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  • Crisi: fine della missione FMI in Romania


    Dopo due settimane di colloqui con le autorità di Bucarest, gli esperti del Fondo monetario internazionale, della Commissione europea e della Banca mondiale hanno gradito, di principio, la sollecitazione delle autorità romene sulla proroga di tre mesi dell’accordo di tipo preventivo, dopo aver constatato dei ritardi in materia di riforme e impegni assunti.




    I creditori internazionali ritengono l’energia e i trasporti i principali settori che la Romania deve sviluppare, e valutano che le compagnie energetiche ricavano profitto, ma non sufficiente per giustificare investimenti. Inoltre, Bucarest deve attirare un livello quanto più alto di fondi europei. Gli esperti ritengono che la crescita quasi nulla nel 2012 è da attribuire all’agricoltura e ai ritardi nelle riforme.




    Per il 2013, il Fondo prevede una crescita dell’1,5%, e valuta che serve una cifra superiore. Inoltre, gli esperti ritengono che le autorità romene non hanno raggiunto i target sul deficit di bilancio in cash, sulla riduzione degli arretrati e sugli attivi esteri netti della Banca Centrale.




    Il FMI sottolonea, però, che la Romania ha raggiunto la più importante meta, precisamente quella sul deficit di bilancio calcolato secondo la metodologia europea, che, secondo le stime, è stata inferiore al 3% del Pil nel 2012.




    Da parte sua, il premier Victor Ponta ha spiegato che tra i risultati concreti della visita della delegazione congiunta del FMI, della CE e della BM si annovera l’accordo sulla forma finale della Finanziaria per il 2013 e sulla privatizzazione della Divisione Merci delle Ferrovie dello Stato.




    Il FMI ha definito il bilancio per il 2013 come abbastanza equilibrato, in quanto stanzia i fondi necessari a salari e pensioni, ma anche al cofinanziamento dei progetti europei. D’altra parte, il premier Ponta ha promesso che il Governo continuerà le misure volte a migliorare le attività delle compagnie statali.




    Le autorità di Bucarest hanno discusso con i creditori internazionali anche l’introduzione della partecipazione finanziaria dei romeni nel sistema sanitario a partire dal 1 marzo. Si tratta di una tassa di 10 lei (2,2 euro), che sarà incassata quando i pazienti vengono dimessi dall’ospedale. In questo modo, le autorità tentano di limitare le degenze ingiustificate o persino fittizie in ospedali.




    Invece, le associazioni dei pazienti criticano la misura, ritenendo che limiterà l’accesso della popolazione povera ai servizi sanitari. A fine anno sarà valutata l’efficacia del sistema e si deciderà se la partecipazione finanziaria sarà mantenuta o meno.




    Intanto, il governo romeno ha espresso l’interesse di firmare un nuovo accordo di tipo preventivo col FMI, in quanto, come ha spiegato il premier, consentirebbe il consolidamento dei risultati economici raggiunti lo scorso anno, e le prospettive per il 2013, che riguardano la stabilità, il tasso di cambio, la fiducia degli imprenditori, ma anche dei creditori dello stato romeno. (trad. Iuliana Anghel)

  • UE: commissario Ciolos, dal 2014 in vigore la nuova PAC

    UE: commissario Ciolos, dal 2014 in vigore la nuova PAC


    Già dalla sua istituzione, nel 1962, la Politica Agricola Comune (PAC) è stata sempre adattata per tenere il passo con i tempi. Le più nuove linee strategiche sono state decise tramite la Strategia Europa 2020, che apre una nuova prospettiva di sviluppo ai 27 stati membri dell’Unione europea. In questo quadro generale, a ottobre 2011 la Commissione europea ha presentato una serie di proposte legislative volte a rendere la PAC più efficace, e a portare a un’agricoltura più competitiva e durevole, nonchè a rendere più dinamiche le aree rurali.




    Le proposte hanno tenuto in considerazione anche i risultati del dibattito pubblico sulla nuova PAC, lanciato dal commissario per l’Agricoltura, il romeno Dacian Ciolos. Dopo i dibattiti sulle proposte legislative nel Parlamento e nel Consiglio europeo, si aspetta che le normative vengano adottate entro fine anno. Il commissario Ciolos ha ribadito che la nuova PAC entrerà in vigore dal 1 gennaio 2014, senza alcun ritardo. Inoltre, il commissario ha richiamato l’attenzione che servirà un periodo di transizione, che consenta alle autorità nazionali di applicare la nuova legislazione.




    “Servono periodi di transizione, perchè le leggi derivano da questo processo, e non perchè fossimo in ritardo con la decisione sulla riforma in sè”, ha dichiarato Dacian Ciolos. Al Consiglio europeo svoltosi a novembre 2012, la Romania, entrata nell’Ue con l’ultima tappa dell’allargamento, ha ottenuto fondi in più per l’agricoltura, precisamente una crescita graduale di cinque miliardi delle sovvenzioni per i pagamenti diretti agli agricoltori. (trad. Iuliana Anghel)




    Il ministro dell’Agricoltura romeno, Daniel Constantin, ha dichiarato che la Romania sta negoziando alla Commissione europea una serie di progetti finanziati dal fondo europeo di coesione, come quelli volti a rifare i sistemi di irrigazione. Inoltre, la Romania si propone di aumentare l’assorbimento dei fondi europei per cofinanziare progetti nazionali importanti. Il ministro ha spiegato che la bozza di bilancio per il 2013 stanzia una somma notevole al cofinanziamento, precisamente quasi la metà del budget del Ministero dell’Agricoltura.

  • Le notizie del giorno 28.01.2013

    Le notizie del giorno 28.01.2013


    Bucarest — Al termine dell’incontro con la delegazione del FMI, della Commissione Europea e della Banca Mondiale, in visita di valutazione a Bucarest dell’accordo con la Romania, il premier romeno Victor Ponta ha annunciato che il Governo ha convenuto con i creditori internazionali sulla forma finale della Finanziaria 2013. Stando al premier, il FMI è stato d’accordo, in linea di principio, con la proroga di due mesi dell’accordo stand-by, scadente il 31 marzo, periodo in cui la Romania dovrebbe recuperare i ritardi nelle privatizzazioni e introdurre il mangament privato nelle compagnie statali. D’altra parte, in conformità ad una lettera d’intenti convenuta dal Governo con il FMI, da marzo si passerà al sistema di co-pagamento dei servizi medici negli ospedali, eccezion fatta per quelli d’emergenza.



    Bucarest — La bozza della Finanziaria 2013, cui l’opposizione ha inoltrato oltre dieci mila emendamenti, è da oggi all’esame delle Commissioni parlamentari di Bucarest. Stando al Ministero delle Finanze, la bozza è stata elaborata su un target di crescita economica dell’1,6%, un Pil di 623,3 miliardi di lei, un tasso inflazionistico medio annuo del 4,3%, un tasso di cambio medio di 4,5 lei/euro e un deficit di bilancio del 2,1% del Pil. La bozza della Finanziaria sarà sottoposta, il 5 febbraio, al dibattito della plenaria del Parlamento. D’altra parte, il Senato ha approvato, lunedì, il ddl sull’aumento delle pensioni del 4% e quello sull’alleggerimento del carico di lavoro dei Tribunali e sulla preparazione dell’applicazione del Codice di Procedura Civile.


    Lima — Il capo dello stato romeno Traian Basescu effettua una visita ufficiale di due giorni in Perù, volta, principalmente, al rilancio del dialogo politico-diplomatico. Il presidente è accompagnato dal capo della diplomazia Titus Corlatean. Nel finesettimana, Traian Basescu ha partecipato al vertice UE — Comunità degli Stati Latino-Americani e Caraibici a Santiago del Cile, al cui termine ha dichiarato che la Romania “dovrebbe tornare sui mercati dell’America Latina”.


    Stoccolma — Quattro pellicole romene sono presentate al Festival Internazionale del Cinema ospitato dalla città svedese di Göteborg dal 25 gennaio al 4 febbraio. Si tratta dei lungometraggi “Oltre le colline” di Cristian Mungiu, che partecipa alla sezione “Maestri”, “Rocker” di Marian Crisan e “Tutti i nostri familiari” di Radu Jude, partecipanti alla sezione “Cinque contienti” e “Su uomini e lumache” di Tudor Giurgiu, che sarà presentato alla sezione “Commedie locali”. Il Festival Internazionale del Cinema di Göteborg è il più importante in Scandinavia, attirando oltre 100 mila spettatori per ogni edizione.

  • Tutela sociale: maggiore difesa per gli “orfani bianchi”


    Il Governo di Bucarest sta preparando nuove modifiche alla legge che difende i diritti dell’infanzia, soprattutto per i cosiddetti “orfani bianchi”, cioè i minori rimasti a casa, in seguito alla partenza dei genitori a lavorare all’estero.




    Negli ultimi anni, il fenomeno ha provocato anche tragedie in cui alcuni bambini sono morti in assenza dei genitori. Il ministro del Lavoro e della Protezione sociale, Mariana Campeanu, ha rivolto alle autorità locali l’appello di impegnarsi di più nella tutela di questi bambini.




    “I nostri figli non sono solo i figli della nostra famiglia. I nostri figli sono anche i figli dei vicini, i figli dei rrom, i bambini abbandonati o disabili. Sono tutti i nostri figli e vorrei che la società nel suo insieme conceda una maggiore attenzione ai bambini, e faccio riferimento soprattutto alle comunità locali”, ha sottolineato il ministro.




    Per una migliore tutela dell’infanzia, il governo adotterà una serie di misure contro i genitori che vanno a lavorare all’estero o che si separano, trascurando poi i figli. Mariana Campeanu ha detto che le modifiche alla legge aumenteranno le attribuzioni delle autorità locali e introdurranno delle sazioni contro chi non fa i propri compiti.




    Il ministro propone un programma di cooperazione interministeriale e sostiene che molte delle misure che potranno essere prese a sostegno dei bambini dipendono da vari dicasteri. Mariana Campeanu ha spiegato che le prime discussioni si terranno col Ministero della Salute e che chiederà al vicepremier Liviu Dragnea di sollecitare ai prefetti una maggiore vigilanza in materia di incendi. Dall’inizio dell’anno, sette bambini sono morti nelle proprie case a causa degli incendi scoppiati in assenza dei genitori.




    Tutte le decisioni importanti per la salute e l’educazione dei minori vanno prese da entrambi i genitori, persino nel caso in cui non vivono insieme e solo uno ha la custodia del bambino. Un’altra modifica importante apportata alla legge obbliga i genitori che vanno a lavorare all’estero di annunciare le autorità 40 giorni prima, altrimenti rischiano delle multe.




    Al momento, oltre 2,7 milioni di romeni vivono e lavorano all’estero, nella maggior parte in Italia e Spagna. Gli psicologi spiegano che l’80% dei bambini rimasti in Romania ad essere badati dai parenti soffrono a causa dell’allontanamento temporaneo dei genitori.

  • Ue – Celac: Romania, aumentare esportazioni

    Ue – Celac: Romania, aumentare esportazioni


    I Paesi latinoamericani e caraibici rappresentano una soluzione per allargare le esportazioni romene e ridurre la dipendenza dalle evoluzioni negative affrontate dall’eurozona negli ultimi anni. Lo ha dichiarato il capo dello stato romeno, Traian Basescu, al termine del vertice dell’Unione europea e la Comunità degli stati latinoamericani e caraibici (Celac), svoltosi a Santiago del Cile.




    Il capo dello stato ha spiegato che il principale esito è stato l’accordo ragiunto dai leader partecipanti su un rapporto di partenariato strategico, con benefici commerciali notevoli, dato che nel 2012 l’interscambio commerciale tra le due regioni è ammontato a 200 miliardi di euro.




    Traian Basescu ha spiegato che un’altra ragione per la quale gli europei sono interessati a consolidare questo partenariato è che le economie congiunte dell’Ue e della Celac costituiscono un terzo del Pil mondiale. Negli ultimi dieci anni, l’Ue ha investito circa 400 miliardi di euro nella regione dell’America Latina e dei Caraibi. Il capo dello stato ha fatto riferimento agli interessi della Romania.




    “Se l’Ue ha interessi così grandi in questo partenariato, interessi almeno uguali a quelli degli stati della Celac, quali sono gli interessi della Romania? Vi farei una cifra: fino a novembre 2012, l’interscambio tra la Romania e gli stati dell’America Latina sono aumentati del 47%, e abbiamo anche una leggera eccedenza. Nei primi 11 mesi dello scorso anno, la Romania ha esportato 700 milioni di euro, gli stati dell’America Latina hanno esportato 600 milioni di euro. Si tratta di una crescita esplosiva”, ha detto il capo dello stato.




    Traian Basescu ha detto inoltre che le imprese romene hanno la chance di tornare sui mercati dell’America Latina, dati gli accordi commerciali già esistenti o che saranno firmati tra l’Ue e i Paesi della zona.




    “Il quadro creato da questo vertice consentirà alle imprese romene di diversificare i mercati di esportazione, poichè così come negli ultimi 2-3 anni è stata ripresa la presenza sui mercati del mondo arabo, così dobbiamo tornare anche sui mercati del Sudamerica, entrare su quelli caraibici, per non essere più talmente dipendenti da quanto accade all’interno dell’Ue. La lezione dell’eurozona, che ha leso anche la Romania, la stiamo vivendo ancora oggi, l’abbiamo vissuta anche lo scorso anno, la vivremo anche nel 2013, e auspichiamo che dal 2014 le cose vadano meglio. Però è chiaro che gli stati di Celac sono una soluzione per allargare il nostro commercio con l’estero”, ha aggiunto il capo dello stato.




    Traian Basescu ha fatto riferimento anche alla prospettiva di alcune aziende romene di ottenere ottimi contratti dopo una serie di missioni economiche nella regione, e ha fatto l’esempio della compagnia Astra di Arad (ovest), che ha ricevuto offerte dal Brasile di esportare carrozze viaggiatori, anche per le metropolitane o carri merci. (trad. Iuliana Anghel)

  • Le notizie del giorno 27.01.2013

    Le notizie del giorno 27.01.2013


    Bucarest — Ripartiranno, lunedì, a Bucarest, i negoziati tra gli esponenti del Ministero romeno delle Finanze e la delegazione del FMI, della Commissione Europea e della Banca Mondiale sulla ristrutturazione delle compagnie energetiche a capitale statale. Nessun accordo è stato raggiunto all’incontro di sabato. Il ministro delegato all’Energia, Constantin Nita, ha dichiarato che il Governo si assume l’introduzione del management privato in alcune importanti compagnie energetiche a capitale statale, come Romgaz, Nuclearelectrica e Transgaz, e l’avvio di procedure di privatizzazione per la compagnia Electrica.



    Il presidente romeno Traian Băsescu partecipa al vertice UE — Comunità degli Stati Latino-Americani e Caraibici (CELAC) a Santiago del Cile, dominato dai rapporti economici bilaterali, nel contesto in cui l’UE è il maggiore investitore nella regione. In occasione del vertice, il capo dello stato romeno si è incontrato con il premier francese, Jean-Marc Ayrault, il quale l’ha rassicurato che Parigi sostiene Bucarest nel contesto delle negoziazioni sulla programmazione finanziaria 2014-2020 dell’Ue. Băsescu si recherà ulteriormente a Lima per incontrare il suo collega peruviano, Ollanta Moises Humala Tasso. È la prima visita del presidente Traian Băsescu nell’America Latina.


    Bucarest — Anche la Romania celebra il 27 gennaio la Giornata Internazionale alla Memoria delle Vittime dell’Olocausto. Tra gli eventi in programma: una mostra di fotografia, presentazioni di libri e proiezioni di film. La Romania ha riconosciuto, ufficialmente, l’Olocausto, nel 2004, e nel 2009, a Bucarest, è stato inaugurato un Memoriale alle vittime dell’Olocausto.



    Bucarest — In Romania le temperature restano basse, con cielo nuvoloso nel nord, ovest e centro, e con locali nevicate. Le massime oscillano tra –7 e 6 gradi. Alcune strade statali restano chiuse nell’est del Paese, colpito i giorni scorsi da forti bufere di neve.

  • Le notizie del giorno 25.01.2013

    Le notizie del giorno 25.01.2013


    Bucarest — Allerta maltempo a codice arancione in 7 province dell’est della Romania, colpite da bufere di neve e raffiche di vento che superano i 70 km orari. Altre 14 province del nord, est e sud-est sono in allerta maltempo a codice giallo. Quasi 30 località sono rimaste senza energia elettrica, e in alcune, anche le scuole sono state chiuse. Più strade nazionali dell’est sono bloccate o chiuse a causa delle bufere di neve, e all’aeroporto di Iasi (est) più voli sono stati cancellati. Nelle altre regioni della Romania prevalgono le precipitazioni miste e le piogge, con temperature massime tra 6 gradi sotto zero e 4 gradi, con 1 grado a Bucarest a mezzogiorno.




    Bucarest — Il presidente romeno Traian Basescu ha cominciato una visita nel Sud America, la prima nella zona in veste di capo dello stato. Fino al 28 gennaio, il presidente parteciperà al vertice tra l’Ue e la Comunità degli stati latinoamericani e caraibici, che si svolge a Santiago del Cile. L’agenda sarà dominata dai temi economici, dal momento che l’Ue è il maggiore investitore nella regione. Il vertice biennale, organizzato in alternanza in Europa e Sud America, rientra nel meccanismo di dialogo e cooperazione tra oltre 60 Paesi. Successivamente, il capo dello stato romeno andrà a Lima, dove incontrerà il presidente peruviano Ollanta Moises Humala Tasso. Traian Basescu, che rientrerà nel Paese il 30 gennaio, sarà acocmpagnato dal capo della diplomazia Titus Corlatean.




    Bucarest — Il lungometraggio “Oltre le colline” del regista romeno Cristian Mungiu è il grande vincitore del galà Best Film Fest di Bucarest, che ha premiato le migliori pellicole romene dello scorso anno. Cristian Mungiu è stato designato anche il miglior regista, assecondato da Radu Jude, per “Tutti i nostri familiari”, e Tudor Giurgiu, per il suo lungometraggio “Su uomini e lumache”, che si è aggiudicato anche il premio per il maggior successo di pubblico. Lo scorso anno, al Festival di Cannes, “Oltre le colline” si è aggiudicato il Premio alla migliore sceneggiatura, firmata sempre dal regista Cristian Mungiu, e alla migliore protagonista, che è andato alle attrici Cristina Flutur e Cosmina Stratan.

  • Compagnie: insolvenza per lo stabilimento chimico Oltchim

    Compagnie: insolvenza per lo stabilimento chimico Oltchim


    Resta incerta la sorte del colosso chimico di Ramnicu Valcea (sud). L’unica soluzione a breve termine individuata dal Governo e approvata dal Consiglio di amministrazione dell’azienda Oltchim è l’insolvenza, applicata anche per la Hidroelectrica, un’altra grande compagnia statale che si confronta con gravi problemi.




    L’insolvenza è l’unica modalità che consente alle compagnie altamente indebitate di ottenere una proroga dai creditori, e anche la tregua per riorganizzarsi per diventare più efficaci. I debiti di Oltchim ammontano ai 600 milioni di euro. La prima opzione dell’azienda era stata la privatizzazione, però, lo scorso autunno, il tentativo di vendere il pacchetto azionistico di maggioranza si è concluso con un clamoroso fallimento.




    Mentre i dirigenti di Oltchim sostengono che l’insolvenza è l’unica misura in grado di rinvigorire l’azienda, i leader sindacali la guardano con riserbi e minacciano con nuove proteste se il governo non assumerà l’impegno di un sostegno finanziario di 45 milioni di euro, necessario per far ripartire la produzione.




    I dipendenti temono che la Oltchim seguirà il modello della compagnia Hidroelectrica, dove il piano di riorganizzazione proposto dopo l’insolvenza significa anche licenziamenti. L’annuncio sull’insolvenza ha determinato il calo delle azioni Oltchim in borsa del 15%.




    L’azienda è arrivata in questa situazione critica a causa dei grandi costi di produzione, della presenza di troppi intermediari nella vendita dei suoi prodotti, ma anche del personale in eccesso. Il caso non è, però, singolare tra le compagnie statali romene, di cui molte non redditizie e indebitate.




    Tramite l’accordo con il Fondo monetario internazionale, la Commissione europea e la Banca mondiale, le autorità di Bucarest si sono impegnate a portare a termine la riforma delle aziende statali, di cui una parte strategiche. Il FMI, in missione di valutazione in questi giorni a Bucarest, ha constatato, però, dei ritardi.




    Oltre allo stabilimento chimico di Oltchim, per il quale anche il FMI ha visto l’insolvenza come unica soluzione, la lista include anche la Divisione Merci delle Ferrovie, la cui privatizzazione è stata dichiarata la priorità massima nel settore dei trasporti. Invece, per la compagnia di bandiera Tarom è stata decisa una scadenza di sei mesi per la vendita del 20% delle azioni.




    Per quanto riguarda le compagnie energetiche, le autorità hanno promesso di vendere in borsa entro aprile i pacchetti di maggioranza la Transgaz e la Nuclearelectrica. Le altre aziende statali del settore potranno essere privatizzate entro i primi tre mesi del 2014. (trad. Iuliana Anghel)

  • Sguardo sulla settimana 20-26 gennaio 2013

    Sguardo sulla settimana 20-26 gennaio 2013


    Dopo il via libera del Governo, la bozza della Finanziaria 2013 è ora all’esame del Parlamento. Dalla prossima settimana, il documento sarà sottoposto all’esame delle commissioni parlamentari, e il 5 febbraio al dibattito della plenaria. La bozza è stata elaborata su una crescita economica dell’1,6%, un tasso dell’inflazione medio annuo pari al 4,3%, un tasso di cambio medio di 4,5 lei per un euro e un deficit di bilancio del 2,1% del Pil. Stando al ministro delle Finanze Daniel Chitoiu, la bozza della Finanziaria 2013 mira alla crescita economica della Romania ed è costruita su indicatori macroeconomici in crescita rispetto all’anno scorso. Il ministro delegato per il bialcio Liviu Voinea ha dichiarato che il documento prevede spese maggiori di 15,4 miliardi di lei (pari a 3,5 miliardi di euro) rispetto al 2012, destinate principalmente al ripristino dei livelli salariali dei pubblici dipendenti del 2010 e al pagamento degli arretrati nella sanità. Dal canto suo, il premier Victor Ponta definisce la bozza della Finaziaria “una realistica”, che permetterà la salvaguardia degli investimenti e lo stanziamento di più fondi per il cofinanziamento dei progetti europei. Stando al premier, equilibrata e ragionevole, la Finanziaria 2013, consentirà alla Romania di rispettare gli impegni assunti nei confronti dei principali creditori internazionali, ma anche la decisione di aumento del salario minimo garantito a 800 lei (cioè più di 180 euro) e di indicizzazione del 4% delle pensioni.



    Entro la fine di gennaio, gli esperti del FMI, della Commissione Europea e della Banca Mondiale discutono, a Bucarest, con le autorità romene, delle prospettive economiche interne e internazionali, della riforma delle compagnie statali e dei problemi nella sanità. La Romania ha registrato dei ritardi nella privatizzazione delle compagnie statali con perdite. Il ministro dei trasporti, Relu Fenechiu, ha dichiarato che la privatizzazione della compagnia ferroviaria CFR Marfa è diventata la priorità numero uno del suo dicastero. Stando al ministro, data la sua situazione economica, una ripresa della compagnia è possibile solo in seguito ad un investimento privato. Nel caso della compagnia aerea di bandiera Tarom, dovrebbe essere venduto un pacchetto di minoranza del 20% delle azioni. Il termine limite fissato per ambedue le compagnie è di sei mesi. Per quanto riguarda lo stabilimento chimico Oltchim (sud), il Consiglio di Amministrazione ha deciso, su proposta del Ministero dell’Economia, la dichiarazione dell’insolvenza, nel tentativo di far ripartire la società. I dipendenti, contrari a questa soluzione, hanno annunciato nuove proteste.



    “Avrei desiderato una maggiore implicazione da parte delle persone che avevano una parola importante da dire nel Ministero e nel Governo nella questione dell’Oltchim. Non abbiamo in questo momento nessuna certezza, solo impegni”, ha affermato il leader sindacale Corneliu Cernev.



    D’altra parte, il Ministero dell’Energia intende far ripartire, in una prima fase, le compagnie Transgaz, NuclearElectrica e Romgaz.



    Dopo accesi dibattiti, ma a larga maggioranza, i senatori e deputati, hanno adottato, questa settimana, il nuovo Statuto dei parlamentari. Esso impone restrizioni alle spese, vieta l’assunzione di parenti negli uffici parlamentari, ma consente ai parlamentari di ricoprire in parallelo altri incarichi in campi stabiliti per legge, come l’istruzione e la ricerca. Il più controverso capitolo del nuovo statuto riguarda l’immunità. La procedura di fermo, arresto e perquisizione chiesta nei confronti di un parlamentare resta immutata, ma è previsto che il suo mandato cessi solo se c’è una decisione definitiva che constata la sua incompatibilità o il conflitto d’interessi. Stando alle precedenti regolamentazioni, le commissioni giuridiche del Parlamento valutavano le richieste di avvio di indagini nei confronti dei parlamentari ed offrivano un parere consultivo, seguito dal voto obbligatorio nella plenaria. Con le modifiche approvate, non si giungerà più al voto nel Parlamento se le commissioni respingeranno le richieste dei procuratori, il quali devono presentare “motivi concreti e giustificati”. Stando al presidente della Camera dei Deputati, Valeriu Zgonea, la modifica dello statuto era necessaria perchè il precedente risaliva al 2006, quando la Romania non era membro dell’Ue e non esisteva l’Agenzia Nazionale per l’Integrità. Dall’opposizione, il Partito Democratico-liberale e il Partito del Popolo-Dan Diaconescu si sono dichiarati contrari alle modifiche. Sempre questa settimana, le due Camere del Parlamento hanno adottato i propri bilanci rimasti identici a quelli dell’anno scorso.



    Due romeni hanno perso la vita nella crisi degli ostaggi in Algeria, assieme a decine di dipendenti stranieri del sito petrolifero attaccato da un gruppo terroristico affiliato alla rete al Qaeda. Circa 700 lavoratori algerini e 100 stranieri, tra cui 3 romeni, sono riusciti a scappare o sono stati salvati dall’esercito algerino. Il presidente romeno Traian Basescu ha dichiarato che il terrorismo si trova al confine meridionale dell’Ue.



    “Gli eventi in Algeria hanno confermato ancora una volta che gruppi terroristici forti sono capaci di uccidere i nostri cittadini e perciò dobbiamo porci una domanda: come difendiamo i nostri cittadini? Non possiamo non farci questa domanda dopo gli avvenimenti in Algeria. I nostri cittadini, quando vanno con le nostre compagnie a lavorare in territori stranieri, vanno con il sentimento che il proprio stato li difenderà”, ha precisato Basescu.



    Dal canto suo, il premier Victor Ponta ha affermato che non ha niente da rimproverare all’unità di crisi istituita a Bucarest per il salvataggio degli ostaggi romeni in Algeria. Il gruppo terroristico che ha rivendicato l’attacco ha reso noto che le sue azioni sono rappresaglie all’intervento aereo e terrestre dei militari francesi contro i ribelli islamisti in Mali, Paese confinante con l’Algeria.

  • Le notizie del giorno 24.01.2013

    Le notizie del giorno 24.01.2013


    Bucarest — Due persone hanno perso la vita, in Romania, in seguito al contagio con il virus dell’influenza suina. Lo ha reso noto il Ministero della Sanità romeno, precisando che non si tratta dell’inizio di un’epidemia e che l’infuenza suina, provocata dal virus H1N1, si manifesta per ora come un’influenza stagionale. Stando al bilancio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 19 mila persone hanno perso la vita, nel 2009 e nel 2010, a causa della pandemia di H1N1.


    Bucarest — La bozza della Finanziaria 2013 è ora all’esame del Parlamento dopo il via libera del Governo. I deputati e senatori possono inoltrare fino a sabato emendamenti. Dalla prossima settimana, il documento sarà sottoposto all’esame delle commissioni parlamentari, e il 5 febbraio al dibattito della plenaria. La bozza è stata elaborata su una crescita economica dell’1,6%, un tasso dell’inflazione medio annuo pari al 4,3%, un tasso di cambio medio di 4,5 lei per un euro e un deficit di bilancio del 2,1% del Pil.



    Bucarest — Il ministro degli Esteri romeno Titus Corlatean parteciperà, venerdì, a Santiago del Cile, alla riunione ministeriale Ue – Comunità degli stati latinoamericani e caraibici, e nel fine settimana all’omonimo vertice. Alla riunione ministeriale, che si terrà all’insegna di “Lavorare insieme per lo sviluppo e la stabilità”, sarà elaborata anche la dichiarazione congiunta del vertice. Il documento sarà adottato dai capi di stato e di governo e stabilirà il quadro congiunto di azioni per i prossimi due anni. Il capo della diplomazia romena avrà un intervento ed incontrerà i suoi colleghi dall’Europa e dall’America Latina.



    Bucarest — In Romania si svolgono celebrazioni per il 154esimo anniversario dell’Unione dei Principati romeni di Moldavia e Valacchia. Dopo essere stato eletto principe della Moldavia, Alexandru Ioan Cuza veniva confermato nello stesso incarico anche a Bucarest, l’allora capitale della regione storica della Valacchia, il 24 gennaio del 1859. Attraverso le riforme promosse, il suo regno (1859-1866) ha gettato le basi isituzionali della Romania moderna. Nel 1918, la costituzione dello Stato nazionale romeno si è concluso con l’Unione al Regno di Romania delle province storiche a maggioranza romena, prima sotto il dominio degli imperi multinazionali confinanti.



    Chisinau — La Moldova potrebbe ultimare i negoziati sull’Accordo di libero scambio con l’Ue il prossimo marzo, al prossimo round di negoziati a Bruxelles. Lo ha annunciato il viceministro dell’Economia, Octavian Calmâc, neogoziatore capo della Moldova, precisando che sono stati, praticamente, ultimati, i negoziati sui testi giuridici, si è convenuto sull’accesso dei servizi sul mercato e le parti sono vicine ad un compromesso sull’applicazione dei dazi doganali e sull’accesso dei beni sul mercato. Chisinau ha avviato i negoziati sull’Accordo di libero scambio a marzo 2012.



    Bucarest — Il Consiglio di Amministrazione dello stabilimento chimico Oltchim di Ramnicu Valcea (sud della Romania) si pronuncia sulla proposta del Ministero dell’Economia di dichiarare l’insolvenza, ritenuta dai dipendenti una forma di fallimento. La soluzione dei problemi di Oltchim è uno degli impegni assunti dalla Romania nei confronti del Fondo Monetario Internazionale. La privatizzazione non è stata più attuata nel 2012 in seguito al fallimento della vendita del pacchetto azionistico di maggioranza ad un controverso uomo d’affari romeno. Oltchim, uno dei maggiori stabilimenti chimici dell’Europa Orientale, ha registrato negli ultimi anni perdite di centinaia di milioni di euro.


  • Finanziaria 2013: ok del Governo a bozza, segue dibattitto Parlamento

    Finanziaria 2013: ok del Governo a bozza, segue dibattitto Parlamento


    Il Governo di Bucarest ha dato luce verde ai ddl sulla Finanziaria e sulla previdenza per il 2013, che andranno ora all’esame del Parlamento. La normativa ha come obiettivo lo sviluppo economico della Romania, come dichiara il ministro delle Finanze, Daniel Chitoiu, precisando che la bozza è stata elaborata tenendo in considerazione indici macroeconomici in crescita rispetto allo scorso anno.




    “Abbiamo previsto una crescita dell’1,6% del Pil e un’inflazione del 4,3%. Le entrate totali alle casse dello stato rappresentano il 33,6% del Pil, di cui le spese il 35,7%, mentre il deficit è pari al 2,1%”, ha dichiarato Daniel Chitoiu.




    Da parte sua, il ministro con la delega al Bilancio, Liviu Voinea, ha annunciato che le spese previste per il 2013 sono superiori a quelle del 2012 di 15,4 miliardi di lei (3,5 miliardi di euro).




    “5,4 miliardi di lei vanno alle spese di personale, di cui 4,5 miliardi significano il ripristino degli stipendi nel settore pubblico (al livello precedente ai tagli del 25% imposti nel 2010, alla luce della crisi economica — ndr). 900 milioni di euro saranno destinati all’applicazione di alcune sentenze giudiziarie sui diritti salariali, mentre 3,1 miliardi aumentano le spese per beni e servizi, ma, in realtà, aumentano per consentire il pagamento degli arretrati nel campo della sanità”, ha detto il ministro.




    Il premier Victor Ponta ha definito il bilancio come realistico, spiegando che consentirà il mantenimento degli investimenti e lo stanziamento di più fondi al cofinanziamento dei progetti europei. Equilibrato e ragionevole, il nuovo budget permetterà alle autorità di attenersi agli impegni assunti davanti al Fondo monetario internazionale, alla Commissione europea e alla Banca mondiale, ma anche a quelli di aumentare lo stipendio minimo a 800 lei (180 euro) e le pensioni del 4%, ha detto inoltre il premier.




    Però, i soldi andranno anche al pagamento di debiti più vecchi. Intanto, un pacchetto di misure fiscali adottato nei giorni scorsi dovrebbe portare in più alle casse dello stato 2,9 miliardi di lei (circa 650 milioni di euro). Si tratta di una serie di tasse e imposte speciali nell’agricoltura, energia e risorse naturali.




    Il 28 gennaio, la bozza della Finanziaria, così come è stata concordata con la missione congiunta del FMI, della CE e della BM, andrà all’esame delle commissioni parlamentari. I dibattiti in plenaria cominceranno il 5 febbraio. (trad. Iuliana Anghel)

  • Le notizie del giorno 23.01.2013

    Le notizie del giorno 23.01.2013


    Bucarest — Il Governo romeno ha adottato la bozza della Finanziaria per il 2013, che sarà inviata al dibattito del Parlamento. In seguito ai colloqui con la delegazione congiunta del Fondo monetario internazionale, della Commissione europea e della Banca mondiale, in missione di valutazione a Bucarest, il Governo ha rivisto al ribasso, dall’1,8% all’1,6% la crescita economica per il 2013. Per la Finanziaria, sono stati tenuti in considerazione un’inflazione media annua del 4,3%, un tasso di cambio di 4,5 lei per un euro, e un deficit di bilancio del 2,1% del Pil. Il premier Victor Ponta ha definito come realistica la bozza della Finanziaria, che consente il mantenimento degli investimenti e lo stanziamento di più fondi per il cofinanziamento dei progetti europei.




    Bucarest — Il segretario di stato agli affari strategici al Ministero degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, e il direttore per l’Europa centrale del Dipartimento di Stato americano, Michael Morrow, si sono pronunciati a Bucarest per l’acceleramento dell’inserimento della Romania nel programma Visa waiver. Valutate anche le relazioni bilaterali, con accento sull’applicazione della Dichiarazione congiunta sul Partenariato strategico per il XXI secolo, e sulla cooperazione nel progetto sulla difesa antimissile. Discussi anche temi riguardanti la crescita dell’interscambio e dell’interesse degli imprenditori americani per il mercato romeno.




    Bruxelles — A fine settembre 2012, i debiti degli stati membri dell’Ue avevano raggiunto circa 11.000 miliardi di euro, superando l’85% del Pil, di 667 miliardi di euro in più rispetto a 12 mesi addietro. Lo rilevano i dati resi noti dall’Eurostat, i quali indicano che, rispetto al Pil, i più alti debiti pubblici sono in Grecia, Italia, Portogallo e Irlanda. Al polo opposto si piazzano l’Estonia, la Bulgaria, il Lussemburgo e la Romania.




    Bruxelles — L’Ue ha bisogno della Gran Bretagna come membro a pieno titolo. Lo ha sottolineato il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, in seguito alle dichiarazioni del premier britannico David Cameron, sulla convocazione di un referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Ue, se il suo partito vincerà le elezioni del 2015. Cameron ritiene che, in mancanza di una riforma profonda dell’Unione, i britannici rischiano di vedersi spinti verso l’uscita.




    Bucarest — Un migliaio di sportivi di 45 Paesi parteciperanno al Festival olimpico della gioventù europea, che si terrà in Romania dal 17 al 22 febbraio. Gli organizzatori hanno spiegato che l’evento includerà gare di sci, hockey sul ghiaccio, salti con gli sci, snowboard e pattinaggio artistico. Il festival sarà ospitato dalla città di Brasov (centro) e da una delle più gettonate destinazioni turistiche invernali, la Valle del Prahova, dove si trovano più stazioni montane.
  • Parlamento:nuovo statuto per deputati e senatori

    Parlamento:nuovo statuto per deputati e senatori


    Dopo accesi dibattiti, ma a larga maggioranza, i senatori e deputati romeni hanno adottato un nuovo Statuto, che impone tagli alle spese, vieta l’assunzione di parenti negli uffici parlamentari, ma consente ai parlamentari di ricoprire simultaneamente anche altri incarichi in campi come l’istruzione e la ricerca. Per quanto riguarda l'immunità, la procedura di fermo, arresto e perquisizione nei confronti di un membro del Parlamento resta immutata, ma il suo mandato cessa solo se c’è una decisione definitiva che constata l’incompatibilità oppure il conflitto d’interessi.




    Secondo le precedenti regolamentazioni, le Commissioni giuridiche del Parlamento valutavano le richieste di avvio di indagini nei confronti dei parlamentari e offrivano un giudizio consultivo, seguito dal voto obbligatorio del Parlamento in seduta comune. Con le modifiche approvate, non si giungerà più al voto nel Parlamento se le commissioni bocceranno le richieste dei procuratori, i quali devono presentare “motivi concreti e giustificati”.




    Il presidente della Camera dei Deputati, Valeriu Zgonea, ha spiegato che il nuovo Statuto contiene provvedimenti che si ritrovano anche in quello degli eurodeputati ed è stato adottato dall'apposita commissione attraverso il dialogo politico. La modifica era necessaria, afferma Valeriu Zgonea, in quanto la precedente normativa risaliva al 2006, quando la Romania non era membro dell’Ue e non esisteva l’Agenzia Nazionale per l’Integrità.




    “Il Pubblico Ministero e l’Agenzia Nazionale per l’Integrità hanno accettato le nostre modifiche. Noi abbiamo stabilito alcune procedure che ci permettano di sapere sin dall’inizio cosa fare nei prossimi 4 anni”, ha affermato Zgonea.


    Il nuovo Statuto dei parlamentari ha consolidato l’immunità dei deputati e senatori, “cosmetizzandolo”, ritiene il deputato Ioan Oltean dell'opposizione democratico-liberale.




    “L’immunità è stata consolidata, il conflitto d’interessi incoraggiato. Per questi motivi, il gruppo parlamentare del Partito democratico-liberale ha votato contro”, ha dichiarato Oltean.




    Entrati per la prima volta a far parte del Parlamento di Bucarest dopo le politiche del 9 dicembre, i parlamentari del Partito del popolo – Dan Diaconescu hanno rifiutato di partecipare ai dibattiti.




    “Noi riteniamo che oltre all’immunità normale, stipulata a livello europeo, che il parlamentare deve avere nell’attività politica, e non dal punto di vista penale, non debba esistere nessun altro provvedimento nelle futura Costituzione della Romania o in qualsiasi altro regolamento”, ha affermato il senatore Tudor Barbu del Partito del popolo.




    A sei anni dall’ingresso nell’Ue, la Romania è ancora vista come un Paese in cui è necessaria una lotta alla corruzione più decisa. I precedenti rapporti della Commissione Europea, che sta monirotando la giustizia romena, hanno criticato il Parlamento perchè avrebbe cercato di ostacolare le indagini penali.

  • Crisi: verso riforma compagnie statali

    Crisi: verso riforma compagnie statali


    La riforma delle compagnie a capitale statale e i ritardi della Romania nel rispettare gli impegni assunti sono stati al centro dei colloqui svolti a Bucarest dalla delegazione del Fondo Monetario Internazionale con esponenti dei Ministeri dell’Economia, dei Trasporti e dell’Energia. Tra le compagnie nel mirino lo stabilimento chimico Oltchim Ramnicu Valcea, le Ferrovie Merci, la Transgas e la compagnia aerea di bandiera Tarom.


    Dopo l’incontro con i finanziatori internazionali, il ministro dei Trasporti Relu Fenechiu ha dichiarato che la privatizzazione delle Ferrovie Merci è diventata la priorità numero uno del suo dicastero. Stando a Fenechiu, data la situazione economica della compagnia, una ripresa è possibile solo in seguito ad un investimento privato. Nel caso della Tarom, dovrebbe essere venduto un pacchetto di minoranza del 20% delle azioni. Il termine limite fissato per ambedue le compagnie è di sei mesi. Relu Fenechiu ha pure precisato che, entro un massimo di 90 giorni, tutte le compagnie nel subordine del ministero avranno manager professionisti. Anche con il Ministero dell’Economia sono state convenute nuove scadenze per la quotazione in borsa, ma anche per la designazione di manager professionisti.


    “Abbiamo presentato il nostro punto di vista alla Commissione Europea, al FMI e alla Banca Mondiale. In linea di principio, la delegazione è stata d’accordo che la nostra formula è quella corretta”, ha dichiarato il ministro dell’Economia Varujan Vosganian.


    “Abbiamo scadenze fino a fine aprile per la vendita in borsa dei pacchetti di minoranza, soprattutto della Transgas e NuclearElettrica, e, ovviamente, il secondo semestre del 2013 e l’inizio del primo trimestre del 2014 per le altre compagnie. Le prime per cui sarà organizzata la selezione dei manager sono Transgaz, Nuclearelectrica e Romgaz”, ha precisato, dal canto suo, il ministro delegato per l’Energia, Constantin Nita.


    Il ministro ha pure annunciato che, dal 1 febbraio, le compagnie che sfruttano risorse minerarie, ma anche i distributori e trasportatori di gas ed energia elettrica pagheranno tasse supplementari. Nita ha dato assicurazioni che l’introduzione delle nuove tasse non avrà impatto sui costi delle compagnie, ma solo sui profitti, e che le tariffe non si ritroveranno in quelle finali per i consumatori.


    “È una misura a breve termine e tutti devono sostenere lo sforzo che compie il Paese per superare la crisi. È ora che tutte le compagnie, se hanno avuto debiti bassi per anni e hanno registrato ingenti ricavati, partecipino a questo sforzo collettivo della società. L’ordinanza prevede chiaramente che le nuove tasse non si ritrovino nel prezzo finale per il consumatore, bensì solo nel profitto”, ha spiegato il ministro.


    D’altra parte, l’Autorità nazionale di regolamentazione nel settore energetico ha deciso che i produttori di gas naturali saranno obbligati a vendere, tramite aste pubbliche, il 45% delle quantità di gas estratte nel 2013. Attualmente, i gas di produzione interna sono venduti al prezzo raccomandato dall’Autority, pari ad un terzo del prezzo d’importazione.

  • Le notizie del giorno 22.01.2013

    Le notizie del giorno 22.01.2013


    Bucarest — Il nuovo Codice di Procedura Civile potrebbe entrare in vigore, in Romania, il 1 luglio, non il 1 febbraio, come previsto inizialmente, dato l’impatto sull’attività dei tribunali. Lo ha annunciato il premier Victor Ponta dopo aver partecipato alla seduta della Sezione di Procuratori del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), dedicata alla modifica dello statuto di procuratore. Al termine dell’incontro con il premier, la presidente del CSM, Oana Schmidt-Hăineală, ha dichiarato di aver ricevuto assicurazioni sul mantenimento dello statuto di magistrati e dell’indipendenza dei procuratori, e sul consolidamento del funzionamento della Direzione Nazionale Anticorruzione e della Direzione per linvestigazione dei reati di criminalità organizzata e terrorismo.



    Bucarest — Il Parlamento di Bucarest, riunito in seduta comune, ha adottato la proposta di legge sullo Statuto dei parlamentari. Tra le più importanti modifiche, la sanzione disciplinare applicabile ai parlamentari per cui si constata, tramite una decisione giudiziaria definitiva e irrevocabile, un conflitto d’interessi, con il conseguente divieto di partecipazione ai lavori della Camera di appartenenza, per un massimo di 6 mesi.


    Bucarest — La Direzione per linvestigazione dei reati di criminalità organizzata e terrorismo di Bucarest ha avviato uninchiesta penale sugli incidenti in Algeria, in cui hanno perso la vita anche due romeni. I procuratori collaboreranno con tutte le isituzioni nazionali e internazionali abilitate e disporranno le misure legali in questo caso. Altri tre romeni che si sono annoverati tra gli ostaggi presi dal gruppo terroristico, affiliato alla rete Al-Qaeda, in Algeria, sono stati salvati e rimpatriati. Dopo aver ascoltato il capo della diplomazia romena, Titus Corlatean, le Commissioni Esteri del Parlamento hanno valutato che l’unità di crisi costituita a Bucarest per gestire la crisi degli ostaggi in Algeria ha fatto il suo dovere.


    Bucarest — Il Governo romeno ha dato il via libera, in una seduta speciale, ad un pacchetto di misure fiscali che introduce nuove tasse per le imprese ed estende la tassazione delle persone fisiche nell’agricoltura. Via libera anche alle modifiche al Codice Fiscale, all’aumento del salario minimo garantito e all’indicizzazione delle pensioni. La bozza della Finanziaria 2013 e la modifica del Codice fiscale, che deve entrare in vigore dal 1 febbraio, hanno dominato lagenda della seduta governativa a Bucarest. Gli ultimi dettagli sono stati discussi, ulteriormente, dal premier Victor Ponta con la delegazione congiunta del FMI, della Commissione Europea e della Banca Mondiale, che, fino al 29 gennaio, si trova a Bucarest per valutare l’accordo di tipo preventivo con la Romania per un valore di 5 miliardi di euro. La variante finale della bozza della Finanziaria sarà adottata in seduta di governo mercoledì, dopodichè andrà al dibattito del Parlamento.




    Bucarest — La Presidenza irlandese dell’UE sostiene pienamento un consenso sull’ingresso di Romania e Bulgaria nell’Area Schengen. Lo ha dichiarato l’ambasciatore irlandese a Bucarest, Oliver Grogan, nel presentare le priorità del suo Paese alla guida dell’Ue. L’ambasciatore ha pure affermato che Dublino è consapevole che le autorità di Bucarest sono interessate in particolar modo alla programmazione finanziaria europea 2014-2020, soprattutto a settori come i fondi strutturali e l’agricoltura. È per la settima volta che l’Irlanda assume la presidenza di turno dell’Ue.