Category: Romania – Italia – Santa Sede – Ordine di Malta – Svizzera

  • Omaggio al soprano romeno Hariclea Darclée a Milano

    Omaggio al soprano romeno Hariclea Darclée a Milano

    E’ molto importante per noi sapere che l’Italia e specialmente Puccini hanno tanto amato la voce del soprano romeno Hariclea Darclée. Lo dice a Radio Romania Internazionale la responsabile del Dipartimento per i Romeni all’Estero dell’Amministrazione Presidenziale romena e consigliere di stato, Sandra Pralong, che il 17 ottobre sarà presente a Milano agli eventi celebrativi dedicati a Hariclea Darclée, nati su iniziativa del Centro-Culturale Italo-Romeno del capoluogo lombardo.



    Una targa commemorativa dedicata a Hariclea Darclée (1860 – 1939) verrà affissa il 17 ottobre in Via Cernaia nr. 2, presso la residenza dove il famoso soprano visse per quasi due decenni. Il Comune di Milano, nell’ambito del progetto Milano è Memoria, ha deciso di dedicare, su proposta del Centro Culturale Italo-Romeno, una targa commemorativa a Hariclea Darclée, che fu considerata per tre decenni la Primadonna più prestigiosa del teatro lirico mondiale, prima interprete in assoluto dell’opera Tosca di Giacomo Puccini, sottolinea il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano. Infatti, Giacomo Puccini compose l’aria Vissi d’arte, vissi d’amore della famosa opera appositamente per il soprano romeno. La prima si svolse il 14 gennaio 1900 al Teatro Costanzi di Roma, dove Hariclea Darclée salì sul palcoscenico accanto al tenore Emilio De Marchi e al baritono Eugenio Giraldoni, il suo grande amore.



    In ugual misura, la consigliera presidenziale Sandra Pralong ha reso omaggio al soprano Mariana Nicolesco, venuta a mancare proprio un anno addietro, il 14 ottobre 2022, e la quale ebbe il merito di far rivivere la memoria di Hariclea Darclée dando vita al Festival e Concorso Internazionale di Belcanto a lei intitolato e ospitato da Brăila, la città natale dell’artista. Sapevo di Hariclea Darclée dai miei nonni, grandi appassionati della musica, ma le nuove generazioni la conoscono grazie al concorso creato da Mariana Nicolesco, sottolinea Sandra Pralong.



    La consigliera presidenziale ha espresso il plauso per l’impegno della comunità romena di Milano, del Centro Culturale Italo-Romeno e specialmente della sua responsabile Violeta Popescu nel dare vita agli eventi che celebrano la memoria di Hariclea Darclée. Simili iniziative mostrano che la relazione tra i due paesi è stata molto più profonda di quello che noi vediamo, è una relazione di 2000 anni, conclude Sandra Pralong.



    Sarà, quindi, una giornata celebrativa quella del 17 ottobre, che vedrà come primo momento, alle ore 11.30, la cerimonia di inaugurazione della targa in Via Cernaia n.2, nel cuore dell’antico e prestigioso quartiere Brera, dove il soprano visse per quasi due decenni, ha detto a Radio Romania Internazionale la responsabile del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano e di Rediviva Edizioni, Violeta Popescu, spiegando che, assieme alla responsabile del Dipartimento per i Romeni all’Estero dell’Amministrazione Presidenziale romena e consigliere di stato Sandra Pralong, saranno presenti l’ambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău, e la consigliera Diana De Marchi, presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano.



    La targa riporta il testo seguente: Qui sorgeva la casa nella quale abitò fra il 1890 e il 1910 Hariclea Darclée (Brăila 1860 – Bucarest 1939). Soprano che cantò al Teatro alla Scala dal 1890. L’artista geniale, la mia prima e splendida Tosca (Giacomo Puccini).



    Dopo la cerimonia, la manifestazione dedicata al soprano romeno proseguirà al Palazzo Moriggia, in via Borgonuovo 23, dalle ore 12.35, con i saluti istituzionali e i messaggi da parte di Fondazione Giacomo Puccini, Associazione Amici della Scala, Archivio Storico Ricordi, Società Dante Alighieri, Casa Musicale Sonzogno, spiega ancora Violeta Popescu.



    Dalle ore 13:00, sarà la presentato il libro Hariclea Darclée. La Diva della Lirica che incantò artisti e pubblico. La sua fama internazionale – Il suo amore per Milano di Ida Garzonio, uscito quest’anno presso Rediviva Edizioni. A chiudere la giornata-omaggio a Hariclea Darclée, un concerto con brani di Giacomo Puccini, Giuseppe Verdi, Charles Gounod, che avrà come protagonisti il soprano Rodica Vică, la pianista Sînziana Mircea e l’artista Mariana Preda, che suonerà il flauto di Pan.



    Gli eventi sono organizzati dal Comune di Milano, Dipartimento Milano è Memoria, e dal Centro Culturale Italo-Romeno, con il sostegno finanziario del Dipartimento per i Romeni all’Estero del Governo d Bucarest, con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, dell’Accademia Romena, dell’Oppera Nazionale di Bucarest e dell’Opera Nazionale di Cluj Napoca, dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, nonchè della Fondazione Giacomo Puccini, Società Dante Alighieri Milano, dell’Associazione Amici della Scala, dell’Archivio Storico Ricordi, della Casa Musicale Sonzogno, dell’Associazione Politeia, di GRASP Milano, e della Lega degli Studenti Romeni in Italia.




  • Mostra dedicata alla “ie”, la camicia tradizionale romena, a Genova

    Mostra dedicata alla “ie”, la camicia tradizionale romena, a Genova

    Inaugurata il 4 ottobre nella suggestiva cornice del Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo di Genova, alla presenza di un folto e desideroso pubblico, la mostra Sulle scIE delle tradizioni popolari del Maramureș: la simbolistica della camicetta femminile offre un’opportunità unica di scoprire l’universo della cultura tradizionale romena, sottolinea il Consolato Generale di Romania a Torino.

    In apertura dell’evento, la console generale Ioana Gheorghiaș ha ringraziato tutte le istituzioni che hanno reso possibile questa iniziativa particolare: l’Ambasciata di Romania in Italia, il Consiglio Provinciale Maramureş, Il Museo Provinciale di Etnografia e Arte Popolare Maramureș, il Centro Provinciale pe la Conservazione e la Promozione della Cultura Tradizionale Liviu Borlan Maramureș, il Consolato Onorario di Romania a Genova, l’Accademia di Romania in Roma, Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo – Genova, Comune di Genova – Genoa Municipality e i Musei di Genova.

    Antonino Sergio Gambino, assessore al Comune di Genova, ha ribadito la disponibilità delle autorità locali di sostenere gli eventi volti a portare alla conoscenza reciproca delle comunità residenti nella città, esprimendo la gioia di vedere oggetti di tale pregio della cultura etnografica romena.

    Il console onorario di Romania a Genova, Eugenio Puddu, e la direttrice del museo ospitante, Maria Camilla de Palma, hanno apprezzato in articolare il tesoro di costumi popolari, fotografie e simboli romeni presentati, esprimendo la convinzione che si tratta di un primo tassello di una lunga e proficua collaborazione di lunga durata.

    A loro volta, la direttrice del Museo Provinciale di Etnografia e Arte Popolare Maramureș, Monica Mare, e la curatrice della mostra, Anamaria Nagy, hanno invitato il pubblico romeno e italiano ad ammirare le opere esposte e a lasciarsi convincere che, per una migliore conoscenza, deve accogliere l’invito a visitare il Maramureș.

    La mostra è aperta dal 5 ottobre al 5 novembre, da martedì a venerdì, nella fascia oraria 10.00 – 17.00, mentre sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00, precisa ancora il Consolato Generale di Romania a Torino.

  • Timișoara 2023, Remember Enescu a Milano con Alexandru Tomescu e Sînziana Mircea

    Timișoara 2023, Remember Enescu a Milano con Alexandru Tomescu e Sînziana Mircea

    Parte il 9 ottobre a Milano la rosa di concerti Remember Enescu, che ha come protagonisti i celebri musicisti romeni Alexandru Tomescu, al violino, e Sînziana Mircea, al pianoforte. La serata propone un programma che contiene brani di Jules Massenet, Fritz Kreisler, George Enescu, Niccolò Paganini e Călin Humă.



    Il concerto ospitato dalle ore 20.00 dalla celebre Rotonda dei Pellegrini FAI è preceduto, dalle 18.30, da un workshop intitolato Personalità artistiche romene più rappresentative in Italia, presentato dalla direttrice del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, Violeta Popescu, docente di storia e di religione, laureata in Storia e Filosofia, con un dottorato di ricerca in Teologia, Summa Cum Laude, conseguito presso la Facoltà di Teologia di Lugano nel 2017.



    L’evento è organizzato dalla Fondazione Culturale Remember Enescu, in partenariato con Universitatea de Vest (Università dell’Ovest) di Timișoara, l’Ambasciata di Romania in Italia, FAI Delegazione di Milano, l’Associazione Museart e il Centro Culturale Italo-Romeno del capoluogo lombardo. Il progetto fa parte del programma Timișoara – Capitale Europea della Cultura 2023 ed è finanziato dal programma OVERBORDER CULTURE+, svolto dal Centro di Cultura e Arte della provincia di Timiș, con fondi stanziati dal bilancio di stato, attraverso il Ministero della Cultura romeno.



    La musica è un linguaggio universale che permette di creare connessioni uniche tra culture diverse. Siamo felici che oggi questo ponte si sia creato con la cultura romena e speriamo sia l’inizio di una bella collaborazione, dichiara il capo delegazione FAI Milano, Piergiacomo Mion.



    In un collegamento con Radio Romania Internazionale, il violinista Alexandru Tomescu e la pianista Sînziana Mircea hanno invitato il pubblico al primo concerto della serie che continuerà a ottobre e novembre in altre grandi città europee, tra cui Londra, Parigi, Madrid o Vienna.




  • Tragedia Mestre, il cordoglio delle massime cariche romene

    Tragedia Mestre, il cordoglio delle massime cariche romene

    Da Bucarest, il presidente Klaus Iohannis, il premier Marcel Ciolacu e il presidente del Senato, Nicolae
    Ciucă, hanno espresso le condoglianze a seguito dell’incidente del bus precipitato dal cavalcavia a Mestre, in cui hanno perso la vita anche quattro cittadini romeni. Profondamente addolorato dalle ultime notizie arrivate dall’Italia sul tragico incidente avvenuto a Mestre, che ha stroncato anche le vite di quattro cittadini romeni. Trasmetto condoglianze e tanta forza alla famiglia in lutto, in questi momenti di dura prova, ha scritto il capo dello stato su Facebook.

    Da parte sua, il premier Marcel Ciolacu ha rivolto ieri sera un messaggio di condoglianze ai familiari dei quattro romeni che hanno perso la vita nel tragico incidente, assicurando che le autorità romene stanno compiendo tutte le azioni necessarie per il rimpatrio delle spoglie, come riferisce l’agenzia Agerpres.

    Desidero esprimere le mie condoglianze alle famiglie dei quattro romeni che hanno perso la vita nel terribile incidente del bus avvenuto ieri in Italia. Il Ministero degli Affari Esteri, l’Ambasciata di Romania a Roma e il Consolato Generale di Romania a Trieste stanno compiendo tutte le azioni necessarie nel percorrere tutte le procedure per il rimpatrio delle spoglie. Che Dio li accolga in pace!, ha scritto Marcel Ciolacu sulla sua pagina Facebook.

    Messaggio di cordoglio anche dal presidente del Senato, Nicolae Ciucă, il quale ha precisato, a sua volta, che le autorità romene stanno compiendo tutti gli sforzi per il rimpatrio delle spoglie.

    Il Ministero degli Affari Esteri (MAE) ha precisato ieri che tra le vittime dell’incidente stradale avvenuto a Venezia si annoverano anche quattro cittadini romeni. L’Ambasciata di Romania a Roma e il Consolato Generale di Romania a Trieste continuano il dialogo con le autorità locali e concederanno il pieno supporto, entro i limiti delle competenze, in vista del rimpatrio delle spoglie e del rilascio dei certificati di decesso, precisa il MAE.

  • Libri e mostre

    Libri e mostre

    L’Accademia di Romania in Roma ha ospitato il 3 ottobre la presentazione del volume La Chiesa Ortodossa Romena in Italia. Per una geografia storico-religiosa, una ricerca portata alla luce dalla prof.ssa Maria Chiara Giorda, che insegna Storia delle religioni all’Università Roma Tre. Dalla fine degli anni Ottanta ad oggi una serie di fattori sociali, economici e politici hanno motivato un incremento massiccio dei flussi migratori di romeni in Italia, ricorda l’Accademia di Romania in Roma. La loro istituzione religiosa di maggior riferimento, la Chiesa Ortodossa Romena, ha risposto a necessità pastorali di fedeli, organizzando parrocchie, missioni e monasteri. Il processo di istituzionalizzazione religiosa con l’insediamento di una diocesi italiana autonoma nel 2007, ma anche la formalizzazione giuridica, nella lunga via verso l’Intesa, mettono in luce una strategia missionaria consapevole e centralizzata. Il libro esplora la storia dell’insediamento della Chiesa Ortodossa Romena in Italia, dagli esordi, a partire dal 1974, anno di fondazione della prima parrocchia a Milano, fino a oggi, proponendo una mappatura delle fasi. Osservare le fasi dell’insediamento dei luoghi di culto ortodossi – dalla coesistenza nelle chiese cattoliche, alla sostituzione di edifici cattolici dismessi per arrivare alla recente costruzione dei propri luoghi – ha permesso di ricostruire la diffusione territoriale di un gruppo religioso tra i più numerosi in Italia, composto da circa un milione di persone, precisa ancora l’Accademia di Romania in Roma. La presentazione del volume è stata organizzata in collaborazione con l’Università Roma Tre.

    Sempre l’Accademia di Romania in Roma annuncia la ripresa del corso di lingua romena tenuto dalla prof.ssa Nicoleta Neşu, nel nuovo anno accademico 2023/2024 e l’inizio delle iscrizioni. Questo semestre, a partire dal 12 ottobre 2023, iniziano i corsi di lingua romena per principianti. I corsi di lingua romena si svolgeranno in formula mista con preponderanza online, sulla piattaforma Google Meet, con frequenza settimanale, il mercoledì dalle 18:00-19:45. Il primo e l’ultimo corso di questo modulo saranno ospitati dall’Accademia di Romania in Roma (Piazza Josè de San Martin, 1, Roma). Coloro che fossero interessati a proseguire i corsi per il livello A0-A1 (12 ottobre – 14 dicembre 2023), sono pregati di compilare il modulo di iscrizione accedendo al link docs.google.com/…/1INEtlJw8ewrRaqUACrHRWoO…/edit

    Dal 4 ottobre al 5 novembre, la mostra Sulle scIE delle tradizioni popolari del Maramureș: la simbolistica della camicetta femminile sarà esposta al Castello D’Albertis – Museo delle culture del mondo di Genova. Strutturata in due sezioni, una fotografica e una etnografica, la mostra ci rivelerà un autentico universo rurale, affascinante per la sua semplicità e le sue tradizioni. Elementi di costumi popolari della tradizione romena, principalmente camicie provenienti dalle quattro aree etnografiche della regione del Maramureș illustreranno la finezza dell’arte tradizionale e la valorizzazione degli antichi valori. Gli organizzatori della mostra sono l’Accademia di Romania in Roma, il Consiglio provinciale di Maramureș, il Museo di Etnografia e Arte Popolare di Maramureș, il Centro provinciale per la Conservazione e la Promozione della Cultura Tradizionale Liviu Borlan di Maramureș, l’Ambasciata di Romania in Italia, il Consolato Generale di Romania a Torino e il Consolato Onorario di Romania a Genova, in partenariato con Castello D’Albertis – Museo delle culture del mondo e il Comune di Genova. Il 24 giugno, in occasione della Giornata universale della ie, la camicia tradizionale romena, la mostra era stata inaugurata all’Accademia di Romania in Roma.

    Il 30 settembre, il presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, on. Federico Mollicone, è stato presente all’inaugurazione della mostra Brâncuşi: fonti romene e prospettive universali, inaugurata nell’ambito del programma Timişoara-Capitale europea della cultura 2023. La rassegna, curata da Doina Lemny e aperta al Museo Nazionale d’Arte della città della Romania occidentale fino al 28 gennaio prossimo, riunisce un centinaio di opere del grande artista romeno: sculture, fotografie, documenti d’archivio e materiali filmati. La mostra beneficia di prestiti eccezionali dal Centre Pompidou di Parigi, dalla Tate Gallery di Londra, dalla Fondazione Guggenheim di Venezia o dal Museo Nazionale d’Arte della Romania e dal Museo d’Arte di Craiova, nonchè da collezioni private. Tra le opere portate a Timişoara si annoverano Maiastra, Uccello nello spazio, Il bacio, Mademoiselle Pogany o La musa addormentata.

  • La traduzione nei regimi totalitari, convegno internazionale a Bucarest

    La traduzione nei regimi totalitari, convegno internazionale a Bucarest

    La traduzione nei regimi totalitari. Aspetti aspetti linguistici, letterari e storici è il tema del primo Convegno internazionale Italianistica bucarestina, in programma dal 22 al 23 settembre nella capitale romena. L’evento, dedicato alle traduzioni dall’italiano e in italiano, è organizzato dal Dipartimento di Lingue e Letterature Romanze, Classiche e Greco Moderno della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Bucarest, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia e in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, l’Accademia di Romania in Roma e il Centro di linguistica comparativa.



    In apertura del convegno, alla presenza dei dirigenti della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere e dell’équipe organizzativa, interveranno l’ambasciatore d’Italia, Alfredo Durante Mangoni, la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Laura Napolitano, e Bogdan Murgescu, prorettore dell’Università di Bucarest, precisano gli organizzatori in un comunicato stampa. Le due conferenze in plenaria saranno tenute dal prof. Christopher Rundle dell’Università di Bologna, che parlerà di Italia fascista, traduzioni, politiche di censura, mercato del libro e propaganda, e dallo storico Cristian Vasile dell’Istituto Nicolae Iorga dell’Accademia Romena, con un approccio storiografico sulle traduzioni ai tempi del regime comunista.



    Il convegno riunirà numerosi esponenti della comunità scientifica e accademica di Romania, Italia e altri centri universitari europei. Nell’ambito del convegno, Smaranda Bratu Elian, Roberto Merlo, Angela Tarantino e Zeno Verlato presenteranno una rosa di volumi importanti per l’italianistica in Romania e per gli studi di lingua, letteratura e cultura romena in Italia: Leonardo Sciascia. Confessioni di un investigatore di Milly Curcio e Luigi Tassoni (Rubettino, 2023), il numero 35/2022 della rivista Romània Orientale, dedicato alla memoria del prof. Marco Cugno e curato da Dan Octavian Cepraga, Franca Cugno, Roberto Merlo e Angela Tarantino, nonchè i volumi con traduzioni di poesia di Milo de Angelis e Dinu Flămând, presentati al Festival Internazionale di Poesia, svoltosi dall’11 al 17 settembre a Bucarest, e le due antologie Pier Paolo Pasolini – Poesie e Saggi sulla letteratura e sull’arte, coordinate da Smaranda Bratu Elian (Tracus Arte, 2022).



    Radio Romania Internazionale ha anticipato i lavori del convegno in un collegamento con la ricercatrice Aurora Firţa-Marin, che fa parte della squadra organizzativa, assieme a Corina Anton e Anamaria Gebăilă.



  • Ana Blandiana e “Variazioni su un tema dato” in Italia

    Ana Blandiana e “Variazioni su un tema dato” in Italia

    Parte il 16 settembre a Pordenonelegge il nuovo tour che la poetessa romena Ana Blandiana fa a settembre in Italia, principalmente per presentare “Variazioni su un tema dato”, pubblicato recentemente presso Donzelli Editore, con la traduzione di Bruno Mazzoni. La raccolta di versi del tutto particolare, dedicata al compianto marito della poetessa, il noto scrittore Romulus Rusan, sarà presentata il 16 settembre da Ana Blandiana e Bruno Mazzoni nellambito di Pordenonelegge, al Palazzo Montereale Mantica, in un evento organizzato in collaborazione con lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Da Pordenone, la poetessa si recherà a Roma, per una nuova presentazione del volume, in programma il 21 settembre presso la Galleria Nazionale dArte Moderna, assieme alla poetessa Elisa Donzelli, critico letterario e curatrice della Collana Donzelli Poesia, e al prof. Bruno Mazzoni.



    Ma prima, il 19 settembre, dalle ore 19:00, sarà ospite dellAmbasciata di Romania in Italia per una rievocazione del grande politico democristiano Iuliu Maniu, nella doppia ricorrenza segnata nel 2023: 150 dalla nascita e 70 dellorrenda morte, avvenuta nel carcere di Sighet, dove era stato buttato dal regime comunista. Dopo il 1989, grazie allimpegno civico di Ana Blandiana e Romulus Rusan, la prigione in cui è stata sterminata buona parte dellelite romena, è diventata il Memoriale delle Vittime del comunismo e della Resistenza, inserito nel patrimonio europeo, accanto ad altri siti che celebrano o simboleggiano gli ideali, i valori, la storia e lintegrazione dellEuropa.



    La conferenza “Il ruolo di Iuliu Maniu nella storia della Romania moderna” è organizzata dallAccademia di Romania in Roma, in partenariato con lAmbasciata di Romania in Italia, la Fondazione “Corneliu Coposu”, la Fondazione Accademia Civica e lArcivescovo Maggiore-rappresentante della Chiesa Romena Unita con Roma, Greco-Cattolica. Alla conferenza, che sarà aperta dallAmbasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău, interverranno la poetessa Ana Blandiana, presidente della Fondazione Accademia Civica, Ion-Andrei Gherasim, presidente esecutivo della Fondazione Corneliu Coposu, SER Cristian Crișan, Vescovo ausiliare dellArcieparchia di Alba-Iulia e Făgăraș, precisa lAmbasciata di Romania.



    Da Roma, Ana Blandiana si recherà ai “Dialoghi di Trani”, per presentare il 23 settembre le “Variazioni su un tema dato” insieme al traduttore Bruno Mazzoni, in un incontro ospitato dalla Biblioteca comunale G.Bovio dalle ore 11:30 e preceduto da un saluto della console generale di Romania a Bari, Lucreţia Tănase. Nello stesso giorno, dalle 9:30, nella stessa Biblioteca comunale di Trani, sarà proiettato il film “Toto e le sue sorelle” del regista Alexander Nanau.



    La XXII edizione del prestigioso festival, che nel 2023 ha come tema “La cura”, vede la Romania come Paese ospite, una felice coincidenza nellanno in cui Timişoara, città natale di Ana Blandiana, è Capitale Europea della Cultura. Accanto alla Romania, la Repubblica di Moldova sarà rappresentata a Trani dalla scrittrice Olga Capăţână, che dialogherà con il giornalista Luca Steinmann e con lo scrittore Giuseppe Sarcina, in un incontro in programma il 22 settembre, dalle ore 17:15, presso il Palazzo San Giorgio, preceduto dal saluto dellAmbasciatore della Repubblica di Moldova in Italia, Anatolie Urecheanu.



    In unintervista a Radio Romania Internazionale, Ana Blandiana definisce le “Variazioni su un tema dato” come “un libro assolutamente speciale, nel senso che non è stato scritto per essere pubblicato. E stato scritto come un medicinale dopo la morte di mio marito. Era per la prima volta dopo più di 50 anni che mi trovavo assolutamente sola, non soltanto in senso materiale, ma anche nella letteratura, nel mondo”, spiega la poetessa che alla fine, ha scoperto che “spiritualmente, non cè una linea tra le due vite”. In riferimento a Pordenonelegge, che questanno rende omaggio al Nobel per la Letteratura, il compianto Seamus Heaney, Ana Blandiana ha parlato con emozione anche della collaborazione con il grande poeta irlandese.



    Il “tema dato” è quello, purtroppo, della scomparsa di Romulus Rusan, spiega, a sua volta, a Radio Romania Internazionale il traduttore Bruno Mazzoni. “Ma il punto nodale di questo libro è che, in realtà, mette chiaramente in luce il fatto che, nella visione del mondo di Ana Blandiana, non esiste una frontiera tra un “prima” e un “dopo”, perchè il dialogo con le persone a noi care è permanente e continuo”, spiega il prof. Bruno Mazzoni.



    Radio Romania Internazionale ha anticipato in un collegamento con la vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin, i riferimenti del tour italiano di Ana Blandiana e degli eventi in programma a Trani. Le presenze romene al festival letterario “I Dialoghi di Trani” sono sostenute dallAccademia di Romania in Roma, come rappresentanza dellIstituto Culturale Romeno, in collaborazione con lAssociazione culturale “La Maria del Porto” e con il patrocinio delle Ambasciate di Romania e della Repubblica di Moldova in Italia, nonchè del Consolato Generale di Romania a Bari.




  • Ana Blandiana e Milo De Angelis al Festival Internazionale di Poesia a Bucarest

    Ana Blandiana e Milo De Angelis al Festival Internazionale di Poesia a Bucarest

    “Un libro assolutamente speciale, nel senso che non è stato scritto per essere pubblicato. E stato scritto come un medicinale dopo la morte di mio marito”. Così presenta la poetessa romena Ana Blandiana a Radio Romania Internazionale il suo volume “Variazioni su un tema dato”, uscito questanno presso Donzelli Editore di Roma, con la traduzione del prof. Bruno Mazzoni. “Era per la prima volta dopo più di 50 anni che mi trovavo assolutamente sola, non soltanto in senso materiale, ma anche nella letteratura, nel mondo”, confessa la poetessa che, alla fine, ha scoperto che “spiritualmente, non cè una linea tra le due vite”.



    La raccolta di versi dedicati al compianto marito di Ana Blandiana, il noto scrittore Romulus Rusan, sarà presentata il 13 settembre alla Libreria Cărtureşti – Verona di Bucarest, nellambito della XIII edizione del Festival Internazionale di Poesia. Levento, in programma dall11 al 17 settembre, è organizzato dal Comune di Bucarest, attraverso il Museo Nazionale della Letteratura Romena, in uniniziativa finanziata dal Ministero della Cultura. Tra i partner dellevento, anche lIstituto Italiano di Cultura di Bucarest, la cui direttrice Laura Napolitano interverrà in apertura del Festival, accanto al direttore generale del Museo Nazionale della Letteratura Romena, Ioan Cristescu, e ad altre autorità, come precisano gli organizzatori.



    Daltronde, il poeta italiano Milo De Angelis sarà presente al Festival, per letture pubbliche e dialoghi con Ana Blandiana e Bruno Mazzoni sul volume “Variazioni su un tema dato”. Il “tema dato” è quello, purtroppo, della scomparsa di Romulus Rusan, spiega, a sua volta, a Radio Romania Internazionale il traduttore Bruno Mazzoni. “Ma il punto nodale di questo libro è che, in realtà, mette chiaramente in luce il fatto che, nella visione del mondo di Ana Blandiana, non esiste una frontiera tra un “prima” e un “dopo”, perchè il dialogo con le persone a noi care è permanente e continuo”, spiega il prof. Bruno Mazzoni.



    Il libro “Variazioni su un tema dato” sarà presentato prossimamente anche nellambito del tour italiano che la poetessa farà al Festival Pordenonelegge, a Roma e ai “Dialoghi di Trani”, con il sostegno dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, dellAmbasciata di Romania in Italia e dellAccademia di Romania in Roma.



  • Giornata Lingua Romena precede tour dello scrittore Mircea Cărtărescu in Italia

    Giornata Lingua Romena precede tour dello scrittore Mircea Cărtărescu in Italia

    L’1 settembre, il famoso scrittore romeno sarà uno degli ospiti più attesi al FLIP – Festival della Letteratura Indipendente di Pomigliano d’Arco, giunto alla terza edizione, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il noto romenista e traduttore Bruno Mazzoni.



    Grande amico della lingua, della letteratura e della cultura romena, il prof. Mazzoni, già preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Pisa, ha raccontato anche come vive la celebrazione del 31 agosto.



    Sono molto partecipe per questa celebrazione. E’ ancora più importante che ormai viene festeggiata sia dalla Romania che dalla Repubblica di Moldova. Giusto oggi l’ambasciatore di Romania in Italia, S.E. Gabriela Dancău, ha pubblicato sui social un messaggio molto positivo, molto entusiasta, proprio per celebrare l’importanza della coesione di tutte le comunità dei romeni dentro e fuori dei due paesi, ha aggiunto il professore, sottolineando che l’identità di una nazione si basa in primo luogo sulla comunità di lingua.



    Dopo Pomigliano d’Arco, Mircea Cărtărescu sarà ospite speciale del Festivaletteratura di Mantova e incontrerà il pubblico il 7 settembre in una serata ospitata dalla Basilica Palatina di Santa Barbara, spiega il suo traduttore Bruno Mazzoni, che lo accompagna nella tournée letteraria italiana organizzata con il supporto dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    L’8 settembre, lo scrittore dialogherà con Bruno Mazzoni, Valentina Sturli dell’Università di Chieti e Francesco Brancati dell’Università di Pisa presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova (Aula 9 Complesso Beato Pellegrino). L’incontro sarà introdotto da Dan Octavian Cepraga, docente di letteratura romena all’Ateneo padovano.




  • Concerto “Presto con Fuoco”, Sînziana Mircea e Alexandru Tomescu a Musica Riva Festival 2023

    Concerto “Presto con Fuoco”, Sînziana Mircea e Alexandru Tomescu a Musica Riva Festival 2023

    Arrivano “Presto con Fuoco” il violinista Alexandru Tomescu e la pianista Sînziana Mircea a Musica Riva Festival, ospitato dal 21 al 30 luglio dallaffascinante città del Trentino. Il concerto dei due famosi artisti romeni si terrà il 22 luglio, dalle ore 17.30, presso Grand Hotel Liberty.



    La 39/a edizione del festival, che riunisce artisti, orchestre, ensemble e cori dellintero mondo, si articolerà questanno in molti spazi e luoghi storici e naturali: in cima alla montagna, in riva alle spiagge e nei palazzi storici di Riva del Garda, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il direttore artistico del Festival, Lucas Carl Christ. La cultura romena è forse una delle più importanti a livello europeo per la musica classica, aggiunge il diretore artistico di Musica Riva Festival, rilevando la presenza dei due artisti romeni.



    La pianista Sînziana Mircea è particolarmente lieta di tornare al prestigioso evento, al quale ha partecipato per la prima volta nel 2012, quando ha incontrato, sempre per la prima volta, il maestro Aldo Ciccolini.



    “Presto con fuoco”, che ha come protagonisti Alexandru Tomescu e Sînziana Mircea, sarà aperto dal Concerto per violino e pianoforte del noto compositore romeno contemporaneo Călin Humă. Il brano sarà eseguito in prima assoluta, alla presenza del compositore.



    “Il concerto è stato accolto con entusiamo a Parigi e Bonn, ma anche nella città di Arad, in Romania, in versione orchestrale. Sempre in versione orchestrale sarà presentato anche il 23 agosto allAteneo Romeno di Bucarest, nellambito del Festival “Vara Magică”/ “Estate Magica”. A Riva del Garda mi sento avvolto dalle emozioni. Non vedo lora di vedere come sarò accolto per la prima volta dal pubblico italiano. E un concerto per violino, con trascrizione dallorchestra al pianoforte”, ha detto a Radio Romania Internazionale il compositore Călin Humă, esprimendo il suo apprezzamento per il maestro Alexandru Tomescu e per la famosa ed entusiasta pianista Sînziana Mircea.



    Il Concerto per violino e pianoforte di Călin Humă sarà seguito da Thais: “Meditation” di Jules Massenet, Liebesleid e Liebesfreud di Fritz Kreisler, la Sonata op. 64 nr 1 in la minore e la Sonata op. 64 nr 6 in la maggiore (trascrizione per violino e pianoforte) di Niccolò Paganini, e lIntroduzione e il Rondò capriccioso op. 28 di Camille Saint-Saëns.




  • Le Giornate del Cinema Romeno a Roma

    Le Giornate del Cinema Romeno a Roma

    Tornano dal 7 al 9 luglio le Giornate del Cinema Romeno a Roma, dopo la precedente edizione svoltasi a dicembre 2022. La rassegna, ospitata dalla Casa del Cinema (Largo Marcello Mastroianni 1), è organizzata dallAmbasciata di Romania in Italia, assieme allAssociazione Dacin Sara di Bucarest, al Centro Nazionale della Cinematografia di Bucarest, allAccademia di Romania in Roma e a ProEvent – Roma, in partenariato con la Casa del Cinema – Roma, la Biblioteca Europea – Roma e Digital World Printing – Roma e con il patrocinio dellAssessorato alla Cultura di Roma Capitale.



    Alla ceremonia dapertura, che si terrà venerdì 7 luglio, ore 18:30, presso la Casa del Cinema, interverranno il presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, On. Federico Mollicone, lambasciatore di Romania nella Repubblica Italiana, Malta e San Marino, Gabriela Dancău, e il direttore generale dellAssociazione Dacin Sara di Bucarest, Bogdan Ficeac, precisa lAmbasciata di Romania in Italia in un comunicato. Seguiranno, dalle ore 19:00, la proiezione del film “Luca” di Horațiu Mălăele (2021) e una sessione Q&A con il regista romeno.



    “Spero che sarà una vera festa per i cinefili italiani e per i romeni che vivono in Italia”, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la prof.ssa Manuela Cernat, critico e storico cinematografico, che, sempre in apertura dellevento, parlerà di “Stelle italiane sugli schermi romeni e stelle romene sugli schermi italiani”. Manuela Cernat ha presentato anche alcuni riferimenti storici sui legami tra il cinema romeno e italiano, e ha spiegato che messaggi trasmettono i film che verranno proiettati nei giorni prossimi a Roma.



    L8 luglio, dalle ore 17.00, il pubblico è atteso al “Miracolo” di Bogdan Apetri (2021) e, dalle 18:45, a “La Scala” di Vlad Păunescu (2021), seguita da una sessione Q&A con il regista. La rassegna si chiuderà il 9 luglio con le proiezioni dei film “Il Drago” di Octav Chelaru (2022) e “La Gomera” di Corneliu Porumboiu (2019).



    La partecipazione alle proiezioni del film, tutti con sottotitoli in italiano, è libera, fino ad esaurimento dei posti disponibili, previa conferma di registrazione allindirizzo e-mail roma.events@mae.ro, precisa ancora lAmbasciata di Romania in Italia.




  • “Spazi Aperti” all’Accademia di Romania in Roma

    “Spazi Aperti” all’Accademia di Romania in Roma

    Lavori di pittura, grafica, video, suono, installazione e fotografia, in unampia varietà di linguaggi artistici, con una visione coraggiosa e innovativa del contesto contemporaneo. Sono i riferimenti della 21/a edizione della mostra internazionale darte contemporanea “Spazi Aperti”, inaugurata dal 6 giugno dallAccademia di Romania in Roma, con il sostegno dellIstituto Culturale Romeno e con il patrocinio dellAmbasciata di Romania in Italia.



    La rassegna collettiva degli artisti residenti di Accademie e Istituti stranieri nella Capitale italiana, diventata diventati ormai un punto di riferimento nel paesaggio culturale della Capitale italiana, è allestita presso la Galleria e gli annessi: gli studi degli artisti e il parco dellAccademia di Romania in Roma, con ingresso da Viale delle Belle Arti 110.



    Gli “Spazi Aperti” si articolano in un evento originale, ideato dallAccademia di Romania in Roma esclusivamente per artisti residenti a Roma e basato su un concetto originale ideato dai borsisti “Vasile Pârvan” nel 2003.



    “La mostra Spazi Aperti è stata concepita fin dalla prima edizione come un incrocio di idee e potenziali dialoghi, e ciò si vede ancora oggi nella sua diversità”, ha spiegato a Radio Romania Internazionale Alexandra Boanţă, addetta per i programmi di promozione culturale presso lAccademia di Romania, invitando il pubblico a scoprire le opere di 15 artisti residenti presso lAccademia di Francia a Roma – Villa Medici, Accademia Tedesca Villa Massimo, Accademia Tedesca Casa Baldi, The British School at Rome, Accademia di Romania in Roma e Real Accademia di Spagna a Roma. Alexandra Boanţă ha presentato anche i progetti proposti romeni proposti da Alina Stoica e Matei Stoean.



    Aperta fino al 20 giugno, la mostra è curata da Magda Juravlea, Alina Stoica e Rodica Dina, architette e borsiste “Vasile Pârvan” 2023.






  • Romania-Italia, una storia comune

    Romania-Italia, una storia comune

    I rapporti tra l’Italia e la Romania hanno radici profonde, una storia comune che risale a Traiano. Così l’ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, nel suo intervento al ricevimento offerto in occasione della Festa Nazionale del 2 giugno, al quale hanno partecipato il presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu, e il premier Nicolae Ciucă, accanto a esponenti dell’ambiente diplomatico, politico, accademico e culturale e della comunità italiana di Romania. Tra pochi giorni, una delegazione del Senato di Roma verrà a Bucarest per rafforzare il dialogo sotto il profilo della diplomazia parlamentare, ha precisato l’ambasciatore.



    Stiamo ultimando una rinnovata dichiarazione sul Partenariato Strategico Consolidato, cornice di una collaborazione sempre più ampia in molti ambiti: dall’istruzione alla salute, dal lavoro all’ambiente e alla transizione energetica, passando per la cooperazione giudiziaria e di polizia, la difesa e i vari settori economici, ha aggiunto Alfredo Durante Mangoni, sottolineando la collaborazione con la Romania per realizzare i suoi obiettivi strategici, che si tratti dell’ingresso in Schengen o nell’OCSE, come anche l’impegno comune per i temi di attualità internazionale, soprattutto alla luce della guerra di aggressione della Russia in Ucraina. L’ambasciatore ha inoltre ricordato il potenziamento della presenza italiana in Romania per rafforzare il fianco orientale della NATO.

    L’interscambio commerciale si avvicina a 20 miliardi di euro, mentre oltre 23.000 imprese a capitale italiano sono presenti in Romania nei più vari settori: energia nucleare e rinnovabile, infrastruttura, agricoltura e tanti altri. La nostra eccellente cooperazione è sostenuta dal Partenariato Strategico Rafforzato, istituito 15 anni fa e basato su relazioni bilaterali dinamiche e su un’eccellente collaborazione settoriale, ha sottolineato, dal canto suo, il presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu, mettendo in risalto la tendenza ascendente dell’intescambio e ricordando il notevole potenziale di sviluppo delle relazioni economiche e degli investimenti italiani in Romania.



    Qui penso soprattutto al settore delle costruzioni, che sarà uno dei settori strategici per noi nel prossimo periodo. Abbiamo a disposizione importanti fondi europei, sulla base dei quali svilupperemo le nostre infrastrutture negli anni a venire. Per questo motivo, invito le imprese italiane a impegnarsi attivamente nel nostro Paese. Credo che anche le aziende romene possano essere maggiormente coinvolte nel mercato italiano, ha detto il presidente della Camera, sottolinendo il ruolo importante dei romeni che vivono in Italia e degli italiani presenti in Romania, un ponte che conferisce un carattere unico ai legami tra i due paesi.



    Sono orgoglioso dell’importante comunità romena in Italia e del modo in cui si è integrata. Ciò dà valore aggiunto e rende onore ad entrambi i Paesi. Inoltre, il nostro rapporto privilegiato è confermato dall’esemplare coordinamento all’interno dell’UE e della NATO, soprattutto nella gestione delle molteplici crisi che stiamo affrontando, in particolare nel contesto di sicurezza altamente volatile, segnato dall’aggressione della Russia in Ucraina, ha detto ancora Marcel Ciolacu.



    L’Italia è un partner strategico e un amico molto vicino alla Romania, ha sottolineato, da parte sua, il premier Nicolae Ciucă. Negli anni, abbiamo costruito una relazione di profonda amicizia e fiducia reciproca. La profondità e la forza del rapporto bilaterale si basa su forti legami storici e affinità culturali, valori e obiettivi condivisi, costantemente sviluppati dall’instaurarsi delle relazioni bilaterali. In questo contesto, vorrei sottolineare che quest’anno celebriamo i 150 anni dall’apertura a Roma della sede del primo Agente Diplomatico Romeno in Italia, un momento simbolico di particolare rilevanza per le nostre relazioni bilaterali. Oggi lavoriamo a stretto contatto per aggiornare il Partenariato Strategico Rafforzato. Vogliamo adattare la nostra cooperazione alle attuali sfide che dobbiamo affrontare. È la prova più evidente che siamo impegnati a rafforzare il dialogo, adattare la nostra cooperazione e trovare i modi ideali per migliorare la relazione bilaterale, ma anche a portare il nostro contributo per rispondere alle complesse e molteplici prove che l’Europa e il mondo intero stanno affrontando, ha detto il premier.



    In veste di Stati membri dell’Unione Europea e alleati nella NATO, la Romania e l’Italia promuovono obiettivi comuni in numerose aree politiche. Nel contesto delle sfide poste dall’aggressione non provocata della Russia contro l’Ucraina, i nostri Paesi hanno unito i loro sforzi per sostenere l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina e il suo diritto di scegliere liberamente la propria politica estera, ha sottolineato Nicolae Ciucă.




  • Liceo Dante Alighieri di Bucarest porta “Città delle Arti” a Venezia

    Liceo Dante Alighieri di Bucarest porta “Città delle Arti” a Venezia

    Si intitola “Le Città delle Arti” la mostra di pittura che ha come protagonisti gli studenti del Liceo Teorico “Dante Alighieri” di Bucarest, inaugurata il 1 giugno, in occasione della Giornata Internazionale del Bambino, presso la Piccola Galleria dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    Un invito a viaggiare nel regno dellarte, insieme agli studenti che hanno scoperto e dipinto monumenti architettonici dellItalia e della Romania, ha spiegato a Radio Romania Internazionale prof.ssa Maria Dan, la direttrice del Liceo “Dante Alighieri”, una delle scuole più prestigiose di Bucarest, con sezione biligue romeno-italiana.



    I lavori sono stati dipinti da Arif Alkan, Sara Armene, Andreea Theodora Avram, Andrei-Luca Buzdugan, Maria-Natalia Cioceanu, Briana-Elena Constantinescu, Maria Colțea, Ilinca Cristianciuc, Denisa Alexandra Dinu, Alexandra-Maria Dumitru, Oana Dumitru, David Alexandru, Maria Francesca Paula Hristache, Emilia Andreea Ivan, David-Robert Jorz, Sara Armene, Maria Denise Paraschivoiu, Andrei Partene, Andreea Pletea, Erika Prejneanu, Bianca Maria Preoteasa, Andreea Puian, Mihaela Marina Vasile, Serena Puglisi, Maria-Alexia Știrbu, Crina Toropoc, Ioana Zgardan.



    Uniniziativa che parla di equilibrio nella formazione e nelleducazione dei giovani nella società dei nostri giorni talmente tecnologizzata, sottolinea la professoressa Maria Dan, rivolgendo anche gli auguri allItalia in occasione della Festa Nazionale del 2 giugno.



    Curata dal dal prof. Gabriel Decebal Cojoc, la mostra “Città delle Arti” è organizzata dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con lUnione degli Artisti Plastici di Romania e il Liceo “Dante Alighieri” di Bucarest, e rimarrà aperta al pubblico dall1 al 5 giugno, ore 15:00-20:00, con ingresso libero.



  • “Spazi Aperti” all’Accademia di Romania in Roma

    “Spazi Aperti” all’Accademia di Romania in Roma

    La 21a edizione della mostra internazionale d’arte contemporanea Spazi Aperti sarà inaugurata martedì 6 giugno, alle ore 18:30, dall’Accademia di Romania in Roma, con il sostegno dell’Istituto Culturale Romeno e con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia. Lo riferisce l’Accademia di Romania, precisando che l’edizione di quest’anno della Mostra collettiva degli artisti residenti di Accademie e Istituti stranieri a Roma si svolgerà dal 6 al 20 giugno 2023, presso la Galleria e gli annessi: gli studi degli artisti e il parco dell’Accademia di Romania in Roma, con ingresso da Viale delle Belle Arti 110.

    La mostra ospiterà opere di artisti internazionali, residenti in accademie e istituti stranieri a Roma come l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Accademia Tedesca Villa Massimo, Accademia Tedesca Casa Baldi, The British School at Rome, Accademia di Romania in Roma e Real Accademia di Spagna a Roma. Gli artisti espongono lavori di pittura, grafica, video, suono, installazione e fotografia e portano davanti al pubblico un’ampia varietà di linguaggi artistici, offrendo una visione coraggiosa e innovativa del contesto contemporaneo.

    Spazi Aperti è un evento unico, ideato dall’Accademia di Romania in Roma esclusivamente per gli artisti in residenza a Roma e basato su un concetto originale ideato dagli artisti borsisti Vasile Pârvan, nel 2003. La tradizione della mostra e la qualità delle opere e dei progetti esposti ogni anno la rendono uno dei punti di riferimento dell’arte contemporanea nella realtà multiculturale della capitale italiana, facendo sì che ogni edizione della mostra Spazi Aperti funzioni come pilastro di sostegno per i giovani artisti stranieri e come vettore di coagulazione comunitaria a livello delle accademie straniere a Roma.

    Leggi il comunicato integrale sul sito dell’Istituto Culturale Romeno!