Category: Romania – Italia – Santa Sede – Ordine di Malta – Svizzera

  • “Nemiche del popolo”, mostra sulle donne nelle carceri comuniste all’Accademia di Romania in Roma

    “Nemiche del popolo”, mostra sulle donne nelle carceri comuniste all’Accademia di Romania in Roma

    La mostra presenta 16 studi di casi e i ritratti di 71 donne detenute durante il periodo comunista per motivi politici, classificate dal regime come “nemiche del popolo” per vari motivi: legami con l’Occidente, accuse di “alto tradimento”, resistenza anticomunista sulle montagne, oppure opposizione al processo di nazionalizzazione, ovvero la confisca abusiva delle case e delle terre di proprietà privata, ricordano gli organizzatori. Alcune di loro sono diventate vittime semplicemente perché erano madri, mogli, figlie o sorelle di uomini considerati pericolosi dal regime.

    Oltre alle 71 donne vittime, nella sezione “Le detenute più giovani” vengono presentati diversi casi di bambine nate in carcere, in quanto le loro madri erano incinte al momento dell’arresto.

    All’inaugurazione della mostra, che resterà aperta fino al 10 aprile, interverranno la poetessa e scrittrice Ana Blandiana, che parlerà de “La memoria come forma di giustizia”, la direttrice esecutiva della Fondazione Academia Civică, Ioana Boca, e la curatrice della mostra, Virginia Ion. La presidente dell’Associazione degli ex detenuti politici di Romania, Niculina Moica, racconterà le proprie esperienze di quella atroce realtà.

    Radio Romania Internazionale ha anticipato l’inagurazione con la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin.

     

  • “La cultura romena e gli editori italiani – Ana Blandiana e Sidonia Drăgușanu” all’Accademia di Romania in Roma

    “La cultura romena e gli editori italiani – Ana Blandiana e Sidonia Drăgușanu” all’Accademia di Romania in Roma

    Si tratta di due voci femminili della letteratura romena contemporanea selezionate finora da Elliot Editore per proporle al pubblico italiano. All’evento organizzato dall’Accademia di Romania in collaborazione con Elliot Editore, con il sostegno della Biblioteca Europea tramite il programma “Europa in Circolo”, con il patrocinio dell’Associazione Italiana di Romenistica, saranno presenti Ana Blandiana, Maria Teresa Carbone, Bruno Mazzoni, Loretta Santini e Luisa Valmarin, precisano gli organizzatori.

    Radio Romania Internazionale ha anticipato la serata con la nota professoressa e romenista Luisa Valmarin, che ha tradotto in italiano “Applausi nel cassetto”, l’unico romanzo della poetessa Ana Blandiana, nonchè “Malamore” e “La signora con gli occhiali neri” di Sidonia Drăgușanu. La prof.ssa Luisa Valmarin ha parlato anche dei successivi progetti.

     

  • Visuali Italiane 2025 – Nuovo Cinema Italiano in Romania

    Visuali Italiane 2025 – Nuovo Cinema Italiano in Romania

    Curata dal direttore artistico Eddie Bertozzi, la rassegna sarà aperta il 3 marzo dal celebre “Vermiglio” di Maura Delpero, che ha vinto il Gran Premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia ed è il candidato italiano agli Oscar 2025.

    “Sono tutte produzioni del 2024. C’è un solo film non proprio recentissimo – Io sono l’amore di Luca Guadagnino del 2009, che portiamo in coppia con il suo ultimo film – Queer“, spiega a Radio Romania Internazionale la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Laura Napolitano.

    Gli altri film in programma sono “Gloria!” di Margherita Vicario, “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini, “Iddu – L’ultimo padrino” di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza (seguito da una sessione Q&A con Antonio Piazza), “Diciannove” di Giovanni Tortorici, “Real” di Adele Tulli, “Campo di battaglia” di Gianni Amelio, “Hey Joe” di Claudio Giovannesi, che sarà presente, a sua volta, per una sessione Q&A, e “Sulla terra leggeri” di Sara Fgaier.

    Lo scopo principale del festival è quello di far conoscere al pubblico romeno il meglio della cinematografia italiana recente, puntualizza Laura Napolitano, ricordando che Visuali Italiane propone, per la prima volta, anche quattro cortometraggi. “Allégorie Citadine” di Alice Rohrwacher, “Z.O.” di Loris G. Nese, “Majonezë” di Giulia Grandinetti e “Las memorias perdidas de los árboles” di Antonio La Camera saranno presentati il 9 marzo, a chiusura del Festival.

    Visuali Italiane 2025 avrà anche edizioni regionali a Cluj-Napoca (13-16 marzo), Craiova (21-23 marzo), Timișoara (27-30 marzo), Iași (29-30 marzo), nonchè a Sibiu, nell’ambito dell’Este Film Festival (28 maggio – 1 giugno).

     

  • Biennale di Venezia 2025, Romania porta “Human Scale”

    Biennale di Venezia 2025, Romania porta “Human Scale”

    Il tema della Biennale 2025 – “Intelligens. Natural. Artificial. Collective”, proposta dal curatore Carlo Ratti, esplora soluzioni intelligenti per le crisi del momento da una prospettiva transdisciplinare, precisa l’Istituto Culturale Romeno, che il 17 febbraio ha organizzato una conferenza stampa a Bucarest per presentare “Human Scale” al pubblico.

    Si tratta di un’installazione che invita alla riflessione sull’intersezione tra arti visive e architettura, in un dialogo tra i disegni degli architetti romeni del Novecento e l’opera dell’artista Vlad Nancă. Il Padiglione della Romania ai Giardini della Biennale e la Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia offriranno ai visitatori l’opportunità di scoprire un’impressionante collezione di mappe storiche e disegni firmati da noti architetti romeni, moderni e contemporanei.

    Gli organizzatori della partecipazione romena alla 19/a Mostra Internazionale di Architettura di Venezia sono il Ministero della Cultura, il Ministero degli Affari Esteri, l’Istituto Culturale Romeno e l’Unione degli Architetti di Romania.

    Alla Biennale, “Human Scale” propone un consistente programma educativo e di mediazione culturale, che includerà stage professionali per studenti romeni, che saranno custodi alla mostra di Venezia, precisa inoltre l’Istituto Culturale Romeno.

  • “La rinascita delle tradizioni: leggende e mestieri di Primavera” a Venezia

    “La rinascita delle tradizioni: leggende e mestieri di Primavera” a Venezia

    Dal 20 al 25 febbraio, la prestigiosa rappresentanza dell’Istituto Culturale Romeno, in collaborazione con il Comitato di Bucarest della Società Dante Alighieri e l’Università Nazionale di Belle Arti della Capitale romena (UNARTE), invita il pubblico all’esposizione/workshop “La rinascita delle tradizioni: leggende e mestieri di Primavera”.

    Curata dalla prof.ssa Nicoleta Silvia Ioana dell’UNARTE, presidente del Comitato di Bucarest della Società Dante Alighieri, con il contributo del prof. Ovidiu Croitoru, l’esposizione svela al pubblico antiche usanze della cultura tradizionale romena.

    Una delle più amate è Festa di Dragobete, il giorno dell’amore e della rinascita, celebrato in Romania il 24 febbraio. Dragobete è un personaggio mitologico, considerato “l’antenato dell’amore”, un simbolo del legame tra gli esseri umani e la natura, spiega a Radio Romania Internazionale la prof.ssa Nicoleta Silvia Ioana.

    Un’altra amatissima tradizione in Romania, ma anche nello spazio balcanico, è quella del “Mărţişor”: un amuleto portafortuna legato da un filo bianco intrecciato a uno rosso, offerto alle donne all’inizio della primavera. Una tradizione inserita nel Patrimonio dell’UNESCO nel 2017.

    Nell’ambito dell’esposizione ospitata dalla Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, i visitatori avranno anche l’opportunità di partecipare a un laboratorio di creazione di mărţişor, dove potranno confezionare i propri simboli della primavera.

    In ugual misura, nel laboratorio di linoleografia, i visitatori potranno creare opere ispirate alla mitologia e ai simboli delle tradizioni romene, aggiunge la prof.ssa Nicoleta Silvia Ioana.

    “La rinascita delle tradizioni: leggende e mestieri di Primavera” è un’iniziativa volta a promuovere le tradizioni romene, contribuendo al consolidamento dell’identità culturale e stimolando l’interesse per i mestieri e le usanze tradizionali, spiegano gli organizzatori.

  • Colonna Traiana: restauro Statua di San Pietro, l’ambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău, alla presentazione del progetto

    Colonna Traiana: restauro Statua di San Pietro, l’ambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău, alla presentazione del progetto

    Lo riferisce in un post su Facebook l’Ambasciata di Romania in Italia, precisando che la conferenza è stata incentrata sulla presentazione del progetto di restauro della Statua di San Pietro, che svetta in cima alla Colonna Traiana, monumento iconico non solo per il patrimonio di Roma, ma anche per l’identità storica della Romania.

    Nel 2024, il Governo di Romania ha deciso di stanziare 100.000 euro al restauro della Statua di San Pietro, un gesto simbolico che celebra le relazioni bilaterali di successo tra la Romania e l’Italia, rafforzate dal Partenariato Strategico Consolidato e dalla seduta congiunta dei governi romeno e italiano, svoltasi a Roma a febbraio 2024, sottolinea l’Ambasciata.

    Per i romeni in Italia, in Romania e nel mondo, la Colonna Traiana è più di un monumento antico: è l’atto di nascita del popolo romeno, diventato lungo il tempo un luogo di incontro, un riferimento culturale e un simbolo della nostra eredità comune.

    Negli ultimi due anni, la Colonna Traiana è stata al centro di una serie di notevoli iniziative, organizzate o sostenute dall’Ambasciata di Romania in Italia. Dalla mostra “Colonna Traiana. Storia di un Simbolo”, ospitata al Colosseo, alla promozione di una visione artistica contemporanea del monumento attraverso l’opera “Columna mutãtio – La Spirale” dell’artista Luminița Țăranu, l’Ambasciata si è impegnata a preservare e valorizzare questo simbolo dell’eredità comune italo-romena, precisa ancora la fonte.

    “Sono convinta che, attraverso una solida collaborazione tra l’Ambasciata di Romania e le istituzioni culturali italiane, i progetti dedicati alla Colonna Traiana continueranno a svilupparsi, rafforzando ulteriormente il dialogo culturale e storico tra la Romania e l’Italia”, ha precisato l’ambasciatore Gabriela Dancău.

  • Neorealismo italiano e Cinema Ritrovato on Tour in Romania

    Neorealismo italiano e Cinema Ritrovato on Tour in Romania

    Un viaggio nell’universo del Neorealismo italiano, una delle più influenti correnti cinematografiche del Novecento: un invito rivolto al pubblico dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest e dal Cinema Arta di Cluj-Napoca, che ospita le proiezioni dal 4 al 18 febbraio. Verranno proiettati capolavori che hanno cambiato il corso della storia dei cinema: “La Strada” di Federico Fellini, “Umberto D.” di Vittorio De Sica, e “Ossessione” di Luchino Visconti, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Laura Napolitano, presente stasera a Cluj per aprire la rassegna.

    Inoltre, dal 6 al 9 febbraio, Bucarest ospita la seconda edizione del Festival “Cinema Ritrovato on Tour in Romania”, frutto della collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura della Capitale e la Cineteca di Bologna.

    Il “Cinema Ritrovato” è un festival che propone sorprendenti restauri e riscoperte di film, mettendo in risalto il valore del patrimonio cinematografico e l’importanza del restauro e della sua preservazione, ricordano gli organizzatori. La celebre rassegna, che riunisce ogni estate a Bologna cinefili di tutto il mondo, arriva quest’anno alla sua 39/a edizione, precisa Laura Napolitano.

    Dopo l’entusiamo della prima edizione nel 2024, quest’anno il “Cinema Ritrovato on Tour in Romania” sarà ampliato anche a Timișoara e Cluj, aggiunge la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest. La rassegna rende omaggio alla figura di Marcello Mastroianni, il cui centenario della nascita è stato celebrato nel 2024.

    Oltre ai film italiani, gli organizzatori provano a spaziare anche in diverse cinematografie. Al Cinema Elvire Popesco di Bucarest il pubblico potrà vedere “Ieri, oggi, domani” di Vittorio de Sica, “Il posto” di Ermanno Olmi, “Viaggio all’inizio del mondo” di Manoel de Oliveira, “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” di Lina Wertmüller, ma anche “Andriesh” e “Gli affreschi di Kiev” di Sergei Paradjanov e “The Sealed Soil” della regista Marva Nabili, ha detto ancora Laura Napolitano.

  • Anno Cardinale Iuliu Hossu, inaugurato all’Accademia Romena

    Anno Cardinale Iuliu Hossu, inaugurato all’Accademia Romena

    Il 29 gennaio, l’Accademia Romena ha inaugurato con una sessione omaggio l’Anno Cardinale Iuliu Hossu, istituito con la Legge nr. 290/2023, per celebrare la vita, l’opera, la personalità, il martirio, il ruolo determinante nell’attuazione della Grande Unione della Romania e il suo impegno per salvare gli ebrei durante l’Olocausto. Nel 2025, ricorrono 140 anni dalla sua nascita e 55 dalla scomparsa. L’evento è stato organizzato in partenariato con l’Archivio Nazionale della Romania e il Museo Nazionale della Letteratura Romena.

    Iuliu Hossu (1885-1970) ha studiato e si è addottorato in teologia e filosofia presso il Pontificio Collegio De Propaganda Fide di Roma. Gli fu affidato l’onore di leggere la Proclamazione dell’Unione della Transilvania con il Regno di Romania alla Grande Assemblea Nazionale di Alba Iulia, il 1 dicembre 1918. Fu senatore nel Parlamento della Grande Romania, recando un notevole contributo all’elaborazione della legge dei culti religiosi e alla ratifica del Concordato, ricorda l’Accademia Romena, di cui fu eletto membro onorario nel 1945.

    Fu escluso dalla somma istituzione scientifica e culturale romena nel 1948, quando il regime comunista mise al bando anche la Chiesa Greco-Cattolica. A seguito del rifiuto di rinunciare alla fede greco-cattolica, Iuliu Hossu fu incarcerato per oltre 20 anni. Nel 1969, Papa Paolo VI lo creò cardinale in pectore, ma lui rifiutò con umiltà. La nomina fu resa pubblica nel 1973. Le sue parole d’ordine – “La nostra fede è la nostra vita” – intitolano anche il volume di memorie, pubblicato nel 2003.

    Evocando la personalità di Iuliu Hossu in lingua romena, il Nunzio Apostolico a Bucarest, Mons. Giampiero Gloder, lo ha definito come “un grande uomo della Chiesa”, e, citando Papa Paolo VI, ha detto che il cardinale è un gigante.

    Nel corso della sessione moderata dal direttore generale del Museo Nazionale della Letteratura Romena, Ioan Cristescu, le straordinarie doti morali e spirituali del cardinale Iuliu Hossu di pastore della Chiesa Romena Unita con Roma fino alla morte, la sua forza di resistere alla repressione comunista, il suo fermo impegno di difendere e salvare, con il rischio della propria vita, gli ebrei della Transilvania occupata durante la Shoah, sono stati evocati dall’Arcivescovo Metropolita Cattolico di Bucarest, Aurel Percă, dal segretario di stato per i Culti religiosi del Governo romeno, Ciprian Vasile Olinici, dal vescovo greco-cattolico della Capitale, Mihai Frățilă, dal presidente della Federazione delle Comunità Ebraiche di Romania e deputato Silviu Vexler, nonchè dall’accademico Mircea Martin, professore emerito, dalla poetessa Ana Blandiana, membro corrispondente dell’Accademia Romena, dal direttore generale dell’Archivio Nazionale, Cristian Anița, e dalla professoressa universitaria Ruxandra Cesereanu.

    Un messaggio del presidente Klaus Iohannis è stato presentato dal consigliere di stato Cătălina Galer. Al termine della sessione, Romfilatelia ha lanciato l’emissione Anno Cardinale Iuliu Hossu, presentata dalla direttrice generale Cristina Popescu.

     

  • Giorno della Memoria: tavola rotonda dedicata allo scrittore Mihail Sebastian all’Accademia di Romania in Roma

    Giorno della Memoria: tavola rotonda dedicata allo scrittore Mihail Sebastian all’Accademia di Romania in Roma

    L’evento dedicato a questo importante scrittore romeno di origine ebraica si svolge in collaborazione con le editrici Castelvecchi, Edizioni Bordeaux e Humanitas, con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia.

    A dicembre 2024, sono stati pubblicati in Italia due volumi di grande importanza per la ricezione e la conoscenza delle opere letterarie e della personalità di Mihail Sebastian, pseudonimo letterario di Iosif M. Hechter: il romanzo “L’incidente”, a cura di Raoul Precht, presso Bordeaux Edizioni, e “Diario 1935-1941” (traduzione di Mauro Barindi, note di Horia Corneliu Cicortaș, Castelvecchi Editore).

    Interverranno traduttori e studiosi di letteratura e cultura romena: Mauro Barindi, Horia Corneliu Cicortaș, Raoul Precht, Angela Tarantino, Francesco Testa, Luisa Valmarin, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin.

  • “Marco Polo: Il viaggio come incontro”, in mostra all’Accademia di Romania in Roma

    “Marco Polo: Il viaggio come incontro”, in mostra all’Accademia di Romania in Roma

    I commenti in romeno e italiano sono curati dai docenti universitari Smaranda Bratu Elian, Nicoleta Silvia Ioana e Cornel Florin Moraru, precisa l’Accademia di Romania in Roma.

    Si tratta di un approccio interdisciplinare, che presenta aspetti legati alla ricezione della figura di Marco Polo in Romania. Partendo dal testo del libro “Il Milione”, i giovani artisti affrontano il tema del viaggio come punto di incontro tra popoli diversi e ponte tra culture d’Oriente e d’Occidente.

    La mostra è organizzata dall’Università Nazionale di Belle Arti di Bucarest, su iniziativa del Comitato Dante Alighieri di Bucarest, in partenariato con varie istituzioni di cultura romene ed italiane, e curata dalla prof.ssa Nicoleta Silvia Ioana, con il contributo della prof.ssa Smaranda Bratu Elian.

    Le opere di grafica sono realizzate da Matei Rădulescu, Ştefan Roban, Ioana Dimosthenos, Ana Vîrdol, Serena Diaconescu, Cosmin Grigoraş, Silvia–Alexandra Neagu, Lia Hawa Hristescu, Maria–Elena Ionescu, Alexia Bianca Alecu, Sebastian Andrei Lăutaru, coordinati dalla prof.ssa Carmen Apetrei e dal prof. Ovidiu Croitoru. Le sculture sono di Ruxandra Vulpe, con il coordinamento della prof.ssa Elena Dumitrescu, mentre le opere di moda sono firmate da Maryam Dimofte, Damian Hanganu e Harun Mazlam, coordinati dal prof. Răzvan Vasilescu.

    Aperta a Bucarest a ottobre 2024, in occasione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, la mostra d’arte contemporanea “Marco Polo: il viaggio come incontro”, ha iniziato il suo tour italiano proprio nella città natia del grande esploratore, dalla cui scomparsa sono ricorsi 700 anni. Esposta dal 29 ottobre al 3 novembre nella Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, è stata presentata al Castello D’Albertis – Museo delle Culture del Mondo di Genova dal 25 al 30 novembre, per arrivare ora all’Accademia di Romania in Roma, dove rimarrà aperta fino al 31 gennaio.

    La prof.ssa Nicoleta Silvia Ioana, curatrice della mostra e presidente del Comitato di Bucarest della Società Dante Alighieri, ha offerto maggiori dettagli a Radio Romania Internazionale.

     

  • Premi della Cultura Nazionale 2025, riconoscimento al professore e traduttore Bruno Mazzoni

    Premi della Cultura Nazionale 2025, riconoscimento al professore e traduttore Bruno Mazzoni

    Il 14 gennaio, il Teatro “Mihai Eminescu” di Botoșani ha ospitato il Galà dei Premi della Cultura Nazionale 2025. L’evento rientra nella rosa delle “Giornate Eminescu”, organizzate dalla Casa Memoriale del poeta di Ipotești – Centro Nazionale di Studi Mihai Eminescu, in occasione della Giornata della Cultura Nazionale Romena, celebrata il 15 gennaio, quando, nel 1850, nasceva il grande poeta, drammaturgo, narratore e pubblicista.

    Il noto professore e traduttore italiano Bruno Mazzoni, insignito del Premio nazionale per la traduzione dalla letteratura romena e lo sviluppo degli studi romeni in ambiente internazionale, ha parlato a Radio Romania Internazionale del significato di questo riconoscimento e dei legami culturali tra i due paesi.

    Il Premio nazionale per la promozione dell’opera di Eminescu e della cultura romena è stato conferito al giornalista e scrittore Emil Hurezeanu, ministro degli Esteri dal 23 dicembre 2024. Il Premio nazionale per l’eccellenza nella cultura è andato al critico letterario e professore Mircea Martin.

     

  • Giornata della Cultura Nazionale Romena all’Università di Padova

    Giornata della Cultura Nazionale Romena all’Università di Padova

    Lo riferisce l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, precisando che l’evento si terrà nell’Aula 8, Complesso Beato Pellegrino, Via E. Vendramini 13. La professoressa Otilia Hedeşan dell’Università dell’Ovest di Timişoara terrà la conferenza intitolata “Le fiabe di Mihai Eminescu: appunti di lettura e riconfigurazione dei contesti”, seguito da un recital di letture poetiche, che avrà come protagonisti studenti del gruppo di teatro in lingua romena dell’Università di Padova. Sarà presentata la celebre fiaba in versi “Miron e la Bella senza corpo” di Mihai Eminescu, uno degli antecedenti testuali del poema “Luceafărul”/ “Espero”.

     

    Maggiori dettagli sul sito dell’Istituto Culturale Romeno.

     

  • Giornata della Cultura Nazionale, “Emersioni sceniche. Teatro romeno contemporaneo” all’Accademia di Romania in Roma

    Giornata della Cultura Nazionale, “Emersioni sceniche. Teatro romeno contemporaneo” all’Accademia di Romania in Roma

    Si tratta di un’antologia del teatro contemporaneo romeno, basata sugli spettacoli organizzati nell’ambito del Festival “teatROmania_emersioni sceniche”, svoltosi nel periodo 2010-2015 all’Accademia di Romania in Roma, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’istituzione, Oana Boșca Mălin. Il pubblico è invitato a scoprire opere di Alina Nelega, Anca Visdei, Vlad Zografi o Marin Sorescu.

    Nel corso della serata, interverranno lo studioso e traduttore Horia Corneliu Cicortaș e l’artista visiva e regista Letteria Giuffrè Pagano. La presentazione sarà accompagnata da una lettura drammatizzata di alcuni testi scelti dal volume, a cura dell’attore Marius Bizău, ha detto ancora Oana Boșca Mălin.

    Indetta per legge nel 2010, la Giornata della Cultura Nazionale viene celebrata in Romania ogni anno il 15 gennaio, la data di nascita del poeta, drammaturgo, narratore e pubblicista Mihai Eminescu (1850-1889).

     

  • Carlo Vecce porta “Il Sorriso di Caterina. La madre di Leonardo” alla Fiera del Libro “Gaudeamus” a Bucarest

    Carlo Vecce porta “Il Sorriso di Caterina. La madre di Leonardo” alla Fiera del Libro “Gaudeamus” a Bucarest

    Dal 4 al 8 dicembre, si è svolta a Bucarest, la Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania, uno dei maggiori eventi del genere in Romania e all’estero. Tra gli ospiti il professor Carlo Vecce, membro dell’Accademia dei Lincei, studioso della civiltà del Rinascimento che si è dedicato soprattutto allo studio della figura e dell’opera di Leonardo da Vinci. Carlo Vecce ha presentato alla Fiera Gaudeamus il suo primo romanzo, basato su ricerche d’archivio, “Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo“, pubblicato in Romania dalla casa editrice Humanitas Fiction. «Leonardo non è italiano, o meglio, lo è solo per metà” ha svelato il professore alla fiera Gaudeamus, raccontando emozionatissimo come ha fatto la scoperta storica nell’Archivio di Stato di Firenze, che cambia ciò che sappiamo su Leonardo da Vinci. Il libro, diventato bestseller, racconta la storia della schiava Caterina, donna circassa che veniva dal Caucaso e che attraversò tanti mondi diversi prima di arrivare a Firenze, dove diede alla luce quello che sarebbe diventato il genio universale del Rinascimento. Secondo il professor Vecce, l’inesausto desiderio di libertà che notiamo nell’opera e nella vita di Leonardo lo dobbiamo proprio alla madre, la schiava Caterina, il cui più forte desiderio era di ritrovare la libertà. La presentazione del libro a Bucarest è stata non solo un’occasione di dialogo con lettori e giornalisti, ma anche di incontro con la prestigiosa traduttrice che ha curato la traduzione in romeno del suo romanzo, la professoressa Oana Sălişteanu. “Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo“ è anche romanzo con un richiamo importante all’attualità, ha raccontato il professor Carlo Vecce nella sua intervista a Radio Romania Internazionale.

     

     

  • “Invocazione di Natale”, concerto d’organo con Iulia Reitu presso la Chiesa Sant’Anselmo di Roma

    “Invocazione di Natale”, concerto d’organo con Iulia Reitu presso la Chiesa Sant’Anselmo di Roma

    L’evento è organizzato dall’Accademia di Romania in Roma, in collaborazione con il Pontificio Collegio Pio Romeno e l’Abbazia Benedettina di Sant’ Anselmo (la Chiesa Sant’ Anselmo all’ Aventino). Il programma del concerto include Claude Balbastre – Première Suite de de Noëls – No. 6 “Quand Jésus naquit à Noël”, Charles-Marie Widor – Sinfonia No. 9 in do minore, Op. 70 “Gotique” – IV. Finale, Felix Mendelssohn-Bartholdy – Sonata Op. 65 No. 4 in Si bemolle maggiore, Max Reger – Sonata No. 2 in re minore, Op. 60 – II. “Invocation”, Improvisation sopra Canti di Natali, César Franck – Pièces Posthumes – No. 38 Grand Choeur “Sortie de Noël”, precisano gli organizzatori.

     

    Maggiori dettagli nel comunicato dell’Istituto Culturale Romeno/ Accademia di Romania in Roma.