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  • Carovita: scattano nuove impennate prezzi

    Carovita: scattano nuove impennate prezzi

    Il 1 aprile ha portato nuovi rincari in Romania per beni di consumo e servizi, ma anche una tassa per la degenza ospedaliera. Sono aumentate le accise per tabacco del 7% e per la birra di circa il 10%. I romeni dovranno tirare dalla tasca più soldi anche per un passaporto: la tassa cresce dai 244 ai 270 lei (60 euro) per quello elettronico, e da 84 ai 100 lei (22 euro) per quelli temporanei.



    Pure i prezzi per il passaggio dei ponti sul Danubio crescono. Per quello tra Fetesti e Cernavoda, le tariffe per macchine e autotreni di oltre 3,5 tonnellate salgono a 13 lei (3 euro), mentre per quello tra Giurgeni e Vadul Oii a 11 lei (2,5 euro). Restano, invece, immutate le tariffe per il passaggio del ponte tra Giurgiu e Ruse.



    Il 1 aprile porta rincari del 5% anche per l’erogazione del gas naturale alle compagnie. La stessa percentuale sarà applicata anche dal 1 luglio prossimo, e un altro rincaro seguirà a ottobre. L’aumento delle tariffe è conforme agli impegni assunti dalle autorità romene nel Memorandum sul calendario che abolisce i prezzi regolati per il gas naturale.



    Novità anche nel sistema sanitario. Si tratta di una tassa per la degenza ospedaliera tra i 5 e i 10 lei (2,2 euro al massimo) e ogni struttura deciderà l’importo. Saranno esenti i minori, i pensionati con redditi bassi, i malati cronici e le persone ricoverate in regime di emergenza.



    La somma sarà pagata una sola volta alla dimissione dall’ospedale, ha spiegato il ministro della Salute, Eugen Nicolaescu, il quale ritiene che si tratta di un importo molto basso. Criticata dai pazienti, la misura è volta a scoraggiare le degenze fittizie, che consuma i soldi del sistema, senza alcuna ragione medica.


  • Le notizie del giorno 12.03.2013

    Le notizie del giorno 12.03.2013


    Bucarest — Il presidente romeno Traian Basescu si rivolge, oggi, al Parlamento su temi di politica europea. Il presidente tiene il suo primo discorso davanti al nuovo Parlamento, eletto a dicembre 2012, nel contesto in cui, la scorsa settimana, il Consiglio Giustizia e Affari Interni dell’Ue ha rinviato la decisione sull’adesione della Romania a Schengen. Il premier socialdemocratico romeno Victor Ponta ha annunciato che sarà presente al discorso del capo dello stato, mentre il suo collega liberale e presidente del Senato Crin Antonescu si è rifiutato di partecipare.



    Bruxelles — La Romania ha compiuto passi importanti nell’applicare le raccomandazioni della Commissione Europea del luglio 2012. Lo hanno valutato i ministri degli Esteri e degli Affari Europei, che hanno adottato, a Bruxelles, le conclusioni sul rapporto della Commissione nell’ambito del Meccanismo di cooperazione e verifica. I ministri ritengono, però, che la Romania abbia tanto ancora da fare per contrastare la corruzione e assicurare il rispetto dello stato di diritto e l’indipendenza della giustizia.



    Praga — Il capo della diplomazia romena Titus Corlatean effettua una visita ufficiale di un giorno a Praga, su invito del primo vicepremier e ministro degli Esteri ceco Karel Schwarzenberg. Il capo della diplomazia romena sarà ricevuto dal presidente del Senato ceco Milan Stech e svolgerà colloqui con il presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati David Vodrazka. Stando al Ministero degli Esteri di Bucarest, la visita fa parte della serie di consultazioni politico-diplomatiche volte alla diversificazione e al consolidamento dei rapporti bilaterali e all’approfondimento della cooperazione su temi d’interesse comune dell’agenda europea, regionale e internazionale.



    Bucarest — Il ministro britannico degli Affari Europei David Lidington ha cominciato una visita di due giorni a Bucarest. L’ambasciatore britannico in Romania Martin Harris ha annunciato che sull’agenda dei colloqui con le autorità romene si trovano l’accesso dei lavoratori romeni al mercato del lavoro britannico, lo sviluppo dei rapporti economici bilaterali e l’allargamento dell’Ue. Martin Harris ha precisato che l’accordo con il Fondo Monetario Internazionale, il rafforzamento del sistema giuridico e un migliore assorbimento dei fondi europei destinati all’infrastruttura sono fattori-chiave per una più forte presenza degli investitori britannici in Romania.



    Bucarest — I tasso inflazionistico annuo in Romania è calato, a febbraio, dello 0,3% rispetto a gennaio, sfiorando il 5,65%, stando ai dati resi pubblici dall’Istituto Nazionale di Statistica. Il ritmo di crescita dei prezzi al consumo è rallentato a febbraio allo 0,34%, rispetto all’avanzo dell’1,34% del primo mese dell’anno, sebbene i combustibili siano rincarati dell’1,3%, e le verdure di circa il 3%. Stando all’istituto, il deficit commerciale è calato a gennaio del 35%, a 300 milioni di euro.



    Chisinau — Il presidente della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona, confinante con la Romania) Nicolae Timofti spera che entro la prossima settimana sia designato un candidato per la carica di premier, dopo le consultazioni con i partiti parlamentari. Nel contesto della crisi nell’alleanza filo-occidentale al governo a Chisinau, il Governo presieduto da Vlad Filat ha rassegnato le dimissioni, dopo che il Parlamento ha votato la mozione di sfiducia dell’Opposizione comunista. Oggi, a Bruxelles, il capo della diplomazia romena Titus Corlatean, che ha coordinato una nuova riunione del Gruppo di sostegno all’Azione Europea della Moldova, ha sottolineato che, se vengono indette elezioni anticipate, la Moldova rischia l’interruzione o ritardi nel proceso di ravvicinamento all’Ue.

  • Sguardo sulla settimana 17 – 23.03.2013

    Sguardo sulla settimana 17 – 23.03.2013


    La plenaria del Parlamento romeno ha votato, ad ampia maggioranza, lo Statuto dei deputati e dei senatori, riesaminata dopo che la Corte Costituzionale aveva giudicato alcuni articoli come non conformi alla legge fondamentale. Tra l’altro, è stata ridotta da 45 ai 15 giorni la scadenza entro la quale i parlamentari dichiarati incompatibili dall’Agenzia nazionale per l’integrità potranno contestare la decisione. Inoltre, è stato ridotto da sei mesi a 30 giorni il divieto di partecipare alle sedute per i parlamentari in conflitto di interessi. L’opposizione democratico-liberale ha contestato la normativa alla Corte Costituzionale. In visita a Bucarest, il Segretario Generale del Consiglio d’Europa, Thorbjorn Jagland, ha valutato che la situazione politica in Romania è stabile. In un’intervista a Radio Romania, Jagland ha dichiarato che Bucarest collaborerà con il Consiglio d’Europa e con la Commissione di Venezia per quanto riguarda la revisione della Costituzione, la nuova legge elettorale e la regionalizzazione del Paese. Jagland ha sottolineato che la futura Costituzione romena dovrebbe chiarire il ruolo delle istituzioni e la separazione dei poteri nello stato.




    Il presidente Traian Basescu ha restituito al riesame del Parlamento la Legge sullo statuto dei militari, la quale prevede che, dopo aver raggiunto l’età di pensionamento, i generali e gli ammiragli potranno rimanere attivi fino ai 60 anni solo con l’approvazione annua dei dirigenti. Il presidente ritiene che la normativa tenta di mettere sotto controllo politico i generali. D’altra parte, in una lettera alla Camera dei deputati, il presidente Traian Basescu ricorda che il dibattito sulla revisione della Costituzione deve tenere in considerazione il referendum del 2009, quando i romeni si sono pronunciati per un Parlamento unicamerale con 300 membri.




    Il ministro della Salute romeno, Eugen Nicolaescu, ha annunciato una nuova riorganizzazione del sistema sanitario che, a suo avviso, porterà al bilancio risparmi di 50 milioni di euro. Il progetto è stato lanciato al dibattito pubblico nel fine settimana e le proposte potranno essere inoltrate entro il 25 marzo. Nicolaescu ha dichiarato che la nuova riforma ridurrà la burocrazia a vantaggio del cittadino, e ha spiegato che le attuali Aziende sanitarie provinciali saranno riorganizzate in otto autorità regionali, con 34 uffici provinciali. Si contempla, inoltre, la riorganizzazione dei servizi provinciali di ambulanza. Il piano di riforma andrebbe di pari passo con la riorganizzazione amministrativa e territoriale della Romania, proposta dalla maggioranza dell’Unione social-liberale (al governo).




    Dopo il recente scandalo della carne equina etichettata come bovina, e dei residui tossici scoperti nel petto di tacchino, il mercato alimentare di Romania si confronta con lo scandalo del latte contaminato da aflatossine presenti in foraggi depositati in condizioni inadeguate durante la stagione invernale, come spiegano gli specialisti. Il ministro dell’Agricoltura, Daniel Constantin, ha rassicurato che le aflatossine sono state individuate in pochissime fattorie, da dove il latte non è arrivato sul mercato. Constantin ha aggiunto che la tossina nuoce alla salute solo in caso di consumo eccessivo a lungo termine. Intanto, le vendite sono calate e le perdite delle aziende del settore ammontano a diversi milioni di euro. In segno di protesta, i farmer romeni hanno buttato sui campi tonnellate di latte perfettamente sano.




    Il Tribunale di Bucarest ha deciso la liberazione condizionale di Adrian Nastase, ex premier socialdemocratico dal 2000 al 2004, dopo il ricorso inoltrato dalla Direzione Nazionale Anticorruzione contro la decisione di liberazione condizionale dello scorso febbraio. Nastase è stato incarcerato a giugno 2012, in seguito ad una condanna a due anni di reclusione per corruzione. La motivazione della decisione di liberazione condizionale precisa che Nastase ha avuto un comportamento conforme ai rigori dell’ambiente penitenziario e non ha mai subito una sanzione. Nastase era stato dichiarato colpevole di essersi avvalso della sua influenza come leader di partito per ottenere finanziamenti durante la campagna elettorale del 2004, quando era stato il candidato socialdemocratico alle presidenziali. Adrian Nastase si è sempre dichiarato innocente, accusando che il suo era un dossier politico.




    La Romania è Paese ospite al Salone del libro di Parigi, che riunisce oltre 2.000 autori e 1.200 espositori di 45 Paesi. Sono presenti oltre 50 autori romeni di tutti i generi — poesia, prosa, drammaturgia, ma anche fumetti. L’evento è però, boicotatto da alcuni scrittori invitati dagli organizzatori o dall’Istituto Culturale Romeno (ICR), tra cui Mircea Cartarescu, il più tradotto autore romeno contemporaneo, o intellettuali di spicco come Andrei Plesu e Gabriel Liiceanu, i quali protestano in questo modo contro la politica dell’ICR, presieduto da Andrei Marga, accusato di politicizzazione e di rifiuto al finanziamento di progetti culturali importanti per la Romania.

  • Costituzione: pres. Basescu, revisione tenga presente referendum 2009

    Costituzione: pres. Basescu, revisione tenga presente referendum 2009


    Una commissione per la revisione della Costituzione è stata istituita di recente a Bucarest, e la modifica dei provvedimenti riguardanti il numero dei parlamentari si ritrova tra i temi tenuti presenti, dal momento che il Legislativo di Bucarest conta circa 600 eletti.




    In una lettera alla Camera dei deputati, il presidente Traian Basescu ricorda che il dibattito sulla revisione dell Costituzione deve tenere in considerazione il referendum del 2009, quando i romeni si sono pronunciati per un Parlamento unicamerale con 300 membri.




    Il capo dello stato sollecita la ripresa delle procedure parlamentari sulle proposte per la modifica della Legge fondamentale, in base al suo progetto, inviato al Senato e alla Camera a giugno 2011.




    Traian Basescu accusa la maggioranza dell’Unione social-liberale di applicare una doppio standard, nel senso che invoca la volontà del popolo quando si fa riferimento a quanti romeni si sono pronunciati per la sua revoca al referendum del 2012, e invalidato, alla fine, in mancanza dell’affluenza necessaria, senza tenere in considerazione, invece, l’esito della consultazione popolare del 2009.




    “Nella revisione della Costituzione, nessun politico dell’attuale maggioranza potrà ignorare l’obbligo di tenere in considerazione il referendum svoltosi a novembre 2009. Viene invocata la volontà del popolo per un referendum invalidato, come quello per la revoca, invalidato, però, a causa dell’insufficiente affluenza, che doveva raggiungere il 50% più uno degli elettori; invece, viene considerato irrilevante un referendum validato”, ha detto il capo dello stato.




    D’altra parte, Traian Basescu ha restituito al riesame del Parlamento la Legge sullo statuto dei militari che, a suo avviso, tenta di mettere sotto controllo politico i generali. Se avesse promulgato la legge, 41 sarebbero andati a riposo.




    “E’ per la prima volta dopo la Rivoluzione che si tenta di mettere i generali sotto controllo politico, sotto la minaccia di una decapitazione dell’esercito”, ha detto Traian Basescu.




    La legge prevede che, dopo aver raggiunto l’età di pensionamento, i generali e gli ammiragli potranno rimanere attivi fino ai 60 anni solo con l’approvazione annua dei dirigenti. Il presidente non ritiene opportuno un simile provvedimento, in quanto lede la stabilità necessaria alla gestione delle forze armate.




    Un simile condizionamento sarebbe in grado di trasformare l’Esercito in una massa facilmente manovrabile, sottoposta al fattore politico”, ha detto Traian Basescu. A suo avviso, la mancanza di prevvedibilità della normativa potrebbe avere effetti negativi sulla leadership efficace delle strutture militari.




    Il presidente può avere un’opinione, però la decisione sulla forma finale della legge spetta al Parlamento, ha sottolineato il premier Victor Ponta, negando qualsiasi intenzione della maggioranza di controllare politicamente l’esercito.

  • Libri: Romania, Paese ospite a Salone Parigi

    Libri: Romania, Paese ospite a Salone Parigi


    La Romania è Paese ospite al Salone del Libro di Parigi, con oltre 50 autori di tutti i generi — da poesia e drammaturgia, a fumetti, saggi e romanzi, con oltre mille titoli in romeno e più di 600 tradotti in francese. Inoltre, l’evento offre ai professionisti del mondo editoriale romeno l’opportunità di incontrare i colleghi di Francia.




    “Si tratta di un evento senza precedenti e mi auguro che, in primo luogo gli scrittori, ciascuno degli autori che vengono qui, siano contenti e felici del contato con un pubblico straniero così esigente e importante com’è il pubblico francese, il pubblico parigino. Certo, la letteratura romena ha degli ammiratori in Francia, ci sono autori romeni tradotti da alcune tra le più prestigiose editrici francesi. Di recente, presso la Gallimard, è uscito un romanzo di Gabriela Adamesteanu, quindi ritengo che non siamo proprio sconosciuti, ma questa partecipazione come Paese ospite e importante come numeri, porterà a un’emulazione, i cui echi siano risentiti anche molto oltre i cinque giorni della fiera o il mese di marzo”, ha detto a Radio Romania il vicepresidente dell’Istituto Culturale Romeno, Horia Garbea.




    L’evento è però, boicotatto da alcuni scrittori invitati dagli organizzatori o dall’Istituto Culturale Romeno (ICR), tra cui Mircea Cartarescu, il più tradotto autore romeno contemporaneo, o intellettuali di spicco come Andrei Plesu e Gabriel Liiceanu, i quali protestano in questo modo contro la politica dell’ICR, presieduto da Andrei Marga, accusato di politicizzazione e di rifiuto al finanziamento di progetti culturali importanti per la Romania.




    Anche il premier Victor Ponta ha deciso di non partecipare più al Salone del libro di Parigi, a causa di queste controversie. Tra gli autori presenti si trova anche la poetessa Ana Blandiana, la quale ha spiegato, in un’intervista a Radio Romania, di esserci venuta per rappresentare i propri libri e non come invitata dell’ICR.




    “Un giorno prima, aluni colleghi avevano detto che non sarebbero venuti, in quanto non sono rappresentati dall’ICR, e neanche vogliono esserlo. Ho tenuto a precisare che l’Istituto non rappresenta neanche me, e neanch’io lo rappresento. Rappresento, invece, i propri libri e, spero, anche la letteratura romena. E il fatto che, a partire da qualche anno fa, l’ex ICR aveva avviato tutte le pratiche (per la presenza della Romania al Salone di Parigi — ndr), che devono essere state complicate, è un segno che anche gli scrittori romeni devono parteciparvi”, ha detto Ana Blandiana.




    Il programma della Romania include oltre 60 eventi e dibattiti, tavole rotonde dedicate alla poesia, alla letteratura dell’emigrazione romena, nonchè al modo in cui viene riflettuta la crisi della società nella letteratura romena contemporanea.

  • Politica: nuove modifiche a Statuto parlamentari

    Politica: nuove modifiche a Statuto parlamentari


    I parlamentari romeni hanno approvato la richiesta della Corte Costituzionale di riduzione, da 45 a 15 giorni, del periodo entro il quale un senatore o deputato può contestare un rapporto dell’Agenzia Nazionale per l’Integrità su una situazione di incompatibilità. Ridotto, da 6 mesi a 30 giorni, anche il periodo entro il quale un parlamentare in una situazione di conflitto d’interessi è sanzionato con il divieto di partcipazione alle plenarie.



    Sono queste le modifiche apportate alla Legge sullo Statuto dei parlamentari, documento sul quale, in quasi tutte le legislature, sono state fatte pressioni affinchè fossero modificati certi articoli. Le modifiche fatte, mercoledì, dalla maggioranza parlamentare social-liberale sono state criticate dall’Opposizione democratico-liberale. Il problema dell’immunità dei parlamentari è stato, ripetutamente, all’attenzione dell’opinione pubblica romena, dopo che una serie di politici si sono avvalsi della carica di deputato o senatore per acquisire uno status speciale nel rapporto con la Giustizia.



    Il presidente del Senato, il liberale Crin Antonescu, è, tuttavia, del parere che “i termini drammatici o esagerati in cui si è discusso della superimmunità, del fatto che i parlamentari si collocherebbero al di sopra degli altri cittadini, sono inadeguati, perchè non è successo niente di questo genere”.



    In visita a Bucarest, il segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjorn Jagland, affermava, mercoledì, che la situazione politica in Romania si è stabilizzata e che il Parlamento è in pieno processo di chiarimento della questione dell’immunità parlamentare. In un’intervista a Radio Romania, il dignitario europeo menzionava che è importante che non ci sia un eccesso di immunità, e che i parlamentari possano essere indipendenti da qualsiasi forza dall’esterno e possano avere un controllo sul potere esecutivo. Jagland ha pure dichiarato che ci deve esistere un meccanismo proprio nel Parlamento di cui i cittadini si possano fidare.



    “Certo, affermava Jagland, che i parlamentari hanno il diritto di essere giudicati da un tribunale, ma, d’altra parte, come si è visto, di recente, in Slovenia, un organismo anticorruzione ha reso pubbliche informazioni sul premier e sul leader dell’Opposizione che hanno portato alle loro dimissioni. Ciò non vuol dire che sono stati condannati da un tribunale, ma su un leader politico non deve pendere alcun sospetto per quanto riguarda la sua integrità. I dignitari dovrebbero sapere che non devono implicarsi in attività atte a gettare un’ombra di dubbio sul loro mandato”, ha precisato l’esponente europeo.

  • Le aflatossine: consumo di latte in calo

    Le aflatossine: consumo di latte in calo


    Il mercato dei prodotti alimentari romeno è stato scosso ultimamente da una serie di scandali. Il primo è stato quello della carne di cavallo etichettata come “di manzo”, poi quello della carne di tacchino con residui antibiotici, per finire con l’aflatossina scoperta nel latte presso alcune fattorie. Nel caso dell’allerta aflatossina, le cose hanno preso una svolta pericolosa, soprattutto per i produttori colpiti direttamente dal drammatico calo del consumo, ma anche per le autorità, cui i farmer hanno rimproverato l’assenza di reazioni e il fatto che non abbiano trovato più rapidamente i colpevoli per la crisi creatasi.



    In segno di protesta, i farmer hanno versato, mercoledì, sui campi, 10 tonnellate di latte dichiarato adatto al consumo e minacciano di ripetere il gesto ogni due giorni. Il direttore generale dell’Associazione Padronale dell’Industria del Latte, Dorin Cojocaru, afferma che le autorità hanno fatto il proprio dovere, ma non hanno saputo comunicare molto bene, il che ha aumentato il panico. Cojocaru ammonisce, però, che le vendite di latte sono calate del 35%, con una tendenza di calo al 45%. Le perdite dei produttori sono, già, stimate ad alcuni milioni di euro. Il ministro dell’Agricoltura Daniel Constantin dà assicurazioni che il latte e i prodotti lattiero-caseari sul mercato sono adatti al consumo. Presente in diretta in tv, il ministro ha bevuto un bicchiere di latte per scacciare ogni dubbio.



    L’aflatossina è stata scoperta in solo 20-25 su 700 fattorie verificate, e il rispettivo latte non è mai giunto sul mercato, ha precisato Daniel Constantin. Il ministro ha ricordato che la tossina è dannosa per la salute, ma solo nel caso di un consumo eccessivo, a lungo termine, e che nemmeno questo rischio è stato scientificamente dimostrato.



    “Non esiste alcun pericolo immediato per la salute pubblica, nè a lungo termine, perchè non c’è la possibilità che siano stati consumati per un lungo periodo latte o prodotti lattiero-caseari contaminati. D’altra parte, c’è una controversia, a livello mondiale, sulla concentrazione di aflatossina. Non è stato dimostrato scientificamente finora che rappresenti un pericolo immediato o a lungo termine per la salute umana”, ha detto il ministro Daniel Constantin.



    Purtroppo, nonostante le rassicurazioni delle autorità, i giochi sul mercato sono ora fatti dalla mancanza di fiducia del consumatore. Il rilancio del consumo tarderà, affermano i produttori, dato che per i romeni è iniziata la Quaresima, durante la quale, nella tradizione ortodossa è vietato il consumo di latte, oltre a quello di carne e uova.

  • Emergenza aflatossina: il ministro dell’Agricoltura rassicura, latte contaminato ritirato

    Emergenza aflatossina: il ministro dell’Agricoltura rassicura, latte contaminato ritirato


    Le allerte alimentari che fanno sorgere degli interrogativi tra i consumatori romeni sembrano non finire. Dopo l’allerta sulla carne di cavallo etichettata come carne di manzo, della carne di turchino con residui antibiotici e dello scombro con parassiti, è scattata l’emergenza aflatossina nel latte. Gli specialisti affermano che la principale causa della presenza dell’aflatossina nel latte sono i foraggi contaminati, in seguito alle condizioni inadeguate di immagazzinaggio durante la stagione fredda. La prima dichiarazione sul latte contaminato è stata fatta circa due settimane fa dal ministro romeno dell’Agricoltura, Daniel Constantin. Il ministro ha affermato, in quella occasione, che una quantità di latte contenente aflatossina è stata scoperta e ritirata dal mercato. Ulteriormente, l’Autorità Nazionale Sanitaria-Veterinaria e per la Sicurezza Alimentare ha annunciato di aver fermato i rifornimenti di latte crudo dalla rispettiva fattoria e di aver disposto verifiche in tutto il Paese, presso produttori e unità di lavorazione del latte. Sono poche le fattorie in cui è stata segnalata la presenza dell’aflatossina e il latte contaminato non è giunto sugli scaffali, ha rassicurato, martedì, il ministro dell’Agricoltura.



    “Non esiste alcun pericolo immediato per la salute pubblica, nè a lungo termine, perchè non c’è la possibilità che siano stati consumati per un lungo periodo latte o prodotti lattiero caseari contaminati. D’altra parte, c’è una controversia, a livello mondiale, sulla concentrazione di aflatossina. Non è stato dimostrato scientificamente finora che rappresenti un pericolo immediato o a lungo termine per la salute umana”, ha detto il ministro Daniel Constantin.



    D’altra parte, il ministro dell’Agricoltura ha valutato che, ultimamente, c’è stata, probabilmente, ciò che ha definito un’isteria alimentata sull’argomento, ed ha espresso la preoccupazione per i farmer, che corrono il rischio di registrare notevoli perdite. Dal canto loro, alcuni farmer ritengono che di mezzo ci sia una vera guerra tra le multinazionali. Il presidente dell’Associazione dei Produttori di Latte della Provincia di Cluj, Calin Fogaciu, ritiene che questi scandali alimentari siano stati inventati da chi desidera eliminare dal mercato i concorrenti romeni.



    “La premessa è economica, è chiaro. Si tratta delle vendite sul mercato. Faccio un esempio: l’Olanda produce 11 milioni di ettolitri di latte e ne consuma un milione. Dieci milioni di ettolitri li deve vendere”, ha spiegato Fogaciu.



    Stando ad un sondaggio, la fiducia dei romeni nel latte venduto nei negozi è calata in seguito all’intensa mediatizzazione della questione del latte contaminato con aflatossina.

  • Papa: molti romeni a inaugurazione Pontificato

    Papa: molti romeni a inaugurazione Pontificato


    Tra le centinaia di migliaia di fedeli giunti da tutto il mondo a Piazza San Pietro, per assistere all’inaugurazione del Pontificato di Papa Francesco, anche tantissimi romeni, alcuni venuti dal Paese per godersi questo momento unico e speciale. La Romania è un Paese a maggioranza ortodossa, in cui anche le comunità cattolica e uniate sono molto importanti.




    Ci tenevo tanto ad esserci presente oggi, in primo luogo perchè è il mio onomastico. In secondo luogo, ritengo sia un evento particolarmente importante per l’intera Chiesa Cattolica, compresa quella di Romania di cui faccio parte, dato che si tratta della Messa inaugurale di un nuovo Pontefice”, ha detto a Radio Romania un connazionale.




    A livello ufficiale, la Romania è stata rappresentata dal capo dello stato Traian Basescu e dal ministro degli Esteri, Titus Corlatean. Stringendo la mano al Pontefice, nei migliori auspici per la missione affidatagli, il presidente Basescu ha trasmesso a Papa Francesco il messaggio augurale dei cattolici, uniati e ortodossi di Romania. Papa Francesco ha detto al presidente Basescu di pregare per lui e per il successo del suo Pontificato.

  • Cultura: Radio Romania premia l’eccellenza del 2012

    Cultura: Radio Romania premia l’eccellenza del 2012


    La Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, il direttore del Teatro Nazionale di Bucarest, Ion Caramitru, e il regista Cristian Mungiu sono stati tra i premiati della XIII edizione del Galà dei Premi di Radio Romania Culturale, l’emittente specializzata del servizio pubblico di Romania.




    In una cerimonia ospitata dal Teatro Odeon di Bucarest sono stati premiati i maggiori successi del 2012 per poesia, prosa, teatro, cinema, arti figurative, musica, istruzione e scienza.




    Autentico spettacolo di colore, musica ed eleganza, il Galà ha riunito personalità culturali e artistiche di Romania, ma anche il loro pubblico, sia al teatro che in trasmissioni rediotelevisive in diretta. I premi sono stati volti a presentare l’immagine quanto più reale del mondo culturale romeno.




    Nella sezione “Teatro”, il premio è stato aggiudicato da Ion Caramitru, direttore del Teatro Nazionale Ion Luca Caragiale di Bucarest, per il programma sul centenario dedicato al sommo drammaturgo classico romeno al quale è intitolata anche la prestigiosa istituzione.




    “Da sola, una persona non riesce a fare un programma ambizioso, volto a riportare all’attenzione pubblica un autore importante come Caragiale. Questo premio va all’intera equipe del Teatro Nazionale, e a tutti quanti hanno recato il proprio contributo agli spettacoli”, ha detto Ion Caramitru.




    Il premio per la prosa è andato alla scrittrice Florina Ilis, per il volume “Vite parallele”, mentre quello alla poesia a Dan Sociu per le sue “Poesie naif e sentimentali”.




    Alla sezione “Arti figurative”, vincitore è stato il pittore Gheorghe Anghel, mentre a quella dedicata all’istruzione – il Museo nazionale di storia naturale “Grigore Antipa” di Bucarest, per il programma “Scuola estiva” promosso nel 2012.




    Nicolae Zamfir, direttore dell’Istituto nazionale di ricerca — sviluppo per la fisica nucleare “Horia Hulubei”, ha ricevuto il riconoscimento per la scienza, dopo aver avviato in Romania il maggiore progetto di ricerca scientifica per laser.




    Premiati anche il direttore d’orchestra Tiberiu Soare, alla categoria “Musica”, e il regista Cristian Mungiu, con la sua pellicola “Oltre le colline”, per il cinema. Lo scorso anno, al Festival di Cannes, il lungometraggio di Mungiu ha vinto il premio alla migliore sceneggiatura e alle migliori attrici protagoniste.




    La giuria dei Premi Radio Romania Culturale ha conferito anche cinque premi speciali. Il riconoscimento “Lux Mundi” è andato al regista di teatro Andrei Serban, mentre un premio di eccellenza è andato a Serban Foarta, poeta, prosatore, drammaturgo, traduttore e docente universitario.




    Il premio “In memoriam Iosif Sava” è stato conferito al tenore Bogdan Mihai, mentre quello per progetti culturali al Centro ArCuB del Comune di Bucarest che promuove simili iniziative.




    Invece, per l’85esimo anniversario del servizio pubblico del Paese, il Premio Radio Romania 85 è stato conferito alla Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, diretta e ideata da Vladimir Epstein nel 1994 per abbinare il dialogo tra la radio e la cultura scritta.




    Nel 2013, Gaudeamus celebra il suo 20esimo anniversario. Dopo il successo riscosso nel 2011 come Paese ospite, l’Italia è stata accolta nel 2012 a Gaudeamus come Partner privilegiato.

  • Sanità: il ministro propone riforma sistema


    Il ministro della Salute romeno, Eugen Nicolaescu, ha annunciato una nuova riorganizzazione del sistema sanitario che, a suo avviso, porterà al bilancio risparmi di 50 milioni di euro. Il progetto è stato lanciato al dibattito pubblico nel fine settimana e le proposte potranno essere inoltrate entro il 25 marzo.




    Nicolaescu ha dichiarato che la nuova riforma ridurrà la burocrazia a vantaggio del cittadino, e ha spiegato che le attuali Aziende sanitarie provinciali saranno riorganizzate in otto autorità regionali, con 34 uffici provinciali. Si contempla, inoltre, la riorganizzazione dei servizi provinciali di ambulanza.




    Il piano di riforma andrebbe di pari passo con la riorganizzazione amministrativa e territoriale della Romania, proposta dalla maggioranza dell’Unione social-liberale (al governo) che si prefigge, in tal modo, di offrire maggiori chance di sviluppo al Paese, in otto regioni.




    La riforma proposta dal ministro Nicolaescu prevede anche la riorganizzazione delle casse sanitarie provinciali. Quest’anno potrebbe essere fondato il Centro nazionale per i programmi sanitari e l’Agenzia nazionale per acquisti e investimenti nel settore.




    Inoltre saranno riorganizzati l’Istituto nazionale di sanità pubblica e quello di Medicina legale. Neanche il Ministero della Salute sarà risparmiato dai cambiamenti, licenziamenti compresi.




    “Per il Ministero della Salute, si propone la riduzione del personale proprio dell’apparato centrale, da 290 posti ai 250, cioè del 14%. Faremo anche una serie di trasferimenti di attività e personale verso istituzioni subordinate direttamente al Ministero”, ha detto Eugen Nicolaescu.




    Complessivamente, la ristrutturazione nel sistema ridurrà circa 4.000 posti, però, in base a una valutazione professionale, si faranno delle redistribuzioni nel sistema sanitario. Il ministro ha assicurato che ai licenziati saranno offerti pagamenti in compensazione.




    “Un personale probabilmente meno qualificato potrà essere licenziato. Tentiamo che questo personale sia quanto più protetto per effetto della legge e, da questo punto di vista, discutiamo con il Ministero del Lavoro, per individuare tutte le condizioni legali, affinchè la gente soffra quanto meno”, ha aggiunto Nicolaescu, assicurando che il 2013 sarà l’anno dei cambiamenti radicali nel sistema che dirige.

  • Scudo antimissile: decisioni strategiche americane

    Scudo antimissile: decisioni strategiche americane


    Gli Stati Uniti hanno deciso di apportare delle modifiche al sistema di difesa antimissile della NATO in Europa, rinunciando all’introduzione di un nuovo tipo di intercettori.




    I fondi risparmiati saranno riorientati al finanziamento delle capacità balistiche intercontinentali sul territorio americano, come risposta alla minaccia nord-coreana.




    Gli Stati Uniti hanno preso questa decisione nello stesso in cui la Corea del Nord ha effettuato test su due missili a corta gittata, in replica alle esercitazioni militari congiunte tra la Corea del Sud e gli Usa.




    Un comunicato diramato dall’Ambasciata americana a Bucarest assicura che sarà portato avanti il progetto di Deveselu (sud della Romania), dove saranno collocati elementi dello scudo antimissile, e la base diventerà operativa nel 2015, nella seconda tappa.




    I diplomatici americani ricordano che i lavori alla base in Romania sarannno avviati quest’anno. Anche le autorità di Bucarest assicurano che il progetto dello scudo antimissile in Romania sarà reso operativo senza ritardi.




    In un comunicato congiunto, i Ministeri degli Esteri e della Difesa di Bucarest spiegano che il collocamento di elementi dello scudo in Romania non sarà leso dall’annuncio di Washington.




    Il progetto rientra nel sistema di difesa antimissile sostenuto dalla NATO, al quale gli alleati contribuiscono accogliendo degli elementi sul territorio nazionale. Il contributo della Romania consiste nel collocamento di intercettori terrestri e di un sistema radar destinato al loro direzionamento.




    La partecipazione della Romania al sistema antimissile ha provocato reazioni dure a Mosca, preoccupata che missili americani saranno collocati vicino ai suoi confini.




    Il viceministro degli Esteri russo Serghei Riabkov, ha dichiarato che, tramite la ristrutturazione del sistema antimissile, alla Russia non è stata fatta nessuna concessione, e che non c’è nessun legame tra le dichiarazioni del Pentagono sulla ristrutturazione dello scudo e le precedenti obiezioni di Mosca.

  • Sguardo sulla settimana 10 – 16.03.2013

    Sguardo sulla settimana 10 – 16.03.2013


    Messaggi augurali da Bucarest a Sua Santità, Papa Francesco, dopo l’elezione a Sommo Pontefice. Il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena, Sua Beatitudine Daniel, auspica che Sua Santità continuerà ad appoggiare i fedeli ortodossi romeni, molto numerosi in vari Paesi dell’Europa, soprattutto in Italia, così come lo hanno fatto costantemente i Suoi predecessori, il Beato Papa Giovanni Paolo II e il Papa Emerito Benedetto XVI”. Nel suo messaggio, il presidente Traian Basescu ha espresso la fiducia che le relazioni già esistenti tra la Romania e la Santa Sede si svilupperanno in base ai valori comuni e nello spirito del dialogo fraterno tra i cristiani cattolici e ortodossi. Da parte sua, il premier Victor Ponta ha rivolto i migliori auguri a tutti i cattolici e uniati di Romania, in occasione dell’elezione di Papa Francesco a Sommo Pontefice. Guardo con tanta fiducia e speranza a questi momenti, soprattutto alla luce del consolidamento del dialogo tra i fedeli ortodossi e cattolici, tra la Chiesa Ortodossa e quella Cattolica”, ha sottolineato Victor Ponta.




    Meno austerità e nuovi posti di lavoro sono le priorità decise dai leader dei 27 al Consiglio europeo di Bruxelles, al quale la Romania è stata rappresentata dal presidente Traian Basescu. I capi di stato e di governo hanno espresso il sostegno agli obiettivi economici proposti dalla Commissione europea per il 2013, e per la continuazione della strategia di rilancio economico. A giugno, i leader europei discuteranno il modo in cui queste priorità sono state assunte nei programmi di riforma negli stati membri.




    Scontentezza del Parlamento europeo per la bozza di bilancio comunitario per il periodo 2014 — 2020, convenuto in precedenza dai leader europei. Ritenendo la bozza inacettabile nell’attuale forma, gli eurodeputati hanno sollecitato modifiche per approvarla a luglio, ma anche più dibattiti.




    Rivolgendosi per la prima volta al nuovo Parlamento di Bucarest, risultato dalle elezioni del 9 dicembre 2012, il presidente Traian Basescu ha ribadito che l’appartenenza all’Ue e alla Nato, nonchè il Partenariato strategico con gli Stati Uniti sono le principali linee della politica estera di Bucarest. Il capo dello stato ha chiesto anche un Patto con il Parlamento e con il Governo per gli obiettivi di passare all’euro ed entrare nell’Area Schengen. Traian Basescu ha proposto ai deputati e senatori anche un piano di azioni, per una decisione favorevole sull’ingresso della Romania a Schengen al Consiglio Giustizia e Affari Interni che si terrà a dicembre. Il piano proposto dal presidente prevede la nomina quanto più rapida dei vertici della Direzione Nazionale Anticorruzione e del Pubblico Ministero, ma anche la revoca dei ministri sotto inchieste penale e i cui dossier sono arrivati nei tribunali, e uno statuto dei parlamentari che non sia al di sopra della legge. Il premier Victor Ponta ha dichiarato che il Governo sostiene tutti gli obiettivi della Romania presentati dal capo dello stato.




    Riuniti a Bruxelles, i ministri degli Esteri dell’Ue hanno espresso parole di plauso per la metodologia adoperata dalla Commissione europea nel monitorare i progressi nella giustizia romena, ma anche per gli sforzi delle autorità di Bucarest nel rimediare i problemi. Le aspettative dell’Ue fino alla prossima valutazione sono le stesse incluse nel rapporto sulla giustizia romena reso pubblico dalla Commissione europea a fine gennaio. L’Ue aspetta una quanto più rapida nomina dei capi del Pubblico Ministero e della Direzione Nazionale Anticorruzione, in seguito a un processo trasparente, ma anche uno sforzo in più per il rispetto e l’applicazione delle decisioni giudiziarie. Pari alla CE, i capi delle diplomazie hanno espresso il plauso per i risultati del Pubblico Ministero, della Direzione Nazionale Anticorruzione, dell’Agenzia Nazionale per l’Integrità e dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia nel contrasto alla corruzione al vertice. Però, al capitolo sfide, restano la prevenzione e la sanzione della corruzione nel campo degli acquisti pubblici.


    Nel 2013, la Banca europea per gli investimenti (Bei) potrebbe concedere alla Romania prestiti di fino a 900 milioni di euro. Dopo gli incontri con le massime cariche di Bucarest, il presidente della Bei, Werner Hoyer, ha valutato che la Romania è un Paese molto attivamente impegnato nella soluzione dei problemi connessi al bilancio. Le autorità romene hanno sottolineato che la Bei resta un partner essenziale per tutti i grossi progetti, ma anche per il finanziamento delle piccole e medie imprese. Nel 2012, la Banca ha concesso alla Romania prestiti di 335 milioni di euro.




    In Romania è entrata in vigore la nuova tassa per le auto di otto posti al massimo, chiamata bollo ambiente, il cui valore sarà calcolato esclusivamente a seconda delle emissioni di biossido di carbonio previste nella carta d’identità del veicolo. Per le altre categorie, restano in vigore le regolamentazioni applicate finora. La nuova formula di calcolo aumenta la tassa per le auto diesel della normativa anti-inquinamento Euro 3 ed Euro 4, però cala del 60% per le auto Euro 2, dell’80% per le Euro 1 e di circa il 90% per le non — Euro. Le statistiche indicano che, sei anni dopo l’applicazione della tassa adottata nel 2007 per ridurre l’inquinamento scoraggiando l’acquisto di auto di occasione importate, i romeni continuano a preferire queste macchine.




    Nella partita di ritorno degli ottavi di Europa League, la squadra di calcio Steaua di Bucarest è stata sconfitta in trasferta da Chelsea Londra, per 3-1. La scorsa settimana, Steaua aveva vinto per 1-0 la partita con gli inglesi a Bucarest.



  • Ue: Van Rompuy, mantenere modello sociale europeo

    Ue: Van Rompuy, mantenere modello sociale europeo


    I leader dei 27 si sono riuniti a Bruxelles per valutare la flessibilità necessaria al risanamento delle finanze pubbliche, alla crescita economica e alla riduzione della disoccupazione.




    Prima del vertice, al quale la Romania è stata rappresentata dal presidente Traian Basescu, i leader comunitari hanno discusso con i rappresentanti di sindacati e padronati degli effetti dell’austerità sulla popolazione, alla luce della crescita senza precedenti della disoccupazione.




    Il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, ha spiegato che prioritario è creare posti di lavoro, per ridurre l’immensa cifra dei disoccupati, che conta 26 milioni di persone.




    Per mantenere il mdello sociale europeo, servono misure a breve e medio termine. A breve termine, non possiamo chiudere gli occhi davanti a certe emergenze sociali in alcuni stati membri. In tal senso, sono stati messi a punto più strumenti come l’iniziativa di garanzie per i giovani. A febbraio, il Consiglio europeo ha approvato sei miliardi di euro per l’iniziativa riguardante i posti di lavoro per i giovani”, ha spiegato Herman Van Rompuy.




    Il presidente del Consiglio ha rassicurato che i capi di stato e di governo dell’Ue sono consapevoli delle frustrazioni e della disperazione dei cittadini europei colpiti dalla crisi economica, esprimendo l’ampio sostegno alla continuazione della strategia comunitaria per il rilancio economico.




    La strategia prevede stabilità economica, ripristino della fiducia dei consumatori, finanze pubbliche sane, misure per ridurre la disoccupazione e crescita economica a lungo termine.




    Presente a Bruxelles, a una riunione dei Socialisti europei, il premier romeno Victor Ponta ha spiegato che i principali temi del vertice saranno ripresi a breve:




    Nel successivo periodo, si terranno dei Consigli europei su temi speciali, in primo luogo sull’energia, un settore in cui il Governo della Romania ha applicato e sta applicando una riforma strutturale particolarmente apprezzata dai grandi investitori americani ed europei; poi lo sviluppo industriale, temi economici che chiaramente preoccupano tutti i Paesi europei. Le previsioni della Commissione europea sulla Romania indicano per quest’anno una crescita economica e un deficit di bilancio estremamente positivi rispetto a quanto accade nell’eurozona e negli altri Paesi”, ha spiegato il premier Victor Ponta.

  • Ambiente: entra in vigore bollo auto

    Ambiente: entra in vigore bollo auto


    Dal 15 marzo, in Romania vige la nuova tassa auto. Si chiamerà bollo ambiente e sarà pagato per una sola volta, alla prima immatricolazione in Romania o al primo cambio di proprietario, tranne i casi di eredità o separazione dei beni dopo il matrimonio. I romeni che hanno pagato la vecchia tassa per l’inquinamento non toglieranno più soldi dalla tasca anche per il bollo, mentre coloro ai quali era stata restituita la tassa, in seguito alle cause in giustizia, pagheranno il bollo alla prima vendita.




    Il ministro dell’Ambiente, Rovana Plumb, ha spiegato che sarà calcolata la tassa. Il bollo tiene in considerazione le emissioni di biossido di crabonio, a prescindere dalla cilindrata. E’ stata questa la richiesta sia dei cittadini, sia dell’Associazione dei produttori e importatori di auto, ma anche dall’Ue che, come si sa, sollecita la riduzione del livello di emissioni di biossido di carbonio”, ha spiegato Rovana Plumb.




    Il valore del bollo ambiente va dai 50 euro per un’auto nuova con normativa anti-inquinamento Euro 5 fino a oltre 2.500 euro per Euro 3 vecchia dieci anni. La nuova formula di calcolo aumenta mediamente di circa il 10% la tassa per le auto Euro 4 ed Euro 3, e un calo tra il 60% e il 90% per le auto Euro 2, Euro 1 e non-euro. Il Ministero dell’Ambiente ha precisato che la tassa resta immutata per Euro 5, e non sarà applicata per le auto Euro 6, ibride ed elettriche.




    Dal pagamento del bollo abiente sono esentate le auto delle persone disabili, delle missioni diplomatiche, quelle destinate alle gare sportive, ma anche i veicoli delle forze armate, della gendarmeria e le ambulanze. Rovana Plumb ha stimato che, nel 2013, dal bollo ambiente saranno incassati 700 milioni di lei (circa 160 milioni di euro).




    I soldi saranno destinati a diversi progetti ambientali — infrastruttura, fognature, ecologizzazione dei laghi, parchi di energia rinnovabile. Il ministro Rovana Plumb ha spiegato che una parte degli incassi andrà anche al programma di rottamazione destinato al rinnovo del parco auto, che sarà ripreso ad aprile. Il valore di un ticket sarà di 1.500 euro, mentre per un’auto elettrica salirà ai 2.000 euro.




    La novità di quest’anno è che potranno essere rottamate anche le auto Euro 3 vecchie di almeno dieci anni. Sempre dai soldi incassati dal bollo ambiente, il Ministero dell’Ambiente restituirà la tassa pagata secondo le vecchie normative ai romeni che l’hanno contestato in giustizia e hanno vinto i processi. Complessivamente, si tratta di circa 400 milioni di lei (90 milioni di euro).