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  • Finanziaria 2013: un nuovo passo verso l’approvazione

    Finanziaria 2013: un nuovo passo verso l’approvazione


    Rinviata alla fine dello scorso anno dopo l’insediamento del nuovo governo, in seguito alle elezioni politiche svoltesi il 9 dicembre in Romania, la bozza della Finanziaria per il 2013 è, praticamente, pronta, e andrà nei giorni prossimi al dibattito del Parlamento.




    Il bilancio sarà accompagnato da modifiche al Codice fiscale, che dovrebbero entrare in vigore dal 1 febbraio. Si tratta della tassazione per le imprese con un giro d’affari inferiore ai 65.000 euro, di un’imposta aggiuntiva al fatturato nello sfruttamento delle risorse naturali, ma anche alle compagnie energetiche. Dovranno pagare una tassa anche i farmers che ricevono sussidi e non dichiarano profitto.




    “Si tratta di una tassa speciale per le imprese che sfruttano le risorse naturali, oro, greggio, gas. Per quanto riguarda l’imposta agricola, faremo sicchè praticamente tutti quanti ricevono sussidi dall’Agenzia per i pagamenti e gli interventi nell’agricoltura, paghino un’imposta inferiore a quella attuale, applicabile, però, a un numero quanto più alto. La misura interessa i proprietari di superficie superiori ai due ettari e, nel settore zootecnico, sarà applicata per un certo numero di capi bestiame, ma non per quelli allevati per il consumo proprio”, ha spiegato il premier Victor Ponta.




    Tutte le misure sono state discusse con i rappresentanti del Fondo monetario internazionale, in missione congiunta a Bucarest con esponenti della Commissione europea e della Banca mondiale, per valutare l’accordo di tipo preventivo. Il FMI ritiene che l’intenzione di aumentare le tasse nel campo delle risorse naturali, anche se giustificata al fine di aumentare le entrate alle casse dello stato, potrebbe diminuire gli investimenti nel settore energetico.




    D’altra parte, gli esperti del FMI sostengono anche il mantenimento dei finanziamenti pubblici per le strutture ospedaliere private, che il governo contempla di diminuire. Discusse anche la questione degli arretrati nel sistema sanitario e la necessità che lo Stato paghi le fatture in tempo, soprattutto alla luce dell’entrata in vigore di una direttiva europea in tal senso, a partire dal mese di marzo.




    Tra le misure annunciate dal governo Ponta, anche la crescita graduale dello stipendio minimo, che il 1 luglio salirà a 800 lei, cioè più di 180 euro. Il programma governativo dell’Unione social-liberale prevede la crescita dello stipendio minimo ai 1.000 lei entro il 2016.

  • Algeria: rimpatriate le salme dei romeni morti in crisi ostaggi

    Algeria: rimpatriate le salme dei romeni morti in crisi ostaggi


    Un aereo militare ha rimpatriato le salme dei due romeni deceduti durante la crisi degli ostaggi in Algeria, in cui sono rimasti morti decine di dipendenti stranieri di un sito petrolifero del Paese. Circa 700 algerini e un centinaio di stranieri, tra cui anche tre romeni, sono riusciti a scappare o sono stati salvati dall’esercito.




    All’incontro annuo con gli ambasciatori stranieri accreditati a Bucarest, il presidente romeno Traian Basescu ha dichiarato che il terrorismo si trova al confine meridionale dell’Unione europea, e ha sottolineato che le autorità romene non possono superare quanto è accaduto in Algeria senza dare una risposta, che verrà quando sarà ultimata la valutazione della crisi degli ostaggi.




    “Le vicende avvenute in Algeria hanno riconfermato il fatto che gruppi terroristici forti sono capaci di uccidere i nostri cittadini. A questo punto, dobbiamo domandarci come difendiamo i nostri cittadini. Non possiamo superare le vicende dell’Algeria senza fare questa domanda a noi stessi. Quando vanno a lavorare con le nostre compagnie in terra straniera, partono col sentimento che il loro Stato li difenderà”, ha dichiarato Traian Basescu.




    Da parte sua, il premier Victor Ponta ha spiegato di non aver nulla da rimproverare all’unità di crisi sulla situazione degli ostaggi, istituita a Bucarest.




    “Dal mio punto di vista, l’unità di crisi ha fatto il suo compito. Per il resto, quello che è accaduto sul campo non è una cosa attinente alle autorità romene, così come non è attinente alle altre autorità dei nostri partner europei. L’intervento è appartenuto alle autorità algerine”, ha detto il premier.




    Anche il ministro degli Esteri, Titus Corlatean, è stato ascoltato dalle Commissioni Esteri della Camera e del Senato, le quali hanno valutato che l’unità di crisi ha fatto il proprio compito. Il Ministero degli Esteri di Bucarest ha deplorato il fatto che le autorità algerine non hanno comunicato in tempo che il secondo romeno, deceduto in ospedale, era in gravi condizioni.




    Invece, l’ambasciatore algerino a Bucarest sostiene che non c’è stato alcun problema di comunicazione da parte delle autorità del suo Paese, per quanto riguarda gli ostaggi romeni. (trad. Iuliana Anghel)



  • Algeria: Bucarest continuerà a combattere il terrorismo

    Algeria: Bucarest continuerà a combattere il terrorismo


    L’attacco dei terroristi islamici connessi all’Al-Qaida contro un sito petrolifero in Algeria ha avuto come vittime anche due dei cinque romeni che lavoravano alla compagnia multinazionale di In Amenas. Tre sono riusciti a mettersi in salvo e sono stati rimpatriati.


    La morte del secondo romeno, avvenuta in ospedale, a causa delle gravi ferite, è stata annunciata dalle autorità algerine appena domenica, dopo che sabato a Bucarest si credeva che ci fosse stata un’unica vittima romena.


    Il Ministero degli Esteri di Bucarest ha espresso la profonda delusione per il fatto che le autorità algerine non hanno comunicato in maniera corretta e tempestiva le informazioni sulle condizioni di salute del connazionale. Dopo questo episodio sanguinoso collegato alla crisi in Mali, il cui nord è controllato dagli islamisti, i politici stanno cercando delle soluzioni durevoli per prevenire simili situazioni.


    “Quello che è accaduto ora, in una zona lontana dalla Romania, quello che accadrà in Mali, lede noi tutti. E può ledere anche la vita dei cittadini romeni all’estero”, ha dichiarato il capo della diplomazia di Bucarest, Titus Corlatean. E’ compito della Romania, all’interno dell’UE, e nell’ambito della collaborazione con i partner internazionali, continuare a contribuire in maniera risoluta al contrasto al terrorismo internazionale laddove si manifesta, anche più lontano dai confini del Paese, per impedire il suo avvicinamento, ha aggiunto il ministro.


    A questo punto, la Romania potrebbe inviare in Mali dei militari che addestrino l’esercito del Paese. Il premier Victor Ponta ha spiegato che una simile decisione potrebbe essere presa proprio nei giorni prossimi, alla riunione del Consiglio Supremo di Difesa, in programma il 5 febbraio.


    “Ne ho parlato con il capo dello stato. Ne parleremo alla seduta del Consiglio Supremo di Difesa che si terrà fra qualche giorno e prenderemo delle decisioni. Però la decisione di principio è quella di tutti i responsabili politici di Romania, presidente, governo. Presenteremo, se e quando sarà necessario, anche un’informazione al Parlamento, per essere solidali ai nostri partner europei nel caso del Mali. Non si tratta di un conflitto tra la Francia e qualcun’altro, bensì di un’operazione assunta dalla Francia e dall’Ue, per combattere dei pericoli imminenti di estremismo e terrorismo”, ha dichiarato il premier. (trad. Iuliana Anghel)

  • Parlamento: in aula dopo le politiche del 9 dicembre

    Parlamento: in aula dopo le politiche del 9 dicembre


    Riaprono le aule del Parlamento romeno per i deputati e i senatori eletti alle politiche del 9 dicembre, che dovranno in primo luogo adottare il proprio budget. L’argomento ha scatenato dibattiti accesi, dal momento che sono previsti importanti tagli per rientrare nei limiti previsti dalla bozza della Finanziaria per il 2013.


    Rispetto alla precedente legislatura, quella attuale conta un centinaio di deputati e senatori in più, che hanno vinto i seggi tramite la redistribuzione. Comunque, il premier Victor Ponta ha annunciato che, complessivamente, i fondi destinati all’attività del Parlamento rimarranno allo stesso livello, il che significa che ogni eletto riceverà soldi in meno.


    Tra l’altro, sarà dimezzata a circa 900 euro l’indennità destinata all’alloggio dei parlamentari, che dovranno anche pagare dalla propria tasca le riparazioni delle auto di servizio. Sempre questa settimana dovrebbero essere votate anche le modifiche allo statuto dei deputati e dei senatori, tra cui alcuni chiarimenti legati ai conflitti d’interesse o all’immunità.


    Il segretario dell’Ufficio permanente della Camera, Eugen Nicolicea, ha spiegato che le decisioni definitive sull’incompatibilità dei parlamentari non saranno più votate dal Senato o dalla Camera, però il mandato dovrebbe scadere per effetto della legge.


    Inoltre, il nuovo statuto includerà, in prima, sanzioni per il parlamentare in situazione di conflitto d’interesse, come il divieto di partecipare alle sedute plenarie per sei mesi al massimo, periodo in cui non beneficierà di indennità o auto di servizio, ha aggiunto Nicolicea.


    La revisione della Costituzione, volta a ripristinare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni dello stato, la modifica della legge elettorale al fine di prevenire la situazione attuale in cui il numero degli eletti è aumentato notevolmente in tempi di crisi, nonchè la regionalizzazione della Romania, sono altrettanti argomenti sull’agenda del nuovo Parlamento.


    Il vicepremier Liviu Dragnea, che è anche ministro per lo Sviluppo, spiegava di recente che la regionalizzazione non avverrà in base a criteri etnici, bensì a quelli economici e di sviluppo. Il nuovo riassestamento territoriale, volto in primo luogo a ridurre i gap di sviluppo, prevede una divisione per otto regioni e dovrebbe essere ultimato entro la fine dell’anno. (trad. Iuliana Anghel)

  • Le notizie del giorno 21.01.2013

    Le notizie del giorno 21.01.2013


    Bucarest — Il presidente romeno Traian Basescu ha fatto appello agli stati membri dell’Ue affinchè tornino all’approccio tecnico alla questione dell’adesione della Romania all’Area Schengen. Durante l’incontro annuo con gli ambasciatori accreditati a Bucarest, Traian Basescu ha sottolineato che Bucarest ritiene di aver adempito agli obblighi previsti nel Trattato di adesione e di aver dimostrato di riunire tutti i criteri di protezione delle frontiere Ue. Allo stesso tempo, il presidente Basescu ha ribadito che il partenariato con gli Usa è il più importante partenariato della Romania. Il capo dello stato ha aggiunto che Bucarest continuerà ad offrire sostegno in Afganistan anche dopo il 2014. Accennando alla crisi degli ostaggi in Algeria, Basescu ha dichiarato che la Romania deve porsi delle domande sulla sicurezza dei cittadini romeni all’estero, assumersi la situazione in Algeria e prendere le misure necessarie.



    Bucarest – Gli esponenti delle cinque grandi confederazioni sindacali in Romania hanno discusso, a Bucarest, con la delegazione del Fondo Monetario Internazionale. Sull’agenda: l’attuale situazione economica della Romania, la privatizzazione delle compagnie statali, l’aumento del salario minimo garantito e del punto pensione, e la riduzione della tassazione del lavoro. I sindacati hanno proposto un deficit di bilancio del 2,5% del Pil, maggiore di quello stimato dal Governo e dal FMI, e l’utilizzo della differenza per progetti di creazione di posti di lavoro e di crescita economica. Una missione congiunta del FMI, della Commissione Europea e della Banca Mondiale si trova fino al 29 gennaio a Bucarest per valutare l’accordo di tipo preventivo con la Romania, per un valore di 5 miliardi di euro.



    Bucarest — Il ministro degli Esteri romeno, Titus Corlatean, presenterà nel Parlamento le conseguenze e le implicazioni dell’attacco terroristico avvenuto nei giorni scorsi contro un sito petrolifero in Algeria. Due romeni sono morti in seguito alla presa di ostaggi e le loro salme saranno rimpatriate martedi. Il Ministero degli Esteri romeno ha deplorato il fatto che le autorità algerine non abbiano cooperato sufficientemente con Bucarest nella crisi degli ostaggi. Decine di cittadini stranieri hanno perso la vita nell’attacco. Il gruppo terroristico, affiliato alla rete Al-Qaeda, ha reso noto che le sue azioni sono rappresaglie all’intervento aereo e terrestre dei militari francesi contro i ribelli islamisti in Mali, Paese confinante con l’Algeria.



    Bucarest — La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) ha rivisto al ribasso, le stime di crescita economica per la Romania nel 2013, dall’1,9%, stimato ad ottobre 2012, all’1,4%. Stando alla BERS, in seguito al rallentamento della crescita nell’Eurolandia e al calo significativo della produzione agricola, è rallentata anche la crescita economica della Romania nel 2012, risultando un avanzo economico poco significativo, dello 0,3%. La BERS ha investito finora in Romania circa 6 miliardi di euro in progetti nei settori finanziario, corporatistico, infrastrutturale ed energetico, mobilitando investimenti supplementari di circa 11 miliardi di euro.

  • Le notizie del giorno 20.01.2013

    Le notizie del giorno 20.01.2013


    Bucarest – Un secondo romeno dei cinque che si sono annoverati tra i cittadini stranieri presi in ostaggio presso il sito petrolifero in Algeria ha perso la vita in ospedale, dopo le operazioni di salvataggio dell’esercito algerino. Il Ministero romeno degli Esteri ha confermato il suo decesso, deplorando il fatto che le autorità algerine non abbiano informato in tempo le autorità romene sul suo stato. Altri tre romeni salvati sono stati rimpatriati. In seguito al blitz finale contro i terroristi sono stati liberati 685 cittadini algerini e 107 cittadini stranieri, ed è stato eliminato l’intero commando terroristico — 32 persone, di 6 nazionalità diverse. Almeno 23 ostaggi algerini e stranieri hanno perso la vita, ma il bilancio delle vittime potrebbe crescere. La presa di ostaggi in Algeria è stata rivendicata da un veterano combattente” jihadista a nome di al Qaeda. Il gruppo terroristico ha reso noto che le sue azioni sono rappresaglie all’intervento aereo e terrestre dei militari francesi contro i ribelli islamisti in Mali. Riuniti sulla Costa d’Avorio per discutere della crisi in Mali, i leader dei Paesi dell’Africa Occidentale hanno chiesto un maggiore sostegno internazionale nella lotta al terrorismo. Essi hanno chiesto all’Onu, in un comunicato, sostegno finanziario e logistico d’urgenza per il dispiegamento di una forza regionale.



    Bucarest – Una missione congiunta del FMI, della Commissione Europea e della Banca Mondiale fa una valutazione a Bucarest, fino al 29 gennaio, dell’accordo stand-by con la Romania, per un valore di 5 miliardi di euro. La delegazione discute con le autorità romene delle recenti evoluzioni dell’economia romena e della Finanziaria 2013. Finora gli esperti internazionali hanno affrontato con gli esponenti del Ministero del Lavoro il piano nazionale di creazione di posti di lavoro e gli incentivi concessi nel settore, mentre con i rappresentanti della Banca Centrale Romena hanno parlato di politica monetaria e attivi netti esterni.



    Il presidente romeno, Traian Basescu, parteciperà, lunedì, a Bucarest, all’appuntamento annuo con gli ambasciatori accreditati in Romania. All’incontro dell’anno scorso, il capo dello stato aveva dichiarato che la Romania mantiene il suo obiettivo di passare all’euro nel 2015, precisando che è consapevole che per raggiungerlo non basti riunire i criteri di Maastricht, ma è necessario, allo stesso tempo, che l’economia di stato e le istituzioni dello stato romeno siano competitive. Il presidente aveva, inoltre, dichiarato, nel 2012, che nel settore energetico i progetti Nabucco e Agri restano “estremamente importanti” per la Romania.


    Bucarest — La Romania è uno dei 40 Paesi in cui si celebra la Giornata Internazionale della Neve. Bambini, giovani e adulti sono attesi ad attività sportive sulla neve organizzate sotto l’egida della Federazione Internazionale di Sci. In Romania, gli amanti degli sport invernali possono prendere lezioni gratuite di sci e snowboarding e partecipare a gare sciistiche e giochi sulla neve. Questi giorni, a Rasnov (nel centro del Paese), 75 atleti di 10 Paesi partecipano ad una competizione di salti con gli sci — l’ultima prima del Festival Olimpico per i Giovani Europei 2013, che si terrà a Brasov (nel centro della Romania) tra il 17 e il 22 febbraio.

  • Le notizie del giorno 19.01.2013

    Le notizie del giorno 19.01.2013


    Bucarest — Un romeno ha perso la vita durante la crisi degli ostaggi in Algeria, dove cittadini di 12 Paesi, dipendenti di una multinazionale, erano stati presi in ostaggio da gruppo affiliato alla rete Al-Qaida, come rappresaglie all’intervento aereo e terrestre dei militari francesi contro i ribelli islamisti in Mali. Lo ha annunciato il premier romeno, Victor Ponta, in conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri, Titus Corlatean. Altri quattro romeni che si annoveravano tra gli ostaggi sono stati salvati e le autorità romene fanno tutti gli sforzi necessari per il loro rimpatrio. Il ministro Tituts Corlatean ha dichiarato che gli eventi in Algeria mostrano che la Romania ha il dovere di impegnarsi fermamente nella lotta al terrorismo internazionale. Sette ostaggi sono morti e undici terroristi sono stati uccisi nell’assalto finale, lanciato, sabato, dalle forze speciali algerine sul sito petrolifero dove erano stati presi in ostaggio i cittadini stranieri.



    Bucarest – La delegazione del Fondo Monetario Internazionale ha analizzato, a Bucarest, con gli esponenti del Ministero del Lavoro, il piano nazionale di creazione di posti di lavoro e gli incentivi concessi nel settore. Con i rappresentanti della Banca Centrale Romena, la delegazione del FMI ha affrontato la politica monetaria e gli attivi netti esterni. Nei prossimi giorni saranno analizzate anche le recenti evoluzioni dell’economia romena e la Finanziaria 2013. Una missione congiunta del FMI, della Commissione Europea e della Banca Mondiale fa una valutazione a Bucarest, fino al 29 gennaio, dell’accordo stand-by con la Romania, per un valore di 5 miliardi di euro.


    Bucarest — La Romania è stata sottoposta al più forte attacco cibernetico degli ultimi 20 anni, chiamato Ottobre rosso”. Lo ha annunciato l’Intelligence romena, che ha precisato di aver individuato entità cibernetiche ostili che mirano a raccogliere informazioni riservate, tra l’altro, sulle risorse naturali della Romania. Stando all’Intelligence, la minaccia cibernetica è una delle maggiori e più dinamiche minacce contro la sicurezza nazionale.




    Bucarest – Sono entrate in vigore le modifiche al Codice stradale romeno, in seguito all’armonizzazione con la legislazione europea. La nuova patente sarà come una card plastificata e avrà elementi di sicurezza migliori. Le nuove regole sulle patenti sono state adottate dal Parlamento Europeo e dai Paesi membri nel 2006, e sono entrate in vigore, oggi, in tutti sli Stati Ue. Il commissario europeo ai trasporti, Sim Kallas, ha dichiarato che esse miglioreranno la sicurezza sulle strade europee e aiuteranno al contrasto delle frodi nel settore.



    Berlino — Il ministro dell’Agricoltura romeno, Daniel Constantin, partecipa a Berlino alla Settimana Verde, il Salone Internazionale dell’Industria Alimentare, dell’Agricoltura ed Orticoltura. Constantin ha incontri con i suoi colleghi dai Paesi partecipanti al Vertice dei ministri dell’Agricoltura, appuntamento già tradizionale al Salone. Alla Settimana Verde la Romania è rappresentata da 24 imprese.



    Parigi — Sono stati assegnati, a Parigi, i Premi Lumière, l’equivalente francese dei Golden Globe, consegnati, dal 1995, dai giornalisti stranieri accreditati nella capitale francese. Della giuria ha fatto parte quest’anno anche il corrispondente di Radio Romania. Il Premio Lumière al miglior film è stato vinto dalla pellicola Amour” dell’austriaco Michael Haneke, Golden Globe al miglior film straniero e Palma d’Oro, nel 2012, a Cannes. Ai due attori protagonisti, Emanuelle Rivas e Jean Louis Trintignant, sono stati assegnati i Premi alla migliore attrice e al miglior attore. Jacques Audiard ha vinto il Premio Lumière al miglior regista e la sua pellicola, “De Rouille et dOs”, il Premio alla migliore sceneggiatura.

  • Sguardo sulla settimana 13-19 gennaio 2013

    Sguardo sulla settimana 13-19 gennaio 2013


    Gli esperti del FMI, della Banca Mondiale e della Commissione Europea si trovano, fino al 29 gennaio, in missione di valutazione, a Bucarest, dell’accordo di prestito per un valore di 5 miliardi di euro concluso con la Romania nella primavera del 2011. È la prima visita dei finanziatori internazionali dopo le politiche dello scorso 9 dicembre e l’insediamento del nuovo governo di centro-sinistra presieduto da Victor Ponta. Sull’agenda: le recenti evoluzioni dell’economia romena, la bozza della Finanziaria 2013, le politiche monetarie promosse dalla Banca Centrale e la capacità del sistema bancario di far fronte ad eventuali shock esterni. I negoziati si preannunciano difficili dati i ritardi di Bucarest soprattutto per quanto riguarda la privatizzazione delle grandi compagnie statali, l’eficientizzazione delle spese nel settore sanitario e il pagamento degli arretrati. Le autorità romene desiderano ancora qualche mese per poter portare a termine gli impegni assunti nell’ambito dell’accordo con i creditori esterni. Gli esponenti del Governo discuteranno con la delegazione internazionale dell’oppportunità e dell’impatto di una serie di misure che il Governo intende attuare, come l’aumento del salario minimo da 700 lei (pari a 155 euro) a 800 lei (pari a 177 euro) oppure la riduzione dell’Iva per i generi alimentari di base.



    La Romania deve continuare le riforme strutturali e non deve affrettarsi a passare all’euro prima di realizzare una convergenza reale con le economie europee. È la racomandazione del direttore per la Romania e Ungheria della Banca Mondiale, François Rantrua, fatta ad una conferenza su temi economici a Bucarest. Rantrua ha affermato che la Banca Mondiale ha notato i risultati buoni ottenuti ultimamente dalla Romania, quali la riduzione del deficit di bilancio, il controllo dell’inflazione e la lieve crescita delle esportazioni, soprattutto nei settori trasporti ed energia. Altre sfide per la Romania sono la riequilibrazione del budget della previdenza sociale, la riforma del settore sanitario, l’eficientizzazione delle attività delle imprese a capitale statale, il miglioramento della raccolta delle tasse e imposte e del tasso di assorbimento dei fondi europei.



    La riforma del sistema sanitario romeno è una priorità anche per l’attuale governo di Bucarest e la Finanziaria 2013 prevede un aumento del 30% dei fondi destinati a questo settore. Il ministro della sanità romeno, Eugen Nicolăescu, ha annunciato che il finanziamento pubblico agli ospedali privati sarà sospeso e gli ospedali provinciali non saranno più nel subordine delle autorità locali. Il malcontento dei rappresentanti degli ospedali e dei malati ha determinato il ministro a tornare sull’argomento con nuove precisazioni. Eugen Nicolăescu ha annunciato colloqui la prossima settimana tra i rappresentanti del Ministero e degli ospedali privati, e una decisione sulla limitazione del loro finanziamento dopo l’approvazione da parte del Governo del contratto-quadro per il 2013. Nicolăescu ha aggiunto che non è stata presa alcuna decisione per quanto riguarda i medici che lavorano sia nel sistema pubblico che in quello privato dopo che il Ministero della Sanità aveva chiesto che la doppia qualità di un dipendente di questo settore fosse analizzata in vista di possibili conflitti di interesse, e perché i rispettivi dipendenti potrebbero reclutare pazienti dai servizi pubblici per dirigerli verso le unità private.



    La comunità internazionale si confronta con una nuova crisi in Mali, determinata dall’intensificazione delle azioni terroristiche in questo Paese, nell’ovest dell’Africa, crisi che rischia di estendersi e destabilizzare la regione. Una riunione straordinaria sulla crisi in Mali si è svolta a Bruxelles, dove i capi delle diplomazie dei Paesi UE hanno approvato una missione di 15 mesi per la formazione e la riorganizzazione dell’esercito di Mali, formata da 200 istruttori militari e 250 agenti di sicurezza. Il capo della diplomazia di Bucarest, Titus Corlăţean, ha affermato che la Romania potrebbe partecipare alla missione europea. Il ministro ha condannato fermamente le azioni dei gruppi terroristici in Mali ed ha trasmesso un messaggio di sostegno alla decisione della Francia di intervenire militarmente per fermarli e ripristinare l’ordine. D’altra parte, Bucarest ha confermato che la Romania si annovera tra i Paesi con cittadini presi in ostaggio nell’Algeria confinante da parte di un gruppo affiliato all’Al-Qaida, come rappressaglie all’intervento aereo e terrestre dei militari francesi contro le roccaforti islamiste in Mali. Il MAE romeno ha annunciato la creazione di un’unità di crisi per monitorare la situazione.

  • Le notizie del giorno 18.01.2013

    Le notizie del giorno 18.01.2013


    Bucarest — La delegazione del Fondo Monetario Internazionale ha discusso, a Bucarest, con gli esponenti della Banca Centrale romena della politica monetaria e degli attivi netti esterni, nonché delle previsioni sui crediti, depositi e passivi esterni della Romania. Sull’agenda anche la politica della Banca Centrale Romena sul tasso di interesse di politica monetaria, le riserve minime obbligatorie e le liquidità. Una missione congiunta del FMI, della Commissione Europea e della Banca Mondiale fa una valutazione a Bucarest, fino al 29 gennaio, dell’accordo stand-by con la Romania e analizza le recenti evoluzioni dell’economia romena e la Finanziaria 2013. Gli esponenti della Banca Mondiale hanno raccomandato al nostro Paese di continuare le riforme strutturali e di non affrettarsi a passare all’euro prima di realizzare una convergenza reale con le economie europee.



    Parigi — Il premier francese Jean-Marc Ayrault ha confermato il decesso di più ostaggi stranieri fermati dagli islamisti in un sito petrolifero nel sud-est dell’Algeria, però il loro numero esatto e la nazionalità sono ancora sconosciuti. Stando a Ayrault, ciò che succede in Algeria giustifica ancora una volta la decisione della Francia di offrire sostegno a Mali, perché lo stesso gruppo terroristico agisce in entrambi gli stati africani. Il gruppo, che ha contatti con l’Al-Qaida, ha precisato che le sue azioni sono rappressaglie all’offensiva militare francese contro le roccaforti islamiste in Mali, Paese confinante con l’Algeria. A Bucarest, l’unità di crisi creata presso il MAE sta monitorando la situazione, dopo che si è saputo che la Romania si annovera tra i Paesi con cittadini presi in ostaggio in Algeria.



    Bucarest — Per la Romania, un riassestamento territoriale, che va ultimato entro la fine del 2013, è, forse, il più importante progetto dopo il crollo del comunismo nel 1989. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro dello Sviluppo romeno, Liviu Dragnea, spiegando che il progetto sarà esaminato con tutti i partiti politici parlamentari, con la società civile e gi specialisti. Dragnea ha precisato che la riorganizzazione amministrativa, volta a ridurre i divari tra le regioni del Paese, non avverrà su criteri etnici, bensì economici. IlLa precisazione è stata fatta nel contesto in cui l’Unione Democratica Magiari di Romania, partito parlamentare degli etnici ungheresi, che rappresentano il 7% della popolazione e sono maggioritari in alcune province del centro del Paese, annunciava, sin dal 2011, di opporsi a qualsiasi progetto di regionalizzazione che non consideri i criteri etnici. L’ultima riforma amministrativa-territoriale della Romania risale agli anni 60.



    Bucarest — Il 17 gennaio del 2013, Răzvan Rusu, già Ambasciatore di Romania a Roma, è stato insignito, durante una cerimonia presso l’Ambasciata d’Italia a Bucarest, dell’Ordine “Stella d’Italia” nel grado di Grande Ufficiale per il suo impegno a favore della promozione dei valori sociali di convivenza e solidarietà e per il suo contributo al consolidamento dei rapporti di amicizia e collaborazione tra la Romania e l’Italia. Răzvan Rusu è stato ambasciatore della Romania in Italia tra dicembre 2007 e marzo 2012. In precedenza era stato capo della Direzione Generale “L’Europa Allargata” presso il MAE romeno, dove dirige attualmente la Direzione Generale Affari Regionali.



    Bucarest — Sono esagerate le stime sull’aflusso di cittadini romeni e bulgari verso Gran Bretagna, dopo labolizione della moratoria sul mercato del lavoro in questo Paese. Lo ha dichiarato il capo della diplomazia romena, Titus Corlatean, in un’intervista al canale britanico ITV News, spiegando che alcuni politici parlano di una cosiddetta ondata migratoria da Romania e Bulgaria allo scopo di ottenere capitale elettorale. Il ministro romeno ha ricordato che è stato rassicurato dal suo collega britannico, William Hague, che le autorità di Londra non tenteranno di prorogare le restrizioni per i lavoratori romeni. Dopo l’ingresso di Romania e Bulgaria nell’Ue, nel 2007, ai cittadini dei due stati sono state imposte delle moratorie sul mercato del lavoro di alcuni stati comunitari, che saranno rimosse automaticamente e irrevocabilmente il 31 dicembre del 2013.



    Bucarest — Incontro a Bucarest tra i capi delle diplomazia di Romania, Titus Corlatean, e Moldova, Iurie Leanca. Lagenda include temi riguardanti il consolidamento dei rapporti bilaterali in diversi settori nel 2013, diversi progetti congiunti e la cooperazione tra i due stati per il percorso europeo della Moldova. Durante la sua recente visita nella capitale moldava Chisinau, il ministro Titus Corlatean aveva dichiarato che la questione dei romeni rimasti fuori dai confini della Romania è una delle priorità delle politica estera romena”. Dal canto suo, il ministro Iurie Leanca ha auspicato che nel 2013 la Moldova possa beneficiare di più dell’assistenza finanziaria di 100 milioni di euro dalla Romania.



    Berlino — Il ministro dell’Agricoltura romeno, Daniel Constantin, parteciperà a Berlino alla Settimana Verde, il Salone Internazionale dell’Industria Alimentare, dell’Agricoltura ed Orticoltura. Constantin avrà incontri con il suoi colleghi dai Paesi partecipanti al Vertice dei ministri dell’Agricoltura, appuntamento già tradizionale al Salone. Alla Settimana Verde la Romania è rappresentata da 24 imprese.

  • Crisi in Mali: possibile partecipazione di Romania a missione Ue

    Crisi in Mali: possibile partecipazione di Romania a missione Ue


    La crisi internazionale in Mali, uno dei più poveri Paesi dell’Africa, reca l’impronta di Al Qaida. Un gruppo armato affiliato alla rete terroristica ha preso in ostaggio presso un sito petrolifero britannico nella confinante Algeria oltre 40 cittadini di 12 Paesi, come rappresaglie all’intervento aereo e terrestre dei militari francesi contro i ribelli islamisti in Mali. La Romania, che si annovera tra i Paesi con cittadini presi in ostaggio in Algeria, ha annunciato l’insediamento di un’unità di crisi nazionale.



    Alla riunione straordinaria convocata in seguito alla crisi in Mali, a Bruxelles, i ministri degli Esteri Ue hanno dato il via libera all’istituzione di una missione per la formazione e riorganizzazione dell’esercito di questo Paese, che conterà 200 istruttori militari e 250 agenti di sicurezza. La missione addestrerà le forze governative nella lotta contro i ribelli islamisti. La Francia ha annunciato che il numero dei suoi militari dislocati in Mali, ex colonia francese, crescerà da oltre 1.400 a 2.500. Al vertice di Bruxelles la Romania è stata rappresentata dal ministro degli Esteri Titus Corlatean, il quale ha dichiarato che il nostro Paese potrebbe partecipare alla missione militare europea in Mali.



    “Siamo in una fase abbastanza avanzata di riflessione istituzionale, di considerazione di un contributo concreto all’operazione dell’Ue, e voglio precisare che si tratta di una possibilità. Possiamo parlare di personale per le operazioni di addestramento dell’esercito del Mali, forse elementi di Stato Maggiore ed equipaggiamento, logistica per l’addestramento. Le discussioni svolte e le informazioni ricevute alla riunione di Bruxelles hanno consolidato la mia posizione sulla necessità di un contributo della Romania allo sforzo necessario per il contrasto del terrorismo”, ha dichiarato Corlatean.



    Il capo della diplomazia romena ha pure affermato che, al termine del vertice di Bruxelles, ha svolto colloqui con i suoi colleghi interessati alla situazione in Algeria, con i quali ha stabilito di mantenere un contatto permanente per quanto riguarda la situazione degli ostaggi. Corlatean ha condannato le azioni dei gruppi terroristici che sostengono la violenza e l’estremismo religioso e aumentano il rischio di destabilizzazione per l’intera regione subsahariana. Il ripristino della stabilità ed integrità territoriale del Mali deve essere una delle principali priorità dell’Ue, ha aggiunto il ministro. Il capo della diplomazia romena ha sottolineato la necessità che l’UE continui a sostenere le autorità di Bamako in vista del ripristino dell’ordine costituzionale tramite l’organizzazione di elezioni generali al più presto possibile.

  • BM-Romania: Bucarest deve continuare riforme strutturali

    BM-Romania: Bucarest deve continuare riforme strutturali


    La Banca Mondiale, che si annovera tra i creditori estrerni della Romania, ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica per il nostro Paese nel 2013, dal 2,8 al 1,6%, ma, affermano i rappresentanti dell’ente finanziario internazionale, la percentuale potrebbe essere maggiore se l’annata agricola sarà migliore, se il tasso di assorbimento dei fondi europei aumenterà e se ci sarà una lieve ripresa della domanda interna. Gli esponenti della Banca Mondiale hanno sottolineato, allo stesso tempo, i progressi nella stabilizzazione macroeconomica della Romania, e hanno fatto alcune raccomandazioni a Bucarest – di continuare le riforme strutturali e di non affrettarsi a passare all’euro prima di realizzare una convergenza reale con le economie europee. Nonostante i progressi registrati dall’economia romena, quali il controllo del deficit di bilancio, l’evoluzione positiva delle esportazioni e persino dell’inflazione alla fine dell’anno scorso, resta ancora tanto da fare affinchè questi progressi siano sostenibili, afferma il direttore della BM per la Romania e Ungheria, Francois Rantrua.



    “Ci sono ancora una serie di problemi da risolvere e c’è il rischio che la gente dica: il nostro deficit di bilancio è a posto, e anche l’inflazione. Lasciamo stare le riforme. Spero che questa volta abbiano imparato che le riforme vanno continuate. Esistono diversi settori che necessitano di riforme, ma ci vuole tempo per attuare una riforma dell’amministrazione pubblica e per riguadagnare la fiducia degli investitori, ma ciò è necessario. Non potete continuare ad avere crescita economica se non attirate persone disposte a investire nel setore energetico. Le imprese a capitale statale non possono farcela da sole in certi settori”, ha affermato Rantrua.



    Stando all’economista capo della Banca Centrale Romena, Valentin Lazea, va fatta un distinzione tra i settori che necessitano dii investimenti pubblici e quelli che dipendono dagli investitori privati.



    “Va fatta una distinzione tra quello che può e deve finanziare lo stato, e quello che può e deve finanziare il settore privato, e gli esempi che ho fatto riguardano l’energia, dove è chiaro che il settore nucleare resterà probabilmente allo stato, il settore delle rinnovabili resterà probabilmente ai privati, mentre nell’agricoltura, probabilmente, le irrigazioni, i magazzini e via dicendo resteranno ai privati, cosi’ come l’infrastruttura, i gas, le risorse idriche e le foganature resteranno allo stato”, ha spiegato Lazea.



    Tra le sfide con cui si confronta la Romania si annoverano la riequilibrazione dei budget della previdenza sociale, la riforma della sanità, l’eficientizzazione delle imprese a capitale statale e il miglioramento della raccolta delle tasse e imposte.

  • Le notizie del giorno 17.01.2013

    Le notizie del giorno 17.01.2013


    Bucarest — Il Ministero degli Esteri romeno ha confermato che anche la Romania si annovera tra i Paesi con cittadini presi in ostaggio in Algeria. Intanto, l’intelligence romena ha annunciato l’insediamento di un’unità di crisi nazionale. Un gruppo affiliato alla rete Al-Qaida ha preso in ostaggio in Algeria oltre 40 cittadini di 12 Paesi, come rappresaglie all’intervento aereo e terrestre dei militari francesi contro i ribelli islamisti in Mali.


    Bucarest — Gli esperti della delegazione congiunta del Fondo monetario internazionale, della Commissione europea e della Banca mondiale, in missione a Bucarest per valutare l’accordo di tipo preventivo con la Romania, hanno discusso con i rappresentanti della Banca Centrale romena su temi relativi al settore, come la vigilanza bancaria le garanzie eleggibili e altre procedure. Fino al 29 gennaio, la missione congiunta esaminerà con le autorità di Bucarest le recenti evoluzioni dell’economia e la bozza della Finanziaria.


    Bucarest — Il 2013 sarà buono per la Romania, che ha la chance unica di attirare più fondi europei. Lo ha dichiarato il vicepresidente della Banca europea per gli investimenti, il romeno Mihai Tanasescu, spiegando che i fondi comunitari costituiranno il principale motore in grado di accelerare la crescita economica, accanto all’agricoltura, al settore ricerca-innovazione e alle esportazioni di attrezzatture. Tanasescu è del parere che alla Romania non serve più un nuovo accordo di finanziamento con le istituzioni internazionali, però una futura collaborazione col FMI e la CE è importante come segnale di continuità nelle riforme.


    Bucarest — La moneta nazionale romena, il leu, si è apprezzata al più alto livello degli ultimi 11 mesi e mezzo, con 4,33 unità per un euro. La banca americana di investimenti JP Morgan ha annunciato che includerà la Romania nel suo indice di bond governativi sui mercati emergenti. La Reuters nota che l’annuncio di JP Morgan e la simile decisione annunciata dalla banca inglese Barclays a novembre, contribuiranno al rafforzamento della moneta romena e alla crescita degli investimenti stranieri.


    Bucarest — La compagnia tedesca Karl Heinz Dietrich (KHD) International Exped, specializzata nell’allestimento di depositi logistici, investirà 15 milioni di euro nel parco industriale di Jucu, in provincia di Cluj (centro-ovest della Romania). L’investimento, che creerà 200 posti di lavoro, sarà connesso a quello della compagnia Bosch nello stesso parco industriale. La KHD è presente in Romania dal 1997 e conta oltre 500 dipendenti in cinque città.


    Dublino — Presente al Consiglio Giustizia e Affari Interni a Dublino, il ministro dell’Interno romeno, Radu Stroe, ha dichiarato che l’ingresso nell’Area Schengen è una priorità di Bucarest nel successivo periodo. In margine alla riunione, il ministro ha incontrato anche le delegazioni di Polonia, Finlandia e Bulgaria. Un comunicato del Ministero dell’Interno precisa che il collega finlandese ha dichiarato che l’ingresso della Romania nell’Area Schengen è una decisione politica, che dipende dal rapporto della Commissione europea sui progressi nella riforma della giustizia, che sarà pubblicato a fine gennaio.

  • Finanze: la moneta nazionale romena, in apprezzamento

    Finanze: la moneta nazionale romena, in apprezzamento


    La moneta nazionale romena sta attraversano il migliore periodo degli ultimi 11 mesi e mezzzo, con un apprezzamento che ha toccato i 4,33 lei per un euro e 3,36 per un dollaro americano. L’evoluzione era già buona dalla fine del 2012, e gli analisti l’avevano collegata alla distesa della situazione politIca interna e all’insediameno di un governo appoggiato da una maggioranza solida.


    A questo punto, l’immagine della Romania è migliorata e la fiducia degli imprenditori è cresciuta. Però il leu ha cominciato a salire notevolmente dal 16 gennaio, subito dopo l’annuncio della banca americana JP Morgan di includere le obbligazioni della Romania nel suo indice per i bond governativi sui mercati emergenti.


    Previsto per il 1 marzo, l’inserimento della Romania nell’indice della JP Morgan sarà un processo che si svolgerà gradualmente per tre mesi. Il consigliere del Governatore della Banca Centrale romena, Adrian Vasilescu, è del parere che l’annuncio dell’istituzione finanziaria americana aumenterà il prestigio della moneta.


    “Ci sarà, in primo luogo, un effetto di immagine, nel senso che aumenta il prestigio del leu. In secondo luogo, va detto che avremo un monitoraggio in più e anche uno specchio in cui guardare e notare come viene percepito il leu a livello internazionale”, ha dichiarato Vasilescu.


    Per quanto riguarda la reazione degli investitori, Adrian Vasilescu è ottimista, ma prudente. “Resta da vedere. A questo punto, ci sono sempre due momenti quando parliamo di reazioni: è il momento shock, quando viene fatto l’annuncio, e poi la riconsiderazione. Aspettiamo con grandissimo interesse vedere quale sarà l’effetto a lungo termine”, ha aggiunto il consigliere.


    Gli analisti romeni spiegano che l’annuncio di JP Morgan rappresenta la migliore notizia per il mercato finanziario del Paese. La Romania avrà una maggiore visibilità e sarà più accessibile agli investitori di portafoglio, il che potrebbe portare alla crescita del mercato del capitale.


    L’analista Dragos Cabat ha dichiarato al quotidiano Bursa che l’inserimento delle obbligazioni romene nell’indice JP Morgan costituisce praticamente il riconoscimento dello statuto di Paese emergente a livello internazionale. Finora, i riferimenti ai Paesi emergenti riguardavano la Polonia, la R.Ceca e, marginalmente, l’Ungheria, ha aggiunto Dragos Cabat.


    Anche il quotidiano Ziarul Financiar saluta l’annuncio della banca americana e passa in rassegna le più importanti conseguenze: la Romania potrà prendere più rapidamente dei prestiti meno costosi, mentre il Ministero delle Finanze potrà permettersi di stabilizzare la base di investitori ed evitare gli speculatori.

  • Le notizie del giorno 16.01.2013

    Le notizie del giorno 16.01.2013


    Bucarest — Proseguono a Bucarest le discussioni tra le autorità romene e la delegazione congiunta del Fondo monetario internazionale, della Commissione europea e della Banca mondiale, nella prima missione in Romania dopo le elezioni del 9 dicembre e l’insediamento del nuovo governo, per valutare l’adempimento degli impegni economici nell’ambito dell’accordo di tipo preventivo. Nel 2012, il governo è riuscito a ridurre notevolmente il deficit di bilancio. Invece ci sono dei ritardi per quanto riguarda i debiti e la ristrutturazione della compagnie statali, nonchè nell’adozione della nuova legge sulla sanità. Il Governo si prefigge di ottenere la luce verde del FMI per rinviare le scadenze per l’attuazione delle riforme strutturali, per aumentare lo stipendio minimo dai 700 agli 800 lei (circa 180 euro), nonchè per ridurre l’Iva per i generi alimentari di base.


    Bucarest — La Romania avrà una crescita economica dell’1,6% nel 2013, del 2,2% nel 2014 e del 3% nel 2015, rispetto allo 0,6% stimato per lo scorso anno. Lo rileva un rapporto della Banca mondiale, il quale indica che il deficit di conto corrente della Romania toccherà il 4,3% del Pil nel 2013, del 3,9% nel 2014 e del 3,7% nel 2015, rispetto al 3,6% stimato per il 2012. Il documento precisa che le prospettive nella regione dipendono dai rischi a livello globale e regionale: la crisi nell’eurozona, l’evoluzione dell’economia cinese, e l’altro livello dei crediti non performanti.


    Bucarest — I procuratori e i poliziotti romeni hanno smantellato un gruppo delinquenziale organizzato transfrontaliero, specializzato nel traffico di cocaina. Il gruppo, che annoverava cittadini colombiani, romeni, bulgari e italiani, ha trasportato su navi di lusso centiana di chili di cocaina per un valore di 6 milioni di euro dal Sudamerica nell’Europa occidentale.


    Bruxelles — Il capo della diplomazia romena Titus Corlatean parteciperà al Consiglio Affari Esteri dell’Unione europea dedicato alla situazione in Mali, che si terrà a Bruxelles. Esprimendo la preoccupazione sui recenti sviluppi in questo Paese, il Ministero degli Esteri romeno ha condannato con risolutezza le azioni dei gruppi terroristi, che sostengono la violenza e l’estremismo religioso, aumentando i rischi di destabilizzazione nell’intera regione subsahariana.


    Dublino — Il ministro dell’Interno romeno, Radu Stroe, partecipa al Consiglio informale Giustizia e Affari Interni ospitato, fino al 18 gennaio, dall’Irlanda, che ha assunto dal 1 gennaio la presidenza di turno dell’Ue. L’agenda è dominata da temi riguardanti la migrazione, la sicurezza interna, la crescita economica e la situazione in Siria. In margine alla riunione, il ministro romeno firmerà l’Accordo bilaterale con l’Irlanda sulla cooperazione nella prevenzione e il contrasto al traffico di droga e di persone, al riciclaggio di denaro, alla criminalità organizzata, al terrorismo e al suo finanziamento.


    Bruxelles — Incontro a Bruxelles tra i ministri romeni del Lavoro, Mariana Campeanu, e dei Fondi europei, Eugen Orlando Teodorovici, con responsabili della Commissione europea, per individuare soluzioni alla ripresa dei rimborsi nel Programma operazione per lo sviluppo delle risorse umane. I colloqui interessano sia il nuovo approccio del neocreato Ministero per i fondi europei sul coordinamento dell’assorbimenti nel periodo 2007-2013, ma anche per il 2014-2020, nonchè le soluzioni per la ripresa dei rimborsi. I fondi erano stati bloccati nel 2012 a causa di alcune irregolarità.

  • Mali: Bucarest esprime preoccupazione

    Mali: Bucarest esprime preoccupazione


    La Romania ha espresso la sua profonda preoccupazione per le recenti evoluzioni della situazione nel Mali, uno dei più poveri stati del mondo e colonia francese fino al 1960. La preoccupazione è stata destata dalle operazioni militari dei gruppi radicali ribelli nel nord di questo Paese. Il Ministero degli Esteri di Bucarest ha condannato le azioni dei gruppi terroristici che sostengono la violenza e l’estremismo religioso e contribuiscono all’aumento dei rischi di destabilizzazione nell’intera regione subsahariana. Il ministero romeno ha salutato il sostegno concesso dalla Francia alle autorità di Bamako e si è pronunciato per una collaborazione internazionale attiva con le autorità del Mali, in vista del rispristino dell’ordine costituzionale e della stabilità, in linea con la posizione dell’Ue e con le decisioni adottate dall’Onu e dall’Unione Africana. Stando al Ministero romeno degli Esteri, la Romania concede un’importanza speciale al rispetto dei valori democratici, della tolleranza, dello stato di diritto, della sovranità e dell’integrità territoriale del Mali.



    “Noi abbiamo espresso, e non siamo gli unici, la profonda preoccupazione per le evoluzioni nel Mali, dove i gruppi armati terroristici, estremisti, fondamentalisti generano attraverso la violenza rischi importanti per la stabilità nell’intera regione subsahariana. Parliamo di un interesse della comnunità internazionale democratica di combattere il terrorismo, l’estremismo fondamentalista, onde la necessità di un intervento. Salutiamo il fatto che si terrà questa riunione straordinaria dei ministri degli Esteri dell’Ue, giovedì, a Bruxelles. Abbiamo salutato il ruolo, l’azione della Francia, che viene a sostegno delle autorità legittime del Mali. Occorre un coordinamento internazionale a livello dell’Ue, nel senso di concedere un sostegno consistente, come l’hanno fatto, del resto, i francesi, e cosi’ come è stato segnalato anche dalle Nazioni Unite”, ha dichiarato il capo della diplomazia romena, Titus Corlatean.



    La Francia ha lanciato lo scorso venerdì un’operazione militare al fine di fermare l’avanzare dei combattenti islamisti dal nord del Mali verso la capitale Bamako. Dall’inizio dei raid aerei francesi nel nome della lotta al “terrorismo”, gli islamisti armati hanno cominciato a lasciare le grandi città nel nord del Paese che avevano occupato per 9 mesi. Il presidente francese, François Hollande, ha annunciato che le truppe francesi nel Mali, che contano attualmente 750 soldati, saranno potenziate e ulteriormente lasceranno il posto alle forze lealiste africane. Un’altra zona di conflitto è la Siria dove, stando all’Osservatorio Siriano dei Diritti Umani, martedi’ sono morte in tutto il Paese oltre 150 persone, in maggioranza civili. Le Nazioni Unite affermano che oltre 60 mila persone sono state uccise nei quasi due anni di conflitto tra i civili e il regime del presidente Bashar al Assad.