Tag: Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica Venezia

  • Biennale di Venezia 2025, Romania porta “Human Scale”

    Biennale di Venezia 2025, Romania porta “Human Scale”

    Il tema della Biennale 2025 – “Intelligens. Natural. Artificial. Collective”, proposta dal curatore Carlo Ratti, esplora soluzioni intelligenti per le crisi del momento da una prospettiva transdisciplinare, precisa l’Istituto Culturale Romeno, che il 17 febbraio ha organizzato una conferenza stampa a Bucarest per presentare “Human Scale” al pubblico.

    Si tratta di un’installazione che invita alla riflessione sull’intersezione tra arti visive e architettura, in un dialogo tra i disegni degli architetti romeni del Novecento e l’opera dell’artista Vlad Nancă. Il Padiglione della Romania ai Giardini della Biennale e la Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia offriranno ai visitatori l’opportunità di scoprire un’impressionante collezione di mappe storiche e disegni firmati da noti architetti romeni, moderni e contemporanei.

    Gli organizzatori della partecipazione romena alla 19/a Mostra Internazionale di Architettura di Venezia sono il Ministero della Cultura, il Ministero degli Affari Esteri, l’Istituto Culturale Romeno e l’Unione degli Architetti di Romania.

    Alla Biennale, “Human Scale” propone un consistente programma educativo e di mediazione culturale, che includerà stage professionali per studenti romeni, che saranno custodi alla mostra di Venezia, precisa inoltre l’Istituto Culturale Romeno.

  • “La rinascita delle tradizioni: leggende e mestieri di Primavera” a Venezia

    “La rinascita delle tradizioni: leggende e mestieri di Primavera” a Venezia

    Dal 20 al 25 febbraio, la prestigiosa rappresentanza dell’Istituto Culturale Romeno, in collaborazione con il Comitato di Bucarest della Società Dante Alighieri e l’Università Nazionale di Belle Arti della Capitale romena (UNARTE), invita il pubblico all’esposizione/workshop “La rinascita delle tradizioni: leggende e mestieri di Primavera”.

    Curata dalla prof.ssa Nicoleta Silvia Ioana dell’UNARTE, presidente del Comitato di Bucarest della Società Dante Alighieri, con il contributo del prof. Ovidiu Croitoru, l’esposizione svela al pubblico antiche usanze della cultura tradizionale romena.

    Una delle più amate è Festa di Dragobete, il giorno dell’amore e della rinascita, celebrato in Romania il 24 febbraio. Dragobete è un personaggio mitologico, considerato “l’antenato dell’amore”, un simbolo del legame tra gli esseri umani e la natura, spiega a Radio Romania Internazionale la prof.ssa Nicoleta Silvia Ioana.

    Un’altra amatissima tradizione in Romania, ma anche nello spazio balcanico, è quella del “Mărţişor”: un amuleto portafortuna legato da un filo bianco intrecciato a uno rosso, offerto alle donne all’inizio della primavera. Una tradizione inserita nel Patrimonio dell’UNESCO nel 2017.

    Nell’ambito dell’esposizione ospitata dalla Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, i visitatori avranno anche l’opportunità di partecipare a un laboratorio di creazione di mărţişor, dove potranno confezionare i propri simboli della primavera.

    In ugual misura, nel laboratorio di linoleografia, i visitatori potranno creare opere ispirate alla mitologia e ai simboli delle tradizioni romene, aggiunge la prof.ssa Nicoleta Silvia Ioana.

    “La rinascita delle tradizioni: leggende e mestieri di Primavera” è un’iniziativa volta a promuovere le tradizioni romene, contribuendo al consolidamento dell’identità culturale e stimolando l’interesse per i mestieri e le usanze tradizionali, spiegano gli organizzatori.

  • Giornata della Cultura Nazionale Romena all’Università di Padova

    Giornata della Cultura Nazionale Romena all’Università di Padova

    Lo riferisce l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, precisando che l’evento si terrà nell’Aula 8, Complesso Beato Pellegrino, Via E. Vendramini 13. La professoressa Otilia Hedeşan dell’Università dell’Ovest di Timişoara terrà la conferenza intitolata “Le fiabe di Mihai Eminescu: appunti di lettura e riconfigurazione dei contesti”, seguito da un recital di letture poetiche, che avrà come protagonisti studenti del gruppo di teatro in lingua romena dell’Università di Padova. Sarà presentata la celebre fiaba in versi “Miron e la Bella senza corpo” di Mihai Eminescu, uno degli antecedenti testuali del poema “Luceafărul”/ “Espero”.

     

    Maggiori dettagli sul sito dell’Istituto Culturale Romeno.

     

  • “A proposito di ritratti”, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “A proposito di ritratti”, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Curata da Mohamed Benhadj, la mostra, che rimarrà aperta fino al 20 novembre, ha come protagonisti Annette Lemieux, Petru Lucaci, Vladimir Păun Vrapciu, Mice Jankulovski, Liusic Vrapciu e George Stanciu, precisa l’Istituto in un comunicato.

    Una mostra collettiva che intende valorizzare una fattiva collaborazione internazionale tra artisti romeni e stranieri, che hanno trovato un trait d’union nell’esplorazione del tema artistico del ritratto e della sua percezione attuale.

    Maggiori dettagli nel comunicato dell’Istituto Culturale Romeno – Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

  • “Cyber Island” di Adrian Grecu, in mostra a Venezia

    “Cyber Island” di Adrian Grecu, in mostra a Venezia

    Si tratta di opere d’arte digitali create con l’ausilio di software di modellazione e rendering 3D, stampa laser su comatex e collage di immagini generati dall’autore con l’aiuto del programma A.I., precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Organizzata in collaborazione con l’Unione degli Artisti Visivi della Romania, la mostra è curata da Horaţiu Cristea.

    Nato nel 1969, Adrian Grecu (n. 1969) è uno dei pionieri dell’arte digitale in Romania. Esplora i limiti dell’ambiente visivo, attraverso le opportunità offerte dalla tecnologia per l’ampliamento del quadro concettuale, realizzando lavori collocabili alla confluenza tra arte/creatività e le nuove tecnologie. Pertanto, la sua produzione artistica include Realtà Aumentata (A.R.) e Realtà Virtuale (V.R.) in installazioni scultoree complesse e innovative esposte in una serie di mostre che hanno riscosso un notevole apprezzamento di pubblico e critica.

    Ultimamente ha creato immagini e animazioni adoperando l’Intelligenza Artificiale. Al Gala 2023 dell’Unione degli Artisti Visivi della Romania, gli è stato assegnato il Multimedia Award. Vanta numerose mostre personali e presenze in mostre collettive in Romania e all’estero, precisa ancora l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Maggiori dettagli nel comunicato dell’Istituto Culturale Romeno/ Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

     

  • “Marco Polo: il viaggio come incontro”, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “Marco Polo: il viaggio come incontro”, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Dal 29 ottobre al 3 novembre, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia invita il pubblico nella sua Piccola Galleria a scoprire lavori di grafica, scultura e fashion design realizzati da 15 studenti dell’Università Nazionale di Belle Arti di Bucarest e dai loro professori, nonché un libro bibliofilo che ripercorre il viaggio di Marco Polo, corredato da illustrazioni e testi introduttivi tratti da “Il Milione”, con i commenti in romeno e italiano curati dai docenti universitari Smaranda Bratu Elian, Nicoleta Silvia Ioana e Cornel Florin Moraru, precisa l’Istituto in un comunicato.

    Si tratta di un approccio interdisciplinare, che presenta aspetti legati alla ricezione della figura di Marco Polo in Romania. Partendo dal testo del libro “Il Milione”, i giovani artisti affrontano il tema del viaggio come punto di incontro tra popoli diversi e ponte tra culture d’Oriente e d’Occidente.

    La mostra è organizzata dall’Università Nazionale di Belle Arti di Bucarest, su iniziativa del Comitato Dante Alighieri di Bucarest, in partenariato con varie istituzioni di cultura romene ed italiane, e curata dalla prof.ssa Nicoleta Silvia Ioana, con il contributo della prof.ssa Smaranda Bratu Elian.

    Le opere di grafica sono realizzate da Matei Rădulescu, Ştefan Roban, Ioana Dimosthenos, Ana Vîrdol, Serena Diaconescu, Cosmin Grigoraş, Silvia–Alexandra Neagu, Lia Hawa Hristescu, Maria–Elena Ionescu, Alexia Bianca Alecu, Sebastian Andrei Lăutaru, coordinati dalla prof.ssa Carmen Apetrei e dal prof. Ovidiu Croitoru. Le sculture sono di Ruxandra Vulpe, con il coordinamento della prof.ssa Elena Dumitrescu, mentre le creazioni di fashion design sono firmate da Maryam Dimofte, Damian Hanganu e Harun Mazlam, coordinati dal prof. Răzvan Vasilescu.

    La mostra “Marco Polo: il viaggio come incontro” sarà inaugurata mercoledì 30 ottobre, alle ore 17:30, nella Piccola Galleria dell’Istituto di Cultura e Ricerca Umanistica (Cannaregio 2211, Venezia). Successivamente, arriverà a Genova, dove sarà esposta presso Castello D’Albertis – Museo delle Culture del Mondo dal 25 al 30 novembre e all’Accademia di Romania in Roma, dal 20 al 31 gennaio 2025.

    La prof.ssa Nicoleta Silvia Ioana, curatrice della mostra e presidente del Comitato di Bucarest della Società Dante Alighieri, ha offerto maggiori dettagli a Radio Romania Internazionale.

     

  • Omaggio a Dimitrie Cantemir alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano

    Omaggio a Dimitrie Cantemir alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano

    L’evento, che si terrà nel Cortile degli Spiriti Magni, fa seguito alla tavola rotonda “Dimitrie Cantemir, principe ed erudito romeno dell’Età dei Lumi”, organizzata lo scorso anno sempre dallo stesso Centro Culturale Italo-Romeno e dalla Biblioteca – Pinacoteca Ambrosiana di Milano, in collaborazione con l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, le Parrocchie Ortodosse romene di Milano e Arcore, nel 350° anniversario della nascita di Dimitrie Cantemir.

    Da quasi cinque decenni, nel Cortile degli Spiriti Magni dell’Ambrosiana, accanto ai monumenti raffiguranti importanti personalità della cultura europea – Platone, San Tommaso d’Aquino, Dante Alighieri, Alessandro Manzoni, Goethe o Shakespeare, è collocata una statua del grande studioso romeno, realizzata negli anni ’70 dall’artista Ion Irimescu. Alta 2,40 metri, la statua di bronzo raffigura Dimitrie Cantemir in abiti settecenteschi di corte, tenendo nella mano sinistra la sua “Descriptio Moldaviae”, la prima opera completa e dettagliata che presenta la geografia, l’organizzazione politica e amministrativa, la religione, la lingua, l’etnografia e il folklore della Moldavia, ricorda il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano.

    Ospite a Radio Romania Internazionale, la sua reponsabile, prof.ssa Violeta Popescu, ha sottolineato il significato di questa manifestazione. Il programma prevede una cerimonia religiosa, la deposizione di una corona di fiori, e l’Inno Nazionale della Romania intonato da un gruppo di bambini, nonchè discorsi che evocano la personalità del grande studioso.

    “Ci tenevamo molto a coinvolgere i bambini romeni nati o cresciuti in Italia e a raccontare loro di questa grande personalità romena che occupa un posto d’onore nella prestiogosa Biblioteca Ambrosiana”, puntualizza la responsabile del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano.

     

  • Enescu Experience, concerto internazionale a Venezia

    Enescu Experience, concerto internazionale a Venezia

    Lo riferisce l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, organizzatore dell’evento assieme al Dipartimento per i Romeni nel Mondo del Governo della Romania, alla Fondazione Culturale “Remember Enescu” di Bucarest e al Conservatorio di Musica Benedetto Marcello.

    Il progetto musicale “Enescu Experience” intende promuovere le opere dei grandi maestri romeni della musica classica, proponendo un repertorio di brani tra i più noti e apprezzati a livello internazionale, precisano gli organizzatori.

    L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

    Il progetto è finanziato dal Dipartimento per i Romeni nel Mondo del Governo della Romania.

  • “The Red Line”, mostra d’arte contemporanea a Venezia

    “The Red Line”, mostra d’arte contemporanea a Venezia

    Curata da Ana Negoiţă, sarà inaugurata il 12 ottobre, dalle ore 16:00, nella Piccola Galleria dell’Istituto (Cannaregio 2211), con ingresso libero. Saranno esposte installazioni in ceramica di Georgiana Cozma e Andrea Éva Szőcs e sculture in metallo piroinciso di Gabriela Tofan, precisa l’Istituto in un comunicato.

    Georgiana Cozma ha studiato ceramica presso l’Università di Belle Arti di Bucarest ed è membro dell’Unione degli Artisti Visivi della Romania. Ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e rassegne collettive in Romania e all’estero.

    A sua volta, Andrea Éva Szőcs, ha studiato presso l’Università di Belle Arti di Cluj-Napoca, conseguendo la laurea magistrale nel 1997, ed è dottore di ricerca in arti visive dell’Università di Pécs. Vanta una notevole attività internazionale in mostre personali e collettive, ma anche una significativa e pluripremiata attività didattica e di ricerca universitaria.

    Gabriela Tofan ha studiato all’Università di Belle Arti di Bucarest e all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Nel 2007, ha vinto il Premio di Debutto dell’Unione degli Artisti Visivi della Romania. Ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e rassegne collettive in Romania e all’estero ed ha organizzato numerosi eventi artistici, ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia nelle schede biografiche.

    Ana Negoiţă è storica e critica d’arte, laureata presso l’Università Nazionale d’Arte di Bucarest, dottore di ricerca in arti visive, docente associato presso CESI – Centro di Eccellenza per gli Studi sull’Immagine dell’Università di Bucarest e curatrice specializzata in arte contemporanea. Ricercatrice specializzata in arte e civiltà islamica, Ana Negoiţă ha usufruito anche di uno stage dottorale presso il Dipartimento di Studi Orientali dell’Università La Sapienza di Roma. Attualmente svolge una complessa attività editoriale che include saggi pubblicati in varie riviste specializzate e diverse pubblicazioni accademiche, precisa ancora l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

  • “La mia casa è la tua casa” all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “La mia casa è la tua casa” all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Da alcuni anni Stela Lie e Mihnea Marcu preparano una selezione di disegni volti a sottolineare la connessione tra la volumetria dell’edificio e gli oggetti e arredamenti che popolano lo spazio domestico, precisa l’Istituto.

    “La casa significa molto più delle mura che la compongono. Per me la riflessione sulla casa, sull’abitare, è emersa durante il lavoro alla tesi di dottorato di ricerca […]. Ma sono arrivato a questo tema naturalmente, senza rendermi conto. Primum vivere deinde philosophari!”, sottolinea Stela Lie.

    Docente presso il Dipartimento di Grafica dell’Università Nazionale d’Arte di Bucarest e fondatrice del Club degli Illustratori, Stela Lie è nota per i suoi disegni realizzati con varie tecniche di rappresentazione grafica.

    Membro dell’Unione degli Architetti della Romania, dell’Ordine degli Architetti della Romania e del Registro degli Urbanisti della Romania, Mihnea Marcu ha insegnato presso l’Università di Architettura e Urbanistica “Ion Mincu” di Bucarest, ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

  • “Visioni creative” dell’artista Romeo Ionescu, in mostra a Venezia

    “Visioni creative” dell’artista Romeo Ionescu, in mostra a Venezia

    Partendo dalla decorazione della ceramica della Cultura di Cucuteni, risalente al Neolitico, e seguendo il simbolismo universale delle linee e dei punti rinvenuti nelle varie tecniche di decorazione adoperate dalle culture neolitiche, Romeo Ionescu si propone e riesce a creare opere d’arte originali e suggestive, attraverso la sintesi, la rielaborazione e l’interpretazione degli elementi ornamentali geometrici e lineari, realizzando composizioni astratte o figurative, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Le tele esposte sono ambientate nel mondo dell’immaginario personale, dell’onirico manifesto, della narrativa fantastica, ritraendo aspetti volutamente metaforizzati. Le immagini sono filtrate o codificate in trasposizioni su tela facilmente individuabili oppure semplicemente astratte, che toccano qualcosa di più profondo. Attraverso l’intuizione e l’immaginazione, le composizioni spingono il visitatore a scoprire il filo conduttore di quanto redatto sulla tela. Nella mostra sono raccolte 25 opere di medie dimensioni realizzate dall’artista in tecnica mista su tela, indica ancora l’Istituto.

  • “Follow the Line” di Anca Boeriu, mostra d’arte contemporanea a Venezia

    “Follow the Line” di Anca Boeriu, mostra d’arte contemporanea a Venezia

    Curata da Ana Negoiţă e Alexandra Runcan, la mostra presenta una sezione del progetto “That’s My Line” di Anca Boeriu, già esposto lo scorso aprile al Museo d’Arte Contemporanea presso il Museo Nazionale Brukenthal, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Anca Boeriu è una delle artiste più attive della Romania, promomuovendo un discorso creativo che affronta questioni sociali e culturali: gli stereotipi di genere, le relazioni di genere nella società, la problematica del trauma, ecc. Sebbene nota al pubblico soprattutto per le sue opere di grafica – oltre che come presidente della Sezione di Grafica dell’Unione degli Artisti Visivi della Romania e docente presso il Dipartimento di Grafica dell’Università Nazionale d’Arte di Bucarest – per la presente mostra, l’artista si esprime attraverso una serie di tecniche diverse che rientrano in un approccio multimediale: opere grafiche di grandi dimensioni, ceramiche, installazioni di oggetti, ecc., che rivelano una ricerca interdisciplinare, precisa ancora la fonte.

    La mostra “Follow the Line” è organizzata dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con il Museo Nazionale Brukenthal, la Galleria Galateca e il CESI – Centro di Eccellenza nello Studio dell’Immagine dell’Università di Bucarest.

    Maggiori dettagli nel comunicato dell’Istituto Culturale Romeno – Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

  • “Human Nature” di Cristina Cioplea e Gila Frost Miller, all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “Human Nature” di Cristina Cioplea e Gila Frost Miller, all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    La mostra raccoglie una selezione delle opere di Cristina Cioplea e Gila Frost Miller ed è il risultato della collaborazione fruttuosa e duratura tra le due artiste, un dialogo visivo mediato dai curatori Dorina Cioplea–Văduva e Roni Reuven. Nelle loro opere, le artiste affrontano il tema del ritorno alle radici, alla ricca eredità culturale romena che trova pieno riscontro nelle loro creazioni artistiche, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Il 1 giugno, dalle 10:00 alle 12:00, nella Piccola Galleria dell’Istituto si svolgerà anche un laboratorio per bambini, coordinato da Cristina Cioplea e Gila Frost Miller.

  • “Reportage cromatico” di Luminița Gliga, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “Reportage cromatico” di Luminița Gliga, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Dal 14 al 24 maggio, il pubblico è invitato a scoprire una una ventina di dipinti su tela e cartone, frutto dell’esperienza diretta dell’artista romena nelle città che hanno ospitato le sue mostre, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica. In ugual misura, le composizioni sono ispirate alle poesie itineranti di suo padre, il poeta Ioan Gliga, che ha accompagnato l’artista nelle mostre aperte in Romania e all’estero tra il 2004 e il 2014, e raccolte nel volume “Poeme călătoare” / “Travelling Poems”, pubblicato nel 2014.

    “Il viaggio è un rinnovamento: rinnoviamo la nostra anima, il nostro spirito, ma il rinnovamento comprenderà anche ciò che pesa nella nostra natura – le nostre abitudini, il nostro comportamento, la nostra morale. Il viaggio è il rinnovamento dell’individuo”, scrive il filosofo e critico romeno Al. I. Brumaru nella prefazione al volume “Poeme călătoare”/”Travelling Poems”.

    Nata nel 1975 a Brașov, nella Romania centrale, Luminița Gliga ha conseguito nel 2002 la laurea magistrale presso l’Università Nazionale d’Arte di Bucarest, Facoltà di Belle Arti, specializzazione Pittura. Dal 2003 è membro dell’Unione degli Artisti Visivi della Romania, Sezione Pittura della Filiale di Bucarest. E’ inoltre membro dell’Associazione Internazionale Arti Visive – UNESCO. Nel 2008 ha conseguito il Dottorato di ricerca in Arti Visive presso l’Università Nazionale d’Arte di Bucarest, e nello stesso anno è diventata membro dell’Accademia Romeno–Americana di Arti e Scienze (ARA), precisano gli organizzatori nella sua scheda biografica.

    Ha esposto le sue opere in oltre 50 personali in Romania e all’estero, e in più di 60 mostre e rassegne collettive. E’ stata insignita di parecchi premi e riconoscimenti: International Prize Michelangelo (Roma, Italia, 2019), International Prize Botticelli (Firenze, Italia, 2019), il Premio Ionel Jianu dell’Accademia Romeno–Americana di Arti e Scienze, il Diploma MCA e Medaglia d’oro a Cannes, il Diploma e la Medaglia d’argento della Société Académique des Arts–Sciences–Lettres di Parigi (2016), precisa ancora l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Le opere di Luminița Gliga sono presenti in collezioni pubbliche e private in Romania e all’estero: Austria, Canada, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra, Irlanda, Italia, Scozia, Svizzera, USA.

  • Romania: Immaginare leggendo alla XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino

    Romania: Immaginare leggendo alla XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino

    Ubicato nel Padiglione 1 (D 14) del Lingotto (Via Nizza 294), lo stand della Romania, in sintonia con “Vita immaginaria”, il tema scelto nel 2024 per la prestigiosa rassegna editoriale, è organizzato dall’Istituto Culturale Romeno attraverso il Centro Nazionale del Libro (CENNAC), l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e l’Accademia di Romania in Roma. Accanto alla letteratura romena contemporanea, lo stand promuoverà opere di autori romeni nei campi della filosofia, della storia o della critica letteraria, pubblicate in italiano negli ultimi due anni. I libri tradotti e pubblicati tramite il Translation and Publication Support Programme dell’Istituto Culturale Romeno o su iniziativa diretta dell’editoria italiana saranno portati all’attenzione del pubblico attraverso letture e conversazioni che vedranno la partecipazione di alcuni illustri autori romeni e gli interventi di autorevoli invitati italiani.

     

    Quindi, si immaginerà leggendo con presentazioni di libri di Victor Ieronim Stoichiţă, Mihail Sebastian, Matei Vişniec, Dinu Flămând, Ioana Pârvulescu o Tatiana Ţibuleac, spiega la vicedirettrice dell’Accademia di Romania, precisando che che una presentazione sarà incentrata sulla Repubblica di Moldova. “Non mancano le proposte sull’opera di Mircea Eliade e il teatro romeno contemporaneo, a cura di Horia Corneliu Cicortaş”, aggiunge Oana Boşca Mălin. Lo stand della Romania sarà arricchito dalla presenza di prestigiosi romenisti, professori, accademici e traduttori: Bruno Mazzoni, Roberto Merlo, Roberto Scagno, Dan Octavian Cepraga, Federico Donatiello, accanto alla giovane generazione di traduttori, rappresentata da nomi quali Barbara Pavetto o Anita Paolicchi. Allo stand della Romania, il pubblico potrà acquistare libri, materiali educativi e giochi per i bambini nello spazio gestito dalla Libreria Libris di Braşov.

     

    Cinque giornate piene di eventi volti a promuovere la cultura romena, innanzitutto la letteratura contemporanea tradotta e pubblicata in italiano, con l’obiettivo di potenziare e consolidare i rapporti bilaterali romeno–italiani nel campo della letteratura, delle traduzioni e dell’editoria, sottolineano gli organizzatori dello stand nazionale. I loro partner sono il Salone Internazionale del Libro di Torino, la Fondazione Circolo dei Lettori di Torino, l’Associazione Torino «La città del Libro», la Libreria Libris di Braşov, la Libreria Internazionale Luxemburg di Torino e Atlassib. La partecipazione della Romania al prestigioso evento ha il patrocinio dell’Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, Malta e San Marino e Consolato Generale di Romania a Torino.

     

    La partecipazione della Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino rientra ormai da oltre un decennio nella strategia dell’Istituto Culturale Romeno a sostegno della presenza della cultura romena e dei suoi valori in ambito europeo ed internazionale e nei programmi delle sue rappresentanze a Venezia e a Roma di promozione della letteratura romena in Italia, spiegano ancora gli organizzatori.

     

    Sempre al Salone Internazionale del Libro di Torino, lo scrittore romeno, recentemente insignito del Premio Ceppo Internazionale Racconto 2024, riceverà anche il Premio Letterario Internazionale Mondello, Sezione Autore Straniero, in una cerimonia che si terrà l’11 maggio.

     

    Il programma integrale della partecipazione della Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino è disponibile sul sito dell’Istituto Culturale Romeno.