbe essere introdotta a titolo sperimentale nel secondo trimestre, dopo i colloqui con il Fondo Monetario Internazionale e gli altri creditori esterni. Il progetto pilota sarebbe volto alla riduzione dell’Iva dal 24 al 9% per i cereali, le attività di molitura e panificazione, elementi che danno il prezzo del pane. Stando agli esponenti del Governo, un calcolo preliminare rileva che le spese dal bilancio che la diminuzione dell’Iva comporterebbe, di circa 150 milioni di lei, non sarebbero drammatiche. Si valuta invece che il beneficio sarebbe una riduzione significativa dell’evasione fiscale in questo settore, stimata, attualmente, al 70%. Il suo calo al 20% equivarebbe con il successo del progetto, che potrebbe essere esteso. Infatti, è il contrasto dell’evasione la principale motivazione del progetto, anzichè la sua componente sociale, ha precisato il ministro dell’Agricoltura, Daniel Constantin.

  • La Festa della Cultura Nazionale

    La Festa della Cultura Nazionale


    Il 15 gennaio, la Giornata della Cultura Nazionale, che coincide anche col 163esimo anniversario della nascita del sommo poeta romeno, Mihai Eminescu, è celebrata da numerosi eventi organizzati a Bucarest dall’Accademia Romena, dal Ministero della Cultura, ma anche da musei ed editrici. Per tutto il giorno, Radio Romania e la tv pubblica dedicano programmi speciali.


    Intanto, la Fondazione Nazionale per la Scienza e l’Arte ha presentato le opere fondamentali uscite nel 2012 e ha concesso i premi. In chiusura dell’evento, l’attore Dorel Visan ha recitato poesie di Mihai Eminescu.


    Anche il Museo Nazionale d’Arte della Romania propone un programma speciale, che include visite alle mostre “Il mito nazionale. Il contributo delle arti alla definizione dell’identità romena 1830-1930” e “Testimonianze. Gli affreschi del Monastero di Arges”, accompagnato dal un recital del violinista Alexandru Tomescu di Radio Romania e il suo meraviglioso Stradivari.


    Constantin Daniel Rosenthal, Theodor Aman, Nicolae Grigorescu, Ioan Andreescu, Stefan Luchian, Nicolae Tonitza, Oscar Han, Camil Ressu, Dimitrie Paciurea sono alcuni degli artisti presentati nella mostra sul mito nazionale.


    Prendendo lo spunto dalla prospettiva proposta dallo storico Lucian Boia nei suoi volumi “Storia e mito nella coscienza nazionale” e “Per una storia dell’immaginario”, l’esposizione individua alcuni dei temi dominanti nella mitologia storica romena: la latinità, l’unità territoriale, la lotta per l’indipendenza.


    La mostra evoca le principali tappe della creazione dello stato nazionale romeno: la Rivoluzione del 1848, l’Unione dei Principati nel 1859, l’insediamento di Carlo I come principe della Romania nel 1866, la Guerra per l’Indipendenza (1877-1878), la proclamazione del Regno di Romania nel 1881, la Grande Unità del 1918.


    Sempre il 15 gennaio, la Libreria “Mihai Eminescu” di Bucarest, insieme a un’editrice, organizzano l’incontro “Eminescu, il primo traduttore romeno dal sanscrito”, dedicato alla memoria del poeta, ma anche alla prima traduttrice della sua poesia in Asia, Amita Bhose. Un convegno su Eminescu si è svolto anche al Museo Nazionale della Letteratura Romena.


    Tradizionalmente, il 15 gennaio sono organizzati tanti eventi anche a Botosani (nord), vicino a Ipotesti, il paese natio del poeta. Nel 2013, “Le giornate Eminescu” sono segnate dalla XXII edizione del Premio Nazionale per la Poesia intitolato al poeta, seguito da uno spettacolo straordinario sostenuto dal solista di musica folcloristica romena Grigore Lese.

  • Economia: misure finanziarie del Governo di Bucarest

    Economia: misure finanziarie del Governo di Bucarest


    La Romania registra certi ritardi nel rispettare gli impegni assunti nei confronti dei suoi creditori internazionali e desidera un proroga di qualche mese per riemediare la situazione e cominciare la negoziazione di un nuovo accordo di prestito. È questa la posizione di Bucarest, espressa, di recente, dal premier Victor Ponta. I ritardi riguardano soprattutto la privatizzazione delle grandi compagnie statali e lo svolgimento dei processi di privatizzazione di compagnie come quella di bandiera Tarom, il Complesso Energetico Oltenia oppure Elettrica. Altri ritardi riguardano il miglioramento del sistema fiscale, la spesa efficiente dei soldi nel settore sanitario, le politiche monetarie promosse dalla Banca Centrale o le misure di vigilanza del sistema bancario in Romania.



    Una delegazione congiunta del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e della Commissione Europea si trova questi giorni a Bucarest per una nuova missione di valutazione dell’accordo di tipo preventivo di circa 5 miliardi di euro concluso con la Romania nella primavera del 2011, e affronterà tutti questi aspetti con gli esponenti del Governo romeno. Stando al ministro delegato al Bilancio romeno, Liviu Voinea, nella prima settimana della visita, che si svolgerà fino al 29 gennaio, si concluderanno le discussioni sulla bozza della Finanziaria 2013. Non si preannunciano problemi importanti perchè, affermano le autorità romene, sono state rispettate le intese sul deficit e sulla spesa pubblica. Liviu Voinea ha sottolineato che il bilancio per il 2013 non è uno di austerità, ma di sviluppo, dopo che nel 2010 e nel 2011 il deficit di bilancio è stato ridotto a scapito del tenore di vita della popolazione, e nel 2012 si è puntato sulla riduzione degli investimenti inefficienti e delle perdite nel sistema.



    L’analista economico Dan Suciu ritiene che, al di là del rispetto dei requisiti assunti, resta un’altra sfida, quella del ritorno della Romania ad una crescita economica sostenibile, praticamente l’obiettivo di tutte le riforme e di tutti gli aggiustamenti fatti negli ultimi anni. I rappresentanti dell’Esecutivo discuteranno con i finanziatori internazionali anche dell’opportunità e dell’impatto di alcune delle misure che il Gvoerno di Bucarest intende attuare, come l’aumento del salario minimo garantito da 700 lei (pari a 155 euro) a 800 lei (pari a 177 euro) oppure la riduzione dell’Iva per i prodotti agroalimentari di base. Il ministro del Lavoro, Mariana Campeanu, ha dichiarato che le uniche crescite salariali e pensionistiche di quest’anno sono quelle annunciate durante la campagna elettorale dall’Unione Social-liberale, al governo — l’indicizzazione delle pensioni del 4% e il ripristino dei livelli salariali dei pubblici dipendenti precedenti i tagli del 2010.

  • Sanità: dibattiti sul finanziamento del sistema

    Sanità: dibattiti sul finanziamento del sistema


    Il ministro romeno della sanità, Eugen Nicolăescu, ha annunciato che i finanziamenti statali alle cliniche private saranno sospesi e gli ospedali provinciali non saranno più nel subordine delle autorità locali. Il ministro ha spiegato che tutti i soldi pubblici devono andare agli ospedali statali.



    “Le assicurazioni sanitarie sono obbligatorie perchè rappresentano il sistema di solidarietà. Chi desidera esprimere opzioni può concludere assicurazioni private. La legge vigente consente a qualsiasi persona di concludere assicurazioni private se lo desidera, se si permette, se può. Il 90% dei cittadini di questo Paese sono poveri e si appoggiano alle assicurazioni sanitarie sociali. È questo il problema della Romania, di noi tutti. È questo il problema che va risolto”, ha detto Nicolăescu.



    La sospensione dei finanziamenti statali alle cliniche private ha destato numerose controversie. Come c’era d’aspettarsi, la decisione ha destato preoccupazione tra i pazienti, che ricordano di avere il diritto di scegliere tra diversi fornitori di servizi medici e chiedono un dibattito sui possibili effetti prima che sia presa una decisione.



    I rappresentanti dell’Istituto per le Politiche Pubbliche ritengono che Eugen Nicolăescu violi il principio del rispetto dei diritti dei pazienti-contribuenti, essendo preoccupato invece del finanziamento del sistema sanitario pubblico che non registra risultati soddisfacenti. Dal canto suo, il segretario di stato presso il Ministero della Sanità, Raed Arafat — protagonista un anno fa di un conflitto pubblico con il capo dello stato Traian Basescu sul tema delle riforme nel sistema sanitario — ha precisato che sebbene le cliniche private ricevano fondi dallo stato, i più complessi casi medici sono gestiti sempre dagli ospedali pubblici. Nella sua opinione, le cliniche private andrebbero finanziate tramite assicurazioni private o complementari, non dal fondo delle assicurazioni sociali.



    Arafat ha spiegato che i soldi che non saranno più destinati alle cliniche private saranno adoperati per aumentare i finanziamenti a tutti i 53 ospedali statali strategici, che si occupano di oltre il 70% dei più gravi casi medici in Romania. Inoltre, saranno creati fondi per diversi programmi, cosicchè i medici che se ne occuperanno non potranno più chiedere ai pazienti di acquistare di tasca propria farmaci e materiali medici — ha aggiunto il segretario di stato. Il principale problema resta il sottofinanziamento cronico del sistema sanitario romeno. Se, ad esempio, gli Stati Uniti stanziano il 17,5% del Pil alla Sanità, l’Olanda e la Francia circa il 12% e la Germania l’11,5%, la Romania è fanalino di coda in Europa, con solo il 5%.

  • Le notizie del giorno 15.01.2013

    Le notizie del giorno 15.01.2013


    Bucarest — Da oggi al 29 gennaio, una delegazione congiunta del Fondo monetario internazionale, della Commissione europea e della Banca mondiale, si trova a Bucarest per una nuova valutazione dell’accordo di tipo preventivo con la Romania, per un valore di 5 miliardi di lei. Il premier Victor Ponta ha spiegato che la Romania si è attenuta agli impegni relativi al bilancio assunti nell’accordo col FMI, però permangono i ritardi in materia di riforme strutturali. I principali temi che saranno affrontati riguardano le prospettive economiche interne ed internazionali, la bozza della Finanziaria per il 2013, la riforma nelle compagnie statali e i problemi nel campo della sanità. Saranno discusse anche le intenzioni del governo romeno di aumentare il salario minimo dai 700 agli 800 lei (180 euro) e di ridurre l’Iva per i generi alimentari di base.


    Bucarest — La Romania celebra la Festa della Cultura Nazionale, che coincide col 163esimo anniversario della nascita del poeta nazionale Mihai Eminescu, ritenuto l’ultimo grande esponente del Romanticismo europeo. Le istituzioni culturali del Paese organizzano una serie di eventi, mentre Radio Romania e la tv pubblica dedicano programmi speciali alla giornata. Tra gli eventi ospitati da Bucarest si annoverano un recital del violinista Alexandru Tomescu di Radio Romania, col suo Stradivari, un concerto alla Filarmonica “George Enescu”, esposizioni di libri e recite di poesie. Il 15 gennaio è stato dichiarato Giornata della Cultura Nazionale tramite una legge adottata dalla Camera dei deputati a novembre 2010. Celebrazioni dedicate al poeta Mihai Eminescu si svolgono anche nella confinante Moldova, come anche tra le comunità romene all’estero.


    Bucarest — Un ex dipendente del Ministero della Difesa romeno sarà estradato negli Stati Uniti, con l’accusa di terrorismo. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Bucarest. Il romeno è sospettato di aver venduto in Iran equipaggiamenti da montare sugli aerei militari, tramite le sue imprese di Romania. A Bucarest, il caso è stato indagato dall’intelligence e dalla Direzione per l’investigazione dei reati di criminalità organizzata e terrorismo.


    Vienna — Un tribunale di Vienna ha condannato l’ex ministro ed eurodeputato Ernst Strasser a quattro anni di reclusione da scontare, in seguito al suo coinvolgimento in un caso di lobby al Parlamento europeo. Strasser era stato costretto a dimettersi a marzo 2011, dopo che alcuni giornalisti della pubblicazione britannica Sunday Times, che si erano finti lobbysti, lo avevano ripreso con la telecamera nascosta mentre accettava di promuovere certi emendamenti ad alcune leggi in cambio di somme che andavano fino ai 100.000 euro all’anno. Nella trappola dei giornalisti britannici sono caduti anche l’eurodeputato sloveno Zoran Thaler e il romeno Adrian Severin. A luglio 2011, la Direzione nazionale anticorruzione hanno avviato l’inchiesta penale contro Severin per tangenti e concussione.


    Melbourne — Le tenniste romene Sorana Cîrstea e Irina Begu si sono qualificate nel secondo turno dell’Australian Open. La Cîrstea giocherà contro la ceca Kristýna Plíšková, mentre la Begu sfiderà la polacca Agnieszka Radwańska. Nel primo turno, altre quattro tenniste romene – Monica Niculescu, Simona Halep, Edina Gallovits-Hall e Alexandra Cadanţu – sono state sconfitte. Sconfitti nel round inaugurale anche i tennisti romeni Victor Hanescu e Adrian Ungur.

  • Le notizie del giorno 14.01.2013

    Le notizie del giorno 14.01.2013


    Bucarest — Una missione congiunta del Fondo monetario internazionale, della Commissione europea e della Banca mondiale sarà a Bucarest dal 15 al 29 gennaio per una nuova valutazione dell’accordo di tipo preventivo, per un valore di cinque miliardi di euro. L’agenda dei colloqui con le autorità romene è dominata da temi riguardanti le recenti evoluzioni economiche e le loro prospettive, la bozza della Finanziaria per il 2013, i progressi in materia di riforme strutturali e la politica monetaria. A fine settembre, il board del FMI aveva reso disponibile per la Romania una nuova tranche, pari ai circa 520 milioni di euro. Di recente, il premier Victor Ponta ha annunciato di contemplare la firma di un nuovo accordo col FMI.


    Bucarest — L’agenzia di valutazione finanziaria Fitch valuta che, nel 2013, ai quattro più grandi Paesi dell’Europa centro-orientale serviranno prestiti complessivi per un valore di 86 miliardi di euro, per finanziare i deficit e rifinanziare i debiti attuali. L’agenzia ricorda che la Romania deve somme notevoli al FMI, con il quale ha, però, buoni rapporti, quindi potrebbe firmare un nuovo accordo di tipo preventivo alla scadenza di quello attuale.


    Bucarest — Nelle prossime settimane, i capi delle diplomazie romena e olandese avranno un incontro per discutere l’ingresso della Romania nell’Area Schengen. I due ministri si vedranno anche prima, in margine alla riunione ministeriale che precede il vertice tra l’Unione europea e la Comunità degli stati latinoamericani e caraibici, che si terrà a Santiago del Cile dal 25 al 27 gennaio. Un comunicato del Ministero degli Esteri di Bucarest precisa che, oggi, in una conversazione telefonica, Titus Corlatean e Frans Timmermans hanno fatto riferimento agli ottimi rapporti politici ed economici tra i due Paesi, ma anche alla cooperazione in materia di sicurezza internazionale, all’interno della NATO. Al momento, l’Olanda si piazza al primo posto nella classifica degli investitori stranieri in Romania, si legge ancora nel comunicato.


    Strasburgo — Il Parlamento europeo ha ripreso l’attività a Strasburgo, in una sessione plenaria che, fino al 17 gennaio, esaminerà le priorità e il programma della presidenza irlandese dell’UE, ma anche questioni attinenti al sistema finanziari-bancario e i debiti degli stati membri. Inoltre, gli eurodeputati elaboreranno un rapporto di valutazione della presidenza cipriota dell’Unione, che si è appena conclusa. Saranno anche esaminate le possibilità di migliorare la collaborazione e l’interscambio commerciale tra l’UE e gli Stati Uniti.


    Los Angeles – Kevin Costner, che si è aggiudicato il Golden Globe per il miglior attore in una miniserie o film tv per “Hatfields and McCoy“, ha ringraziato i romeni, nel cui Paese è stata girata la produzione. “Ringrazio tutte le persone che si sono trovate davanti e dietro la videocamera, ringrazio la gente di Romania”, ha dichiarato Kevin Costner alla 70esima edizione dei Golden Globe, assegnati a Los Angeles.

  • Crisi: la Finanziaria 2013, in attesa del FMI

    Crisi: la Finanziaria 2013, in attesa del FMI


    Una delegazione del Fondo monetario internazionale, della Commissione europea e della Banca mondiale sarà dal 15 gennaio a Bucarest, per una nuova valutazione dell’accordo di tipo preventivo firmato con la Romania a marzo 2011.


    Per due settimane, gli esperti internazionali esamineranno le evoluzioni recenti dell’economia romena e la bozza della Finanziaria per il 2013.


    Nei giorni scorsi, il premier Victor Ponta aveva presentato alcune previsioni del nuovo bilancio, sottolineando di voler chiudere il cerchio degli ultimi quattro anni estremamente difficili per i romeni, di cui due di recessione severa, e riportare il Pil al livello anteriore allo scoppio della crisi nel 2008.


    Il Governo propone una disciplina fiscale e di bilancio, risparmi alla spesa pubblica e investimenti efficaci.


    La bozza della Finanziaria è stata concepita tenendo in considerazione un Pil stimato a 140 miliardi di euro, un tasso di cambio pari ai 4,5 lei per un euro, una crescita economica prudente dell’1,8% e un deficit di bilancio del 2,1%, che sarà finanziato ugualmente da fonti interne ed esterne.


    Per il 2013, il governo anticipa entrate alle casse dello stato di 46 miliardi di euro e spese totali di 49 miliardi di euro.


    I settori ai quali andranno i maggiori stanziamenti dal budget nel 2013 sono le assicurazioni e l’assistenza sociale (16,5 miliardi di euro), la sanità (6,2 mld), i trasporti ( 4,9 mld) e l’istruzione (4,4 mld).


    Il premier ha annunciato che il 2013 non consente crescite salariali e pensionistiche in più rispetto a quanto previsto già dalla bozza della Finanziaria sull’aumento delle pensioni del 4% e sul ripristino degli stipendi nel settore pubblico al livello anteriore ai tagli del 25% imposti a luglio 2010, come misura di austerità.


    La maggior parte della spesa va al pagamento dei salari (10,2 mld euro) e delle pensioni (11,1 mld). La bozza della Finanziaria prevede inoltre investimenti di 7,8 miliardi di euro, di cui un terzo cofinanziato da fondi europei.


    Quest’anno, la Romania deve rimborsare i debiti giunti alla scadenza per un valore di 14,4 miliardi di euro. Il suo debito ammonta al 34,7% del Pil, tra i più bassi nell’Ue.


    Per rientrare nel target di deficit concordato col Fondo monetario internazionale, il Governo romeno si è prefisso di riorganizzare la raccolta delle tasse, rafforzare la lotta all’evasione fiscale e, ovviamente, tagliare le spese.


    Per risparmiare di più, il governo ha annunciato che il budget stanziato al Parlamento resterà al livello del 2012, nonostante la crescita notevole del numero di deputati e senatori, dopo le elezioni del 9 dicembre.


    Inoltre, sarà ridotto anche il numero dei consiglieri, dei dipendenti dei ministeri e delle cariche dirigenziali, e sarà anche avviata una dura riforma nelle compagnie statali.

  • Le notizie del giorno 13.01.2013

    Le notizie del giorno 13.01.2013


    Bucarest — Una missione congiunta del Fondo monetario internazionale, della Commissione europea e della Banca mondiale verrà a Bucarest il 15 gennaio per esaminare, insieme alle autorità, le recenti evoluzioni economiche, la bozza della Finanziaria per il 2013, e i progressi in materia di riforme strutturali e politiche monetarie. Nel 2009, per far fronte alla crisi, la Romania aveva firmato un accordo col FMI, la CE e la BM, per un valore complessivo di circa 20 miliardi di euro, impegnandosi ad applicare durissime misure di austerità. Due anni dopo, la Romania ha continuato l’intesa tramite un accordo di tipo preventivo, per un valore di circa cinque miliardi di euro. Di recente, il premier Victor Ponta ha annunciato che Bucarest contempla un nuovo accordo col FMI. La Romania si è impegnata a tenere sotto controllo la spesa pubblica e a ristrutturare o passare in mani private più compagnie statali operanti nel campo energetico e in quello dei trasporti.


    Bucarest — Le strutture sanitarie pubbliche di Romania potrebbero ricevere fondi in più dal bilancio dello stato dal 1 marzo, dopo che cesserà il finanziamento a quelle private. Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Eugen Nicolaescu, spiegando che il 10% finora stanziato dal budget al settore privato, sarà destinato al sistema pubblico, insieme ai fondi già concessi ai reparti di terapia intensiva.


    Bruxelles — La città francese di Marsiglia sarà per un anno Capitale della cultura europea, titolo che condividerà con quella slovacca di Kosice. Per un anno, vi si svolgeranno centinaia di eventi culturali, ai quali le autorità delle due città auspicano di attirare milioni di visitatori.

  • Le notizie del giorno 12.01.2013

    Le notizie del giorno 12.01.2013


    Bucarest — A dicembre 2012, il tasso inflazionistico in Romania ha toccato il 4,95% rispetto al 4,56% a novembre. I dati resi noti dall’Istituto nazionale di statistica indicano che si sono verificati dei rincari ai generi alimentari e non alimentari, ma anche una leggera diminuzione delle tariffe per i servizi. La Banca Centrale ha rivisto al rialzo le previsioni inflazionistiche per il 2012, dal 3,2 al 5,1%, mentre per il 2013 dal 3 al 3,5%.


    Vienna — La Romania partecipa alla 38esima edizione della Fiera del turismo di Vienna, la terza come importanza in Europa, che riunisce 70 Paesi. Per il secondo anno consecutivo, la Romania è Paese partner, e ha presentato come fiore all’occhiello” Sibiu, capoluogo dell’omonima provincia del centro del Paese, la prima città romena Capitale Culturale Europea, nel 2007, l’unica a tre stelle Michelin, destinazione turistica di eccellenza. Lo stand romeno ospita spettacoli di musiche e danze folcloristiche, concerti di musica rock e pop, assaggi di piatti tradizionali. Il direttore dell’Ente nazionale del turismo romeno a Vienna, Simion Giurca, ha dichiarato che, nel 2012, 250.000 turisti austriaci hanno visitato la Romania.


    Costanza — E’ stata ripresa l’attività nei porti romeni al Mar Nero, chiusi in mattinata a causa della nebbia, che permane ancora nella regione della Dobrugea (sud-est). Nelle altre zone del Paese nevica e, a causa delle temperature basse, in alcune province le strade sono coperte di ghiaccio.

  • Giustizia: rapporto CE sulla Romania nella seconda metà di gennaio

    Giustizia: rapporto CE sulla Romania nella seconda metà di gennaio


    Bruxelles — Nella seconda metà di gennaio, la Commissione europea renderà pubblico il rapporto sulle riforme della giustizia in Romania, nell’ambito del Meccanismo di cooperazione e verifica. Lo ha annunciato il portavoce della Commissione europea, Mark Gray, spiegando che le autorità di Bruxelles hanno ritenuto adeguato presentare il nuovo rapporto dopo l’insediamento del nuovo governo a Bucarest, in seguito alle elezioni politiche del 9 dicembre. Il meccanismo è stato istitutito dalla Commissione europea a dicembre 2006, prima del suo ingresso nell’Ue nel 2007, per appoggiare la Romania a rimediare i problemi nel sistema giudiziario e per rafforzare la lotta alla corruzione.

  • Ue: vertice Popolari europei in Cipro

    Ue: vertice Popolari europei in Cipro


    Limassol — Il presidente romeno Traian Băsescu partecipa al vertice dei Popolari europei, ospitato dalla città cipriota di Limassol. Un comunicato della Presidenza precisa che l’agenda è dominata da temi riguardanti i negoziati sul bilancio comunitario per il periodo 2014-2020, e le posizioni da adottare prima del Consiglio europeo, in programma il 7 e l’8 febbraio. Al vertice è attesa la partecipazione di massime cariche, tra cui il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, la cancelliera tedesca Angela Merkel, e altri permier, tra cui quello irlandese Enda Kenny, ma anche il bulgaro Boiko Borisov, il finlandese Jyrki Katainen, l’ungherese Viktor Orban, e il greco Antonis Samaras.

  • Terrorismo: sventato tentativo di attentato a Piatra Neamt

    Terrorismo: sventato tentativo di attentato a Piatra Neamt


    Vilnius — Presente alla riunione informale Snow meeting”, in Lituania, il capo della diplomazia romena Titus Corlatean ha sottolineato che la revisione della Strategia europea di sicurezza porterà al consolidamento della relazione transatlantica e, implicitamente, del rapporto tra l’Ue e la Nato. Corlatean, citato da un comunicato del Ministero degli Esteri di Bucarest, ha dichiarato che la Romania è preparata a recare un importante contributo alla nuova visione strategica sugli interessi di sicurezza nell’Unione europea. Il ministro ha sottolineato che sfide alla sicurezza europea continuano a provenire dall’immediato vicinato dell’Ue, il che richiede una maggiore attenzione a queste regioni, alla luce della revisione della Strategia. Corlatean ha aggiunto che la regione del Mar Nero, che genera sfide, ma anche opportunità, continua a costituire una zona di interesse per l’Ue e la Nato.

  • Sguardo sulla settimana 6-12 gennaio 2013

    Sguardo sulla settimana 6-12 gennaio 2013


    Il premier romeno, Victor Ponta, ha presentato i principali elementi della bozza della Finanziaria 2013. Il progetto di bilancio si basa su una crescita economica dell’1,8%, un deficit di bilancio del 2,15% del Pil e un tasso di cambio di 4,5 lei/euro. Stando al premier, quest’anno la Romania avrà un Pil pari a circa 140 miliardi di euro, le entrate nelle casse dello stato ammonteranno a 46 miliardi di euro, e le spese a 49 miliardi. Al di là delle cifre, il Governo di centro-sinistra di Bucarest tenterà – afferma il premier — di porre fine, nel 2013, al periodo estremamente difficile attraversato dalla Romania negli ultimi 4 anni, di cui gli ultimi due di severa recessione. Quest’anno non saranno possibili nuove crescite salariali per i dipendenti pubblici oppure pensionistiche, ha aggiunto il premier. D’altra parte, l’Esecutivo intende continuare, tra il 2013 e il 2016, la riforma del settore pubblico, del sistema di retribuzione, del sistema fiscale e di raccolta delle tasse. “Ci sono dipendenti nel settore pubblico con salari cinque volte maggiori di quelli dei medici, professori o poliziotti”, ha sottolineato Ponta. La variante finale della Finanziaria 2013 sarà elaborata dopo i colloqui della prossima settimana, a Bucarest, tra il Governo e la delegazione del Fondo Monetario Internazionale. Negli ultimi anni, il Fmi ha avuto una parola importante da dire nelle decisioni a forte impatto prese dalle autorità romene.



    Il Governo romeno ha dato il via libera all’ordinanza che permette quest’anno alle autorità locali di aumentare o meno le tasse e imposte del 16% – il tasso dell’inflazione in Romania negli ultimi tre anni. Finora, l’aggiustamento delle tasse locali era un obbligo per tutte le autorità locali. Il premier Ponta ha richiamato l’attenzione che qualora le autorità locali decidessero di mantenere le tasse e imposte al livello del 2012, dovranno autofinanziarsi, perchè non riceveranno fondi supplementari dal Governo.



    Mentre l’Esecutivo sta preparando la Finanziaria 2013, il governatore della Banca Centrale, Mugur Isarescu, sottolinea che quest’anno occorre una spesa prudente del pubblico denaro. Tuttavia, anticipa Isarescu, la politica fiscale del 2013 non sarà una di austerità, ma di consolidamento.



    “La politica fiscale di quest’anno credo sarà una normale, nel senso che non sarà dedicata alla continuazione di un aggiustamento, ad una riduzione massiccia del deficit, come successo nell’anno precedente, ma piuttosto al consolidamento. Credo che in seguito ad una disciplina finanziaria adeguata — ciò vuol dire una spesa prudente del denaro pubblico – non occorrerà austerità. Anche la politica monetaria di quest’anno sarà una normale, nel senso che seguirà con attenzione cosa succede con l’inflazione e calibrerà tutti gli strumenti di cui disponiamo. Il quadro generale resta quello degli accordi con gli enti finanziari internazionali”, ha detto Isarescu.



    Ripartirà, il più probabilmente a febbraio, lerogazione di fondi europei alla Romania tramite il Programma Operativo Settoriale “Sviluppo delle Risorse Umane” (POSDRU). Lo ha annunciato il commissario europeo responsabile dell’occupazione e degli affari sociali, Laszlo Andor. Le autorità romene hanno compiuto progressi importanti per quanto riguarda la trasparenza dei progetti sviluppati tramite il POSDRU, ma questi vanno confermati dalla missione di audit di fine mese, ha precisato l’esponente europeo. I pagamenti tramite il POSDRU — uno dei più importanti programmi con finanziamento comunitario di cui beneficia la Romania — sono stati sospesi sin dalla scorsa estate, in seguito alle gravi sregolatezze scoperte nell’assegnazione e nello sviluppo dei progetti.



    La Romania è stata colpita, questa settimana, da temperature molto basse, fino a meno 30 gradi centigradi, e bufere di neve. Il più colpito il nord-est del Paese, dove diverse strade nazionali e provinciali sono state chiuse, e diverse località sono rimaste senza energia elettrica.



    La Lega degli Studenti Romeni all’estero ha assegnato, nell’ambito di un galà a Bucarest, i Premi per l’Eccellenza Accademica per l’anno accademico 2011-2012. I 200 studenti, masterandi e dottorandi, partecipanti al concorso sono stati valutati da una giuria formata da personalità del mondo accademico, culturale e giornalistico. Il Gran Premio — “Lo Studente Romeno dell’Anno all’estero” — è stato assegnato a Sergiu Pasca (30enne), ricercatore presso la Stanford University degli Stati Uniti. All’attuale edizione del galà è stata anche lanciata la strategia SMART Diaspora (la Strategia Multidimensionale volta a facilitare il ritorno in patria dei giovani romeni laureatisi all’estero).

  • Politica: previsioni della Finanziaria 2013

    Politica: previsioni della Finanziaria 2013


    Per l’anno appena iniziato, il Governo di Bucarest presieduto dal socialdemocratico Victor Ponta propone disciplina del budget, sostegno all’ambiente privato ed equità sociale. Per il 2013, il governo anticipa entrate alle casse dello stato pari ai 46 miliardi di euro e spese di 49 miliardi, il che rappresenta un deficit di bilancio di tre miliardi. Il premier Victor Ponta ha presentato, in una conferenza stampa, le previsioni della Finanziaria per il 2013.


    “10,2 miliardi di euro rappresentano i salari da pagare nel settore pubblico, cioè medici, insegnanti, poliziotti, vigili del fuoco, funzionari pubblici, Parlamento, amministrazione locale, giudici, quindi tutto quanto significa personale retribuito dal pubblico denaro. Le pensioni ammontano agli 11,1 miliardi di euro, nelle condizioni in cui abbiamo 4,5 milioni di dipendenti e oltre 6 milioni di pensionati. Agli investimenti andranno 7,8 miliardi di euro, e altri 7,6 miliardi alle spese per beni e servizi, cioè il funzionamento delle istituzioni dello stato. 4,4 miliardi sono destinati alle spese per l’assistenza sociale, 2, 5 miliardi ai tassi di interesse, 1,1 miliardi alle sovvenzioni. Inoltre, il contributo della Romania al bilancio dell’Ue tocca 1,4 miliardi, mentre altri trasferimenti e spesi ammontano a 2,9 miliardi di euro”, ha spiegato il premier.


    Per il 2013, il governo romeno si è prefisso un target prudente di crescita economica, pari all’1,8% del Pil. La bozza della Finanziaria si basa su un Pil di 140 miliardi di euro e un tasso di cambio pari a 4,5 lei per un euro. Le previsioni di bilancio non consentono crescite salariali e pensionistiche, però prevedono i fondi necessati al ripristino degli stipendi al livello anteriore ai tagli del 25%, imposti dalla crisi economica nel 2010, e l’aumento delle pensioni del 4%.


    Per rientrare nel target di deficit concordato col Fondo monetario internazionale, il governo si è prefisso di riorganizzare la raccolta delle tasse, combattere l’evasione fiscale e tagliare le spese.


    “Il Governo ha deciso che nel 2013 il budget del Parlamento resterà al livello del 2012, anche se il numero dei parlamentari è aumentato. Praticamente, i fondi stanziati ad ogni parlamentare saranno diminuiti, ed è un esempio di responsabilità, nel senso che, quando fai dei tagli, allora cominci da dove si deve cominciare”, ha aggiunto il premier.


    Sulla prossima missione di valutazione del Fondo monetario internazionale a Bucarest, Victor Ponta ha spiegato che saranno constatati sia degli aspetti positivi, che dei ritardi.


    “Abbiamo anche dei successi attinenti all’aggiustamento fiscale e di bilancio, ma abbiamo anche dei ritardi, soprattutto nelle compagnie. Se in questo momento abbiamo dei manager privati solo alla compagnia di bandiera TAROM o alla Divisione Infrastruttura delle Ferrovie dello Stato, allora dobbiamo avere e accelerare la procedura anche nelle altre compagnie statali”, ha detto ancora il premier, aggiugendo che non se ne può parlare di un nuovo accordo col Fmi finchè non sarà portato a termine quello attuale.