Partendo dalla decorazione della ceramica della Cultura di Cucuteni, risalente al Neolitico, e seguendo il simbolismo universale delle linee e dei punti rinvenuti nelle varie tecniche di decorazione adoperate dalle culture neolitiche, Romeo Ionescu si propone e riesce a creare opere d’arte originali e suggestive, attraverso la sintesi, la rielaborazione e l’interpretazione degli elementi ornamentali geometrici e lineari, realizzando composizioni astratte o figurative, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.
Le tele esposte sono ambientate nel mondo dell’immaginario personale, dell’onirico manifesto, della narrativa fantastica, ritraendo aspetti volutamente metaforizzati. Le immagini sono filtrate o codificate in trasposizioni su tela facilmente individuabili oppure semplicemente astratte, che toccano qualcosa di più profondo. Attraverso l’intuizione e l’immaginazione, le composizioni spingono il visitatore a scoprire il filo conduttore di quanto redatto sulla tela. Nella mostra sono raccolte 25 opere di medie dimensioni realizzate dall’artista in tecnica mista su tela, indica ancora l’Istituto.