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  • Sicurezza stradale in Romania

    Sicurezza stradale in Romania

    Il numero di decessi in incidenti stradali è diminuito leggermente nel 2023 rispetto al 2022. Tuttavia, la Romania registra ancora numerose vittime sulle strade. Secondo i dati contenuti nel Bollettino sulla sicurezza stradale redatto dalla Polizia Romena, nel 2023 hanno perso la vita 1.500 persone, la maggior parte delle quali pedoni. Circa 3.500 persone sono rimaste gravemente ferite. La maggior parte dei circa 4.500 incidenti stradali gravi si è verificata nelle zone rurali. In oltre la metà dei casi, la colpa è dei conducenti: le cause più frequenti degli incidenti stradali gravi sono il mancato adattamento della velocità alle condizioni della strada, ma anche le deviazioni dei ciclisti. In altre parole, il traffico pedonale irregolare e la velocità eccessiva degli automobilisti sono le due cause più frequenti di incidenti stradali gravi in ​​Romania.

     

    Per ridurne il numero, la Polizia Stradale ha già iniziato a monitorare il traffico attraverso il nuovo sistema di sorveglianza ʺe-SIGURʺ. Funzionante, per ora, solo sulle autostrade A1 Bucarest-Piteşti e A2 Bucarest-Constanţa, nonché sul DN2 – E85, nella provincia di Vrancea (est), il sistema utilizza rilevatori di velicità a pistola, con telecamera, montati su un treppiede, visibile ai bordi delle strade. Le videoregistrazioni vengono analizzate dalla polizia e, se viene constatata una violazione del codice della strada, il conducente riceverà la multa a casa, per posta, senza dover essere fermato nel traffico.

     

    L’incremento del salario minimo lordo ha determinato anche l’aumento della multa, per cui la sanzione minima per contravvenzioni parte da 405 lei (circa 80 euro) e può superare i 20.000 lei (l’equivalente di circa 4.000 euro). L’applicazione delle sanzioni per contravvenzione avviene, secondo la legge, in modo graduale, quindi, in base ai controlli effettuati nel database, un conducente che non è stato precedentemente sanzionato può ricevere solo un avvertimento, mentre un altro può essere sanzionato più duramente.

     

    L’operatività del sistema ʺe-SIGURʺ non sarà limitata alle due autostrade e alla strada nazionale sopra menzionate. La Polizia ha annunciato che l’installazione di autovelox fissi proseguirà gradualmente su decine di strade in aree ad alto rischio in tutto il paese. Secondo la legge che istituisce ʺe-SIGURʺ, l’obiettivo è quello di ridurre del 50%, entro il 2030, rispetto al 2019, il numero di persone decedute, e del 50% il numero di persone gravemente ferite in incidenti stradali.

  • 06.01.2025 (aggiornamento)

    06.01.2025 (aggiornamento)

    Epifania – In Romania, paese a maggioranza ortodossa, i fedeli hanno partecipato oggi alle celebrazioni dedicate al Battesimo del Signore e hanno ricevuto l’Acqua Santa. Il rito della benedizione delle acque ricorda il Battesimo ricevuto da Gesù Cristo nel fiume Giordano. Dopo 30 anni vissuti nell’anonimato, Gesù Cristo, il figlio di Dio incarnato, iniziò la sua missione sulle rive del Giordano, dove il profeta Giovanni battezzava coloro che si pentivano dei loro peccati. Secondo il Vangelo, al momento del Battesimo di Gesù, avvenne un fenomeno soprannaturale. Si udì una voce dall’alto che diceva: “Questi è il Figlio Mio, l’amato, in Lui ho posto il Mio compiacimento”. Si aprirono i cieli e lo Spirito Santo discese su Gesù come colomba. La teologia cristiana interpreta tutto ciò come la Rivelazione della Santissima Trinità, per confermare l’identità di Gesù come Figlio di Dio fatto uomo.

    Schengen – La Polizia di Frontiera romena ha effettuato oltre 32.000 controlli nell’applicazione eDAC dall’inizio di quest’anno, quando la Romania è entrata a pieno titolo nell’Area Schengen. Anche se ai confini con l’Ungheria e la Bulgaria non vengono più controllati i documenti, le squadre mobili della Polizia di Frontiera effettuano controlli in prossimità dei valichi, nel limite di 30 km dall’ingresso nel paese. Le auto possono essere fermate per identificare le persone e il loro status legale, per prevenire e combattere la migrazione o altri atti illegali. L’applicazione eDAC è uno strumento che consente di effettuare controlli in breve tempo nelle banche dati rilevanti delle autorità romene, oltre che in quelle dell’Area Schengen. Stamattina, a Giurgiu (sud), un pullman diretto dalla Bulgaria verso la Germania è stato fermato per un controllo. 12 passeggeri, cittadini siriani, che volevano raggiungere la Germania, non erano in possesso della documentazione necessaria, avendo solo il diritto di soggiornare temporaneamente in Bulgaria. Sono stati presi in carico dalle autorità del paese confinante.

    Golden Globes – L’attore americano di origine romena Sebastian Stan ha vinto, ieri sera, a Los Angeles, il premio per il miglior ruolo da protagonista in una commedia alla cerimonia dei Golden Globes, per “A Different Man”. La performance di Sebastian Stan nel film “A Different Man” è stata talmente apprezzata che gli è valsa anche l’Orso d’argento per il miglior attore protagonista alla Berlinale 2024. Ai Golden Globes, Sebastian Stan, che ha lasciato la Romania a soli 12 anni, ha avuto anche una nomination per il film “The Apprentice”, in cui incarna Donald Trump. Il miglior attore drammatico è andato all’attore Adrien Brody per “The Brutalist”, che è stato il grande vincitore. Questa produzione, la cui azione si svolge dopo la Seconda Guerra Mondiale, ha vinto anche il premio per il miglior film. Anche il premio per la regia è andato a questo film, assegnato al regista Brady Corbet. Demi Moore ha vinto il premio come migliore attrice in una commedia, ovvero “The Substance”. Il miglior film straniero è stato designato “Emilia Perez”. Nelle serie tv, ha vinto la produzione “Shogun”, che si è aggiudicata anche il record di 18 trofei agli Emmy 2024. Secondo gli specialisti, i Golden Globe aumentano le chances di vincere gli Oscar, che verranno assegnati nel prossimo mese marzo.

    Tennis – Le tenniste romene Anca Todoni, Gabriela Ruse e Miriam Bulgaru hanno vinto oggi il primo turno di qualificazione al tabellone principale di singolare del torneo Australian Open, il primo Grande Slam dell’anno, che debutterà il 12 gennaio a Melbourne. Anca Todoni (20 anni, 110 WTA) ha sconfitto Victoria Jimenez Kasintseva (19 anni, 151 WTA) di Andorra (6-1, 4-6, 6-4). Nel secondo turno, la Todoni affronterà la spagnola Leyre Romero Gormaz (22 anni, 159 WTA). A Elena-Gabriela Ruse (27 anni, 125 WTA) sono bastati solo 50 minuti per superare la svizzera Leonie Kung (24 anni, 221 WTA), per 6-1, 6-1. La prossima avversaria della tennista romena sarà la tedesca Anna-Lena Friedsam (30 anni, 480 WTA). Miriam Bulgaru (26 anni, 217 WTA) ha sconfitto l’italiana Giorgia Pedone (20 anni, 194 WTA), per 6-3, 6-4. La Bulgaru giocherà nel secondo turno preliminare contro la vincente tra la croata Lea Boskovic e l’argentina Julia Riera. Ana Bogdan (32 anni, 111 WTA) è stata sconfitta dall’australiana Destanee Aiava (24 anni, 195 WTA), per 6-4, 6-2. Tre romene andranno direttamente al tabellone principale del singolare degli Australian Open: Sorana Cîrstea, Jaqueline Cristian e Irina Begu. Nella categoria maschile, il tennista romeno Filip Cristian Jianu (23 anni, 218 ATP) è stato sconfitto al primo turno delle qualificazioni dall’americano Mitchell Krueger (30 anni, 148 ATP), con il punteggio 6-3, 6-4.

     

  • Novità dalle compagnie aeree

    Novità dalle compagnie aeree

    Dal 20 dicembre 2024, i passeggeri che desiderano beneficiare di questa agevolazione, dovranno prenotare il trasporto dell’attrezzatura almeno 48 ore prima del volo. L’agevolazione è disponibile esclusivamente sui voli operati e commercializzati dalla TAROM. L’attrezzatura sportiva può comprendere un paio di sci, un paio di scarponi e un paio di bastoncini oppure uno snowboard e un paio di scarponi. Per i voli in aeromobili ATR, più piccoli, esiste una condizione speciale: le attrezzature di lunghezza superiore a 180 centimetri saranno accettate solo previa autorizzazione della TAROM.

    La Compagnia Nazionale degli Aeroporti di Bucarest ha effettuato il collaudo tecnico dei lavori di ammodernamento presso l’Aeroporto Internazionale “Henri Coandă”. E’ stata estesa la Piattaforma n. 2 con 9 nuove postazioni di parcheggio per aeromobili codice C (Airbus A320, Boeing B737) oppure per il parcheggio di 3 aeromobili codice E (Boeing B777, Airbus A330). Sono stati eseguiti lavori su una delle vie di rullaggio per gli aerei e sono state ammodernate due strade che garantiscono il rapido accesso delle attrezzature da handling verso gli aerei collocati sulle piattaforme aeroportuali.

    D’altra parte, l’Aeroporto Internazionale “Avram Iancu” di Cluj-Napoca (nord-ovest) è diventato il primo aeroporto della Romania ad avere un bus elettrico per il trasporto dei passeggeri agli aerei. L’autobus ha 6 porte e sospensione pneumatica, che permette l’inclinazione, con rampe, che facilitano l’accesso dei passeggeri, compresi quelli a mobilità ridotta.

    La compagnia low cost Wizz Air trasferirà parte dei suoi voli in partenza da Bucarest dall’Aeroporto Internazionale “Henri Coandă” all’Aeroporto Internazionale Băneasa “Aurel Vlaicu”, a partire dal 15 gennaio. I voli trasferiti sono Cracovia – Bucarest Băneasa (lunedì, mercoledì, venerdì), Napoli – Bucarest Băneasa (giornaliero) e Abu Dhabi – Bucarest Băneasa (lunedì, mercoledì, venerdì e domenica), quest’ultimo dal 30 marzo 2025. Sempre Wizz Air ha introdotto 44 rotte nella stagione invernale 2024-2025, di cui 14 da aeroporti romeni, nove rotte completamente nuove e cinque riaperte. Le rotte più recenti in partenza dalla Romania vanno da Bucarest a Malmo, Milano, Salerno Costa d’Amalfi, Cracovia, Marrakech, Stoccarda e Trieste. Da Cluj-Napoca si parte verso cinque destinazioni: Abu Dhabi, Lisbona, Lione, Stoccarda e Vienna.

    Vi informiamo inoltre che, dal 17 dicembre 2024, la compagnia aerea low cost HiSky opererà un nuovo volo diretto da Oradea (nord-ovest della Romania) a Milano (Bergamo), due volte alla settimana, il martedì e il sabato. HiSky opera già da Oradea voli diretti a Bucarest e Londra.

  • 04.01.2025 (aggiornamento)

    04.01.2025 (aggiornamento)

    Finanziaria – Il ministro delle Finanze romeno, Tánczos Barna, ha dichiarato che entro fine gennaio il bilancio per quest’anno dovrebbe essere ultimato, dopo colloqui con i ministeri competenti, le parti sociali e l’ambiente imprenditoriale. Il ministro ha precisato che nella sua elaborazione si considera, secondo l’accordo con la Commissione Europea, un deficit pari al 7% del PIL, senza altre misure fiscali. È un anno in cui non possiamo più permetterci aumenti, incrementi dei costi, e le riorganizzazioni interne delle istituzioni e una gestione più efficiente devono portare ad una riduzione dei costi su larga scala, ha spiegato Tánczos Barna. Il ministro ha stimato per il 2025 una crescita economica del 2,5% e un’inflazione del 5%.

     

    Difesa – Il Pentagono ha assegnato ad un produttore di armi statunitense il contratto del valore di circa 950 milioni di dollari che prevede la fornitura di ulteriori sistemi di difesa aerea Patriot alla Romania. La scadenza per il completamento è il 31 dicembre 2029. Il sito americano specializzato in questioni militari “The Defense Post” precisa che l’accordo segnerà la terza consegna di tali sistemi alla Romania, dopo quelle del 2017 e del 2020. Lo scorso autunno, Bucarest ha donato all’Ucraina un sistema missilistico terra-aria Patriot del valore di 60 milioni di dollari. Il Ministero della Difesa romeno annunciava allora che un altro sistema simile sarebbe stato acquistato dal Governo degli USA, principalmente da fonti esterne non rimborsabili.

     

    Energia – In Romania, la liberalizzazione del mercato energetico avverrà per tappe, tutelando tutti i consumatori, e non si limiterà al 1° aprile 2025, secondo gli scenari attualmente analizzati dalle autorità, che si sono prefisse di individuare le soluzioni migliori entro la fine di questo mese. Le varianti di lavoro tengono conto dell’implementazione di alcuni meccanismi già sperimentati dallo stato romeno, come le carte di sostegno, ma non sono esclusi aggiustamenti o misure che saranno individuati durante le riunioni di lavoro del gruppo interministeriale, precisano i rappresentanti del Ministero dell’Energia. Allo studio anche la possibilità di estendere di diversi mesi il regime di price cap e compensazione per tutti o solo per i consumatori vulnerabili.

     

    Schengen – La Polizia di frontiera romena effettua quotidianamente azioni di controllo in prossimità dei valichi di confine con la Bulgaria e l’Ungheria, che da quattro giorni funzionano secondo lo status della Romania come paese con pieni diritti nell’Area Schengen. Se non ci sono più controlli alle frontiere terrestri, all’interno del paese, sui percorsi verso i confini, centinaia di poliziotti e gendarmi effettuano controlli a campione su documenti e merci, per prevenire e contrastare la migrazione clandestina e il contrabbando. “Stiamo intensificando le azioni e ci adoperiamo con vigilanza per individuare coloro che violano la legge. Stiamo inoltre intensificando la collaborazione con i partner esterni per combattere il fenomeno criminale transnazionale, indipendentemente dal fatto che ci riferiamo al traffico di migranti, al contrabbando, ai reati economici o giudiziari”, ha precisato un portavoce della Polizia. Con la piena adesione della Romania a Schengen, 40 valichi doganali sono stati chiusi nell’intero Paese e il personale coinvolto nelle azioni di controllo verrà ridistribuito.

     

    Battesimo del Signore – A Costanza, nel sud-est della Romania, fervono i preparativi per la celebrazione del Battesimo del Signore il 6 gennaio, uno dei principali eventi di inizio anno nel calendario liturgico ortodosso e greco-cattolico. Ampie cerimonie sono previste nella città portuale sul Mar Nero, e lunedì avrà luogo il tradizionale momento del lancio delle croci in mare, per essere recuperate dall’acqua da chi avrà il corraggio di nuotare. I volontari hanno già iniziato ad etichettare le 200.000 bottigliette in plastica che verranno riempite di Acqua Santa per essere offerte ai fedeli nel giorno dell’Epifania. Domenica, nella Cattedrale Arcivescovile Santi Apostoli Pietro e Paolo si svolgeranno la Divina Liturgia e la tradizionale processione dalla Cattedrale al porto turistico di Tomi, che ogni anno attirano migliaia di abitanti locali e turisti.

     

    Polizia – Oltre 15.500 persone scomparse, di cui quasi 10.000 minorenni, sono state ritrovate lo scorso anno dagli agenti della Direzione Investigativa contro la criminalità. L’Ispettorato Generale della Polizia Romena riferisce che, nel 2024, sono state individuate anche circa 3.500 persone, di cui quasi 2.700 avevano un mandato emesso a loro nome per l’esecuzione della pena detentiva, mentre nei confronti di quasi 430 erano stati emessi mandati di arresto preventivo. Allo stesso tempo, sono state individuate quasi 280 persone nei confronti delle quali erano stati emessi dei mandati d’arresto europei. Per 125 persone sono state pronunciate sentenze penali di ricovero in strutture mediche specializzate, indica ancora l’IGPR.

     

    Pallamano – La nazionale di pallameno maschile romena ha finito in pareggio (31-31) la partita disputata oggi con la Serbia per il Trofeo Carpazi, svoltasi a Mioveni. La Romania ha esordito venerdì con una netta vittoria, 35-26, contro la Turchia, nella prima giornata della gara e domani scenderà in campo contro la Georgia. Dall’8 all’11 gennaio, la Romania giocherà delle partite amichevoli in Spagna. Tra il 14 gennaio e il 2 febbraio, si svolgerà il Campionato del Mondo, ma la Romania non si è qualificata, eliminata nei play-off dalla Repubblica Ceca. La Romania ha partecipato per l’ultima volta a un Campionato Mondiale nel 2011, quando si è classificata al 19° posto, la posizione più bassa tra le 14 partecipazioni ai tornei finali. Quadrupla campionessa del mondo nei suoi anni di gloria (1961, 1964, 1970 e 1974), la nazionale ha vinto da allora una sola medaglia: il bronzo nel 1990.

     

     

  • 25.12.2024

    25.12.2024

    Natale – I fedeli cristiani di tutto il mondo celebrano oggi la Natività di Gesù Cristo. L’evento è descritto nei Vangeli secondo Luca e Matteo. Più di 2.000 anni fa, la Vergine Maria e Giuseppe si recarono da Nazaret a Betlemme per registrarsi al censimento ordinato dall’ Imperatore Augusto. Maria portava in grembo Messia, dopo l’apparizione miracolosa dell’Angelo Gabriele, il quale l’aveva annunciata che L’avrebbe dato alla luce. A Betlemme i due si ripararono in una stalla nella quale presto naque Gesù. I tre saggi arrivati dall’Oriente, guidati da una stella, proprio nel luogo dove nacque Cristo, portarono doni al Bambino, riconoscendo in lui la nascita di un Re. Il Natale è una celebrazione della generosità e della compassione, del risveglio della speranza in un futuro migliore, ha scritto sui social il presidente Klaus Iohannis. Il Natale è una festa della gioia, mentre la vera fede è quella che opera attraverso l’amore, ha trasmesso il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena, Daniel. In Vaticano, Papa Francesco ha impartito la solenne benedizione “Urbi et Orbi”. Alla Vigilia del Natale, il sommo Pontefice ha aperto anche la Porta Santa della Basilica di San Pietro che dà inizio al Giubileo. L’evento ricorre ogni 25 anni e simboleggia per milioni di cristiani l’incontro con Cristo.

     

    Sicurezza – In Romania, quasi 23mila dipendenti del Ministero degli Interni restano operativi durante le vacanze di Natale. Si tratta di poliziotti, gendarmi, vigili del fuoco, soccorritori e agenti di polizia di frontiera. Le forze del MAI restano impegnate nella prevenzione di qualsiasi tipo di azione illegale e garantiranno un rapido intervento in caso di necessità. Un’attenzione particolare sarà prestata alle località turistiche, agli spazi di intrattenimento, alle zone affollate, nonché ai luoghi di culto in cui si celebrano le messe di Natale. Inoltre, le forze della polizia saranno presenti anche sulle strade, per rafforzare la sicurezza, prevenire incidenti e agevolare il traffico.

     

    Governo – L’investitura del nuovo Governo, formato dalla coalizione PSD-PNL-UDMR, invia un segnale di stabilità al settore privato romeno e agli investitori stranieri. Lo ha dichiarato il primo ministro socialdemocratico, Marcel Ciolacu, spiegando, nella prima riunione del suo governo, che i tassi di interesse per i prestiti esteri della Romania hanno già cominciato a diminuire. Una delle priorità del nuovo Esecutivo è la preparazione della Finanziaria per il prossimo anno, che sembra essere anche la principale difficoltà nel tentativo di ridurre le spese pubbliche. La bozza della Finanziaria poggia su una nuova ordinanza d’urgenza che prevede una serie di misure fiscali e di bilancio impopolari che il governo dovrà attuare per ridurre il deficit.

     

    Titoli – I  cittadini romeni hanno investito 2,6 miliardi di lei (circa 520 milioni di euro), nell’ultima emissione di titoli di stato Fidelis. I nuovi investimenti fanno salire a a 16,4 miliardi di lei (circa 3,2 miliardi di euro) le somme attirate nel 2024 dal Ministero delle Finanze attraverso il mercato di capitale, un record dalla ripresa di queste emissioni da parte della Borsa di Bucarest. Nei titoli di stato Fidelis hanno avuto la possibilità di investire tutte le persone fisiche residenti e non residenti di età superiore ai 18 anni. Il reddito ottenuto non è imponibile.

     

    Difesa – A Bucarest, il Ministero della Difesa ha smentito le informazioni secondo le quali un missile russo avrebbe atttraversato lo spazio aereo della Romania.  I chiarimenti si verificano dopo che autorità militari romene sono state informate da quelle ucraine che questa mattina un missile lanciato dalla Federazione Russa, che avrebbe avuto impatto nella regione di Chernivtsi (Ucraina), avrebbe attraversato lo spazio aereo della Moldova e, per circa due minuti, anche quello della Romania. Le strutture militari romene hanno precisato che continueranno gli accertamenti per chiarire tutte le circostanze. Inoltre, un comunicato del Ministero della Difesa romeno precisa che tutte le forze e i mezzi impegnati nelle azioni di Air Policing  – strutture sotto il comando nazionale e della NATO, rimangono operative per proteggere lo spazio aereo nazionale e alleato.

     

    Rivoluzione 1989 – 35 anni fa, dopo un processo sommario giudicato da un tribunale militare, veniva giustiziata la coppia dittatoriale Nicolae ed Elena Ceausescu, il 25 dicembre 1989, in un’unità militare di Târgoviște (sud). I due sono stati catturati poco dopo essere fuggiti in elicottero il 22 dicembre dalla sede del Comitato Centrale del Partito Comunista Romeno di Bucarest. La coppia è stata accusata di genocidio e di aver minato l’economia nazionale. Il processo durò meno di un’ora e si concluse con la condanna a morte dei due. Ulteriormente, le violenze registratate durante la Rivoluzione diminuirono di intensità. I tre giorni che seguirono la fuga del dittatore, fino alla sua esecuzione, furono i più sanguinosi della Rivoluzione. La Romania è stato l’unico Paese dell’Est europeo in cui il passaggio dal totalitarismo alla democrazia è avvenuto con spargimento di  sangue. Durante gli scontri, oltre 1.000 persone hanno perso la vita, mentre altre circa 3.000 sono rimaste ferite.

     

  • Nuovo Governo in Romania

    Nuovo Governo in Romania

    Il nuovo Esecutivo romeno, guidato dal socialdemocratico Marcel Ciolacu, ha prestato giuramento lunedì sera davanti al presidente Klaus Iohannis. È stata una giornata politica intensa, una prima negli ultimi 35 anni, che ha visto la nomina del primo ministro da parte del capo dello stato, l’audizione dei ministri, il voto di investitura, il giuramento e la prima riunione del Governo. In precedenza, nello stesso giorno, i leader dei partiti pro-europei PSD, PNL, UDMR e quello dei deputati appartenenti alle minoranze nazionali avevano firmato un accordo politico per formare una maggioranza e un governo.

    Il nuovo Esecutivo ha una struttura più snella rispetto al precedente. È composto da 16 ministeri, otto dei quali guidati dal PSD, sei dal PNL e due dall’UDMR. Il Governo ha ancora tre incarichi di vicepremier, uno dei quali appartiene al PSD – senza portafoglio, e gli altri due con portafoglio – PNL e UDMR. Il Governo Ciolacu 2, come viene chiamato dai media, ha ricevuto la fiducia del Parlamento con 240 voti favorevoli, sette in più del minimo richiesto.

    Cătălin Predoiu agli Interni, Angel Tîlvăr alla Difesa, Sorin Grindeanu ai Trasporti, Alexandru Rafila alla Salute e Sebastian Burduja all’Energia hanno mantenuto gli incarichi. Ci sono anche nuovi nomi di ministri, come quelli di Daniel David per l’Istruzione o Emil Hurezeanu per gli Affari Esteri, che non sono membri del partito, ma sono sostenuti dal PNL.

    A capo del nuovo Ministero dell’Economia e della Digitalizzazione c’è il socialdemocratico Bogdan Ivan, mentre alla Giustizia arriva il deputato PSD Radu Marinescu. Altri due portafogli, ricoperti dall’UDMR, sono per lo Sviluppo, Cseke Attila, e per le Finanze, Tánczos Barna.

    Il primo ministro Marcel Ciolacu ha dichiarato che l’organizzazione rapida delle elezioni presidenziali e le misure volte a dare uno slancio all’ambiente imprenditoriale sono i principali obiettivi a breve termine del nuovo Governo. Il premier ha detto inoltre che la Romania ha un governo funzionale, il che manda un segnale di stabilità al settore privato romeno e agli investitori stranieri.

    Secondo il primo ministro, ci sono già segnali positivi dopo il voto del Parlamento, vale a dire che i tassi di interesse esterni ai quali il paese si indebita hanno cominciato a diminuire. Il primo ministro ammonisce inoltre che il 2025 non sarà un anno facile e che il denaro pubblico dovrà essere speso in modo decente.

    “Questa crisi economica nei paesi sviluppati è normale che si faccia sentire anche in Romania nel 2025. Avremo un anno economico difficile. La Romania non può offrire servizi pubblici come nell’Occidente, con entrate al bilancio alle quali non tutti contribuiscono”, ha detto il premier Marcel Ciolacu.

    Da parte sua, il ministro degli Interni, Cătălin Predoiu, ha dichiarato che, nel suo secondo mandato, la priorità è la lotta contro il traffico di droga. Predoiu sostiene che il personale del Ministero degli Interni continuerà a mantenere basso il tasso di migrazione, così come quello di sicurezza, che in Romania è alto rispetto ad altri stati europei.

    “Le sfide nel campo del traffico di droga, della tratta di esseri umani, della migrazione clandestina, della sicurezza informatica, del discorso basato sull’odio e delle situazioni di emergenza sono numericamente senza precedenti, complesse e talvolta si manifestano contemporaneamente. Questa nuova realtà detta anche le priorità per i prossimi anni”, ha detto Cătălin Predoiu.

    D’altro canto, il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr, ha precisato che la Base Mihail Kogălniceanu (sud-est) sarà modernizzata con un investimento di 2,5 miliardi di euro, che trasformerà questo luogo nello stabilimento militare NATO più importante in Europa.

    “Ho presentato una serie di misure adottate dal Ministero della Difesa e credo che le cifre che ho presentato siano la prova che le decisioni che abbiamo preso sono state buone e continueremo ad applicarle e allo stesso tempo, cercare di aumentare il numero di attività e azioni per portare alla trasformazione o alla preservazione del campo militare come settore attraente per coloro che desiderano una carriera in questo senso”, ha dichiarato Angel Tîlvăr.

    Per la prima volta in Romania, il Ministero delle Finanze Pubbliche spetta all’UDMR. Tánczos Barna ha assicurato che le tasse non aumenteranno nel 2025 e che verrà mantenuto lo stesso sistema di tassazione.

  • 23.12.2024 (aggiornamento)

    23.12.2024 (aggiornamento)

    Politica – Il nuovo Governo di Bucarest, presieduto dal leader socialdemocratico Marcel Ciolacu, ha ricevuto il voto di investitura del Parlamento. Le commissioni specializzate hanno dato oggi pareri favorevoli a tutti i 16 membri proposti per far parte della nuova squadra esecutiva. In precedenza, i leader di PSD, PNL, UDMR e il capogruppo dei deputati appartenenti alle minoranze nazionali, avevano firmato un accordo politico per formare una maggioranza e un governo. Il primo ministro ha dichiarato al Parlamento che non si tratterà di un governo che adotti misure di austerità, ma che è necessaria una spesa decente del pubblico denaro. Il presidente del Senato, il leader liberale ad interim, Ilie Bolojan, ha dichiarato che il futuro Governo garantirà la stabilità, proseguirà il percorso europeo ed euroatlantico del paese e ripristinerà la fiducia nelle istituzioni dello stato. In precedenza, Ilie Bolojan aveva annunciato che l’ex leader liberale Crin Antonescu è il candidato comune della coalizione alle prossime elezioni presidenziali. Il leader dell’UDMR, Kelemen Hunor, ha precisato che il secondo Governo guidato da Marcel Ciolacu mira a riconquistare la fiducia dei cittadini e sostenere l’ambiente imprenditoriale. I parlamentari dell’AUR (sovranista) ritengono che il programma presentato dal leader del PSD contenga progetti che non possono essere realizzati, perché parte da dati non realistici. Anche i rappresentanti dell’USR ritengono che il nuovo governo non risponda alle aspettative dei cittadini.

    Parlamento – Il deputato Ciprian Serban del Partito Socialdemocratico (PSD) è stato eletto oggi presidente della Camera dei Deputati nel nuovo Parlamento di Romania, risultato dalle elezioni politiche svoltesi il 1 dicembre. Il leader liberale ad interim, Ilie Bolojan, è stato eletto presidente del Senato. Nel Parlamento sono entrati quattro partiti pro-europei – PSD, PNL, USR, UDMR e tre autointitolati sovranisti – AUR, SOS Romania e POT.

    Rivoluzione 1989 – In un messaggio in occasione del Giorno della Vittoria della Rivoluzione, il presidente Klaus Iohannis afferma che la Romania “è in bilico” e deve respingere fermamente i tentativi di revisione della storia, che cercano di “macchiare la memoria degli eroi della Romania democratica e mistificare la verità sul regime dittatoriale”. Il capo dello stato ha sottolineato che l’ideale di libertà per il quale si sono sacrificati gli eroi della Rivoluzione è oggi “più vivo e più presente che mai”. In tutti questi giorni, tutto il paese ha ricordato la Rivoluzione e l’aspirazione dei protestatari per la democrazia e il percorso europeo della Romania.

    Previsioni crescita – In Romania, la Commissione Nazionale per la Strategia e le Previsioni ha rivisto al ribasso, dal 2,8% all’1% la stima della crescita economica per quest’anno, alla luce di un accelerato declino dell’attività, soprattutto nell’industria e nell’agricoltura. L’unico settore per il quale è stato stimato un impatto positivo è quello dei servizi. Nelle previsioni d’autunno, pubblicate a novembre, la Commissione Europea stimava che l’economia romena registrerà quest’anno un rallentamento economico fino all’1,4%, ma la graduale ripresa della domanda esterna, l’allentamento delle condizioni finanziarie, un consumo privato che ha dimostrato resilienza e un’accelerazione degli investimenti, sosterranno la crescita economica fino al 2,5% nel 2025 e al 2,9% nel 2026.

    Frontiera – La Polizia di frontiera romena anticipa un aumento significativo del valore del traffico ai valichi di frontiera, soprattutto al confine con l’Ungheria, poiché molti connazionali che vivono all’estero ritornano per le vacanze natalizie. Più di 3.500 agenti di polizia di frontiera svolgono quotidianamente in tutti i valichi di frontiera attività di sorveglianza e controllo del confine di stato, nonché di prevenzione e contrasto alla criminalità transfrontaliera. Secondo un comunicato stampa della Polizia di frontiera, se la situazione lo richiederà, le corsie di controllo all’ingresso nel Paese verranno integrate fino alla capacità massima consentita dalle infrastrutture esistenti.

     

     

     

  • 23.12.2024

    23.12.2024

    Politica – Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha designato oggi il leader socialdemocratico, Marcel Ciolacu, all’incarico di primo ministro. Il presidente ha dichiarato che la nuova coalizione è pro-europea e ha tutte le chances di continuare l’ottimo percorso della Romania dopo i successi economici indiscutibili e dopo l’ingresso nell’Area Schengen. “Credo che faranno fronte ottimamente ai problemi con i quali sicuramente ci confrontiamo ora: la costruzione del bilancio e il calendario per le elezioni presidenziali”, ha aggiunto Iohannis. Sempre oggi sono programmate le audizioni dei ministri nelle commissioni specializzate, il dibattito nella plenaria del Parlamento e il voto di investitura del Governo. In precedenza, il leader PSD, PNL, UDMR e quello del gruppo delle minoranze nazionali hanno firmato un accordo politico sulla creazione della maggioranza e del Governo. Il presidente del PSD, Marcel Ciolacu, ha dichiarato che il dovere dei firmatari è quello di difendere i valori democratici, il percorso della Romania nell’UE e nella NATO, nonchè i valori e l’identità nazionale. Il leader liberale ad interim, Ilie Bolojan, ha detto che il suo partito ha firmato per un governo stabile, capace di attuare riforme in un periodo difficile. Bolojan ha annunciato che l’ex leader liberale Crin Antonescu è la proposta di candidato comune della coalizione alle future elezioni presidenziali. Il leader dell’UDMR, Kelemen Hunor, ha dichiarato che l’attuale coalizione si propone di conquistare la fiducia della popolazione per superare la crisi politica, e che le prime sfide sono l’adozione della Finanziaria per il 2025 e l’organizzazione delle elezioni presidenziali quanto presto l’anno prossimo. Il deputato Varujan Pambuccian, capogruppo delle minoranze nazionali, diverse da quella ungherese, ha spiegato che la coalizione mira a mantenere la stabilità politica, economica e sociale.

    Parlamento – Il deputato Ciprian Serban del Partito Socialdemocratico (PSD) è stato eletto oggi presidente della Camera dei Deputati nel nuovo Parlamento di Romania, risultato dalle elezioni politiche svoltesi il 1 dicembre. Il leader liberale ad interim, Ilie Bolojan, è stato eletto presidente del Senato. Nel Parlamento sono entrati quattro partiti pro-europei – PSD, PNL, USR, UDMR e tre autointitolati sovranisti – AUR, SOS Romania e POT.

    Rivoluzione 1989 – In un messaggio in occasione del Giorno della Vittoria della Rivoluzione, il presidente Klaus Iohannis afferma che la Romania “è in bilico” e deve respingere fermamente i tentativi di revisione della storia, che cercano di “macchiare la memoria degli eroi della Romania democratica e mistificare la verità sul regime dittatoriale”. Il capo dello stato ha sottolineato che l’ideale di libertà per il quale si sono sacrificati gli eroi della Rivoluzione è oggi “più vivo e più presente che mai”. In tutti questi giorni, tutto il paese ha ricordato la Rivoluzione e l’aspirazione dei protestatari per la democrazia e il percorso europeo della Romania.

    Previsioni crescita – In Romania, la Commissione Nazionale per la Strategia e le Previsioni ha rivisto al ribasso, dal 2,8% all’1% la stima della crescita economica per quest’anno, alla luce di un accelerato declino dell’attività, soprattutto nell’industria e nell’agricoltura. L’unico settore per il quale è stato stimato un impatto positivo è quello dei servizi. Nelle previsioni d’autunno, pubblicate a novembre, la Commissione Europea stimava che l’economia romena registrerà quest’anno un rallentamento economico fino all’1,4%, ma la graduale ripresa della domanda esterna, l’allentamento delle condizioni finanziarie, un consumo privato che ha dimostrato resilienza e un’accelerazione degli investimenti, sosterranno la crescita economica fino al 2,5% nel 2025 e al 2,9% nel 2026.

    Frontiera – La Polizia di frontiera romena anticipa un aumento significativo del valore del traffico ai valichi di frontiera, soprattutto al confine con l’Ungheria, poiché molti connazionali che vivono all’estero ritornano per le vacanze natalizie. Più di 3.500 agenti di polizia di frontiera svolgono quotidianamente in tutti i valichi di frontiera attività di sorveglianza e controllo del confine di stato, nonché di prevenzione e contrasto alla criminalità transfrontaliera. Secondo un comunicato stampa della Polizia di frontiera, se la situazione lo richiederà, le corsie di controllo all’ingresso nel Paese verranno integrate fino alla capacità massima consentita dalle infrastrutture esistenti.

  • Politica: il presidente Klaus Iohannis designa alla premiership il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu

    Politica: il presidente Klaus Iohannis designa alla premiership il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu

    “Credo che faranno fronte ottimamente ai problemi con i quali sicuramente ci confrontiamo ora: la costruzione del bilancio e il calendario per le elezioni presidenziali”, ha aggiunto Iohannis. Sempre oggi sono programmate le audizioni dei ministri nelle commissioni specializzate, il dibattito nella plenaria del Parlamento e il voto di investitura del Governo.

    In precedenza, il leader PSD, PNL, UDMR e quello del gruppo delle minoranze nazionali hanno firmato un accordo politico sulla creazione della maggioranza e del Governo.

    Il presidente del PSD, Marcel Ciolacu, ha dichiarato che il dovere dei firmatari è quello di difendere i valori democratici, il percorso della Romania nell’UE e nella NATO, nonchè i valori e l’identità nazionale.

    Il leader liberale ad interim, Ilie Bolojan, ha detto che il suo partito ha firmato per un governo stabile, capace di attuare riforme in un periodo difficile. Bolojan ha annunciato che l’ex leader liberale Crin Antonescu è la proposta di candidato comune della coalizione alle future elezioni presidenziali.

    Il leader dell’UDMR, Kelemen Hunor, ha dichiarato che l’attuale coalizione si propone di conquistare la fiducia della popolazione per superare la crisi politica, e che le prime sfide sono l’adozione della Finanziaria per il 2025 e l’organizzazione delle elezioni presidenziali quanto presto l’anno prossimo.

    Il deputato Varujan Pambuccian, capogruppo delle minoranze nazionali, diverse da quella ungherese, ha spiegato che la coalizione mira a mantenere la stabilità politica, economica e sociale.

  • 35/o anniversario della Rivoluzione anticomunista

    35/o anniversario della Rivoluzione anticomunista

    Sono trascorsi 35 anni da quando Timişoara diventava la prima città libera dal comunismo in Romania, un momento che scatenò l’ondata di proteste che poi avvolse Bucarest e altre città del paese e portarono alla caduta del regime di Ceauşescu il 22 dicembre 1989. Quest’anno, come in quelli passati, nella città della Romania occidentale le sirene hanno suonato per segnare il momento, e partecipanti alla Rivoluzione hanno ricordato il giorno del 20 Dicembre 1989, in cui oltre 100.000 persone si sono riunite nel centro di Timişoara.

    E’ stato un giorno di lutto e alla Cattedrale Metropolitana si è tenuta una messa commemorativa per gli eroi della Rivoluzione. Sono state deposte delle corone davanti alla Cattedrale e messe commemorative si sono svolte nelle chiese della città e al Cimitero degli Eroi. Tre decenni e mezzo dopo lo storico momento, scena politica attuale è stata segnata da turbolenze, e i rivoluzionari di Timişoara dicono che tutto ciò è il risultato del fatto che la società romena non è stata in grado di adempiere a tutti gli ideali del dicembre 1989.

    In tutti questi giorni, tutto il paese ha ricordato la Rivoluzione e l’aspirazione dei protestatari per la democrazia e il percorso europeo della Romania. A dicembre 1989, hanno perso la vita 1.142 persone, oltre 3.000 sono rimaste gravemente ferite e diverse centinaia di persone sono state detenute illegalmente e torturate.

    In un messaggio in occasione del Giorno della Vittoria della Rivoluzione, il presidente Klaus Iohannis afferma che la Romania “è in bilico” e deve respingere fermamente i tentativi di revisione della storia, che cercano di “macchiare la memoria degli eroi della Romania democratica e mistificare la verità sul regime dittatoriale”.

    “La Rivoluzione del dicembre 1989 è stata vissuta con timore, con molta emozione, ma soprattutto con speranza e coraggio, essendo il momento in cui la Romania è rinata e ha mostrato al mondo intero che può creare il proprio destino”, ha affermato il capo dello stato. Klaus Iohannis ha inoltre sottolineato che l’ideale di libertà per il quale si sono sacrificati gli eroi della Rivoluzione è oggi “più vivo e più presente che mai”.

    “Non dobbiamo mai dimenticare quanto abbiamo ottenuto da allora e con quanti sforzi, per avere oggi un paese profondamente legato ai valori democratici, considerato un partner affidabile degli alleati dell’Unione Europea e della NATO”, ha sottolineato Klaus Iohannis. Tuttavia, il presidente ha ammonito che i valori e i principi della Rivoluzione del 1989 rischiano oggi di essere messi in pericolo da “discorsi populisti e ipocriti”.

    Anche la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha inviato un messaggio in occasione del 35esimo anniversario della Rivoluzione romena, sottolineando il sacrificio della gente che ha lottato per la democrazia. Ursula von der Leyen ha sottolineato che la Romania e l’Europa ricordano il sacrificio dei romeni.

    “35 anni fa, i romeni hanno difeso il loro diritto di scegliere il proprio destino. Molti si sono immolati affinché i loro figli potessero essere liberi e vivere in democrazia. Oggi la Romania e l’Europa ricordano il loro sacrificio”, ha detto la presidente della Commissione.

  • Oltre 200 piste da sci omologate in Romania

    Oltre 200 piste da sci omologate in Romania

    Sci, snowboard, tubbing o slittino, i turisti appassionati di sport invernali hanno a disposizione aree speciali nelle località montane romene per ognuna di queste attività, a seconda delle loro preferenze.

     

    Il Ministero precisa che, attraverso il Masterplan per gli investimenti nel turismo, avviato nel 2009, sono stati finanziati e completati 16 investimenti, con importi stanziati che superano i 660 milioni di lei (132 milioni di euro). Pertanto, sono state allestite 42 piste da sci, la maggior parte nelle province di Hunedoara, nella Romania occidentale (14), Brașov, nel centro (6), e Harghita, sempre nel centro (5), e sei piste di collegamento, tutte nella provincia di Braşov.

     

    Inoltre, sono state installate otto seggiovie nelle province di Hunedoara, Braşov, Vâlcea (metà meridionale della Romania), Harghita, Bihor (nord-ovest) e Prahova (metà meridionale), quattro sciovie nelle province di Vâlcea, Hunedoara e Harghita, cinque nuove cabinovie nelle province di Hunedoara, Suceava (nord), Vâlcea e Maramureş (nord), nonché un nastro trasportatore nella provincia di Prahova.

     

    Allo stesso tempo, sono stati costruiti 13 impianti di innevamento artificiale in otto province. Altre strutture per gli amanti degli sport invernali includono l’allestimento di un Fun Park nella provincia di Prahova, un trampolino K90 nella provincia di Brașov, una piattaforma per l’arrampicata su ghiaccio nella provincia di Prahova e due percorsi di biathlon nella provincia di Brașov.

     

    Ad esempio, il comprensorio sciistico di Straja, nella provincia di Hunedoara, si stende su circa 26 chilometri, distribuiti su 12 piste di tutti i livelli. Gli impianti di risalita garantiscono agli sciatori un facile accesso a tutte le piste, la maggior parte delle quali sono anche notturne. Un’altra area sciistica è Transalpina Ski Resort, nel nord-ovest della provincia di Vâlcea, sulla strada che collega la valle dell’Olt con la strada più alta della Romania – Transalpina. La lunghezza delle piste ammonta a circa nove chilometri, dai 1.350 metri ai 2.000 metri, in prossimità della Vetta Bora.

     

    Il comprensorio sciistico di Topliţa, nella provincia di Harghita, si trova ai piedi dei monti Gurghiu ed è composto dalle piste Măgheruș e Bradul. La pista Bradul ha un basso grado di difficoltà, una lunghezza di 1.200 metri e un dislivello di 125 metri, con una pendenza media dell’11%. La pista Măgheruș ha un grado di difficoltà medio, una lunghezza di 470 metri, un dislivello sempre di 125 metri e la pendenza media del 23%.

  • 22.12.2024 (aggiornamento)

    22.12.2024 (aggiornamento)

    Politica – Il futuro premier della Romania potrebbe essere annunciato subito dopo l’elezione dei presidenti delle due camere del Parlamento. Lo ha annunciato oggi il presidente Klaus Iohannis, al termine delle consultazioni con i partiti parlamentari. I rappresentanti della coalizione pro-europea – PSD, PNL, UDMR e le minoranze nazionali, sono venuti insieme alle consultazioni e hanno informato il presidente Klaus Iohannis che i negoziati volti a individuare una solida equazione governativa stanno per essere ultimati. Radio Romania riferisce che è possibile che il futuro primo ministro sia sempre il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu, poichè il partito che dirige lo ha incaricato a presentare al presidente Klaus Iohannis due ipotesi di lavoro. La prima propone il PSD al governo e Marcel Ciolacu primo ministro, mentre la seconda vede i socialdemocratici all’opposizione, ma appoggiando al Parlamento una squadra esecutiva PNL-UDMR. I liberali non hanno presentato una proposta per la carica di primo ministro, ma hanno sostenuto la variante inoltrata dal PSD. Alle consultazioni, ma separatamente, hanno partecipato anche i rappresentanti dell’USR, mentre i partiti sovranisti – AUR, S.O.S. Romania e POT sono mancati. Intanto, PSD, PNL, UDMR e le minoranze nazionali proseguono i negoziati per la formazione di una maggioranza parlamentare e di un governo a pieno titolo. Il Parlamento ha programmato per domani il voto per l’elezione dei presidenti del Senato e della Camera dei Deputati.

    Parlamento – La plenaria della Camera dei Deputati ha votato oggi la struttura delle commissioni specializzate e la rappresentanza dei partiti nelle rispettive commissioni. Il Partito Socialdemocratico (PSD) guiderà sette commissioni permamenti, l’AUR (Alleanza per l’Unione dei Romeni) – quattro, il Partito Nazionale Liberale (PNL) – quattro, l’USR (Unione Salvate Romania) – tre, l’UDMR (Unione Democratica Magiari di Romania) – tre, mentre S.O.S. Romania e POT (Partito della Gente Giovane) una ciascuno. Sabato, il Senato e la Camera dei Deputati hanno convalidato tutti i mandati dei nuovi parlamentari, dopo di che hanno prestato giuramento di fedeltà. Le trattative per la formazione della nuova coalizione di governo hanno rinviato l’elezione dei presidenti del Senato e della Camera e, finché non sarà definita una formula di governo, la Camera dei Deputati sarà guidata ad interim dal socialdemocratico Daniel Suciu, e il Senato dal liberale Mircea Abrudean. Sempre sabato, al Senato e alla Camera dei Deputati, sono stati formati i gruppi parlamentari. 465 parlamentari – 331 deputati e 134 senatori – saranno attivi nella nuova legislatura quadriennale. Sette partiti hanno rappresentanti nelle due Camere: quattro pro-europei – PSD, PNL, USR, UDMR – e tre sovranisti – AUR, SOS Romania e POT. Nel Parlamento sono rappresentate anche le 19 minoranze nazionali.

    Rivoluzione 1989 – La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha trasmesso oggi sulla rete X un messaggio in occasione del 35/o anniversario della Rivoluzione romena. “35 anni fa, i romeni sono insorti per difendere il diritto di scegliere il proprio destino. Molti hanno dato la vita affinché i loro figli potessero essere liberi e vivere in democrazia”, sottolinea la presidente della CE. A Bucarest, continuano gli eventi dedicati alla Rivoluzione anticomunista del dicembre 1989: 35 anni fa era il Giorno della Vittoria. Il dittatore Nicolae Ceauşescu è fuggito in elicottero dal tetto del Comitato Centrale del Partito Comunista, e la gente è scesa nelle piazze gridando “Libertà”. Fu anche il giorno dopo il quale il numero dei morti e dei feriti aumentò notevolmente. Gli eroi caduti in quei giorni sono stati commemorati oggi anche al monumento davanti alla Sala Concerti di Radio Romania. 11 persone hanno perso la vita per difendere la Radio Pubblica, una delle istituzioni contro le quali si sparò. La Radiodiffusione era uno degli obiettivi più importanti della propaganda comunista e, per i rivoluzionari, prendere il suo controllo fu il primo passo verso la vittoria. La Romania è stato l’unico paese comunista in Europa in cui il cambio di regime è avvenuto con spargimento di sangue. Catturato e processato sommariamente, Ceauşescu e la consorte Elena furono giustiziati il 25 dicembre.

    Ciclone Chido – A Bucarest, il Ministero degli Esteri ha annunciato che nove cittadini romeni che si trovavano nell’isola di Mayotte devastata dal ciclone Chido, sono stati evacuati a bordo di un aereo francese. La situazione dei cittadini romeni era all’attenzione del Consolato Generale di Romania a Parigi da una settimana, e sono stati mantenuti contatti permanenti per individuare una possibilità di rimpatrio. Il MAE ringrazia le autorità francesi, nonchè le autorità locali e la Prefettura dell’arcipelago di Mayotte per il sostegno e l’assistenza ai cittadini romeni.

    Legislazione – Il Ministero della Giustizia romeno ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro interistituzionale per analizzare la legislazione riguardante i reati di odio, gli atti di violenza, il divieto di organizzazioni, simboli e atti di natura fascista, legionaria, razzista o xenofoba. Specialisti del Ministero della Giustizia, del Pubblico Ministero, del Consiglio Superiore della Magistratura e dell’Ispettorato Generale della Polizia Romena valuteranno le lacune del quadro legislativo in materia e comunicheranno una prima serie di proposte entro la fine di gennaio 2025. Nel corso di una riunione, sono state discusse diverse varianti legislative formulate dai rappresentanti del sistema giudiziario per adattare la legislazione esistente, in modo che corrisponda alle nuove forme di manifestazione nell’ambiente online di atti di incitamento alla violenza, all’odio o alla discriminazione.

    Previsioni crescita – La Commissione Nazionale per la Strategia e le Previsioni ha rivisto al ribasso, dal 2,8% all’1% la stima della crescita economica per quest’anno, alla luce di un accelerato declino dell’attività, soprattutto nell’industria e nell’agricoltura. L’unico settore per il quale è stato stimato un impatto positivo è quello dei servizi. Nelle previsioni d’autunno, pubblicate a novembre, la Commissione Europea stimava che l’economia romena registrerà quest’anno un rallentamento economico fino all’1,4%, ma la graduale ripresa della domanda esterna, l’allentamento delle condizioni finanziarie, un consumo privato che ha dimostrato resilienza e un’accelerazione degli investimenti, sosterranno la crescita economica fino al 2,5% nel 2025 e al 2,9% nel 2026.

    Frontiera – La Polizia di frontiera romena anticipa un aumento significativo del valore del traffico ai valichi di frontiera, soprattutto al confine con l’Ungheria, poiché molti connazionali che vivono all’estero ritornano per le vacanze natalizie. Più di 3.500 agenti di polizia di frontiera svolgono quotidianamente in tutti i valichi di frontiera attività di sorveglianza e controllo del confine di stato, nonché di prevenzione e contrasto alla criminalità transfrontaliera. Secondo un comunicato stampa della Polizia di frontiera, se la situazione lo richiederà, le corsie di controllo all’ingresso nel Paese verranno integrate fino alla capacità massima consentita dalle infrastrutture esistenti.

     

     

     

     

  • 22.12.2024

    22.12.2024

    Politica – Al termine delle consultazioni con i partiti parlamentari sulla nomina di un candidato alla carica di primo ministro, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha dichiarato oggi che è possibile “in brevissimo tempo” la formazione di un governo di coalizione pro-europeo. “La coalizione pro-europea formata da PSD – PNL – UDMR e le minoranze è venuta con tutti i leader insieme, mi hanno informato che i negoziati per trovare una solida equazione governativa stanno per essere ultimati”, ha detto il capo dello stato. All’invito del presidente hanno risposto la coalizione pro-europea PSD – PNL – UDMR più le minoranze e l’USR, mentre i partiti sovranisti AUR, SOS Romania e POT si sono rifiutati di presentarsi.

    Parlamento – La plenaria della Camera dei Deputati ha votato oggi la struttura delle commissioni specializzate e la rappresentanza dei partiti nelle rispettive commissioni. Il Partito Socialdemocratico (PSD) guiderà sette commissioni permamenti, l’AUR (Alleanza per l’Unione dei Romeni) – quattro, il Partito Nazionale Liberale (PNL) – quattro, l’USR (Unione Salvate Romania) – tre, l’UDMR (Unione Democratica Magiari di Romania) – tre, mentre S.O.S. Romania e POT (Partito della Gente Giovane) una ciascuno. Sabato, il Senato e la Camera dei Deputati hanno convalidato tutti i mandati dei nuovi parlamentari, dopo di che hanno prestato giuramento di fedeltà. Le trattative per la formazione della nuova coalizione di governo hanno rinviato l’elezione dei presidenti del Senato e della Camera e, finché non sarà definita una formula di governo, la Camera dei Deputati sarà guidata ad interim dal socialdemocratico Daniel Suciu, e il Senato dal liberale Mircea Abrudean. Sempre sabato, al Senato e alla Camera dei Deputati, sono stati formati i gruppi parlamentari. 465 parlamentari – 331 deputati e 134 senatori – saranno attivi nella nuova legislatura quadriennale. Sette partiti hanno rappresentanti nelle due Camere: quattro pro-europei – PSD, PNL, USR, UDMR – e tre sovranisti – AUR, SOS Romania e POT. Nel Parlamento sono rappresentate anche le 19 minoranze nazionali.

    Rivoluzione 1989 – La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha trasmesso oggi sulla rete X un messaggio in occasione del 35/o anniversario della Rivoluzione romena. “35 anni fa, i romeni sono insorti per difendere il diritto di scegliere il proprio destino. Molti hanno dato la vita affinché i loro figli potessero essere liberi e vivere in democrazia”, sottolinea la presidente della CE. A Bucarest, continuano gli eventi dedicati alla Rivoluzione anticomunista del dicembre 1989: 35 anni fa era il Giorno della Vittoria. Il dittatore Nicolae Ceauşescu è fuggito in elicottero dal tetto del Comitato Centrale del Partito Comunista, e la gente è scesa nelle piazze gridando “Libertà”. Fu anche il giorno dopo il quale il numero dei morti e dei feriti aumentò notevolmente. Gli eroi caduti in quei giorni sono stati commemorati oggi anche al monumento davanti alla Sala Concerti di Radio Romania. 11 persone hanno perso la vita per difendere la Radio Pubblica, una delle istituzioni contro le quali si sparò. La Radiodiffusione era uno degli obiettivi più importanti della propaganda comunista e, per i rivoluzionari, prendere il suo controllo fu il primo passo verso la vittoria. La Romania è stato l’unico paese comunista in Europa in cui il cambio di regime è avvenuto con spargimento di sangue. Catturato e processato sommariamente, Ceauşescu e la consorte Elena furono giustiziati il 25 dicembre.

    Ciclone Chido – A Bucarest, il Ministero degli Esteri ha annunciato che nove cittadini romeni che si trovavano nell’isola di Mayotte devastata dal ciclone Chido, sono stati evacuati a bordo di un aereo francese. La situazione dei cittadini romeni era all’attenzione del Consolato Generale di Romania a Parigi da una settimana, e sono stati mantenuti contatti permanenti per individuare una possibilità di rimpatrio. Il MAE ringrazia le autorità francesi, nonchè le autorità locali e la Prefettura dell’arcipelago di Mayotte per il sostegno e l’assistenza ai cittadini romeni.

    Legislazione – Il Ministero della Giustizia romeno ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro interistituzionale per analizzare la legislazione riguardante i reati di odio, gli atti di violenza, il divieto di organizzazioni, simboli e atti di natura fascista, legionaria, razzista o xenofoba. Specialisti del Ministero della Giustizia, del Pubblico Ministero, del Consiglio Superiore della Magistratura e dell’Ispettorato Generale della Polizia Romena valuteranno le lacune del quadro legislativo in materia e comunicheranno una prima serie di proposte entro la fine di gennaio 2025. Nel corso di una riunione, sono state discusse diverse varianti legislative formulate dai rappresentanti del sistema giudiziario per adattare la legislazione esistente, in modo che corrisponda alle nuove forme di manifestazione nell’ambiente online di atti di incitamento alla violenza, all’odio o alla discriminazione.

    Previsioni crescita – La Commissione Nazionale per la Strategia e le Previsioni ha rivisto al ribasso, dal 2,8% all’1% la stima della crescita economica per quest’anno, alla luce di un accelerato declino dell’attività, soprattutto nell’industria e nell’agricoltura. L’unico settore per il quale è stato stimato un impatto positivo è quello dei servizi. Nelle previsioni d’autunno, pubblicate a novembre, la Commissione Europea stimava che l’economia romena registrerà quest’anno un rallentamento economico fino all’1,4%, ma la graduale ripresa della domanda esterna, l’allentamento delle condizioni finanziarie, un consumo privato che ha dimostrato resilienza e un’accelerazione degli investimenti, sosterranno la crescita economica fino al 2,5% nel 2025 e al 2,9% nel 2026.

    Frontiera – La Polizia di frontiera romena anticipa un aumento significativo del valore del traffico ai valichi di frontiera, soprattutto al confine con l’Ungheria, poiché molti connazionali che vivono all’estero ritornano per le vacanze natalizie. Più di 3.500 agenti di polizia di frontiera svolgono quotidianamente in tutti i valichi di frontiera attività di sorveglianza e controllo del confine di stato, nonché di prevenzione e contrasto alla criminalità transfrontaliera. Secondo un comunicato stampa della Polizia di frontiera, se la situazione lo richiederà, le corsie di controllo all’ingresso nel Paese verranno integrate fino alla capacità massima consentita dalle infrastrutture esistenti.

     

     

  • Piatti natalizi romeni

    Piatti natalizi romeni

    Tutti i preparativi cominciano nel giorno stesso del sacrificio del maiale, con un piatto offerto a tutte le persone che hanno partecipato al rituale. Si tratta di pezzi di carne, fegato e milza rosolati in una padella con un po’ di strutto. Tutto condito di vino, santoreggia, sale, pepe e accompagnato da polenta e sottaceti.

    L’antipasto tipico natalizio include cotenna, ciccioli, lardo, leberwurst e altri preparati in budella. Per il sanguinaccio tradizionale romeno, il budello del maiale viene riempito di carne macinata, riso, cipolla finemente tritata, noce moscata, sale e pepe. Si fa bollire con una cipolla intera e paprika dolce.

    Come primo, regnano le sarmale, gli involtini di foglie di verza in salamoia, che racchiudono un misto di carne macinata, riso e cipolla. Il tutto viene cotto in salamoia e poi passato per almeno un’oretta al forno. Le sarmale sono sempre accompagnate dalla polenta.

    Come secondi, i preparati tipici sono le salsicce fatte ugualmente in casa e l’arrosto di maiale al forno. Come contorno, sono preferiti i sottaceti. I dolci sono svariatissimi, però il sovrano si riconferma il cozonac, il panettone tradizionale romeno. Auguroni e buon appetito!

  • L’UE e l’esposizione alla disinformazione

    L’UE e l’esposizione alla disinformazione

    Presente a Bruxelles, al Vertice UE-Balcani occidentali e al Consiglio Europeo, il capo dello stato Klaus Iohannis ha dichiarato che la Romania ha avuto un enorme problema legato alle interferenze straniere nel processo elettorale, ma è riuscita ad affrontarlo. La reazione del nostro paese è stata immediata, forte e corretta, ha aggiunto Klaus Iohannis, molto fiducioso nella capacità del paese di rimanere stabile, solido e un partner affidabile.

    Il primo turno delle elezioni presidenziali del 24 novembre in Romania è stato annullato, a seguito delle rivelazioni sull’incorrettezza del voto, a causa di alcune pratiche illegali sostenute da Mosca sui social network, in particolare TikTtok. Secondo il presidente Iohannis, le ingerenze straniere nel processo elettorale non rappresentano solo una minaccia per la Romania, ma anche per le democrazie e i valori europei. Tutti i paesi sono esposti a questo rischio, ha aggiunto il capo dello stato, precisando allo stesso tempo che è necessario sviluppare urgentemente strumenti e meccanismi di difesa contro questi attacchi.

    “La Romania ha reagito correttamente e legalmente al 100%, poichè non dappertutto in Europa le corti costituzionali hanno il diritto di intervenire nelle elezioni. Ma in Romania, nella Costituzione stessa c’è scritto solo per le elezioni presidenziali: la Corte Costituzionale convalida, e ovviamente può benissimo invalidare se constata gravi irregolarità. E questa volta si sono verificate gravi irregolarità”, ha sottolineato il presidente Iohannis, aggiungendo che probabilmente seguiranno azioni in tal senso.

    Il capo dello stato ha discusso con il nuovo presidente del Consiglio Europeo, António Costa, “dell’importanza della resilienza e di un orientamento strategico, per poter gestire tutte le sfide”. Ha affermato che sono necessari sforzi per combattere le interferenze “maligne” della Russia, “per ridurre l’esposizione a questi attacchi insidiosi”. Il presidente Klaus Iohannis ha affermato inoltre che è necessario un approccio integrato e la ricerca di strumenti e soluzioni, perché è questo che aspettano i cittadini dall’Unione Europea e dalle leadership nazionali.

    La Commissione Europea ha già avviato un’indagine nei confronti della piattaforma cinese TikTok a seguito della campagna elettorale per le presidenziali in Romania. Anche se TikTok sostiene che la piattaforma è stata protetta per la durata di 150 elezioni a livello globale e che rimuove costantemente i contenuti che violano le regole, i rappresentanti della Commissione affermano che ci sono sospetti credibili di violazioni della legge europea sui servizi digitali e di una mancanza di reazione di fronte ai rischi sistemici legati all’integrità delle elezioni.

    Lunedì, l’Unione Europea ha annunciato di aver adottato le prime sanzioni in risposta ad “azioni ibride” sul suo territorio, contro agenti russi accusati di azioni “destabilizzanti” nell’UE. Gli europei accusano Mosca anche di attacchi informatici e disinformazione, soprattutto durante le elezioni nell’UE.