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  • Giornata Lingue: il romeno alla Ca’ Foscari di Venezia, porte aperte a Milano

    Giornata Lingue: il romeno alla Ca’ Foscari di Venezia, porte aperte a Milano

    Per festeggiare la Giornata Europea delle Lingue, giovedì, 26 settembre, tra le ore 10:00 e 19:00, lAuditorium Santa Margherita dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ospita l’evento PASSAPAROLA, organizzato dal Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati, al quale sono affiliati i corsi di lingua e letteratura romena, secondo la convenzione tra lUniversità Ca’ Foscari e lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia risalente al 1998.



    Un comunicato dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia precisa che levento presenterà le 22 lingue straniere insegnate nell’ambito del Dipartimento attraverso una concatenazione di cinque sezioni, ciascuna comprendente sette lingue, le quali comunicheranno attraverso delle interconnessioni culturali di diverse tipologie: tematiche, formali, cronologiche ecc.



    La lingua romena sarà promossa in tre delle cinque sezioni dell’evento da studenti, dottorandi e docenti, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale la responsabile del progetto, Corina Badelita, dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, presentando anche i dettagli degli eventi che si terranno il 28 settembre a Milano, sempre in occasione della Giornata Europea delle Lingue.



    Gli Istituti di Cultura Europei di Francia, Germania, Spagna, Regno Unito e Romania presenti sul territorio milanese aprono le porte alla città con tantissime iniziative linguistiche e culturali. British Council, Goethe-Institut Mailand, Instituto Cervantes, Institut français Milano, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in partenariato con il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, presentano la prima Giornata delle Porte aperte della rete EUNIC, con tantissime attività gratuite, precisa un comunicato dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica.


  • Overland for smile, nuova missione compiuta

    Overland for smile, nuova missione compiuta

    Nel 2005, “Overland for smile” sbarcava in Romania per dare il via a un progetto umanitario itinerante totalmente no profit, destinato alla salute dentale dei bambini sfavoriti, ospiti delle case di accoglienza.



    Il progetto ha coinvolto medici dentisti, odontoiatri, igienisti dentali e assistenti alla poltrona. Concepita all’inizio come progetto pilota dalla durata di tre anni, l’iniziativa è andata avanti anche dopo, per arrivare nel 2013 all’ottava “puntata”.



    Al termine di una conferenza stampa ospitata dalla Residenza dell’Ambasciatore italiano a Bucarest, Diego Brasioli, il presidente di “Overland for smile”, Lionello Grossi, ha spiegato a Radio Romania Internazionale come si è svolto il progetto.



    L’iniziativa, appoggiata dal Circolo Imprenditori Italiani in Romania, presieduto da Gaetano Vernarelli, non sarebbe stata possibile senza l’impegno finanziario di sponsor come il Gruppo Pirelli, presente in Romania, dove si è impegnato tanto anche nel campo sociale. Alla conferenza stampa era presente il country manager, Giuseppe Cangelosi.



    Quindi, “Overland for smile” aggiunge un nuovo tassello al consolidamento delle relazioni Romania — Italia, spiega anche l’Ambasciatore italiano a Bucarest, Diego Brasioli.



  • Appuntamento con la moda italiana

    Appuntamento con la moda italiana

    Cultura, arte, musica, enogastronomia sono le parole d’ordine della prima edizione di FESTITALIA in Romania, un grande evento di piazza organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest nel Parco Herastrau della capitale romena, per offrire al pubblico un’immagine dell’Italia, in un mix perfetto di tradizione e modernità.



    Un evento particolare è in programma il 17 settembre, dalle ore 20.00, quando il pubblico è invitato a scoprire 60 anni di storia della moda italiana al chiaro di luna. Una serata spettacolo con sfilata di vestiti dei più noti stilisti italiani dagli anni ’60 ad oggi. Radio Romania Internazionale ne ha parlato con Giorgio Forni, direttore della Fondazione Sartirana Arte, organizzatore dell’evento.



  • FESTITALIA a Bucarest

    FESTITALIA a Bucarest

    Dal 12 al 18 settembre, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest invita il pubbblico a FESTITALIA, che intende ricreare l’atmosfera tipica delle feste tradizionali italiane, ma anche promuovere il Sistema Italia.



    Un mix di festival e sagra, in un momento speciale di italianità in tutti i sensi — cultura, arte, musica o gastronomia. Un’occasione per far conoscere e promuovere l’eccellenza della Penisola, ma anche per rafforzare i legami di amicizia con i romeni in questa serie di eventi di portata, di cui Radio Romania è media partner.



    Il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Ezio Peraro, ha spiegato tutto a Radio Romania Internazionale.




  • Nuovi investimenti italiani in Romania

    Nuovi investimenti italiani in Romania

    Ad aprile 2013, l’interscambio commerciale tra l’Italia e la Romania aveva leggermente superato un miliardo di euro. Lo rilevano i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica di Bucarest, indicando che, complessivamente, nei primi quattro mesi del 2013, l’interscambio bilaterale ha raggiunto circa 3,8 miliardi di euro, in aumento del 2,67% rispetto al corrispondente periodo del 2012.



    Inoltre, sempre nei primi quattro mesi del corrente anno, l’Italia si è riconfermata il secondo partner commerciale della Romania, dopo la Germania, con una quota sul totale interscambio pari al 11,65%.



    Buone notizie arrivano anche dagli investimenti italiani nel nostro Paese. Il produttore di macchine agricole Maschio Gaspardo, investirà 3,5 milioni di Euro per estendere la fabbrica di Chisineu-Cris, in provincia di Arad, di ulteriori 2.000 mq dagli 8.000 mq attuali.



    L’investimento sarà ultimato entro un mese, e rappresenta circa un terzo dei 10 milioni di Euro che l’azienda italiana prevede di investire nei prossimi quattro anni, come annuncia l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.



    Ottime prospettive si delineano anche nei settori dell’energia rinnovabile e dell’edilizia. Borgo Italiano ha cominciato la costruzione di un complesso residenziale di lusso a Timisoara (ovest), per un investimento di 25 milioni di Euro.



    Radio Romania Internazionale ne ha parlato con Mario Iaccarino, direttore dell’Ufficio di Bucarest dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.


  • Successo del Festival TeatROmania

    Successo del Festival TeatROmania

    Ottimo riscontro pubblico e mediatico in Italia per la terza edizione del Festival “TeatRomania — emersioni sceniche”, che dall’11 al 14 luglio, ha proposto al pubblico romano un nuovo appuntamento dedicato al dialogo interculturale e al pluralismo di linguaggi scenici, con sei spettacoli presentati da compagnie e artisti di Romania, Italia e altri Paesi.



    Il festival è stato organizzato dal Forum degli Intellettuali Romeni d’Italia (FIRI) e da Telluris Associati di Pontedera in collaborazione con l’Accademia di Romania. In un collegamento con Radio Romania internazionale, Horia Corneliu Cicortas, presidente del FIRI, si è detto contento del bilancio.


  • Paesaggi della fede, in mostra a Bucarest

    Paesaggi della fede, in mostra a Bucarest

    L’11 luglio, al Museo Nazionale del Contadino Romeno di Bucarest è stata inaugurata la mostra fotografica “Peisajele credintei” / “I paesaggi della fede” di Rodica Marinescu. Accostamenti molto belli e suggestivi tra luoghi di culto romeni e italiani, le fotografie sono frutto dei ripetuti viaggi di Rodica Marinescu fra Italia e il nord della Moldova, come lei stessa spiega in un messaggio scritto a mano all’ingresso nella generosa sala del Museo del Contadino.



    “Negli ultimi sette anni, il ripetuto ritorno in terra italica e soprattutto a Roma, è stato seguito o preceduto, invariabilmente, dal viaggio per i nostri monasteri del nord della Moldova. Di conseguenza, l’idea di una mostra fotografica sotto forma di dialogo è venuta in maniera naturale, come risultato di questo continuo periplo fra Romania e Italia. Nella grande diversità e nelle peculiarità dei paesaggi della fede romeni e italiani, ho trovato anche infinite somiglianze; ho respirato la stessa aria, ho vissuto la stessa atmosfera, avvicinando luci e ombre, colori e ritmi, archi e volte, affreschi e mura macinate dal passare del tempo. Certamente, gli esempi possono continuare e il pubblico è invitato a scoprirli nella mostra o a svelarli in seguito alle proprie esperienze e ai propri sentimenti. Perché in tutto ciò che ci separa, quello che ci lega vale molto di più”, scrive Rodica Marinescu.



    Il dialogo fotografico romeno-italiano è accompagnato da sculture contemporanee dell’artista Venus Mateescu, che sembrano completare in maniera tridimensionale le immagini colte dalla macchina fotografica di Rodica Marinescu.



    Il direttore del Museo Nazionale del Contadino Romeno, Virgil Nitulescu, presenta a Radio Romania internazionale i biglietti da visita degli artisti.



    “Rodica Marinescu e Venus Mateescu sono artisti per vocazione, sono museografi per professione e sono persone innamorate d’Italia, fatto visibile per chiunque venga a visitare la mostra. Rodica va ogni anno in Italia dove tiene dei corsi, soprattutto a Roma, Venus è spesso andato a Venezia, non perde alcuna Biennale, entrambi sono persone per cui veramente l’Italia è la seconda patria. Ed ecco che questa mostra, dedicata al dialogo culturale romeno-italiano, ha trovato due persone, che lavorano insieme al Museo Nazionale del Contadino Romeno, pronte ad offrire una visione fresco sulle relazioni profonde tra i due Paesi e tra le due culture”, spiega Virgil Nitulescu.



    Rodica Marinescu ci ha spiegato come è nata l’idea di questa mostra e quella di esporre assieme al collega Venus Mateescu.



    “Questa mostra continua una mia iniziativa avviata 6-7 anni addietro, quando l’Istituto Italiano di Cultura ha avuto la generosità e la gentilezza di ospitare le mie prime mostre, dedicate all’Italia e a Roma, posti ai quali mi legano alcuni dei più bei ricordi. Più di 20 anni fa’ mi è successa una cosa straordinaria: mi sono innamorata irrimediabilmente di Roma e, di tanto in tanto, sento il bisogno di condividere con gli altri questo sentimento per la Città eterna. E allora che soluzioni ho? O scrivo su Roma, ma questo richiede più tempo e ispirazione, oppure presento mostre fotografiche, perché devo far vedere almeno una parte delle centinaia e migliaia di fotografie che ho scattato in questi luoghi. Le prime mostre erano dedicate esclusivamente all’Italia e a Roma, poi dopo circa due anni ho pensato di esporre insieme, faccia a faccia, fotografie scattate in Italia e Romania, nel tentativo di trovare possibili somiglianze. Alcune foto erano facilmente accostabili, altre più forzate, perché all’inizio ho scelto dei paesaggi urbani. A volte mettevo assieme pezzi di terra o di cielo, oppure elementi architettonici, piccoli particolari, perché nell’insieme mi era difficile trovare somiglianze tra Bucarest e Roma. Ma dietro tutti questi accostamenti, alcuni forzati, c’era la spiegazione e la mia giustificazione che, infatti, i miei sentimenti per quelli obiettivi erano simili e dunque potevo esporli. Stavolta le cose sono andate in maniera completamente diversa, nel senso che le foto sono venute fuori e si sono abbinate tra di loro senza il minimo sforzo. Negli ultimi anni mi sono recata, a intervalli molto brevi, sia a Punta e ai monasteri circostanti del nord della Moldavia, che a Roma. Ho notato, guardando le foto, che avevo la tendenza di fotografare gli stessi dettagli, le stelle volte, gli stessi archi, le stesse mura macinate dal passare del tempo, le stesse colonne attorcigliate, cercavo gli stessi elementi anche nei monasteri romeni, provavo a coglierli nelle foto senza pensarci. E allora gli accostamenti sono risultati estremamente semplici. Il mio collega, Venus Mateescu, espone proprio all’ultimo momento perché la mostra non era stata pensata in questa forma, l’idea iniziale era solo quella di una mia mostra fotografica. Ma lui, vedendo le mie foto, mi ha invitata nel suo atelier. Quando ho visto le sue opere, mi sono resa conto che era naturale inserirle nella mostra. Non c’è stato più nient’altro da fare che portare anche le sue sculture nella mostra. Tutto è nato da sé. E mi auguro che questi legami così belli nati sulle mura del Museo del Contadino romeno, con questa mostra, scendano in sala fra di noi e soprattutto che possiamo rafforzare e continuare i bei rapporti e i legami che abbiamo avuto e abbiamo con l’Italia, e che esistono anche tra il Museo del Contadino e le istituzioni italiane a Bucarest, l’Istituto Italiano di Cultura e l’Ambasciata d’Italia, con cui ho sempre avuto ottimi rapporti. Ringrazio di cuore l’IIC per la sua particolare generosità con cui ha ospitato le mie mostre e forse anche queste fotografie saranno presentate all’Istituto e altrove”, ha detto l’artista.



    Nata a Brasov (centro della Romania), Rodica Marinescu è consulente scientifico e curatore di mostre presso il Museo del Contadino Romeno di Bucarest. Nel 2005 ha conseguito un master in cultura italiana ed interculturalità europea allUniversità di Bucarest, con una tesi su Pietro Cavallini. Nel 2004 ha pubblicato, presso la Casa Editrice Paideia, il libro “Roma — tra diario e fotografia”.



    Inoltre ha scritto numerosi articoli in giornali e riviste culturali. All’Istituto Italiano di Cultura ha esposto, nel 2008, la mostra fotografica intitolata “Sentimenti”, nel 2009 fotografie scattate a Roma riunite sotto il titolo “Il fascino di Roma. Periplo fotografico”, mentre nel 2010 la mostar “Sentimenti in dialogo”, che aveva esposto anche allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, a novembre 2009.


  • Appuntamenti culturali a Venezia

    Appuntamenti culturali a Venezia

    Numerosi gli appuntamenti quest’estate a Venezia, dove l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica propone al pubblico una ricca agenda.



    Dopo l’esposizione di pittura e video-performance “Mimicry”, segue l’inaugurazione della mostra “SacrifICE” del maestro Mihai Ţopescu, nella Piccola Galleria dell’Istituto che, tra l’altro, nel 2013 ha sostenuto anche la post-produzione del cortometraggio “Dreaming Apecar” del regista Dario Leone, che vede nei ruoli principali Lorenza Indovina e Mircea Andreescu.



    Di tutto Radio Romania Internazionale ha parlato con Alexandru Damian dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, che è anche vicecommissario del nostro Paese alla Biennale. E infatti la prima domanda che gli abbiamo rivolto riguarda appunto la partecipazione della Romania alla grande mostra.



  • Orchestra Giovanile Romena a Santa Cecilia

    Orchestra Giovanile Romena a Santa Cecilia

    Giovedì 18 luglio, alle ore 21, la Sala Santa Cecilia di Roma ospiterà un concerto dell’Orchestra Nazionale Giovanile Romena, un evento nel panorama musicale romano, poiché è la prima volta che i giovani musicisti visitano la Capitale italiana e si esibiscono sul palcoscenico del Parco della Musica.



    Un comunicato dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia precisa che il direttore d’orchestra Cristian Mandeal proporrà un programma singolare che comprende gli spettacolari Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij nella versione per grande orchestra di Maurice Ravel, la Rapsodia Romena di George Enescu e la strabiliante Burlesque per pianoforte ed orchestra di Richard Strauss eseguita dalla pianista Oxana Corjos.



    L’Orchestra, che riunisce il fior fiore della giovane eccellenza musicale Romena, ha già ricevuto numerosi consensi sia dal pubblico sia dalla stampa nazionale ed internazionale, dimostrando in più occasioni la sua versatilità nel repertorio proposto e l’incredibile preparazione.



    Tra i più importanti palcoscenici si ricordano: l’Auditorium CMD di Strasburgo, il Palais de Behague di Parigi, il Komzerthaus di Berlino nell’ambito dell“Eurovision — Young Musicians“, accompagnando illustri solisti come: Peter Sadlo, Valentin Gheorghiu, Mihaela Martin, David Garrett, sotto la guida dei direttori: Christian Badea, Horia Andreescu, Amaury du Closel, Markus Theinert, Stefan Geiger. Inoltre nel prossimo mese di settembre, nell’ambito del Festival e Concorso Internazionale “George Enescu”, suoneranno a Bucarest diretti dal maestro Lawrence Foster, accompagnando il celeberrimo violinista Pinchas Zukerman.



    Il direttore Cristian Mandeal, discepolo di Herbert von Karajan e Sergiu Celibidache, ha collaborato con i più importanti complessi orchestrali internazionali: Staatskapelle Dresda e Berlino, Munchener Philharmoniker, Hessisches Rundfunk Orchester-Frankfurt, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Orchestra RAI di Torino, Hallé Orchestra – Manchester, Dresden Philharmonic, CBSO e Royal Philharmonic Orchestra – Liverpool, Czech Philharmonic, Portuguese Symphony Orchestra, Israel Philharmonic, Orchestra Filarmonica di Tokyo.



    La solista Oxana Corjos, annoverata tra i più importanti pianisti della sua generazione, è soprattutto apprezzata per le sue interpretazioni di Bach, Mozart, Rachmaninoff, Ravel e particolarmente nota per i due concerti per pianoforte di Brahms.



    Il concerto di Roma è solo il primo momento della mini tournée in Italia dell’Orchestra Giovanile Romena che sarà subito seguito da una seconda rappresentazione venerdì 19 luglio, stavolta sul magico scenario del magnifico palcoscenico del Festival di Ravello, dove accompagnerà il famoso pianista Barry Douglas con un programma che include il primo Concerto per pianoforte ed orchestra di Čaijkovskij.



    Il concerto è organizzato con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri romeno, tramite l’Ambasciata della Romania in Italia, del Ministero Romeno per i Beni Culturali, del’Istituto Romeno di Cultura di Bucarest e del Consiglio Regionale del Lazio.

  • Gli Sbandieratori di Cori a Bucarest

    Gli Sbandieratori di Cori a Bucarest

    Suoni di tamburi, fruscio di bandiere e tantissimi romeni che hanno applaudito un nuovo appuntamento con l’eccellenza del Made in Italy, durante la bellissima esibizione degli Sbandieratori dei Rioni di Cori, per la prima volta per le strade del centro storico di Bucarest. Un nuovo evento del Festival Italiano 2013, che fino a fine giugno offre ai romeni il quinto appuntamento consecutivo con le bellezze e il fascino del Bel Paese.



    Un’ottima opportunità per i romeni di scoprire, grazie alla splendida performance dei trombettieri, tamburini e sbandieratori, con i loro coloratissimi costumi, la nobile arte della bandiera, tipica del Medioevo e del Rinascimento italiano, grazie a una coreografia unica nel suo genere in Italia: acrobazie segnate da eleganza, grazia e spettacolarità nei lanci delle bandiere.



    Sempre tra i primi ai Tornei e Campionati italiani, gli Sbandieratori di Cori affascinano l’intero mondo dal 1966, quando è stato fondato il gruppo. E hanno riscosso l’ennesimo successo anche a Bucarest, di cui è molto fiero anche il presidente del Gruppo di sbadieratori, il cui manager, Fulvio Trifelli, è anche lui un ex sbandieratore. Alla parata era presente anche il deputato della minoranza italiana nel Parlamento romeno, Mircea Grosaru.



    Contento il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Ezio Peraro, organizzatore dell’evento, insieme all’Ambasciata d’Italia a Bucarest. Dopo l’esibizione al centro storico della capitale romena e un’altra presso l’Ambasciata d’Italia a Bucarest, gli Sbandieratori dei Rioni di Cori sono andati a incontrare, dal 14 al 17 giugno, anche il pubblico di Sibiu, città della Romania centrale, nell’ambito del Festival Internazionale di Teatro.


  • Criza economică nu s-a încheiat!

    Criza economică nu s-a încheiat!

    Europa, lovită puternic de şomaj a manifestat, cu prilejul Zilei Internaţionale a Muncii, împotriva politicilor de austeritate şi pentru mai multe măsuri menite să creeze locuri de muncă. În Grecia, Franţa, Italia şi Cipru, sute de mii de persoane au protestat în marile oraşe, iar în Spania, unde, potrivit Institutului Naţional de Statistică, numărul persoanelor fără slujbă trece acum de 6,2 milioane, sindicatele au organizat peste 80 de mitinguri. 2 milioane de familii din Spania au toţi membrii în şomaj, foarte mulţi dintre ei fiind în căutarea unui loc de muncă de mai bine de doi ani. Iar situaţia este încă şi mai gravă, dacă privim rata şomajului în rândul tinerilor – aproape 60% dintre ei sunt afectaţi de lipsa locurilor de muncă.



    Corespondentul Radio România la Madrid, Ana Maria Damian: “Cu un şomaj de 27% în rândul populaţiei active, Spania se confruntă cu probleme grave şi proteste aproape zilnice din cauza distrugerii locurilor de muncă. Pentru a combate creşterea şi mai mare a ratei şomajului, guvernul a acceptat un dialog cu sindicatele şi principalele organizaţii patronale în 16 mai, cu scopul de a discuta un posibil acord la nivel naţional. Centrul de Cercetări Sociologice a publicat datele barometrului privind preocupările populaţiei şi intenţia de vot. Şomajul este pe primul loc în lista îngrijorărilor pentru 80% din spanioli, pe locul al doilea figurând corupţia şi frauda; pe locul al treilea sunt problemele economice, o preocupare majoră pentru o treime din populaţie.”



    O rază de speranţă se întrevede, totuşi, dinspre Grecia. Bruxellesul prognozează revenirea acesteia la creştere economică în 2014, Atena punând, astfel, capăt unei perioade de şase ani de recesiune.



    O relansare economică treptată este anticipată şi pentru România, care ar urma să înregistreze în acest an o creştere economică de 1,6%, potrivit previziunilor economice de primăvară ale Comisiei Europene. În acest an, România ar urma să aibă o rată anuală a inflaţiei de 4,3%, în timp ce rata şomajului, de 6,7% în prezent, este aşteptată să rămână sub 7% şi anul acesta şi anul viitor. Potrivit comisarului pentru afaceri economice, Olli Rehn, din cele 20 de ţări ale Uniunii aflate sub procedura de deficit excesiv, România, alături de Letonia, ar putea să iasă din această procedură, cu şanse bune fiind şi Lituania. Pentru UE, prognoza de primăvară prevede o scădere de 0,1% a PIB în acest an, urmată de o revenire cu 1,4% anul viitor.



    La Bucureşti, preşedintele Consiliului European, Herman Van Rompuy, a amintit că deocamdată criza economică nu s-a încheiat şi, în pofida unor rezultate pozitive obţinute în special în domeniul reducerii şomajului, lipsa locurilor de muncă pentru tineri continuă să fie acută. Există, însă, şi veşti bune, spune Rompuy, referindu-se la stabilizarea situaţiei financiare în zona euro, creşterea competitivităţii şi a exporturilor şi la finanţe publice mai sigure. Analistul economic Valentin Ionescu: Situaţia, acum, pare să arate în felul următor: a început să se stabilizeze economic zona euro, s-a stopat creşterea deficitelor, dar acestea nu s-au redus substanţial decât în anumite ţări. În Europa, zona euro este împărţită în două. Este o zonă competitivă, în nord, şi o zonă mai puţin competitivă sau deloc în sud, cu excepţia Spaniei, care s-a redresat substanţial. Eu aş fi mai rezervat în estimări. Văd mai degrabă anul 2014 ca fiind mult mai relevant în privinţa interpretărilor, pentru că vom avea alte cifre cu privire la deficitele publice şi întărirea competitivităţii, care se vede, de pildă, în balanţa comercială a fiecărei ţări şi care nu s-a îmbuntăţit peste tot. Sunt numai anumite ţări care exportă, sunt puteri exportatoare mari şi acolo, într-adevăr, balanţa este pozitivă sau pe zero.”



    Nu există alternativă la politicile de austeritate dacă statele lumii doresc să iasă din actuala criză, subliniază, pe de altă parte, directorul general al FMI, Christine Lagarde. Într-un interviu acordat televiziunii elveţiene RTS, ea a subliniat, însă, că fiecare ţară trebuie să aibă ritmul său propriu de implementare a reformelor, în funcţie de situaţia fiecăreia. Christine Lagarde spune că acum nu mai este posibilă recurgerea la împrumuturi şi, pe de altă parte, nicio politică de refacere a deficitelor şi de relansare economică nu se va putea face fără suportul financiar adecvat. Directorul FMI atrage atenţia că situaţia economică pe plan mondial este în continuare dificilă şi că disciplina bugetară şi politicile de creştere trebuie aplicate dacă se doreşte atragerea investiţiilor şi crearea de locuri de muncă. Există trei viteze diferite de creştere economică în lume — mai spune şefa FMI. Cele mai rapide sunt ţările emergente, urmează grupul statelor care încep să revină pe creştere, precum Statele Unite, Suedia şi Elveţia, apoi grupul al treilea, din care fac parte zona euro şi Japonia, ţări care au, încă, dificultăţi de a-şi regăsi drumul către creşterea economică.

  • Intervista al nuovo Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Diego Brasioli

    Intervista al nuovo Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Diego Brasioli

    Il nuovo Ambasciatore italiano a Bucarest, Sua Eccellenza Diego Brasioli, ha cominciato a febbraio il mandato in Romania, continuando una carriera diplomatica avviata nel 1986.



    Le sue missioni in Pakistan, Giordania, Libano, nonchè quella di console a Los Angeles, negli Stati Uniti, si sono abbinate all’attività svolta al Ministero degli Esteri, dove ha prestato servizio presso l’Ufficio Medio Oriente e Mediterraneo della Direzione Generale per gli Affari Politici della Farnesina.



    Tra il 2007 e il 2010 è stato a capo dell’Ufficio del Ministero degli Esteri responsabile dell’agenda politica del G8, dell’antiterrorismo e della lotta alla criminalità organizzata, e tra il 2010 e il 2012 è stato Presidente del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani.



    Nella sua prima intervista ai media del nostro Paese, l’Ambasciatore Diego Brasioli ha parlato a Radio Romania delle priorità del suo mandato, spiegando di aver voluto tanto venire a Bucarest. Riportiamo le interviste in italiano e romeno.





  • Il premier Ponta inconta il nuovo ambasciatore d’Italia, Diego Brasioli

    Il premier Ponta inconta il nuovo ambasciatore d’Italia, Diego Brasioli

    Il primo incontro ufficiale tra il nuovo Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Diego Brasioli, e il Primo Ministro di Romania, Victor Ponta, si è svolto il 22 marzo in un clima che ha permesso di constatare l’eccellente stato della collaborazione bilaterale e europea tra i due Paesi.



    Lo rileva un comunicato dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest, sottolineando che, dopo un primo scambio di battute sulla situazione politica in Italia e Romania, i temi più importanti discussi hanno interessato l’economia, gli investimenti e i diritti umani.



    L’Ambasciatore Brasioli ha voluto assicurare al Primo Ministro che, in qualità di secondo partner commerciale della Romania, l’Italia intende mantenere il ruolo di interlocutore affidabile che gli è proprio, e non mancherà di affiancare e sostenere Bucarest, specie nei settori in cui la sua esperienza e professionalità sono più avanzate.



    I due rappresentanti hanno, inoltre, convenuto sull’importanza di rinsaldare la collaborazione in campo culturale, con particolare riguardo al settore della ricerca e dell’innovazione tecnologica nel quale Italia e Romania possono trovare promettenti sinergie.



    Esprimendo piena fiducia nelle Istituzioni romene e nelle riforme in corso e future, l’Ambasciatore Brasioli ha infine colto l’occasione per richiamare alcuni degli appuntamenti più importanti che che scandiranno il corso del proprio mandato: la Presidenza di turno dell’UE, che l’Italia deterrà nel secondo semestre del 2014 e l’EXPO 2015 di Milano.



    Tali eventi, secondo l’opinione condivisa tra i due interlocutori, non potranno che confermare la solida amicizia che lega Italia e Romania, conclude il comunicato.


  • L’Ambasciatore Diego Brasioli presenta le credenziali al Presidente Traian Basescu

    L’Ambasciatore Diego Brasioli presenta le credenziali al Presidente Traian Basescu


    Il 13 marzo, l’Ambasciatore Diego Brasioli ha consegnato al Presidente Traian Basescu le lettere credenziali che lo accreditano come Rappresentante d’Italia in Romania. Il capo dello stato ha espresso il pieno sostegno delle autorità romene all’adempimento del mandato dell’Ambasciatore, come ha reso noto la Presidenza.




    Un comunicato dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest precisa che la cerimonia si è conclusa con un cordiale scambio di opinioni tra il Presidente e l’Ambasciatore, alla presenza dei due rispettivi staff, che ha mosso dal riconoscimento della profondità ed eccellenza dei rapporti bilaterali tra Italia e Romania, rinsaldata nel corso del tempo anche grazie alla comune appartenenza all’Unione Europea, nell’auspicio che le relazioni tra i due Paesi si sviluppino in modo florido anche in futuro, in tutti i settori di comune interesse.




    L’Italia rappresenta il secondo partner commerciale della Romania, con un interscambio che si attesta sui 12 miliardi di euro all’anno; nel Paese è attiva la più grande presenza imprenditoriale italiana fuori dai confini dell’Italia.




    Il Presidente Basescu ha chiesto all’Ambasciatore Brasioli di portare i sensi della sua altissima considerazione al Presidente Napolitano e ha voluto esprimere particolare apprezzamento per il lavoro svolto dal precedente Ambasciatore, Mario Cospito, nei quasi cinque anni di mandato in Romania, precisa ancora l’Ambasciata d’Italia a Bucarest.

  • La lingua romena, promossa a Venezia

    La lingua romena, promossa a Venezia


    L’8 e il 9 marzo, la Serenissima ha ospitato l’edizione 2013 dell’Open Day Università Ca’ Foscari, evento organizzato dal prestigioso ateneo di Venezia, per promuovere l’offerta formativa per l’anno accademico 2013 – 2014.




    In questa occasione, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ha organizzato uno spazio dedicato alla promozione dei corsi di lingua e letteratura romena, e alla promozione della Romania in generale, come ha spiegato a Radio Romania Internazionale la responsabile del progetto, Corina Badelita.




    Inoltre, con il sostegno dell’Ente Nazionale per il Turismo della Romania a Roma, saranno proiettati filmati di promozione turistica del Paese e distribuiti opuscoli con informazioni turistiche in lingua italiana.




    I corsi di lingua e letteratura romena per gli studenti dell’Università Ca’ Foscari rappresentano un’iniziativa propria dell’Istituto Romeno di Venezia e sono organizzati in base alla Convenzione firmata tra le due istituzioni.




    Il partenariato strategico concluso nel 1998 è stato rinovato nell’autuno del 2012 per altri tre anni accademici. Si tratta di corsi universitari rivolti agli studenti dell’Università Ca’ Foscari che scelgono la lingua romena come prima, seconda o terza lingua o alle persone interesate a scoprire la Romania, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.