Category: Romeni in Italia

  • Onorificenze alle professoresse Valentina Negrițescu e Violeta Popescu

    Onorificenze alle professoresse Valentina Negrițescu e Violeta Popescu

    “Due donne romene eccezionali, la cui dedizione e professionalità hanno portato alla creazione di veri e propri ponti culturali tra la Romania e l’Italia”, ha dichiarato l’ambasciatrice Gabriela Dancău, citata da un comunicato del Centro Culturale Italo-Romeno.

    Docente di lingua romena all’Università di Milano e autrice di opere fondamentali per l’apprendimento del romeno e dell’italiano, la professoressa Valentina Negrițescu, ha aperto nuovi orizzonti a generazioni di studenti e ricercatori, gettando le basi per una migliore comprensione culturale tra i due popoli, ha sottolineato l’ambasciatrice.

    “Attraverso dizionari, manuali e opere pubblicate, ha fornito strumenti essenziali per la conoscenza della lingua e della cultura romena, contribuendo alla salvaguardia e alla promozione dell’identità culturale romena in Italia. Il suo costante impegno nel mantenimento della cattedra di lingua romena presso l’Università degli Studi di Milano sottolinea il suo profondo impegno nei confronti dell’istruzione e del patrimonio culturale”, ha detto ancora Gabriela Dancău.

    Attraverso la sua instancabile attività, Violeta Popescu si è distinta come un autentico promotore della cultura romena in Italia, dedicandosi alla valorizzazione del patrimonio culturale romeno e dei legami storici tra le due nazioni.

    “Attraverso gli eventi organizzati, ha portato alla ribalta personalità romene che hanno dato notevoli contributi alla cultura italiana e universale. Prestigiose pubblicazioni, traduzioni e iniziative culturali, come la riedizione in italiano del diario della regina Maria, l’organizzazione di convegni ed eventi scientifici dedicato alle figure di spicco della cultura rumena, come la collocazione di una targa commemorativa dedicata al soprano Hariclea Darclée a Milano, riflette un’attività piena di passione, dedizione e rispetto per l’identità culturale nazionale. Questo momento solenne è stato anche un’occasione per riflettere sui valori che ci definiscono come nazione e sul modo in cui vengono coltivati e trasmessi”, ha sottolineato l’ambasciatore Gabriela Dancău.

  • Concorso Città di Arcore, Premio speciale Hariclea Darclée al soprano Laura Stella

    Concorso Città di Arcore, Premio speciale Hariclea Darclée al soprano Laura Stella

    L’evento ha istituito, per la prima volta in Italia, il Premio speciale Hariclea Darclée, come omaggio al celebre soprano romeno, la prima interprete in assoluto di Floria Tosca al Teatro Costanzi di Roma, il 14 gennaio 1900. Da quel momento, Hariclea Darclée diventava per Puccini “l’artista geniale, la mia prima e splendida Tosca”.

    Al Concorso Lirico Internazionale “Città di Arcore”, il premio speciale Hariclea Darclée di 1200 euro, offerto dal Consolato Generale di Romania a Milano, è stato assegnato al soprano italiano Laura Stella. La prof.ssa Evy de Marco, assessore alla Cultura presso il Comune di Arcore, ha parlato a Radio Romania Internazionale del significato di questo premio e della collaborazione con il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, diretto dalla prof.ssa Violeta Popescu, nonchè del legame tra Giacomo Puccini e la tradizione lirica romena.

     

  • Tatiana Ţîbuleac al Festival Letterario Internazionale “I dialoghi di Trani XXIII”

    Tatiana Ţîbuleac al Festival Letterario Internazionale “I dialoghi di Trani XXIII”

    Il 21 settembre, dalle ore 11.00, Tatiana Țîbuleac presenterà a Palazzo San Giorgio di Trani il suo volume “L’estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi”, pubblicato nel 2023 da Keller Editore, con la traduzione di Ileana M. Pop. Interverranno la giornalista e scrittrice Cristina Battocletti e la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boșca-Mălin.

    Presenza costante al Festival di Trani, uno degli eventi culturali più importanti in Italia, la Romania è stata nel 2023 ospite speciale, status conferito per la prima volta ad un Paese.

    Nel 2024, con il patrocinio Ambasciata di Romania e dell’Ambasciata della Repubblica di Moldova in Italia e del Consolato Generale di Romania a Bari, l’Accademia di Romania in Roma sostiene la presenza della scrittrice Tatiana Țîbuleac e del suo volume “L’estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi”.

    Gli organizzatori hanno dovuto spostare al Palazzo San Giorgio il posto dell’incontro a seguito della grande richiesta di prenotazioni, il che la dice lunga sul libro “L’estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi” che sta avendo quest’anno un percorso italiano molto interessante, spiega a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma.

    Il volume è stato presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino, poi Tatiana Ţîbuleac è stata invitata a Letterature Festival Internazionale di Roma e adesso arriva a Trani con questo libro che parla dei rapporti tra figli e genitori, aggiunge la prof.ssa Oana Boșca-Mălin.

    Organizzato dall’Associazione culturale di promozione sociale “La Maria del porto”, in collaborazione con il Comune di Trani e la Regione Puglia, il Festival “I dialoghi di Trani” ​ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti quali l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il premio Mibact per la migliore manifestazione di promozione del libro e della lettura, ricorda l’Accademia di Romania in Roma.

     

  • Giornata della Lingua Romena celebrata a Venezia

    Giornata della Lingua Romena celebrata a Venezia

    L’evento si svolgerà il 31 agosto stesso, dalle ore 18:00, presso la sede dell’Istituto (Cannaregio 2214, 30121 Venezia). Le poesie saranno recitate in romeno e in italiano da Bianca Cojocaru, Tudor Iancu, Antonio Iannone e Federica Lolli, partecipanti al Corso di Lingua Romena tenuto presso l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica da Iulia Cosma, docente di Lingua Romena, lettrice di scambio presso l’Università di Padova.

    A partire dal 2013, il 31 agosto si celebra la Giornata della Lingua Romena, un’occasione per festeggiare e promuovere la lingua madre, riconoscendo la sua fondamentale importanza come elemento costitutivo dell’identità nazionale in patria, così come nelle comunità romene all’estero, ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica.

  • “L’apiario galleggiante” di Vasile Raţă, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “L’apiario galleggiante” di Vasile Raţă, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Il più recente progetto dell’artista romeno, curato da Ana Daniela Sultana, potrà essere ammirato nella Piccola Galleria dell’Istituto (Palazzo Correr, Cannaregio 2211) fino al 1 luglio, con ingresso libero, precisa l’stituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, che organizza l’evento insieme all’Associazione per la cultura e le arti Arbor e in collaborazione con il Comune di Venezia, l’Università Ca’ Foscari, l’Unione degli Artisti Visivi della Romania e EuroCulturArt, con il patrocinio della Regione Veneto.

    Attento all’attuale situazione geopolitica segnata da conflitti e, inevitabilmente, dalle migrazioni che ne conseguono, e più incline all’idea di pacifica convivenza (dell’individuo, della comunità, della nazione, perché non dell’umanità?), Vasile Raţă estrapola il tema scottante dell’appartenenza a un determinato luogo, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Attraverso la propria biografia, Vasile Raţă è stato diretto testimone di diversi regimi e periodi politici recenti, che ritrae finemente nelle sue opere. «L’apiario galleggiante», come una navicella, è un’eloquente metafora della società odierna che sta cercando soluzioni e modalità di adattamento in un’epoca segnata da notevoli trasformazioni in tutti i campi, indica ancora la fonte.

    Maggiori dettagli nel comunicato dell’Istituto Culturale Romeno/ Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

     

  • “Hariclea Darclée prima Tosca – Lucia Stănescu la sua erede”, conferenza a Livorno

    “Hariclea Darclée prima Tosca – Lucia Stănescu la sua erede”, conferenza a Livorno

    “Per trent’anni (1882-1918), Hariclea Darclée è stata considerata la primadonna più prestigiosa del teatro lirico mondiale. Il suo talento, la sua preparazione artistica hanno reso possibile il passaggio dalla tradizione del belcanto alla moderna scuola verista, gettando le basi di una scuola e di una dottrina vocale che hanno influenzato in maniera fondamentale la vocalità del Novecento. Nella sua bella carriera artistica ha interpretato più di 50 ruoli di cui moltissimi in prima assoluta (come sarebbe la “Tosca” di Giacomo Puccini, ma anche ruoli nelle opere di Alfredo Catalani, Ruggero Leoncavallo, Pietro Mascagni). Uno dei momenti più importanti per Hariclea Darclée, fu il 1900 quando Puccini vide in lei il soprano più adatto per la parte di Flora Tosca”, precisa il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, diretto dalla prof.ssa Violeta Popescu, responsabile di Rediviva Edizioni.

     

    Lucia Stănescu, cantante lirica di origine romena e di fama internazionale, visse per circa 50 anni a Livorno, dove insegnò all’Istituto musicale “P. Mascagni”. La sua ultima apparizione al Teatro Goldoni fu nel gennaio 2016 quale ospite d’onore, quando entrò in platea accolta dagli applausi del pubblico per il ritorno della “Madama Butterfly”, l’eroina pucciniana di cui era stata proprio lì indimenticata interprete nel 1971 e 1974, al Festival Puccini di Torre del Lago, si legge nel comunicato del Centro Culturale Italo-Romeno.

     

    In occasione della conferenza del 9 maggio, verrà presentato il volume “Hariclea Darclée. La Diva della Lirica che incantò artisti e pubblico” di Ida Garzonio, pubblicato presso Rediviva Edizioni e inserito nel proggetto avviato dal Centro Culturale Italo-Romeno per rendere omaggio al soprano romeno. Lo scorso anno, in Via Cernaia 2, a Milano, è stata inaugurata una targa commemorativa.

  • “L’unicità del volto” di Alina Ciuciu, in mostra all’Accademia di Romania in Roma

    “L’unicità del volto” di Alina Ciuciu, in mostra all’Accademia di Romania in Roma

    Si tratta di 30 dipinti su tela, che potranno essere ammirati presso la Galleria d’Arte dell’Accademia di Romania in Roma (Viale delle Belle Arti, 110) fino al 27 aprile. Curata dalla critica d’arte Marta Lock, la mostra gode del patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia.

     

    Nata a Oradea, nella Romania nord-occidentale, Alina Ciuciu e si è laureata in filosofia e psicologia presso l’Università Babeș-Bolyai di Cluj e l’Università dell’Ovest di Timișoara, per dedicarsi dal 2017 completamente alla pittura. Insignita del premio ”Oscar della Creatività” per le arti visive a Monte Carlo, l’artista vanta circa 1.000 quadri venduti in molti Paesi europei e negli Stati Uniti. Negli ultimi anni ha ricosso un grande successo in mostre a Berlino, Monte Carlo, Parigi, Budapest, Londra, Copenaghen, Milano, Tokyo e New York, come ricorda la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin, anticipando l’inaugurazione del 15 aprile in un collegamento con Radio Romania Internazionale.

     

  • “Changed by Women” marchio Bocconi, protagonista anche la pianista romena Sînziana Mircea

    “Changed by Women” marchio Bocconi, protagonista anche la pianista romena Sînziana Mircea

    Sînziana Mircea, pianista nota a livello internazionale, è l’unica romena inclusa nel volume “Changed by Women”, lanciato quest’anno dalla prestigiosa Università Bocconi di Milano l’8 marzo, in occasione della Festa Internazionale della Donna.

    La giornalista Diana Cavalcoli del Corriere della Sera ha raccolto 99 storie di ex alunne della Bocconi, donne straordinarie che hanno fatto carriere di successo in vari campi. Il libro mette in risalto il ruolo delle donne nella trasformazione e nel progresso della società moderna, in un momento in cui il mondo sta cambiando profondamente.

    Sînziana Mircea ha raccontato a Radio Romania Internazionale con quali pensieri ha accolto questo riconoscimento e che ruolo ha svolto nel suo percorso professionale la Bocconi, presso la quale ha conseguito un master in Arts Management.

    La pianista, che attualmente insegna anche Conservatorio di Sassari, ha invitato il pubblico a due concerti in programma il 22 e il 23 marzo a Milano, insieme ai suoi studenti Francesco Miscera e Michele Rizzu, grazie alla collaborazione con il FAI – Fondo per l’ambiente italiano e Steinway&Sons Italy.

    Il primo concerto, in programma il 22 marzo, dalle ore 19, nella Villa Mirabello a Milano, è un’anteprima delle Giornate FAI di primavera, e sarà replicato il 23 marzo, dalle ore 11:30, nell’esclusivo Steinway&Sons Flagship Store. Il programma include brani di Gabriel Fauré, Ludwig van Beethoven o Franz Liszt.

    In occasione del concerto a Villa Mirabello, i due studenti riceveranno la borsa di studio “Iancu Ţucărman”, offerta dall’Associazione Culturale romena “Iancu Ţucărman e Maria Popa”, che ogni anno premia giovani musicisti meritevoli.

    Inoltre, il 12 aprile, Sînziana Mircea salirà sul palcoscenico della Sala concerti di Radio Romania insieme al violinista Alexandru Tomescu e al violoncellista Ştefan Cazacu, accompagnati dall’Orchestra Nazionale Radio, diretta da Francesco Lecce-Chong, nel “Triplo concerto” di Beethoven.

     

  • Il documentario “Maria, cuore di Romania”, proiettato a Venezia

    Il documentario “Maria, cuore di Romania”, proiettato a Venezia

    In occasione della Giornata Internazionale della Francofonia, celebrata il 20 marzo, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e il Consolato Generale di Romania a Trieste invitano il pubblico alla proiezione del documentario “Maria, cuore di Romania”, con la regia di Trevor Poots (Romania, 2018). Il film, con sottotitoli in italiano, sarà proiettato il 19 marzo, dalle ore 18.00, presso la Sala Conferenze dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Realizzato nel 100° anniversario della Conferenza di pace di Parigi per evidenziare il contributo della Regina Maria alla nascita della Grande Romania, il film tratto da memorie private e pubbliche, appunti e documenti, segue la storia della vita della sovrana raccontata da lei stessa, ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Il documentario include anche filmati di repertorio provenienti da 14 archivi cinematografici internazionali e interviste a varie personalità: la storica Margaret MacMillan,  autorevole studiosa sul tema della Conferenza di pace di Parigi, lo storico Michael Beschloss, lo storico Ioan Aurel Pop, presidente dell’Accademia Romena, come anche Hannah Pakula, autrice della biografia della sovrana, Sua Maesta’ Margareta, Custode della Corona di Romania e pronipote della Regina Maria, Mugur Isărescu, Governatore della Banca Centrale di Romania, il principe Karl Friedrich di Hohenzollern, l’ex ministro degli Esteri ungherese Géza Jeszenszky, e lo storico e scrittore Neagu Djuvara, nella sua ultima intervista televisiva.

    Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

  • “Una giornata con Giacomo Puccini”, conferenza e ricordo del soprano Hariclea Darclée a Milano

    “Una giornata con Giacomo Puccini”, conferenza e ricordo del soprano Hariclea Darclée a Milano

    Il genio artistico di Puccini si lega al soprano romeno Hariclea Darclée, la prima interprete in assoluto di Floria Tosca al Teatro Costanzi di Roma, il 14 gennaio 1900. Da quel momento, Hariclea Darclée diventerà per Puccini “l’artista geniale, la mia prima e splendida Tosca”, ricorda il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano.

    La serata, che si inserisce nella rosa di eventi dedicati all’Anno Giacomo Puccini, sarà moderata dal compositore, concertista di pianoforte, e direttore d’orchestra Adriano Bassi, presidente del Comitato di Milano della Società Dante Alighieri.

    La pianista e compositrice Antonietta Incardona presenterà “Le donne di Puccini nella vita e nelle opere”, mentre la responsabile del Centro Culturale Italo-Romeno e di Rediviva Edizioni, Violeta Popescu, spiegherà come “Milano ricorda il soprano romeno Hariclea Darclée”.

    A sua volta, la professoressa Ida Garzonio parlerà al pubblico di “Puccini e Hariclea Darclée: non solo Tosca”. Per la stessa occasione, sarà presentato anche il libro “Hariclea Darclée. La Diva della Lirica che incantò artisti e pubblico” della stessa Ida Garzonio, pubblicato presso Rediviva Edizioni.

    Radio Romania Internazionale ha anticipato “Una giornata con Giacomo Puccini” con il maestro Adriano Bassi.

  • FRANCOFILM a Roma, Romania porta “Gente per bene” di Paul Negoescu

    FRANCOFILM a Roma, Romania porta “Gente per bene” di Paul Negoescu

    Sarà la pellicola “Oameni de treabă/Gente per bene/ Des gens biens” di Paul Negoescu a rappresentare la Romania alla XIV edizione di FRANCOFILM – il Festival del Film Francofono di Roma, che si svolge dal 7 al 14 marzo. La presenza romena è promossa dall’Ambasciata di Romania in Italia e dall’Accademia di Romania in Roma, con il sostegno dell’Istituto Culturale Romeno.

    Il film sarà proiettato domenica 10 marzo, dalle ore 18:00, presso l’Institut Français – Centre Saint Louis (Largo Toniolo 21/22), in versione originale con sottotitoli in italiano, indica l’Accademia di Romania, precisando che l’accesso è gratuito nel limite dei posti disponibili.

    Ideato e organizzato dall’Istituto Culturale Francese “Centre Saint Louis” in occasione della Giornata Internazionale della Francofonia, il FRANCOFILM presenta produzioni dai paesi membri dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia. La rassegna è organizzata con il sostegno delle rappresentanze diplomatiche e culturali in Italia dei paesi membri dell’OIF. Il festival si concluderà con l’assegnazione del Premio della Giuria e del Premio del Pubblico.

    Maggiori dettagli nel comunicato dell’Istituto Culturale Romeno – Accademia di Romania in Roma.

  • “Brâncuși. Dalla Maiastra all’Uccello nello spazio, dal canto magico al volo”, conferenza a Venezia

    “Brâncuși. Dalla Maiastra all’Uccello nello spazio, dal canto magico al volo”, conferenza a Venezia

    “Brâncuşi. Dalla Maiastra all’Uccello nello spazio, dal canto magico al volo”  è il titolo della conferenza che sarà tenuta il 27 febbraio all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia dalla storica dell’arte Doina Lemny, museografa-ricercatrice presso il Museo Nazionale d’Arte Moderna – Centre Pompidou di Parigi.

    “Sebbene l’uccello con la sua caratteristica distintiva, il volo, non sia un soggetto frequente della scultura, è un tema che Brâncuşi ha fatto suo. È attraverso una serie di circa ventisette versioni in marmo e bronzo e più di tredici gessi che ha cercato di cogliere e trasmettere l’idea del volo, questo straordinario sogno dell’Umanità, di sconfiggere la forza di gravità della Terra. L’Uccello nello spazio è stata una provocazione per l’artista che, all’inizio del XX secolo, si è impegnato nel semplificare la forma nel suo processo creativo. Per circa trent’anni l’artista lavorò per perfezionare il suo Uccello nello spazio colto proprio nel momento del volo. Lì concentra le sue conoscenze tecniche per ottenere un perfetto equilibrio verticale. Il suo uccello in volo assume la forma di un razzo spaziale”, afferma Doina Lemny, citata in un comunicato dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica.

    All’evento in programma il 27 febbraio, ore 17:00, lla Sala Conferenze di Palazzo Correr (Cannaregio 2214), l’ingresso è libero fino ad esaurimento posti disponibili, precisano ancora gli organizzatori.

    Maggiori dettagli nel comunicato integrale.

  • “Doina Botez. Per ricordare. Il coraggio dell’espressione”, all’Ambasciata di Romania in Italia

    “Doina Botez. Per ricordare. Il coraggio dell’espressione”, all’Ambasciata di Romania in Italia

    Il 20 febbraio, l’Ambasciata di Romania in Italia, nella sua sede di Via Nicolò Tartaglia 40 a Roma, rende omaggio a Doina Botez, a una anno dalla prematura scomparsa della nota artista romena. DOINA BOTEZ. Per ricordare. Il coraggio dell’espressione è un incontro organizzato dall’Ambasciata di Romania in Italia, in partenariato con l’Accademia di Romania in Roma e l’Associazione Culturale Doina Botez di Roma, e moderato dal direttore di Quaderni Radicali, Giuseppe Rippa.



    Interveranno l’ambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău, la poetessa Ana Blandiana, la critica d’arte, poetessa e pubblicista Magda Cârneci, il diplomatico e storico Mihail Dobre, il critico e storico dell’arte Flaminio Gualdoni, il presidente dell’Associazione Culturale Doina Boteza, dr. Adrian Iancu, e il noto romenista e traduttore Bruno Mazzoni, già preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Pisa.



    Radio Romania Internazionale ha anticipato l’incontro in un collegamento con il marito della compianta artista, Adrian Iancu, che presiede anche l’Associazione culturale intitola a Doina Botez, il quale ha spiegato con emozione con quali pensieri si prepara per questa serata, nel corso della quale sarà presentata anche il dipinto Coșmar/ ‘Incubo. Un lavoro con il quale l’artista Doina Botez ha voluto rendere omaggio al grande scrittore e drammaturgo Eugène Ionesco, con riferimento alla sua famosa opera teatrale I Rinoceronti. Il motivo del rinoceronte, l’Allegoria del Gatto Arpagic o il Mito di Leda testimoniano l’interesse altrettanto estetico e impegnato dell’artista per la storia dell’arte e per la sua ferma posizione contro il totalitarismo, ricorda l’Accademia di Romania in Roma.



    Nata a Bucarest nel 1951, Doina Botez si è laureata in Belle Arti nel 1975, con la borsa di merito Ion Andreescu vinta nel 1974, presso l’Istituto Universitario Nicolae Grigorescu della Capitale romena. Si dedica all’illustrazione dei libri, soprattutto per bambini, oltre alla pittura e alla grafica, e diventa anche scenografa della casa cinematografica romena di cartoni animati Animafilm, ricorda sempre l’Accademia di Romania nella sua scheda biografica. Fin dal 1974 partecipa alle esposizioni collettive organizzate dall’Ordine degli Artisti di Romania.



    Nel 1984 le viene conferita una borsa di studio in Italia, nell’ambito dell’accordo culturale tra i due paese. Riesce ad esprimere, nella sua opera, anche alcuni aspetti tragici della dittatura, illustrando anche versi della poetessa dissidente Ana Blandiana. Di conseguenza, le autorità comuniste misero al bando la sua attività professionale nel campo dell’illustrazione di libri. Fu il momento cruciale che spinse Doina Botez a lasciare il Paese natio. A novembre 1989, un mese prima della caduta del regime comunista, partì per l’Italia, ricorda ancora l’Accademia di Romania.



    Dal 1989 vive e lavora a Roma, dedicandosi esclusivamente alla pitture e alla grafica e nel 2004 diventa cittadina italiana. A gennaio 1996, su invito del Governo di Romania, in occasione della mostra Monumenta Romaniae Vaticana, eseguì un’interpretazione della Madonna Romena quale dono a Sua Santità Giovanni Paolo II. Nel 2009, la sua mostra personale Nosce te ipsum, nella Sala delle Colonne di Castel Sant’Angelo a Roma, fu patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma. Nel 2013 la prestigiosa casa Skira Editore ha pubblicato l’album monografico Doina Botez, Il corpo dell’immagine, opere 1989 -2013, a cura di Flaminio Gualdoni. Si è spenta prematuramente nel 2023 a Roma.




  • Luminița Țăranu in mostra collettiva “Luce” all’Università Telematica eCampus

    Luminița Țăranu in mostra collettiva “Luce” all’Università Telematica eCampus

    Si intitola “Luce” la mostra collettiva inaugurata il 9 febbraio nella prestigiosa sede romana dellUniversità Telematica eCampus e curata dalla nota storica e critica darte Cinzia Folcarelli. Fino al 12 marzo, come precisano gli organizzatori, il pubblico potrà scoprire opere create da artisti molto diversi tra loro per età anagrafica, provenienza geografica, formazione artistica e vissuto personale e, di conseguenza, espressione artistica e cifra stilistica: Maria Bellante, Orazio Cordischi, Andrea Di Lullo, Amerigo Lorini, Elio Rizzo e Luminița Țăranu.



    “Ho apprezzato molto largomento sul quale Cinzia ha incentrato la mostra, che è la luce, e quindi lidea di tracciare il percorso della luce nelle opere degli artisti partecipanti”, spiega a Radio Romania Internazionale Luminița Țăranu, romena di nascita e italiana di adozione, poichè dal 1987 vive e lavora nel Bel Paese. E in effetti, come sottolineano gli organizzatori, la luce si posa leggera sulle matite di Amerigo Lorini per proseguire danzante sugli acrilici di Orazio Cordischi. Si sprigiona dagli acquerelli di Elio Rizzo rimanendo impigliata nelle tecniche miste di Maria Bellante. Fa vibrare i dipinti serigrafici di Luminița Țăranu e viene catturata dalle materiche composizioni di Andrea Di Lullo.



    “Le cinque opere che ho scelto per questa mostra sono riflessioni sulla memoria culturale, sulla memoria storica, che è anche memoria obiettiva”, aggiunge lartista. I suoi lavori esposti allUniversità Telematica eCampus di Roma fanno parte della serie PICTA, dipinta tra il 2016 e il 2019, in contemporanea e negli anni successivi alla realizzazione dellinstallazione monumentale “Columna mutãtio – LA SPIRALE”, uninterpretazione contemporanea della Colonna Traiana, esposta per la prima volta presso i Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali tra il 2017 e il 2018, e attualmente al Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano, nel Chiostro Piccolo della Certosa di Santa Maria degli Angeli, come parte artistica contemporanea della grande mostra “Dacia, lultima frontiera della Romanità”, aperta fino al 21 aprile prossimo. ( foto Soundcloud: PICTA 50, Pittura serigrafica su carta di Luminița Țăranu)




  • “Sindrome da panico nella Città dei Lumi” di Matei Vișniec a Roma

    “Sindrome da panico nella Città dei Lumi” di Matei Vișniec a Roma

    L’Accademia di Romania in Roma annuncia una nuova collaborazione con la Compagnia Metis Teatro, la quale mette in scena un nuovo testo firmato dallo scrittore e drammaturgo romeno Matei Vișniec. Questa volta, in modo del tutto eccezionale, si tratta della trasposizione di un romanzo Sindrome da panico nella Città dei Lumi (ed. Voland, 2022, trad. di Mauro Barindi). Lo spettacolo diretto da Alessia Oteri, sarà presentato sabato, 3 febbraio, alle ore 20:30 presso il Teatro di Villa Lazzaroni e fa parte di una serie di spettacoli intitolata Dal romanzo alla scena, la quale prevede la trasposizione drammatica di 6 testi tratti dalla letteratura internazionale.

    Il progetto più ampio in cui si inserisce questa serie di spettacoli si intitola CONTESTI MOBILI e ha vinto l’Avviso Pubblico Raccolta di Proposte progettuali per la realizzazione di eventi, manifestazioni, iniziative e progetti di interesse per l’Amministrazione capitolina di rilevanza cittadina promosso da Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura. Alla serie di spettacoli teatrali è stata associata anche un’altra iniziativa, ovvero un concorso di fotografie intitolato Parole fisse, parole mobili, il quale si svolgerà con la partecipazione dell’Associazione Culturale Metis Teatro, entro la fine del mese di aprile. il concorso si rivolge al pubblico ampio e viene promosso sulle reti di socializzazione, comprese quelle di Roma Capitale e Zettema Progetto Cultura.

    Leggi qui il comunicato integrale dell’Accademia di Romania in Roma.