Category: Topnews

  • 07.03.2025

    07.03.2025

    ReArm Europe – L’Unione Europea ha elaborato un piano di riarmo concordato ieri sera dai leader degli stati membri, che avrà come priorità il rafforzamento della difesa del suo Fianco Orientale, dal Mar Baltico al Mar Nero, in grado di far fronte alle tendenze espansionistiche della Russia. I leader europei hanno espresso ancora una volta il loro sostegno all’Ucraina, nonchè la disponibilità di fornire garanzie di sicurezza, insieme agli Stati Uniti, nel caso di un cessate il fuoco. In questo senso, gli stati membri avranno a disposizione un fondo di 150 miliardi di euro destinati alle spese nel campo della difesa. I sistemi di difesa aerea e antimissile, i sistemi di artiglieria, i sistemi d’attacco ad alta precisione, droni e sistemi antidrone, vari tipi di munizioni o la tecnologia che utilizza l’intelligenza artificiale sono una priorità. I Paesi baltici, la Polonia e la Romania hanno imposto il loro punto di vista sulla priorità del Fianco Orientale nei progetti finanziati dall’UE.

     

    Tradimento – La Corte d’Appello di Bucarest ha disposto l’arresto preventivo di due membri del cosiddetto Comando Vlad Tepeş (Vlad l’Impalatore). I due sono accusati di tradimento e relazioni con agenti russi. Altri quattro membri dell’organizzazione sono sottoposti al controllo giudiziario per un periodo di 60 giorni. Nel fascicolo è indagato anche Radu Theodoru, generale a ritiro, in età di 101 anni. Secondo la DIICOT, il gruppo mirava a rimuovere l’attuale ordinamento costituzionale, nonchè a ritirare la Romania dalla NATO.

     

    Elezioni – Il sindaco della capitale, l’indipendente Nicuşor Dan, ha presentato presso la sede dell’Ufficio Elettorale Centrale il suo fascicolo di candidatura, accompagnato dalla lista delle firme necessarie per le elezioni presidenziali di maggio. Sempre oggi ha presentato la sua candidatura anche l’indipendente Călin Georgescu, sostenuto nella competizione presidenziale dalle opposizioni AUR e POT. Domenica arriverà all’Ufficio Elettorale Centrale anche l’ex leader liberale Crin Antonescu, sostenuto dall’Alleanza elettorale PSD – PNL – UDMR (al governo). Un altro competitore politico è l’ex primo ministro socialdemocratico Victor Ponta, il quale ha annunciato la sua candidatura come indipendente. I candidati alle presidenziali hanno a diposizione ancora una settimana per registrarsi alll’Ufficio Elettorale Centrale. Oltre ai fascicoli di candidatura, i competitori alla carica più alta dello stato dovranno presentare almeno 200.000 firme di sostegno.

     

    Economia – L’economia della Romania ha registrato lo scorso anno una crescita dello 0,9%. Nell’ultimo trimestre del 2024, il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,7% rispetto allo stesso trimestre del 2023 e dello 0,8% rispetto al trimestre anteriore. Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (INS), un impatto negativo sulla crescita del PIL è stato registrato dalle esportazioni nette (-2,9%), conseguenza della diminuzione del volume delle esportazioni di beni e servizi del 3,6%, correlata ad un pronunciato aumento del volume delle importazioni di beni e servizi (+3,4%).

     

    Corruzione – Cinque persone sono state rinviate a giudizio dagli inquirenti della Procura Generale, in un fascicolo nel quale sono accusate di aver ricevuto tangenti per il rilascio di documenti d’identità romeni falsi a cittadini dall’Ucraina, dalla Repubblica di Moldova e dalla Federazione Russa. Nell’atto d’accusa, i procuratori hanno notato che, durante il 2024, in qualità di dipendenti pubblici del Servizio comunitario degli Archivi di un comune della provincia di Botoşani (nord-est), gli imputati hanno ricevuto diverse somme per l’adempimento inadeguato delle loro funzioni.

  • 06.03.2025 (aggiornamento)

    06.03.2025 (aggiornamento)

    ReArm Europe – Il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, ha sostenuto a Bruxelles un maggiore ruolo dell’Europa nel mantenimento della pace sul continente, il sostegno all’Ucraina e l’aumento delle spese per la difesa. Bolojan ha discusso con la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, delle priorità della Romania nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nonché dell’aumento dell’assorbimento dei fondi europei. “Abbiamo espresso il nostro sostegno alle iniziative della Commissione Europea nel campo della difesa e della competitività”, ha sottolineato Bolojan in un post sui social. Durante l’incontro con la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, il capo dello stato ad interim ha dichiarato che la Romania si propone di continuare “l’eccellente collaborazione” con l’Eurocamera. Ilie Bolojan ha partecipato al Consiglio Europeo straordinario, nel corso del quale i capi di stato e di governo dell’UE hanno promesso sostegno all’Ucraina, nel contesto della politica estera del presidente americano Donald Trump, nonchè maggiori stanziamenti alla difesa. Il capo della Commissione Europea ha dichiarato che il continente si trova a un bivio, sottolineando l’importanza che l’Europa sia in grado di difendersi attraverso un massiccio aumento delle spese per la difesa, ma anche aiutando l’Ucraina a raggiungere una pace giusta e duratura. In questo senso, la presidenza della Commissione Europea propone un piano di riarmo, con investimenti nella difesa di fino a 800 miliardi di euro. Dal canto suo, la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha assicurato i leader europei che l’Eurocamera può agire in modo rapido ed efficiente per rispondere alle sfide senza precedenti alla sicurezza. “La pace deve garantire libertà all’Ucraina, sicurezza all’Europa e deterrenza per coloro che pensano di poterla prendere con la forza”, ha aggiunto Roberta Metsola. Presente a Bruxelles, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ringraziato l’UE per il suo forte sostegno.

     

    DIICOT – I procuratori della Direzione di investigazione dei reati di criminalità organizzata e il terrorismo (DIICOT) hanno fermato sei persone accusate di associazione criminale organizzata e tradimento. In un comunicato della DIICOT si legge che le persone fermate sono accusate di aver formato un’organizzazione di tipo militare che ha svolto negoziati con agenti russi per far uscire la Romania dalla NATO. Secondo i procuratori, il raggruppamento è stato costituito sotto la copertura di un’organizzazione e si è sviluppato sul tipo di una struttura di tipo militare, con gradi dirigenziali e personale addetto all’esecuzione. Tra i suoi membri si annovera anche Radu Theodoru, generale a riposo e veterano di guerra, in età di 101 anni. Il gruppo, attraverso piattaforme online, pubblicava materiali video e reclutava sostenitori. Nel contempo, sono state intraprese iniziative per condurre trattative con fattori politico-militari esterni, con l’obiettivo di abolire l’attuale ordine costituzionale. Nel mese di gennaio – spiega la DIICOT – due degli imputati si sono recati a Mosca, dove sono entrati in contatto con persone disposte a sostenere gli sforzi dell’organizzazione per assumere il potere in Romania.

     

    Elezioni – I giudici hanno respinto come infondata la querela contro la misura del controllo giudiziario presentata da Călin Georgescu, mirato da un’inchiesta penale per diversi reati. Ex candidato indipendente alle elezioni presidenziali dello scorso anno, Călin Georgescu è stato sottoposto, la settimana scorsa, al controllo giudiziario, nonchè al divieto di lasciare il paese senza l’autorizzazione delle autorità giudiziarie. Nel contempo, non gli è consentito di pubblicare sui social contenuti fascisti, antisemiti, razzisti o xenofobi. Georgescu è stato accusato di aver commesso sei reati, il più grave dei quali è l’incitamento ad azioni contro l’ordine costituzionale. Secondo gli inquirenti, l’ex candidato, che ha vinto il primo turno delle presidenziali, avrebbe messo a punto un piano per destabilizzare il paese, dopo l’annullamento delle elezioni deciso dalla Corte Costituzionale a dicembre. Continuano intanto le perquisizioni legate al finanziamento della sua campagna elettorale. Sempre oggi, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha respinto la richiesta di Călin Georgescu in cui contestava l’annullamento delle presidenziali in Romania. La decisione è stata presa all’unanimità dai tre giudici ed è definitiva. Călin Georgescu ha recentemente annunciato che presenterà venerdì all’Ufficio Elettorale Centrale la sua candidatura per le presidenziali che si terranno a maggio.

     

    UE – Dalla sua adesione all’UE, il 1° gennaio del 2007, la Romania ha ricevuto più di 100 miliardi di euro di fondi comunitari. Lo ha dichiarato il ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei, Marcel Boloş, sottolineando che la Romania non è più una periferia economica, ma un paese che recupera rapidamente i divari, superando stati come Polonia, Ungheria, Croazia e Grecia in termini di PIL pro capite, indicatore essenziale del tenore di vita. Se siamo incoscienti, diamo la colpa all’UE, ma il fatto che ci troviamo nel momento migliore di sviluppo del nostro paese è dovuto proprio all’appartenenza alla Comunità europea e alla NATO, ha spiegato il ministro Boloş.

     

    Governo – Il Governo di Bucarest ha approvato una serie di ordinanze d’urgenza. Le normative riguardano, tra l’altro, la riforma sanitaria e l’assorbimento dei fondi europei. Nel campo della sanità, l’Esecutivo vuole migliorare gli atti normativi in ​​vigore, che riguardano l’acquisizione della qualità di assicurato da parte di persone che guadagnano da attività indipendenti, il sistema fiscale dei medicinali, l’organizzazione e il funzionamento degli studi medici, nonchè la concessione dei congedi medici. D’altra parte, con un’altra ordinanza d’urgenza, il Governo romeno stanzia i fondi necessari affinché alcune amministrazioni locali possano portare a termine l’estensione e l’ammodernamento delle reti di trasporto del gas naturale. Infine, l’Esecutivo ha deciso anche il valore degli aiuti di stato destinati al settore zootecnico nel 2025.

     

    Moldova – La Repubblica di Moldova è stata accettata nell’Area Unica dei Pagamenti in Euro (SEPA), una decisione che riflette la conferma dei significativi progressi compiuti sul percorso di adesione all’Unione Europea. Lo informato in un comunicato la Banca Nazionale della Repubblica di Moldova, precisando che l’adesione al sistema faciliterà i pagamenti internazionali in euro per i cittadini e per l’ambiente imprenditoriale della Repubblica di Moldova. “La decisione odierna consolida il nostro percorso irreversibile verso l’integrazione europea”, ha dichiarato il governatore della Banca Nazionale della Moldova, Anca Dragu. SEPA è un sistema europeo che agevola i pagamenti transfrontalieri in euro, eliminando le differenze tra pagamenti nazionali e internazionali.

     

    Turismo– Con un aumento dei pernottamenti del 12%, il turismo romeno è cresciuto leggermente nel primo mese di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2024. Secondo i dati forniti dall’Agenzia Nazionale del Turismo, la maggioranza dei visitatori sono stati romeni, oltre l’84%, con un soggiorno medio di quasi due giorni. D’altra parte, gli stranieri sono stati alloggiati nelle strutture ricettive per poco più di due giorni. Secondo gli esperti, il trend di crescita si manterrà anche quest’anno, quando potrebbe superare il livello registrato nel 2019, prima della pandemia di Covid-19.

  • 06.03.2025

    06.03.2025

    ReArm Europe – Il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, ha discusso a Bruxelles con la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, delle priorità della Romania nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nonchè dell’aumento dell’assorbimento dei fondi europei. “Abbiamo espresso il nostro sostegno alle iniziative della Commissione nel campo della difesa e della competitività”, ha sottolineato  Bolojan in un post sui social. Durante l’incontro con il primo ministro polacco, Donald Tusk, è stato esaminato il tema del consolidamento del fianco orientale. Bolojan partecipa al Consiglio Europeo straordinario, dove i capi di stato e di governo dell’Unione Europea discutono del sostegno fornito all’Ucraina e della situazione della difesa europea. Prima del vertice, il capo della Commissione Europea ha dichiarato che il continente si trova a un bivio, sottolineando  l’importanza che l’Europa possa difendersi da sola, attraverso un massiccio aumento delle spese stanziate alla difesa, ma anche aiutando l’Ucraina a raggiungere una pace giusta e duratura. In questo senso, la presidente della Commissione propone un piano europeo di riarmo, con investimenti nel campo della difesa di fino a 800 miliardi di euro. Dal canto suo, la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha assicurato i leader comunitari che l’Eurocamera può agire in modo rapido ed efficiente per rispondere alle sfide senza precedenti alla sicurezza. “La pace deve garantire la libertà all’Ucraina, la sicurezza all’Europa e la deterrenza per coloro che pensano di poterla prendere con la forza”, ha aggiunto Roberta Metsola. Presente a Bruxelles, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ringraziato l’UE per il suo forte sostegno.

     

    DIICOT – I procuratori della Direzione di investigazione dei reati di criminalità organizzata e il terrorismo (DIICOT) hanno fermato sei persone accusate di associazione criminale organizzata e tradimento. In un comunicato della DIICOT si legge che le persone fermate sono accusate di aver formato  un’organizzazione di tipo militare che ha svolto negoziati con agenti russi per far uscire la Romania dalla NATO. Secondo i procuratori, il raggruppamento è stato costituito sotto la copertura di un’organizzazione e si è sviluppato sul tipo di una struttura di tipo militare, con gradi dirigenziali e personale addetto all’esecuzione. Tra i suoi membri si annovera anche Radu Theodoru, generale a riposo e veterano di guerra, in età di 101 anni. Il gruppo, attraverso piattaforme online,  pubblicava materiali video e reclutava sostenitori. Nel contempo, sono state intraprese iniziative per condurre trattative con fattori politico-militari esterni, con l’obiettivo di abolire l’attuale ordine costituzionale. Nel mese di gennaio – spiega la DIICOT – due degli imputati si sono recati a Mosca, dove sono entrati in contatto con persone disposte a sostenere gli sforzi dell’organizzazione per assumere il potere in Romania.

     

    Elezioni – I giudici hanno respinto come infondata la querela contro la misura del controllo giudiziario presentata da Călin Georgescu,  mirato da un’inchiesta penale per diversi reati.  Ex candidato indipendente alle elezioni presidenziali dello scorso anno, Călin Georgescu è stato sottoposto, la settimana scorsa, al controllo giudiziario, nonchè al divieto di lasciare il paese senza l’autorizzazione delle autorità giudiziarie. Nel contempo, non gli è consentito di pubblicare sui social contenuti fascisti, antisemiti, razzisti o xenofobi. Georgescu è stato accusato di aver commesso sei reati, il più grave dei quali è l’incitamento ad azioni contro l’ordine costituzionale. Secondo gli inquirenti,  l’ex candidato, che ha vinto il primo turno delle presidenziali, avrebbe messo a punto un piano per destabilizzare il paese, dopo l’annullamento delle elezioni deciso dalla Corte Costituzionale a dicembre. Continuano intanto le perquisizioni legate al finanziamento della sua campagna elettorale. Sempre oggi, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha respinto la richiesta di Călin Georgescu in cui contestava l’annullamento delle presidenziali in Romania. La decisione è stata presa all’unanimità dai tre giudici ed è definitiva. Călin Georgescu ha recentemente annunciato che presenterà venerdì all’Ufficio Elettorale Centrale la sua candidatura per le presidenziali che si terranno a maggio.

     

    UE – Dalla sua adesione all’UE, il 1° gennaio del 2007, la Romania ha ricevuto più di 100 miliardi di euro di fondi comunitari. Lo ha dichiarato il ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei, Marcel Boloş, sottolineando che la Romania non è più una periferia economica, ma un paese che recupera rapidamente i divari, superando stati come Polonia, Ungheria, Croazia e Grecia in termini di PIL pro capite, indicatore essenziale del tenore di vita. Se siamo incoscienti, diamo la colpa all’UE, ma il fatto che ci troviamo nel momento migliore di sviluppo del nostro paese è dovuto proprio all’appartenenza alla Comunità europea e alla NATO, ha spiegato il ministro Boloş.

     

    Governo – Il Governo di Bucarest ha approvato una serie di ordinanze d’urgenza. Le normative riguardano, tra l’altro, la riforma sanitaria e l’assorbimento dei fondi europei. Nel campo della sanità, l’Esecutivo vuole migliorare gli atti normativi in ​​vigore, che riguardano l’acquisizione della qualità di assicurato da parte di persone che guadagnano da attività indipendenti, il sistema fiscale dei medicinali, l’organizzazione e il funzionamento degli studi medici, nonchè la concessione dei congedi medici. D’altra parte, con un’altra ordinanza d’urgenza, il Governo romeno stanzia i fondi necessari affinché alcune amministrazioni locali possano portare a termine l’estensione e l’ammodernamento delle reti di trasporto del gas naturale. Infine, l’Esecutivo ha deciso anche il valore degli aiuti di stato destinati  al settore zootecnico nel 2025.

     

    Turismo– Con un aumento dei pernottamenti del 12%, il turismo romeno è cresciuto leggermente nel primo mese di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2024. Secondo i dati forniti dall’Agenzia Nazionale del Turismo, la maggioranza dei visitatori sono stati romeni, oltre l’84%, con un soggiorno medio di quasi due giorni. D’altra parte, gli stranieri sono stati alloggiati nelle strutture ricettive per poco più di due giorni. Secondo gli esperti, il trend di crescita si manterrà anche quest’anno, quando potrebbe superare il livello registrato nel 2019, prima della pandemia di Covid-19.

     

     

     

     

  • 05.03.2025 (aggiornamento)

    05.03.2025 (aggiornamento)

    ReArm – Il primo ministro romeno, Marcel Ciolacu, ha accolto con favore le proposte lanciate dal capo della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, riguardante la deroga alle regole di bilancio, per non far scattare procedura per disavanzo eccessivo. Si tratta di una soluzione che la Romania ha costantemente sostenuto, ha sottolineato Marcel Ciolacu. In un messaggio sui social, il primo ministro precisa inoltre che la Romania è favorevole allo stanziamento di fondi aggiuntivi per le armi, a condizione che il denaro raggiunga le aziende romene. Inoltre, il premier ha confermato che Bucarest segue le stesse coordinate: sì all’aumento delle spese per la difesa, no all’invio di truppe romene in Ucraina. La presidente della Commissione Europea ha proposto la creazione del piano ReArm Europe, che prevede lo stanziamento di quasi 800 miliardi di euro per investimenti nella difesa dell’Unione Europea, nonchè per aiuti militari destinati all’Ucraina.

     

    Sicurezza – L’addetto militare della Federazione Russa a Bucarest e il suo vice sono stati dichiarati personae non gratae sul territorio della Romania. La decisione delle autorità romene è stata comunicata all’incaricato d’affari dell’ambasciata russa a Bucarest, convocato presso la sede del Ministero degli Affari Esteri. L’istituzione precisa che i due sono stati sanzionati per attività contrarie alle disposizioni della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche del 1961. Recentemente, il nome del vice dell’addetto militare russo, Evgheni Ignatiev, è apparso nel fascicolo penale dell’ex candidato alla presidenza, l’estremista filorusso Călin Georgescu. Gli inquirenti sostengono che le persone vicine a Georgescu sono in contatto con gli addetti militari russi, sospettati di essere agenti dei servizi segreti militari di Mosca. La denuncia sporta da Georgescu contro il provvedimento di controllo giudiziario è stata esaminata oggi a Bucarest, nel fascicolo penale nel quale è indagato per sei reati, tra cui l’istigazione ad azioni contro l’ordine costituzionale. Una decisione dovrebbe essere presa domani. Mercoledì scorso, Georgescu è stato sottoposto dagli inquirenti a controllo giudiziario per 60 giorni.

     

    UE – Dall’adesione all’Unione Europea nel 2007, la Romania ha ricevuto più di 100 miliardi di euro dai fondi europei. Lo  ha dichiarato il ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei, Marcel Boloş, spiegando che la Romania non è più una periferia economica, ma un paese che recupera rapidamente i divari, superando Polonia, Ungheria, Croazia e Grecia per quanto riguarda il PIL pro capite, indicatore essenziale del tenore di vita. Il ministro Boloş ha ricordato che i fondi europei ricevuti si ritrovano nelle infrastrutture, quasi 900 km di autostrade e superstrade costruite negli ultimi due decenni, nell’espansione della rete fognaria, nelle sovvenzioni concesse alle aziende per lo sviluppo, in migliaia di scuole e ospedali ristrutturati o nella creazione di nuovi posti di lavoro. La realtà è una sola – ha sottolineato il ministro Boloş – l’UE è stata e resta il partner di sviluppo della Romania.

     

    Turismo – Dal 4 al 6 marzo, l’offerta turistica della Romania viene promossa alla celebre ITB di Berlino (Internationale Tourismus Borse), fiera leader mondiale nel turismo. Secondo il ministro dell’Economia, Bogdan Ivan, la Germania, il più importante partner commerciale della Romania, rappresenta anche il più grande mercato per il turismo romeno. L’anno scorso, i visitatori tedeschi sono aumentati del 10%, superando quota 240.000. All’ITB Berlino, la Romania promuove un’offerta diversificata, che include circuiti culturali, turismo attivo e d’avventura, soggiorni sulla costa del Mar Nero o nel Delta del Danubio, turismo rurale e city break. Uno dei principali eventi portati all’attenzione del pubblico è il Festival Internazionale “George Enescu”. La 27esima edizione si svolgerà quest’anno, dal 24 agosto al 21 settembre, e porterà a Bucarest oltre 4.000 musicisti. Importanti orchestre, direttori d’orchestra e rinomati solisti trasformeranno, per un mese, Bucarest nella capitale mondiale della musica classica.

     

    Fratelli Tate – Il procuratore generale della Florida ha aperto un’indagine penale contro  gli influencer britannico-americani Andrew e Tristan Tate, dopo che i due fratelli sono arrivati ​​in questo stato americano la settimana scorsa, informa la Dpa. I fratelli Tate sono indagati anche in Romania per traffico di esseri umani e sfruttamento di giovani donne. I due sono stati arrestati in Romania a dicembre 2022 ed erano soggetti al divieto di lasciare il Paese. Nei giorni scorsi, le autorità romene hanno permesso la loro partenza e i due si sono recati in Florida, precisa la Dpa. Secondo l’agenzia tedesca, si ipotizzava che il rilascio fosse stato influenzato dall’amministrazione Trump, ma il leader della Casa Bianca ha negato qualsiasi coinvolgimento. Andrew Tate, ex kickboxer, è diventato negli ultimi anni un simbolo della misoginia online, insieme a suo fratello Tristan. In Romania, la procura accusa i due di aver costretto diverse donne a produrre video commerciali con contenuti sessuali espliciti. Dalle indagini sono emerse almeno 34 presunte vittime, tra cui una ragazza di 15 anni. Entrambi i fratelli hanno negato  le accuse.

     

    Studio – Il quadro globale relativo all’indice di percezione della corruzione è peggiorato negli ultimi 12 anni. Secondo uno studio pubblicato da Transparency International, a livello dell’Unione Europea, il punteggio medio è diminuito nel 2024 di due punti rispetto all’anno precedente. Germania, Italia, Francia, Spagna, Slovacchia e Ungheria hanno registrato tendenze negative. Altri stati membri, come la Romania, sono scesi sotto la media UE. La Romania si trova al 65esimo posto su 180, allo stesso livello di Montenegro, Kuwait e Malta. Le raccomandazioni di Transparency International per la Romania includono una maggiore consapevolezza della legge che protegge gli informatori nell’interesse pubblico, soprattutto in settori quali gli appalti pubblici, la prevenzione del riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo, la protezione dell’ambiente e la salute pubblica.

     

    Autorizzazione UK – I cittadini degli stati membri dell’Unione Europea, romeni compresi, potranno presentare domanda per ottenere l’autorizzazione elettronica di viaggio necessaria dal 2 aprile per entrare in Gran Bretagna o per transitare questo paese verso un’altra destinazione. Le domande devono essere presentate sulla app ufficiale UK ETA. Il Ministero degli Affari Esteri romeno specifica che il visto elettronico avrà una validità di due anni e potrà essere utilizzato per diversi viaggi nel Regno Unito. L’ETA costa 10 lire, circa 60 lei, per tutte le categorie di età, compresi i minorenni. La tassa verrà pagata al momento della presentazione della domanda, mentre in caso di rifiuto il denaro non verrà restituito, precisa il MAE romeno.

  • 05.03.2025

    05.03.2025

    ReArm – Il primo ministro romeno, Marcel Ciolacu, ha accolto con favore le proposte lanciate dal capo della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, riguardante la deroga alle regole di bilancio, per non far scattare procedura per disavanzo eccessivo. Si tratta di una soluzione che la Romania ha costantemente sostenuto, ha sottolineato Marcel Ciolacu. In un messaggio sui social, il primo ministro precisa inoltre che la Romania è favorevole allo stanziamento di fondi aggiuntivi per le armi, a condizione che il denaro raggiunga le aziende romene. Inoltre, il premier ha confermato che Bucarest segue le stesse coordinate: sì all’aumento delle spese per la difesa, no all’invio di truppe romene in Ucraina. La presidente della Commissione Europea ha proposto la creazione del piano ReArm Europe, che prevede lo stanziamento di quasi 800 miliardi di euro per investimenti nella difesa dell’Unione Europea, nonchè per aiuti militari destinati all’Ucraina.

     

    UE – Dall’adesione all’Unione Europea nel 2007, la Romania ha ricevuto più di 100 miliardi di euro dai fondi europei. Lo  ha dichiarato il ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei, Marcel Boloş, spiegando che la Romania non è più una periferia economica, ma un paese che recupera rapidamente i divari, superando Polonia, Ungheria, Croazia e Grecia per quanto riguarda il PIL pro capite, indicatore essenziale del tenore di vita. Il ministro Boloş ha ricordato che i fondi europei ricevuti si ritrovano nelle infrastrutture, quasi 900 km di autostrade e superstrade costruite negli ultimi due decenni, nell’espansione della rete fognaria, nelle sovvenzioni concesse alle aziende per lo sviluppo, in migliaia di scuole e ospedali ristrutturati o nella creazione di nuovi posti di lavoro. La realtà è una sola – ha sottolineato il ministro Boloş – l’UE è stata e resta il partner di sviluppo della Romania.

     

    Turismo – Dal 4 al 6 marzo, l’offerta turistica della Romania viene promossa alla celebre ITB di Berlino (Internationale Tourismus Borse), fiera leader mondiale nel turismo. Secondo il ministro dell’Economia, Bogdan Ivan, la Germania, il più importante partner commerciale della Romania, rappresenta anche il più grande mercato per il turismo romeno. L’anno scorso, i visitatori tedeschi sono aumentati del 10%, superando quota 240.000. All’ITB Berlino, la Romania promuove un’offerta diversificata, che include circuiti culturali, turismo attivo e d’avventura, soggiorni sulla costa del Mar Nero o nel Delta del Danubio, turismo rurale e city break. Uno dei principali eventi portati all’attenzione del pubblico è il Festival Internazionale “George Enescu”. La 27esima edizione si svolgerà quest’anno, dal 24 agosto al 21 settembre, e porterà a Bucarest oltre 4.000 musicisti. Importanti orchestre, direttori d’orchestra e rinomati solisti trasformeranno, per un mese, Bucarest nella capitale mondiale della musica classica.

     

    Fratelli Tate – Il procuratore generale della Florida ha aperto un’indagine penale contro  gli influencer britannico-americani Andrew e Tristan Tate, dopo che i due fratelli sono arrivati ​​in questo stato americano la settimana scorsa, informa la Dpa. I fratelli Tate sono indagati anche in Romania per traffico di esseri umani e sfruttamento di giovani donne. I due sono stati arrestati in Romania a dicembre 2022 ed erano soggetti al divieto di lasciare il Paese. Nei giorni scorsi, le autorità romene hanno permesso la loro partenza e i due si sono recati in Florida, precisa la Dpa. Secondo l’agenzia tedesca, si ipotizzava che il rilascio fosse stato influenzato dall’amministrazione Trump, ma il leader della Casa Bianca ha negato qualsiasi coinvolgimento. Andrew Tate, ex kickboxer, è diventato negli ultimi anni un simbolo della misoginia online, insieme a suo fratello Tristan. In Romania, la procura accusa i due di aver costretto diverse donne a produrre video commerciali con contenuti sessuali espliciti. Dalle indagini sono emerse almeno 34 presunte vittime, tra cui una ragazza di 15 anni. Entrambi i fratelli hanno negato  le accuse.

     

    Studio – Il quadro globale relativo all’indice di percezione della corruzione è peggiorato negli ultimi 12 anni. Secondo uno studio pubblicato da Transparency International, a livello dell’Unione Europea, il punteggio medio è diminuito nel 2024 di due punti rispetto all’anno precedente. Germania, Italia, Francia, Spagna, Slovacchia e Ungheria hanno registrato tendenze negative. Altri stati membri, come la Romania, sono scesi sotto la media UE. La Romania si trova al 65esimo posto su 180, allo stesso livello di Montenegro, Kuwait e Malta. Le raccomandazioni di Transparency International per la Romania includono una maggiore consapevolezza della legge che protegge gli informatori nell’interesse pubblico, soprattutto in settori quali gli appalti pubblici, la prevenzione del riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo, la protezione dell’ambiente e la salute pubblica.

     

    Autorizzazione UK – I cittadini degli stati membri dell’Unione Europea, romeni compresi, potranno presentare domanda per ottenere l’autorizzazione elettronica di viaggio necessaria dal 2 aprile per entrare in Gran Bretagna o per transitare questo paese verso un’altra destinazione. Le domande devono essere presentate sulla app ufficiale UK ETA. Il Ministero degli Affari Esteri romeno specifica che il visto elettronico avrà una validità di due anni e potrà essere utilizzato per diversi viaggi nel Regno Unito. L’ETA costa 10 lire, circa 60 lei, per tutte le categorie di età, compresi i minorenni. La tassa verrà pagata al momento della presentazione della domanda, mentre in caso di rifiuto il denaro non verrà restituito, precisa il MAE romeno.

     

     

     

  • 04.03.2025 (aggiornamento)

    04.03.2025 (aggiornamento)

    NATO – Il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, ha avuto una conversazione telefonica con il segretario generale dell’Alleanza Nord Atlantica, Mark Rutte, il quale ha ringraziato la Romania per il contributo fornito a livello alleato, ha accolto con soddisfazione ‘aumento del bilancio stanziato da Bucarest alla difesa e ha ribaditol’impegno della NATO e degli Stati Uniti per la difesa collettiva e per l’articolo 5, informa l’Amministrazione Presidenziale. Dal canto suo, il presidente Bolojan ha sottolineato che la NATO resta il principale garante della sicurezza della Romania e che l’articolo 5 è il provvedimento che dissuade nel modo più efficiente eventuali minacce o attacchi contro gli stati alleati. Per quanto riguarda la situazione in Ucraina, è stata sottolineata la necessità di una pace giusta e duratura, nonché l’importanza di mantenere il sostegno fornito al paese confinante con la Romania.

     

    Azioni ibride – Il Ministero degli Esteri romeno afferma che le recenti dichiarazioni dei servizi speciali russi “sono ridicole e del tutto infondate”. Stando alla diplomazia di Bucarest, le affermazioni fanno parte di una serie di azioni ibride lanciate dalla Federazione Russa con lo scopo di  minare la democrazia in Romania. L’insieme di queste attività, che includono messaggi pubblici, campagne di influenza e interferenze con i processi democratici, hanno lo scopo di diminuire la fiducia nelle autorità e criticare l’adesione della Romania all’UE e alla NATO, sottolinea il MAE.  Il servizio di informazioni esterne russo (SVR) ha sostenuto in un comunicato che dietro la decisione di muovere accuse contro il candidato alla presidenza Călin Georgescu, sospettato di legami o almeno affinità con la Russia, ci sono in modo evidente i leader dell’Unione Europea.

     

    Investimenti – In un incontro con il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, i rappresentanti degli investitori stranieri hanno sottolineato la necessità dell’attuazione di riforme volte a ridurre la burocrazia, migliorare l’efficienza amministrativa e creare un quadro fiscale sostenibile. Secondo l’Amministrazione Presidenziale, durante l’incontro è stata discussa la necessità di investimenti strategici in infrastrutture, istruzione, sanità e settori a valore aggiunto come hub tecnologici, produzione di biometano e data center.  Sul tavolo dell’incontro anche temi come l’aumento degli investimenti nell’economia nazionale, considerando l’importanza della stabilità politica, la prevedibilità fiscale e il  mantenimento di un clima favorevole per gli investitori. Dal canto suo, il presidente ad interim Ilie Bolojan ha riaffermato l’impegno della Romania per la continuazione del percorso euroatlantico, spiegando  che il quadro offre sicurezza agli investitori e contribuisce allo sviluppo a lungo termine dell’economia. L’Amministrazione Presidenziale precisa inoltre che il capo dello stato ha sottolineato che lo sviluppo economico della Romania dipende da attrazione degli investimenti, accesso alla tecnologia moderna e apertura verso i mercati internazionali.

     

    Difesa UE – La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha proposto la creazione di un nuovo fondo per quasi 800 miliardi di euro destinato agli investimenti nella difesa dell’Unione Europea. Le somme saranno spese per sostenere l’Ucraina e per “assumere una maggiore responsabilità per la sicurezza europea”, ha spiegato il capo della Commissione. La presidente della Commissione Europea ha proposto anche un margine di manovra più ampio agli stati membri nel rispetto delle regole solitamente rigide dell’UE su debito e deficit per quello che riguarda le spese destinate alla difesa, nonchè la possibilità di riallocare i fondi destinati allo sviluppo regionale per gli investimenti militari. Da Bucarest, il primo ministro Marcel Ciolacu ha accolto con favore le proposte riguardanti l’esenzione delle spese per la difesa dalla procedura relativa ai disavanzi eccessivi, sottolineando che la Romania ha sempre sostenuto questa soluzione. “L’Europa deve essere preparata a sostenere la propria sicurezza, come proposto anche dalla presidente von der Leyen, attraverso la proposta ReArm Europe”, ha sottolineato Marcel Ciolacu in un post sui social.

     

    Energia – L’energia della Romania deve essere sicura, accessibile e pulita. Lo ha affermato il ministro dell’Energia, Sebastian Burduja a Bruxelles, dove sta esaminando insieme agli esponenti europei il tema della rinegoziazione del PNRR, nonchè l’estensione del periodo di transizione per le centrali a carbone. In un post sui social, Burduja ha spiegato che la Romania si sta adoperando per non perdere neanche un euro di questo denaro, una risorsa indispensabile per le riforme e gli investimenti nel settore energetico del paese.

     

    Moldova- L’Unione Europea stanzierà quest’anno alla Repubblica di Moldova un aiuto aggiuntivo di 60 milioni di euro per il  rafforzamento delle sue capacità di difesa. Lo ha annunciato a Chișinău, il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, precisando che, all’interno dello Strumento europeo per la pace, creato per sostenere le capacità di difesa di vari paesi, la Repubblica di Moldova è il secondo beneficiario, con stanziamenti per quasi 37 milioni. Il presidente del Consiglio Europeo si è recato a Chișinău a tre anni dalla presentazione della domanda di adesione della Repubblica di Moldova all’Unione Europea.

     

    Terremoto – Ricorrono oggi 48 anni dal più grave terremoto che ha colpito la Romania. Il sisma del 4 marzo 1977, di magnitudo 7,2 della scala Richter, ha provocato la morte di 1.570 persone, la maggior parte a Bucarest, causando danni materiali stimati all’epoca ad oltre due miliardi di dollari. Circa 230.000 abitazioni sono state distrutte o gravemente danneggiate e centinaia di unità economiche sono state definitivamente chiuse. Gli specialisti avvertono che, in caso di un terremoto simile a quello del 1977, solo a Bucarest potrebbero crollare centinaia di edifici. Ogni anno in Romania si registrano più di 100 terremoti di magnitudo superiore a 3 della scala Richter.

     

  • 04.03.2025

    04.03.2025

    NATO – Il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, ha avuto una conversazione telefonica con il segretario generale dell’Alleanza Nord Atlantica, Mark Rutte, il quale ha ringraziato la Romania per il contributo fornito a livello alleato, ha accolto con soddisfazione ‘aumento del bilancio stanziato da Bucarest alla difesa e ha ribaditol’impegno della NATO e degli Stati Uniti per la difesa collettiva e per l’articolo 5, informa l’Amministrazione Presidenziale. Dal canto suo, il presidente Bolojan ha sottolineato che la NATO resta il principale garante della sicurezza della Romania e che l’articolo 5 è il provvedimento che dissuade nel modo più efficiente eventuali minacce o attacchi contro gli stati alleati. Per quanto riguarda la situazione in Ucraina, è stata sottolineata la necessità di una pace giusta e duratura, nonché l’importanza di mantenere il sostegno fornito al paese confinante con la Romania.

     

    Investimenti – In un incontro con il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, i rappresentanti degli investitori stranieri hanno sottolineato la necessità dell’attuazione di riforme volte a ridurre la burocrazia, migliorare l’efficienza amministrativa e creare un quadro fiscale sostenibile. Secondo l’Amministrazione Presidenziale, durante l’incontro è stata discussa la necessità di investimenti strategici in infrastrutture, istruzione, sanità e settori a valore aggiunto come hub tecnologici, produzione di biometano e data center.  Sul tavolo dell’incontro anche temi come l’aumento degli investimenti nell’economia nazionale, considerando l’importanza della stabilità politica, la prevedibilità fiscale e il  mantenimento di un clima favorevole per gli investitori. Dal canto suo, il presidente ad interim Ilie Bolojan ha riaffermato l’impegno della Romania per la continuazione del percorso euroatlantico, spiegando  che il quadro offre sicurezza agli investitori e contribuisce allo sviluppo a lungo termine dell’economia. L’Amministrazione Presidenziale precisa inoltre che il capo dello stato ha sottolineato che lo sviluppo economico della Romania dipende da attrazione degli investimenti, accesso alla tecnologia moderna e apertura verso i mercati internazionali.

     

    Difesa UE – La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha proposto la creazione di un nuovo fondo per quasi 800 miliardi di euro destinato agli investimenti nella difesa dell’Unione Europea. Le somme saranno spese per sostenere l’Ucraina e per “assumere una maggiore responsabilità per la sicurezza europea”, ha spiegato il capo della Commissione. La presidente della Commissione Europea ha proposto anche un margine di manovra più ampio agli stati membri nel rispetto delle regole solitamente rigide dell’UE su debito e deficit per quello che riguarda le spese destinate alla difesa, nonchè la possibilità di riallocare i fondi destinati allo sviluppo regionale per gli investimenti militari. Da Bucarest, il primo ministro Marcel Ciolacu ha accolto con favore le proposte riguardanti l’esenzione delle spese per la difesa dalla procedura relativa ai disavanzi eccessivi, sottolineando che la Romania ha sempre sostenuto questa soluzione. “L’Europa deve essere preparata a sostenere la propria sicurezza, come proposto anche dalla presidente von der Leyen, attraverso la proposta ReArm Europe”, ha sottolineato Marcel Ciolacu in un post sui social.

     

    Energia – L’energia della Romania deve essere sicura, accessibile e pulita. Lo ha affermato il ministro dell’Energia, Sebastian Burduja a Bruxelles, dove sta esaminando insieme agli esponenti europei il tema della rinegoziazione del PNRR, nonchè l’estensione del periodo di transizione per le centrali a carbone. In un post sui social, Burduja ha spiegato che la Romania si sta adoperando per non perdere neanche un euro di questo denaro, una risorsa indispensabile per le riforme e gli investimenti nel settore energetico del paese.

     

    Moldova- L’Unione Europea stanzierà quest’anno alla Repubblica di Moldova un aiuto aggiuntivo di 60 milioni di euro per il  rafforzamento delle sue capacità di difesa. Lo ha annunciato a Chișinău, il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, precisando che, all’interno dello Strumento europeo per la pace, creato per sostenere le capacità di difesa di vari paesi, la Repubblica di Moldova è il secondo beneficiario, con stanziamenti per quasi 37 milioni. Il presidente del Consiglio Europeo si è recato a Chișinău a tre anni dalla presentazione della domanda di adesione della Repubblica di Moldova all’Unione Europea.

     

    Terremoto – Ricorrono oggi 48 anni dal più grave terremoto che ha colpito la Romania. Il sisma del 4 marzo 1977, di magnitudo 7,2 della scala Richter, ha provocato la morte di 1.570 persone, la maggior parte a Bucarest, causando danni materiali stimati all’epoca ad oltre due miliardi di dollari. Circa 230.000 abitazioni sono state distrutte o gravemente danneggiate e centinaia di unità economiche sono state definitivamente chiuse. Gli specialisti avvertono che, in caso di un terremoto simile a quello del 1977, solo a Bucarest potrebbero crollare centinaia di edifici. Ogni anno in Romania si registrano più di 100 terremoti di magnitudo superiore a 3 della scala Richter.

     

     

     

     

     

  • 03.03.2025 (aggiornamento)

    03.03.2025 (aggiornamento)

    Ucraina – Il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, ha dichiarato che le garanzie di sicurezza fornite all’Ucraina riguardano, di fatto, l’intero Fianco Orientale, dal Baltico al Mar Nero, ma che non potranno essere assicurate senza il sostegno degli Stati Uniti. Presente al vertice informale di Londra, Bolojan ha spiegato che si è trattato di un incontro di coordinamento in vista del Consiglio Europeo del 6 marzo e della riunione del 7 marzo con i leader dei paesi che non sono membri dell’Unione Europea, ma che auspicano una soluzione in grado di assicurare una pace sicura in Ucraina. Stando a Ilie Bolojan, i leader riuniti a Londra hanno concordato di mantenere il sostegno finanziario e militare fornito all’Ucraina.

     

    Politica – Il gruppo parlamentare del Partito della Gente Giovane (POT) ha avviato la raccolta di firme per la sospensione di Ilie Bolojan dalla carica di presidente del Senato e, implicitamente, da quella di capo dello stato ad interim. La leader della formazione politica all’opposizione, Anamaria Gavrilă, ha affermato che Bolojan ha gravemente superato le sue attribuzioni e non ha consultato i cittadini sulla decisione di aumentare le spese per il settore della difesa. Per avviare la procedura di sospensione del capo dello stato, la richiesta dovrà essere firmata da almeno un terzo del numero dei parlamentari, ovvero 117 senatori e deputati. L’iniziativa avviene nel contesto in cui POT si è unito ad altri due partiti di opposizione, l’Alleanza per l’Unione dei Romeni (AUR) e SOS Romania, nel contestare alla Corte Costituzionale la legge in base alla quale l’Esercito romeno riceve il permesso di abbattere i droni che violano lo spazio aereo nazionale. Sempre dall’opposizione, l’Unione Salvate Romania (USR) ritiene riprovevole e pericolosa l’iniziativa dei tre partiti. La leader dell’USR, Elena Lasconi, ha accusato i loro rappresentanti di non lottare per la Romania, ma contro di essa, tentando di bloccare le misure che proteggono la popolazione che vive in prossimità del confine con l’Ucraina e di sabotare la capacità della Romania di rispondere ad una minaccia reale.

     

    Moldova – L’Unione Europea stanzierà quest’anno un aiuto aggiuntivo di 60 milioni di euro alla Repubblica di Moldova per il rafforzamento delle sue capacità di difesa. Lo ha annunciato a Chișinău il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, precisando che, nell’ambito del Fondo Europeo per la Pace, creato per sostenere le capacità di difesa di diversi paesi, la Moldova è il secondo beneficiario, con uno stanziamento di quasi 137 milioni di euro. Il capo del Consiglio Europeo si è recato a Chișinău in occasione del terzo anniversario dalla presentazione della domanda di adesione della Moldova all’Unione Europea. Questo fine settimana si è trovato a Chișinău anche il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, il quale ha precisato che Bucarest chiederà, a livello europeo, un maggiore sostegno finanziario, expertise e progetti per la Moldova. Inoltre, il governo di Bucarest continuerà a mantenere un price cap per buona parte dell’elettricità venduta alla Moldova.

     

    Elezioni – Secondo l’Ufficio Elettorale Centrale, il numero stimato di schede necessarie ai seggi elettorali organizzati all’estero per le presidenziali è di 3.600.000, per ogni turno di votazione. In Romania, il primo turno delle presidenziali si svolgerà il 4 maggio mentre il secondo è previsto due settimane dopo.

     

    Governo – Il Governo romeno intende adottare questa settimana una decisione volta a ridurre il numero di segretari di stato. Secondo fonti governative, le discussioni su questo tema si sono concluse nella coalizione di governo PSD-PNL-UDMR, e ora il gabinetto guidato dal socialdemocratico Marcel Ciolacu sta valutando l’adozione della normativa. Le stesse fonti hanno inoltre precisato che i ministeri che hanno 6 o 7 cariche di segretari di stato dovranno mantenere al massimo 4. Nel contempo, nelle aziende pubbliche, i segretari di stato rimasti in carica che fanno parte anche dei consigli di amministrazione, dovranno scegliere tra i due incarichi. La misura risponde a una sollecitazione della Commissione Europea, secondo la quale nei consigli di amministrazione devono essere nominati professionisti e non politici. Sempre questa settimana, Marcel Ciolacu continua il dialogo con i ministri sul tema del raggiungimento delle tappe fondamentali previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

     

    Romania-Polonia – La Romania e la Polonia si confrontano con minacce provenienti soprattutto dalle regioni collocate oltre i loro confini orientali, dove la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina mina l’ordine internazionale basato sulle regole e sui principi fondamentali sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale. Lo indica il MAE, in occasione della celebrazione della Giornata della Solidarietà romeno-polacca. Istituita simultaneamente nel 2023, la giornata rappresenta un simbolo dei legami duraturi che uniscono il popolo romeno e polacco, nonchè un riferimento significativo del continuo interesse e desiderio dei due paesi di consolidare e sviluppare il loro partenariato strategico. La data del 3 marzo è stata scelta per ricordare l’anniversario della firma del  documento sulla Convenzione di alleanza difensiva tra il Regno di Romania e la Repubblica di Polonia risalente al 1921.

     

    Procura Europea – La Procura Europea, guidata dalla romena Laura Codruţa Kovesi, ha esaminato nel 2024 oltre 6.500 segnalazioni, il doppio rispetto all’anno precedente. Secondo un rapporto dell’istituzione, tutte le indagini in corso ammontano a oltre 2.600 casi per un pregiudizio stimato a quasi 25 miliardi di euro. La metà dei pregiudizi è collegata a frodi transfrontaliere sull’IVA, mentre al secondo posto ci sono i reati sui fondi europei. Dal rapporto risulta inoltre che l’istituzione ha congelato lo scorso anno beni per un valore di quasi un miliardo di euro. Oltre il 70% delle segnalazioni di possibili reati provengono dal settore privato, il 27% dalle autorità nazionali e solo l’1,7% dalle istituzioni europee. Ex capo della Direzione Nazionale Anticorruzione in Romania, Kovesi ha chiesto il ridimensionamento della Procura Europea per far fronte alle realtà individuate.

     

    Cinema – Dal 3 al 9 marzo, Bucarest ospita la quarta edizione del Festival Visuali Italiane – Nuovo Cinema Italiano in Romania. La rassegna organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura della Capitale romena, in collaborazione con il Cinema Museo del Contadino, si è aperta stasera con “Vermiglio” di Maura Delpero. Gli altri film in programma sono “Gloria!” di Margherita Vicario, “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini, “Iddu – L’ultimo padrino” di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza “Diciannove” di Giovanni Tortorici, “Io sono l’amore e “Queer” di Luca Guadagnino, “Real” di Adele Tulli, “Campo di battaglia” di Gianni Amelio, “Hey Joe” di Claudio Giovannesi e “Sulla terra leggeri” di Sara Fgaier. Visuali Italiane propone, per la prima volta, anche quattro cortometraggi, in partenariato con BIEFF: “Allégorie Citadine” di Alice Rohrwacher, “Z.O.” di Loris G. Nese, “Majonezë” di Giulia Grandinetti e “Las memorias perdidas de los árboles” di Antonio La Camera. Visuali Italiane 2025 avrà anche edizioni regionali a Cluj-Napoca, Craiova, Timișoara, Iași e Sibiu.

  • 03.03.2025

    03.03.2025

    Ucraina – Il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, ha dichiarato che le garanzie di sicurezza fornite all’Ucraina riguardano, di fatto, l’intero Fianco Orientale, dal Baltico al Mar Nero, ma che non potranno essere assicurate senza il sostegno degli Stati Uniti. Presente al vertice informale di Londra, Bolojan ha spiegato che si è trattato di un incontro di coordinamento in vista del Consiglio Europeo del 6 marzo e della riunione del 7 marzo con i leader dei paesi che non sono membri dell’Unione Europea, ma che auspicano una soluzione in grado di assicurare una pace sicura in Ucraina. Stando a Ilie Bolojan, i leader riuniti a Londra hanno concordato di mantenere il sostegno finanziario e militare fornito all’Ucraina.

     

    Romania – Repubblica di Moldova – In visita ufficiale a Chisinau, il presidente ad interim Ilie Bolojan ha assicurato che la Romania chiederà, a livello europeo, un maggiore sostegno finanziario, expertise e progetti per la Moldova. Inoltre, il governo di Bucarest continuerà a mantenere un price cap per buona parte dell’elettricità venduta alla Moldova. Dal canto suo, la presidente Maia Sandu ha affermato che la Romania rappresenta il migliore amico e il partner più importante della Moldova, sul quale Chisinau ha fatto affidamento in ogni circostanza. Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, sia Bucarest che Chisinau sostengono Kiev nei suoi sforzi per raggiungere una pace giusta e duratura.

     

    Elezioni – Secondo l’Ufficio Elettorale Centrale, il numero stimato di schede necessarie ai seggi elettorali organizzati all’estero per le presidenziali è di 3.600.000, per ogni turno di votazione. In Romania, il primo turno delle presidenziali si svolgerà il 4 maggio mentre il secondo è previsto due settimane dopo.

     

    Governo – Il Governo romeno intende adottare questa settimana una decisione volta a ridurre il numero di segretari di stato. Secondo fonti governative, le discussioni su questo tema si sono concluse nella coalizione di governo PSD-PNL-UDMR, e ora il gabinetto guidato dal socialdemocratico Marcel Ciolacu sta valutando l’adozione della normativa. Le stesse fonti hanno inoltre precisato che i ministeri che hanno 6 o 7 cariche di segretari di stato dovranno mantenere al massimo 4. Nel contempo, nelle aziende pubbliche, i segretari di stato rimasti in carica che fanno parte anche dei consigli di amministrazione, dovranno scegliere tra i due incarichi. La misura risponde a una sollecitazione della Commissione Europea, secondo la quale nei consigli di amministrazione devono essere nominati professionisti e non politici. Sempre questa settimana, Marcel Ciolacu continua il dialogo con i ministri sul tema del raggiungimento delle tappe fondamentali previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

     

    Romania-Polonia – La Romania e la Polonia si confrontano con minacce provenienti soprattutto dalle regioni collocate oltre i loro confini orientali, dove la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina mina l’ordine internazionale basato sulle regole e sui principi fondamentali sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale. Lo indica il MAE, in occasione della celebrazione della Giornata della Solidarietà romeno-polacca. Istituita simultaneamente nel 2023, la giornata rappresenta un simbolo dei legami duraturi che uniscono il popolo romeno e polacco, nonchè un riferimento significativo del continuo interesse e desiderio dei due paesi di consolidare e sviluppare il loro partenariato strategico. La data del 3 marzo è stata scelta per ricordare l’anniversario della firma del  documento sulla Convenzione di alleanza difensiva tra il Regno di Romania e la Repubblica di Polonia risalente al 1921.

     

    Procura Europea – La Procura Europea, guidata dalla romena Laura Codruţa Kovesi, ha esaminato nel 2024 oltre 6.500 segnalazioni, il doppio rispetto all’anno precedente. Secondo un rapporto dell’istituzione, tutte le indagini in corso ammontano a oltre 2.600 casi per un pregiudizio stimato a quasi 25 miliardi di euro. La metà dei pregiudizi è collegata a frodi transfrontaliere sull’IVA, mentre al secondo posto ci sono i reati sui fondi europei. Dal rapporto risulta inoltre che l’istituzione ha congelato lo scorso anno beni per un valore di quasi un miliardo di euro. Oltre il 70% delle segnalazioni di possibili reati provengono dal settore privato, il 27% dalle autorità nazionali e solo l’1,7% dalle istituzioni europee. Ex capo della Direzione Nazionale Anticorruzione in Romania, Kovesi ha chiesto il ridimensionamento della Procura Europea per far fronte alle realtà individuate.

     

    Cinema – Dal 3 al 9 marzo, Bucarest ospita la quarta edizione del Festival Visuali Italiane – Nuovo Cinema Italiano in Romania. La rassegna organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura della Capitale romena, in collaborazione con il Cinema Museo del Contadino, si apre stasera con “Vermiglio” di Maura Delpero. Gli altri film in programma sono “Gloria!” di Margherita Vicario, “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini, “Iddu – L’ultimo padrino” di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza “Diciannove” di Giovanni Tortorici, “Io sono l’amore e “Queer” di Luca Guadagnino, “Real” di Adele Tulli, “Campo di battaglia” di Gianni Amelio, “Hey Joe” di Claudio Giovannesi e “Sulla terra leggeri” di Sara Fgaier. Visuali Italiane propone, per la prima volta, anche quattro cortometraggi, in partenariato con BIEFF: “Allégorie Citadine” di Alice Rohrwacher, “Z.O.” di Loris G. Nese, “Majonezë” di Giulia Grandinetti e “Las memorias perdidas de los árboles” di Antonio La Camera. Visuali Italiane 2025 avrà anche edizioni regionali a Cluj-Napoca, Craiova, Timișoara, Iași e Sibiu.

     

  • 02.03.2025 (aggiornamento)

    02.03.2025 (aggiornamento)

    Vertice – 15 leader europei e il primo ministro canadese discutono a Londra del sostegno da offrire all’Ucraina, dopo il fallimento dei colloqui Trump-Zelenski a Washington, ma anche della creazione di un’identità di sicurezza per l’Europa, nel contesto di un possibile ritiro militare degli Stati Uniti. L’Europa sta attraversando un momento unico per la sua sicurezza, ha affermato il primo ministro britannico Keir Starmer all’inizio dei colloqui. Tra i leader presenti al vertice ci sono il presidente della Francia, il cancelliere della Germania, i primi ministri di Italia e Polonia, nonché il leader ucraino Volodymyr Zelenski, mentre la Romania è rappresentata dal presidente ad interim Ilie Bolojan. All’ordine del giorno dell’incontro di Londra ci sono anche le garanzie di sicurezza che gli europei vogliono concedere all’Ucraina nei confronti della Russia. L’urgente aumento del sostegno all’Ucraina e alla difesa europea saranno i temi principali del vertice europeo straordinario che sarà organizzato il 6 marzo. L’esecutivo dell’UE metterà sul tavolo del Consiglio la proposta di fornire rapidamente aiuti militari all’Ucraina, per un valore di 20 miliardi di euro. Inoltre, la Commissione e gli Stati membri si consulteranno sui nuovi strumenti che permetterebbero ai Paesi dell’Unione di aumentare le spese per la difesa quest’anno, senza che sia attivata nei loro confronti la procedura di infrazione per il superamento del deficit di bilancio. Non in ultimo, i leader degli Stati membri discuteranno dei negoziati di pace avviati da Trump e Putin senza consultare né invitare né l’Ucraina né l’Europa al tavolo dei negoziati. Il capo della diplomazia europea, Kaja Kallas, ha affermato che se l’Ucraina non sarà soddisfatta dell’esito dei negoziati, l’UE continuerà a sostenere militarmente Kiev.

    Elezioni presidenziali – I partiti, le alleanze politiche ed elettorali, le organizzazioni appartenenti alle minoranze nazionali e i candidati indipendenti hanno a disposizione ancora due settimane per presentare all’Ufficio Elettorale Centrale le loro candidature per le elezioni presidenziali di maggio. Secondo il decreto governativo che ha stabilito il calendario elettorale e che è attualmente in dibattito al Parlamento, la campagna elettorale inizierà il 4 aprile e durerà un mese. Nel Paese le votazioni si svolgeranno il 4 maggio, mentre all’estero avranno luogo in tre giorni, ovvero il 2, 3 e 4 maggio. La votazione per un eventuale secondo turno si svolgerà il 18 maggio, alle stesse condizioni. Questa settimana, il Parlamento ha revocato a Toni Greblă la carica di presidente dell’Autorità Elettorale Permanente e ha nominato un presidente ad interim, e il Consiglio Nazionale dell’Audiovisivo ha approvato l’insieme delle regole relative allo svolgimento della campagna elettorale nell’audiovisivo.

    Governo – Il governo romeno intende adottare la prossima settimana un decreto per ridurre il numero dei segretari di Stato, hanno riferito fonti governative. Le discussioni su questo tema si sono concluse nella coalizione governativa formata da PSD-PNL-UDMR, e ora il governo guidato dal socialdemocratico Marcel Ciolacu sta valutando l’adozione di questo atto normativo, che prevede solo 54 segretari di stato. Le fonti hanno inoltre precisato che i ministeri che attualmente hanno 6 o 7 posti di segretario di Stato ne manterranno al massimo 4, e ciascuno di loro sarà convalidato in una seduta della coalizione. Anche i segretari di Stato che rimarranno e che fanno parte dei consigli di amministrazione delle società statali dovranno scegliere tra i due incarichi. Quest’ultima è una richiesta della Commissione Europea, che desidera che nei consigli di amministrazione vengano nominati professionisti e non politici. Sempre la prossima settimana, Ciolacu proseguirà il dialogo con i ministri sul tema del raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’assorbimento dei fondi europei, attraverso questo piano, incontra una serie di problemi, e il primo ministro romeno vuole sapere quali sono le fasi dei progetti in corso.

    Proteste – Sabato a Bucarest si è svolta una grande manifestazione contro il governo e in sostegno dell’ex candidato indipendente Călin Georgescu, indagato da qualche giorno sotto controllo giudiziario per diversi crimini. Alla protesta, organizzata dall’AUR (partito sovranista all’opposizione), hanno partecipato decine di migliaia di persone. I manifestanti hanno chiesto le dimissioni del primo ministro Marcel Ciolacu e la ripresa del secondo turno delle elezioni presidenziali, annullate interamente l’anno scorso dalla Corte Costituzionale. Anche Călin Georgescu è venuto alla protesta. L’ex candidato, accusato di istigazione ad azioni contro l’ordine costituzionale, ha dichiarato di voler essere giudicato tramite il voto dei romeni, ma ha annunciato che per ora aspetta a presentare la sua candidatura alle presidenziali di maggio. Alla manifestazione sono venuti anche politici provenienti da Bulgaria, Polonia, Italia e Spagna, che hanno tenuto discorsi a sostegno di Georgescu.

    Rugby – La nazionale maschile di rugby della Romania è stata battuta dalla nazionale georgiana con il punteggio di 43-5, nelle semifinali del Campionato Europeo di Rugby 2025. Dopo la partita, disputata oggi nella capitale georgiana Tbilisi, la squadra ospitante ha vinto anche la Coppa Antim Ivireanu, trofeo che viene messo in palio negli scontri diretti tra le due nazionali. Nell’altra semifinale, il Portogallo è stato sconfitto ieri dalla Spagna, per 42-31, a Lisbona. Così, Georgia e Portogallo si contenderanno il trofeo europeo, mentre Romania e Spagna si contenderanno il terzo posto. Le due finali sono in programma nel periodo 14 – 16 marzo.

  • 02.03.2025

    02.03.2025

    Vertice – I leader alleati dell’Ucraina, compreso il presidente romeno ad interim, Ilie Bolojan, si riuniscono questo pomeriggio a Londra per un vertice considerato cruciale. Si discuterà delle nuove garanzie di sicurezza in vista di una delusione degli USA dopo lo scontro pubblico di venerdì tra Donald Trump e Volodymyr Zelenski. Il presidente ucraino è stato accolto ieri calorosamente dal premier britannico, Keir Starmer, e decine di persone si sono riunite per applaudirlo davanti alla residenza di Downing Street. Il premier britannico ha assicurato il presidente ucraino dell’«assoluta determinazione» del Regno Unito a sostenere l’Ucraina di fronte all’invasione russa e i due governi hanno firmato un accordo di prestito di 2,26 miliardi di sterline, di cui il presidente ucraino ha detto che sarà utilizato per la produzione interna di armi e sarà rimborsato dagli attivi russi congelati nell’Occidente. Cacciato dalla Casa Bianca, dopo che il presidente Donald Trump lo ha accusato di non essere abbastanza grato e di rifiutare di fare la pace con la Russia, Volodymyr Zelenski ha ricevuto il sostegno dei leader europei, tranne quelli di Ungheria e Slovacchia. L’alto rappresentante europeo per la politica estera e di sicurezza ha dichiarato che il mondo libero ha bisogno di un nuovo leader e che gli europei devono accettare questa sfida. Il capo della NATO, Mark Rutte, ha detto però che il presidente ucraino deve trovare una via per ripristinare i rapporti con Donald Trump, mentre il presidente francese, Emmanuel Macron, ha affermato che, dopo tutta l’irritazione, i due leader dovrebbero arrivare a mettersi d’accordo tramite rispetto e gratitudine.

    Elezioni presidenziali – I partiti, le alleanze politiche ed elettorali, le organizzazioni appartenenti alle minoranze nazionali e i candidati indipendenti hanno a disposizione ancora due settimane per presentare all’Ufficio Elettorale Centrale le loro candidature per le elezioni presidenziali di maggio. Secondo il decreto governativo che ha stabilito il calendario elettorale e che è attualmente in dibattito al Parlamento, la campagna elettorale inizierà il 4 aprile e durerà un mese. Nel Paese le votazioni si svolgeranno il 4 maggio, mentre all’estero avranno luogo in tre giorni, ovvero il 2, 3 e 4 maggio. La votazione per un eventuale secondo turno si svolgerà il 18 maggio, alle stesse condizioni. Questa settimana, il Parlamento ha revocato a Toni Greblă la carica di presidente dell’Autorità Elettorale Permanente e ha nominato un presidente ad interim, e il Consiglio Nazionale dell’Audiovisivo ha approvato l’insieme delle regole relative allo svolgimento della campagna elettorale nell’audiovisivo.

    Proteste – Sabato a Bucarest si è svolta una grande manifestazione contro il governo e in sostegno dell’ex candidato indipendente Călin Georgescu, indagato da qualche giorno sotto controllo giudiziario per diversi crimini. Alla protesta, organizzata dall’AUR (partito sovranista all’opposizione), hanno partecipato decine di migliaia di persone. I manifestanti hanno chiesto le dimissioni del primo ministro Marcel Ciolacu e la ripresa del secondo turno delle elezioni presidenziali, annullate interamente l’anno scorso dalla Corte Costituzionale. Anche Călin Georgescu è venuto alla protesta. L’ex candidato, accusato di istigazione ad azioni contro l’ordine costituzionale, ha dichiarato di voler essere giudicato tramite il voto dei romeni, ma ha annunciato che per ora aspetta a presentare la sua candidatura alle presidenziali di maggio. Alla manifestazione sono venuti anche politici provenienti da Bulgaria, Polonia, Italia e Spagna, che hanno tenuto discorsi a sostegno di Georgescu.

    Rugby – La nazionale maschile di rugby della Romania è stata battuta dalla nazionale georgiana con il punteggio di 43-5, nelle semifinali del Campionato Europeo di Rugby 2025. Dopo la partita, disputata oggi nella capitale georgiana Tbilisi, la squadra ospitante ha vinto anche la Coppa Antim Ivireanu, trofeo che viene messo in palio negli scontri diretti tra le due nazionali. Nell’altra semifinale, il Portogallo è stato sconfitto ieri dalla Spagna, per 42-31, a Lisbona. Così, Georgia e Portogallo si contenderanno il trofeo europeo, mentre Romania e Spagna si contenderanno il terzo posto. Le due finali sono in programma nel periodo 14 – 16 marzo.

  • 01.03.2025 (aggiornamento)

    01.03.2025 (aggiornamento)

    Romania-Moldova – La Romania è il più importante partner della Repubblica di Moldova, sul quale Chişinău ha fatto affidamento in ogni circostanza. È il messaggio trasmesso dalla presidente Maia Sandu all’incontro a Chişinău con il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan. Lei ha sostenuto che in questi tempi difficili questo sostegno è tanto più rilevante. “Al di là dei progetti comuni, siamo legati da una visione per il futuro, dal desiderio di vivere in pace, libertà, democrazia”, ​​ha detto Maia Sandu. Da parte sua, il presidente ad interim Ilie Bolojan ha dichiarato che auspica un consolidamento delle relazioni tra i due Paesi e ha sottolineato di essere venuto a Chişinău per consultarsi con Maia Sandu, in questi momenti complicati per il mondo intero. “Vi assicuro che la Romania sarà al vostro fianco. Sosterremo, accanto ai partner europei, l’intensificazione del sostegno a tutti i livelli: finanziario, di competenze e di progetti. La guerra della Russia contro l’Ucraina continua a generare sfide per la Repubblica di Moldova. La Moldova non è la sola ad affrontare queste sfide. La Romania, così come i suoi numerosi partner esterni, sostiene pienamente l’obiettivo della Repubblica di Moldova di rafforzare la propria resilienza e sicurezza.” Ilie Bolojan è atteso domani a Londra, dove si svolgerà un vertice dedicato all’Ucraina, convocato dal primo ministro britannico Keir Starmer, e al quale parteciperanno numerosi leader europei.

    USA-Ucraina – I leader internazionali, tra cui il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, hanno reagito alla disputa tra Volodymyr Zelenski e Donald Trump, la maggior parte di loro chiedendo la calma e il sostegno all’Ucraina. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha detto a Volodymyr Zelenski di essere forte e coraggioso perché non è solo, nota l’agenia Reuters. Messaggi di incoraggiamento per l’Ucraina sono arrivati ​​anche da Polonia, Norvegia, Canada, Repubblica Ceca, Spagna, Paesi Bassi, Lettonia, Lituania e Gran Bretagna, e il presidente francese Emmanuel Macron ha ricordato che in questo conflitto la Russia è l’aggressore, e gli ucraini sono gli aggrediti e coloro che lottano sia per la propria indipendenza che per la sicurezza dell’Europa. Un messaggio simile è stato inviato dalla presidente della Repubblica Moldova, Maia Sandu, mentre la presidente del consiglio italiana, Georgia Meloni, ha detto che in questi momenti è necessaria l’unità e ha chiesto l’organizzazione di un vertice tra gli USA – l’UE – i loro alleati. Dopo i colloqui tra Zelenski e Trump nello Studio Ovale, il presidente ad interim della Romania ha postato un messaggio sulla rete X in cui ha sottolineato che “la sicurezza dell’Ucraina è cruciale per la sicurezza dell’Europa” e che “dobbiamo essere uniti per lottare per i nostri valori, la libertà e la pace”. L’incontro tra Trump e Zelenski, durante il quale è intervenuto anche il vicepresidente J.D. Vance, si è svolto nello Studio Ovale della Casa Bianca e si è concluso con una lite. Volodymyr Zelenski ha spiegato che dal 2014, quando la Russia ha attaccato per la prima volta l’Ucraina, fino all’invasione su larga scala nel 2022, ci sono stati numerosi tentativi di risolvere il conflitto e regolamentare il cessate il fuoco, ma la Russia ha trasgredito ogni volta i propri impegni. Ecco perché Zelenski ha chiesto al presidente Donald Trump di non accettare compromessi con Vladimir Putin. I due leader americani hanno ribattuto duramente, accusando Volodymyr Zelenski di non essere grato e di non aver ringraziato gli Stati Uniti per il sostegno ricevuto e di rischiare di provocare la terza guerra mondiale. In seguito alla situazione tesa, l’accordo sullo sfruttamento congiunto dei minerali ucraini, richiesto dal presidente Donald Trump come compensazione per il sostegno fornito finora dagli Stati Uniti, non è stato più firmato, e la conferenza stampa congiunta dei due leader è stata annullata.

    Giustizia – Il mercenario Horaţiu Potra, suo figlio e suo fratello sono stati messi sotto indagine internazionale dalla Polizia Romena, dopo che la corte suprema ha deciso di arrestarli. Allo stesso tempo, altri 16 imputati sono già stati messi in custodia cautelare e due persone sono state poste agli arresti domiciliari. Sono tutti accusati di azioni contro l’ordine costituzionale e Horaţiu Potra anche di mancato rispetto del regime delle armi e munizioni e del regime delle sostanze esplosive. Secondo alcune fonti i tre latitanti si troverebbero a Dubai. La procura sostiene che Horaţiu Potra e il suo gruppo di mercenari miravano a infiltrarsi nelle proteste organizzate subito dopo l’annullamento delle elezioni presidenziali dello scorso anno in Romania, per creare caos. Il piano d’azione sarebbe stato messo a punto dall’ex candidato indipendente Călin Georgescu e dai suoi soci in un incontro clandestino, subito dopo l’annullamento delle elezioni. Quanto a Călin Georgescu, mercoledì è stato posto sotto controllo giudiziario per 60 giorni. È indagato per diversi reati, tra cui quello di istigazione ad azioni contro l’ordine costituzionale.

    Drone russo – I frammenti di drone di provenienza russa scoperti, con esplosivi a bordo, in prossimità del valico di frontiera di Giurgiuleşti, al confine orientale della Romania con la Repubblica di Moldova, sono stati fatti esplodere sotto controllo. Sul posto è intervenuta una squadra composta da specialisti del Ministero della Difesa Nazionale, del Servizio Romeno di Informazione e del Ministero degli Interni che hanno eliminato il pericolo. Sul territorio romeno vengono spesso scoperti frammenti di droni utilizzati dalle forze russe negli attacchi contro le infrastrutture civili e militari dell’Ucraina, il che ha portato a numerose proteste rivolte a Mosca da parte della diplomazia di Bucarest. Questa settimana, il Senato romeno ha adottato, in qualità di istituzione con potere decisionale, una legge che permette all’esercito di abbattere i droni che entrano illegalmente nello spazio aereo del Paese.

    Proteste – Qualche migliaio di persone hanno protestato oggi nel centro di Bucarest, su invito del partito sovranista all’opposizione l’Alleanza per l’Unione dei Romeni. Il suo leader, George Simion, ha dichiarato che si è trattato di una manifestazione contro il governo romeno e contro la decisione della Corte Costituzionale di annullare il secondo turno delle elezioni presidenziali dell’anno scorso. I partecipanti sono stati visti anche sventolare bandiere tricolori ed esporre cartelli a favore di Călin Georgescu, candidato indipendente alla presidenza della Romania. Georgescu si è trovato tra i manifestanti e ha accusato le autorità che cercano di bloccare la sua candidatura alle elezioni presidenziali previste a marzo.

    1 marzo – I romeni festeggiano il 1 marzo, il primo giorno di primavera del calendario, la giornata del Mărțişor. L’antica usanza del Mărțişor è registrata dagli etnologi dell’inizio del XX secolo sia tra i romeni, sia tra i bulgari e gli albanesi dei Balcani. In Romania, nelle campagne, il Mărțişor era considerato un portafortuna, un oggetto che proteggeva dalle malattie e dalla sfortuna. Ai bambini veniva legata alla mano una moneta d’argento con un filo ritorto di lana o cotone bianco e rosso per proteggerli dalle malattie. Loro appendevano questo filo a un albero dopo 12 giorni, affinché l’albero fosse fruttuoso, oppure al bestiame, affinché fosse sano. Penetrato dal mondo urbano e diventato di moda, il Mărțişor può essere realizzato in argento o oro, indossato come gioiello sul petto o sotto forma di collana. La tradizione del Mărțişor è stato registrata dall’UNESCO nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità nel 2017, in seguito alla presentazione di un dossier multinazionale da parte di Romania, Repubblica di Moldova, Bulgaria e Macedonia del Nord.

  • 01.03.2025

    01.03.2025

    Romania-Moldova – La Romania è il più importante partner della Repubblica di Moldova, sul quale Chişinău ha fatto affidamento in ogni circostanza. È il messaggio trasmesso dalla presidente Maia Sandu all’incontro a Chişinău con il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan. Lei ha sostenuto che in questi tempi difficili questo sostegno è tanto più rilevante. “Al di là dei progetti comuni, siamo legati da una visione per il futuro, dal desiderio di vivere in pace, libertà, democrazia”, ​​ha detto Maia Sandu. Da parte sua, il presidente ad interim Ilie Bolojan ha dichiarato che auspica un consolidamento delle relazioni tra i due Paesi e ha sottolineato di essere venuto a Chişinău per consultarsi con Maia Sandu, in questi momenti complicati per il mondo intero. “Vi assicuro che la Romania sarà al vostro fianco. Sosterremo, accanto ai partner europei, l’intensificazione del sostegno a tutti i livelli: finanziario, di competenze e di progetti. La guerra della Russia contro l’Ucraina continua a generare sfide per la Repubblica di Moldova. La Moldova non è la sola ad affrontare queste sfide. La Romania, così come i suoi numerosi partner esterni, sostiene pienamente l’obiettivo della Repubblica di Moldova di rafforzare la propria resilienza e sicurezza.” Ilie Bolojan è atteso domani a Londra, dove si svolgerà un vertice dedicato all’Ucraina, convocato dal primo ministro britannico Keir Starmer, e al quale parteciperanno numerosi leader europei.

    USA-Ucraina – I leader internazionali, tra cui il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, hanno reagito alla disputa tra Volodymyr Zelenski e Donald Trump, la maggior parte di loro chiedendo la calma e il sostegno all’Ucraina. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha detto a Volodymyr Zelenski di essere forte e coraggioso perché non è solo, nota l’agenia Reuters. Messaggi di incoraggiamento per l’Ucraina sono arrivati ​​anche da Polonia, Norvegia, Canada, Repubblica Ceca, Spagna, Paesi Bassi, Lettonia, Lituania e Gran Bretagna, e il presidente francese Emmanuel Macron ha ricordato che in questo conflitto la Russia è l’aggressore, e gli ucraini sono gli aggrediti e coloro che lottano sia per la propria indipendenza che per la sicurezza dell’Europa. Un messaggio simile è stato inviato dalla presidente della Repubblica Moldova, Maia Sandu, mentre la presidente del consiglio italiana, Georgia Meloni, ha detto che in questi momenti è necessaria l’unità e ha chiesto l’organizzazione di un vertice tra gli USA – l’UE – i loro alleati. Dopo i colloqui tra Zelenski e Trump nello Studio Ovale, il presidente ad interim della Romania ha postato un messaggio sulla rete X in cui ha sottolineato che “la sicurezza dell’Ucraina è cruciale per la sicurezza dell’Europa” e che “dobbiamo essere uniti per lottare per i nostri valori, la libertà e la pace”. L’incontro tra Trump e Zelenski, durante il quale è intervenuto anche il vicepresidente J.D. Vance, si è svolto nello Studio Ovale della Casa Bianca e si è concluso con una lite. Volodymyr Zelenski ha spiegato che dal 2014, quando la Russia ha attaccato per la prima volta l’Ucraina, fino all’invasione su larga scala nel 2022, ci sono stati numerosi tentativi di risolvere il conflitto e regolamentare il cessate il fuoco, ma la Russia ha trasgredito ogni volta i propri impegni. Ecco perché Zelenski ha chiesto al presidente Donald Trump di non accettare compromessi con Vladimir Putin. I due leader americani hanno ribattuto duramente, accusando Volodymyr Zelenski di non essere grato e di non aver ringraziato gli Stati Uniti per il sostegno ricevuto e di rischiare di provocare la terza guerra mondiale. In seguito alla situazione tesa, l’accordo sullo sfruttamento congiunto dei minerali ucraini, richiesto dal presidente Donald Trump come compensazione per il sostegno fornito finora dagli Stati Uniti, non è stato più firmato, e la conferenza stampa congiunta dei due leader è stata annullata.

    Giustizia – Il mercenario Horaţiu Potra, suo figlio e suo fratello sono stati messi sotto indagine internazionale dalla Polizia Romena, dopo che la corte suprema ha deciso di arrestarli. Allo stesso tempo, altri 16 imputati sono già stati messi in custodia cautelare e due persone sono state poste agli arresti domiciliari. Sono tutti accusati di azioni contro l’ordine costituzionale e Horaţiu Potra anche di mancato rispetto del regime delle armi e munizioni e del regime delle sostanze esplosive. Secondo alcune fonti i tre latitanti si troverebbero a Dubai. La procura sostiene che Horaţiu Potra e il suo gruppo di mercenari miravano a infiltrarsi nelle proteste organizzate subito dopo l’annullamento delle elezioni presidenziali dello scorso anno in Romania, per creare caos. Il piano d’azione sarebbe stato messo a punto dall’ex candidato indipendente Călin Georgescu e dai suoi soci in un incontro clandestino, subito dopo l’annullamento delle elezioni. Quanto a Călin Georgescu, mercoledì è stato posto sotto controllo giudiziario per 60 giorni. È indagato per diversi reati, tra cui quello di istigazione ad azioni contro l’ordine costituzionale.

    Proteste – Qualche migliaio di persone protestano oggi nel centro di Bucarest, su invito del partito sovranista all’opposizione l’Alleanza per l’Unione dei Romeni. Il suo leader, George Simion, ha dichiarato che si tratta di una manifestazione contro il governo romeno e contro la decisione della Corte Costituzionale di annullare il secondo turno delle elezioni presidenziali dell’anno scorso. I partecipanti sono stati visti anche sventolare bandiere tricolori ed esporre cartelli a favore di Călin Georgescu, candidato indipendente alla presidenza della Romania.

    1 marzo – I romeni festeggiano il 1 marzo, il primo giorno di primavera del calendario, la giornata del Mărțişor. L’antica usanza del Mărțişor è registrata dagli etnologi dell’inizio del XX secolo sia tra i romeni, sia tra i bulgari e gli albanesi dei Balcani. In Romania, nelle campagne, il Mărțişor era considerato un portafortuna, un oggetto che proteggeva dalle malattie e dalla sfortuna. Ai bambini veniva legata alla mano una moneta d’argento con un filo ritorto di lana o cotone bianco e rosso per proteggerli dalle malattie. Loro appendevano questo filo a un albero dopo 12 giorni, affinché l’albero fosse fruttuoso, oppure al bestiame, affinché fosse sano. Penetrato dal mondo urbano e diventato di moda, il Mărțişor può essere realizzato in argento o oro, indossato come gioiello sul petto o sotto forma di collana. La tradizione del Mărțişor è stato registrata dall’UNESCO nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità nel 2017, in seguito alla presentazione di un dossier multinazionale da parte di Romania, Repubblica di Moldova, Bulgaria e Macedonia del Nord.

  • 28.02.2025

    28.02.2025

    Politica – Il Parlamento bicamerale di Bucarest ha bocciato la mozione di sfiducia inoltrata dalle opposizioni sovraniste AUR, S.O.S Romania e POT contro il governo PSD-PNL-UDMR, guidato dal socialdemocratico Marcel Ciolacu. Sono stati contati 147 voti favorevoli e uno contrario. Il documento non è stato votato dai parlamentari della maggioranza e dai rappresentanti dell’USR (opposizione dichiarata filoeuropea). Per la rimozione del governo sarebbero stati necessari 233 voti favorevoli. Il primo ministro Marcel Ciolacu ha dichiarato che, con questa iniziativa, i firmatari hanno voluto creare caos, in momenti nei quali i romeni  aspettano impegno e responsabilità da parte delle autorità  dello stato. Dal canto loro, i promotori della sfiducia hanno lanciato una serie di accuse contro il primo ministro, tra cui l’inosservanza del programma di governo o il modo in cui sono state organizzate  le elezioni dell’anno scorso. Secondo la Costituzione, una volta bocciata, i deputati e i senatori che l’hanno firmata non possono più proporre una nuova sfiducia nella stessa sessione parlamentare.

     

    Autorità Elettorale Permanente – La plenaria del Parlamento di Bucarest ha deciso la revoca dall’incarico del presidente dell’Autorità Elettorale Permanente, Toni Greblă. A favore hanno votato 267 parlamentari, 56 sono stati contrari, mentre 71 si sono astenuti. Le commissioni giuridiche delle due camere avevano presentato in precedenza un rapporto sull’adozione della richiesta di rimozione dall’incarico di Grebla. Secondo la sollecitazione, “a marzo 2023, due giorni dopo la sua nomina nell’incarico, Toni Greblă ha stabilito la sua indennità mensile in violazione della legge, secondo il livello del salario minimo lordo pagato alla data della sua nomina (3.000 lei, l’equivalente di circa 600 euro), malgrado  il congelamento del livello retributivo a 2.080 lei, il valore delle somme indebitamente riscosse per gli anni 2023 – 2024 essendo accertato anche dalla Corte dei Conti”. D’altra parte, nel 2024, malgrado l’esistenza di un contratto di sede in vigore per il funzionamento dell’Ufficio Elettorale Centrale, Greblă ha spostato la sede dell’istituzione, siglando un nuovo contratto, con effetti sul bilancio dell’AEP e, implicitamente, sul bilancio dello stato. Il vicepresidente dell’Autorità Elettorale Permanente, Zsombor Vajda, ha assunto la guida ad interim dell’istituzione.

     

    Difesa – “Siamo convinti che la NATO rimarrà un importante scudo di sicurezza non solo in Europa, ma anche in altre parti del mondo e che gli Stati Uniti saranno i garanti di questa stabilità”. Così il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, nella prima conferenza stampa organizzata dall’assunzione del mandato. Bolojan si è pronunciato per l’aumento delle spese per la difesa degli stati alleati. “Con buona ragione, questa discussione è nata in relazione al fatto che il contributo di alcuni paesi europei sia troppo basso rispetto ai vantaggi, rispetto alla protezione della quale dispongono”, ha spiegato il presidente ad interim. Ilie Bolojan sostiene che la quota di responsabilità dei Paesi europei deve aumentare nella struttura di spesa della Nato, “affinché questa parte del mondo rimanga stabile, nonchè per una maggiore assunzione di responsabilità su questa componente”.

     

    Moldova – Il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, effettuerà lunedì una visita di lavoro nella Repubblica di Moldova (a maggioranza romenofona), a tre anni dalla presentazione della domanda di adesione di questo paese all’Unione Europea. Secondo la presidenza di Chișinău, Costa ha previsto, tra l’altro, un incontro con la presidente filo-occidentale Maia Sandu. La Repubblica di Moldova ha presentato domanda di adesione all’UE il 3 marzo 2022 e, a meno di un anno, la Commissione Europea ha dato il via libera. A giugno 2024 sono iniziati ufficialmente i negoziati di adesione.

     

    Giustizia – In Romania, gli inquirenti della Procura Generale chiedono l’arresto preventivo del mercenario Horațiu Potra, vicino all’ex candidato indipendente alle presidenziali, Călin Georgescu. 18 persone accusate nello stesso fascicolo sono già state fermate. Potra ha lasciato il paese prima delle perquisizioni in cui gli inquirenti hanno trovato decine di armi letali nelle sue proprietà e in quelle dei suoi parenti. Sono state scoperte anche ingenti somme di denaro, 3.300.000 dollari e 700.000 lei, oltre a 24 chilogrammi d’oro. Potra è accusato di tentati atti contro l’ordine costituzionale, istigazione pubblica e operazioni illegali con articoli pirotecnici. Per incitamento ad azioni contro l’ordine costituzionale viene indagato anche Călin Georgescu, sottoposto al controllo giudiziario. Altre accuse mosse contro Georgescu sono la comunicazione di informazioni false, dichiarazioni false continuate, fondazione di organizzazione a carattere fascista, razzista o xenofobo, adesione o sostegno, in qualsiasi forma, di questo tippo di raggruppamento,  promozione del culto di persone colpevoli di crimini di genocidio contro l’umanità e crimini di guerra, o la fondazione di un’organizzazione a carattere antisemita.
    Călin Georgescu ha contestato il controllo giudiziario in tribunale.

     

    Insegnamento – Oltre  40 istituzioni educative dall’estero, prestigiose università e scuole superiori saranno presenti alla Fiera Mondiale dell’Educazione, che si svolgerà il 1° marzo a Bucarest. Secondo l’organizzatore, il consulente educativo per gli studi all’estero – IntegralEdu, i giovani romeni interessati a studiare all’estero vogliono imparare la tecnologia, l’economia, l’ingegneria, ma anche l’arte. Inoltre, sono sempre più attratti dai campi accademici per prepararsi all’ammissione alle scuole superiori e alle università d’élite. Secondo IntegralEdu, le 5 principali destinazioni di studio per i giovani romeni sono i Paesi Bassi, il Regno Unito, la Spagna, il Belgio e l’Italia. Altri paesi, come Spagna, Francia e Germania, saranno presenti alla fiera con curricula in inglese.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

  • 27.02.2025 (aggiornamento)

    27.02.2025 (aggiornamento)

    Energia – Il Governo romeno ha adottato un’ordinanza d’urgenza che proroga fino al prossimo 30 giugno il price cap imposto alle tariffe per l’elettricità. L’Esecutivo ha deciso di estendere il periodo di tetto massimale anche per i gas naturali fino all’inizio di aprile 2026. La proroga di 12 mesi del price cap per il gas è stata decisa per evitare eventuali rincari nel momento del ripristino delle scorte per l’inverno successivo. Recentemente, il ministro dell’Energia, Sebastian Burduja, ha dichiarato che l’Esecutivo si propone di proteggere i romeni e di sostenere la competitività delle imprese romene. Dopo la liberalizzazione del mercato dell’energia dal 1° gennaio 2021, la Romania si annovera tra i paesi europei più colpiti dai prezzi record per elettricità e gas. Limitando i prezzi, utenti privati ​​e agenti industriali si trovano, tuttavia, al riparo dai prezzi esorbitanti.

     

    Deficit – Nel primo mese di quest’anno, il deficit di bilancio della Romania è salito fino allo 0,58% del Pil, rispetto allo 0,4 rilevato nello stesso periodo dell’anno scorso. Secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Finanze, le entrate totali al bilancio dello stato ammontano a quasi 47 miliardi di lei, in calo dell’1,4%,  causa la riduzione dei fondi europei o del calo di alcune categorie di entrate correnti come l’IVA o le accise. D’altra parte, le spese sono aumentate del 4,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il Ministero delle Finanze ricorda che il bilancio per l’anno in corso si basa su una crescita economica del 2,5% e su un deficit di bilancio pari al 7% del PIL. Nel 2024 il disavanzo pubblico è salito all’8,65% del Pil, dal 5,61rilevato nel 2023.

     

    Politica – La sfiducia inoltrata dall’opposizione sovranista AUR, SOS e POT contro il governo PSD-PNL-UDMR sarà discussa e votata domani. Secondo i firmatari, l’Esecutivo in carica è uno illegittimo, ha perso la sua credibilità, associando alcuni dei suoi membri ai protagonisti di un clamoroso procedimento penale, e non rispetta il proprio programma di governo, nel quale prometteva, tra l’altro, l’aumento di assegni e pensioni. L’opposizione USR, dichiaratamente pro-europea, ha annunciato che non voterà a favore della mozione. Dal canto loro, i rappresentanti della coalizione di maggioranza affermano che la Romania ha bisogno di soluzioni serie, non di strategie d’immagine.

     

    Giustizia – L’ex candidato alle elezioni presidenziali annullate lo scorso anno, il sovranista indipendente Călin Georgescu, è stato sottoposto al controllo giudiziario per un periodo di 60 giorni, dopo che ieri è stato interrogato presso la sede della Procura Generale. Secondo la legge, mentre si trova sotto controllo giudiziario, l’ex candidato non può lasciare il paese e deve presentarsi periodicamente alla polizia. Sono state presentate nei suoi confronti sei accuse di reati, alcuni dei quali continuati. Uno di questi rappresenta una novità in Romania: incitamento ad azioni contro l’ordine costituzionale, un reato per il quale nessuno è mai stato sottoposto a un’inchiesta penale.

     

    Agricoltori – Gli agricoltori romeni si sono solidarizzati con i loro colleghi europei di Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Austria, protestando contro le politiche agricole europee, considerate ingiuste, nonchè contro o le massicce importazioni di prodotti agricoli da paesi terzi. Secondo l’Alleanza per l’Agricoltura e la Cooperazione,  gli agricoltori romeni devono far fronte alle distorsioni del mercato causate dalle importazioni esenti da dazi dall’Ucraina, all’impatto dell’accordo commerciale UE-Mercosur sulla competitività della produzione agricola europea o all’aumento del carico burocratico imposto dalle normative di Bruxelles. I provvedimenti mettono in pericolo la sicurezza alimentare, distruggono le catene di approvvigionamento e incidono sui redditi degli agricoltori, hanno spiegato  i rappresentanti dell’Alleanza, secondo i quali le proteste sono un segnale forte della necessità di rivedere le attuali politiche agricole per garantire un futuro sostenibile agli agricoltori di tutta l’Unione Europea.

     

    Romania-Moldova – Il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, effettuerà sabato una visita ufficiale nella confinante Repubblica di Moldova (a maggioranza romenofona). Secondo la presidenza di Chisinau, Bolojan ha programmato un incontro con la presidente filo-occidentale Maia Sandu, nel corso del quale verrà riconfermato il rapporto speciale tra la Moldova e la Romania, basato sulla comunanza linguistica, storica e culturale.  Sandu e Bolojan sottolineeranno l’impegno comune per approfondire la cooperazione bilaterale, a beneficio dei cittadini dei due stati.

     

    Indice Democrazie – La Romania è catalogata come un “regime ibrido” dalla rivista britannica The Economist nel suo Indice Globale delle Democrazie per il 2024 ed è il fanalino di coda nell’UE in questo senso. Il punteggio del paese è stato diminuito di 0,46 punti, il che ha comportato un calo di 12 posizioni, fino al 72° posto su 167  stati analizzati. La Romania è ora classificata tra la Repubblica di Moldova e  Papua Nuova Guinea, superata dalle confinanti Ungheria e Bulgaria. La pubblicazione britannica spiega che il motivo principale del calo è stata la decisione della Corte Costituzionale di annullare i risultati delle elezioni presidenziali svoltesi lo scorso anno. The Economist sottolinea che quest’anno il punteggio della Romania potrebbe scendere ancora di più, secondo il modo in cui saranno gestite le elezioni presidenziali di maggio. L’indice creato da The Economist presenta le tendenze globali della democrazia e, secondo il rapporto, il livello di democrazia nel mondo ha registrato un calo da 5,23 nel 2023 fino ad un minimo storico di 5,17  nel 2024. A seconda del punteggio, i paesi sono raggruppati in quattro categorie: “democrazie complete”, “democrazie imperfette”, “regimi ibridi” e “regimi autoritari”. La Norvegia è stata nominata il paese più democratico del mondo, per il 16esimo anno consecutivo, seguita da Nuova Zelanda e Svezia. Il paese che occupa l’ultima posizione nella classifica è l’Afghanistan.

     

    Commercio – Le tariffe che potrebbero essere introdotte dagli Stati Uniti  sul commercio con l’Unione Europea avrebbero effetti minori in Romania, perché le relazioni commerciali del nostro paese sono, per la maggior parte, con gli stati dell’UE. Lo ha dichiarato l’economista capo della Banca Centrale di Bucarest, Valentin Lazea, spiegando che il 72% del commercio estero della Romania si svolge con gli stati dell’Unione Europea. D’altra parte, il rappresentante della Banca Centrale ha richiamato l’attenzione sul fatto che l’aumento globale delle tariffe porterà ad un effetto inflazionistico che farà salire anche i prezzi. Il presidente americano Donald Trump ha annunciato ieri, nella prima riunione del suo gabinetto alla Casa Bianca, che presto saranno imposti dazi doganali del 25% sui prodotti europei importati negli Stati Uniti.

     

    Fratelli Tate – A Bucarest, la Direzione per l’investigazione dei reati di criminalità organizzata e terrorismo (DIICOT) ha confermato che il procuratore di caso ha permesso ai fratelli Andrew e Tristan Tate di lasciare la Romania, precisando che i due si trovano ancora sotto il regime del controllo giudiziario e che devono tornare nel paese. I fratelli Tate, con la doppia cittadinanza britannica e americana, avrebbero lasciato questa mattina la Romania, a bordo di un aereo privato diretto in Florida, negli USA. I due erano stati arrestati tre anni per i reati di stupro, rapimento e riciclaggio di denaro. La settimana scorsa, Financial Times ha scritto che l’amministrazione di Washington sta facendo pressioni sulla Romania affinché annulli le restrizioni imposte contro i due,  ma le autorità di Bucarest hanno smentito l’informazione.