Category: Romania – Italia – Santa Sede – Ordine di Malta – Svizzera

  • “Malamore” di Sidonia Drăgușanu, nuovo appuntamento con i “Mercoledì Letterari” all’Accademia di Romania in Roma

    “Malamore” di Sidonia Drăgușanu, nuovo appuntamento con i “Mercoledì Letterari” all’Accademia di Romania in Roma

    “Una presentazione molto vivace anche perchè il pubblico ha partecipato in maniera attiva”, ha detto a Radio Romania Internazionale la direttrice editoriale di Elliot Edizioni, Loretta Santini, presente all’evento accanto alla traduttrice Luisa Valmarin, alla prof.ssa Maria Serena Sapegno dell’Università La Sapienza di Roma e della vicedirettrice dell’Accademia di Romania, Oana Boşca-Mălin.

    Nata a Bucarest, Sidonia Drăgușanu (1908-1971) fu giornalista e autrice di romanzi, opere teatrali, ma anche di libri per bambini. “Malamore” è l’ultimo romanzo pubblicato da Sidonia Drăgușanu nel 1960, 11 anni prima della sua scomparsa. È una storia d’amore tra la figlia di un minatore, studentessa di medicina, e un giovane conquistatore, moralmente corroso dai vizi. Il contesto sociale è quello della Bucarest dell’inizio degli anni ’50, e l’autrice accenna in modo sottile ai cambiamenti della società all’inizio del regime comunista, ricorda l’Accademia di Romania.

    Il romanzo è stato ripubblicato nel 2021, a cura della famiglia, nell’ambito del progetto di riscoperta della scrittrice, avviato nel 2017. Ed è proprio questo lavoro di scoperta e riscoperta di autrici italiane ed europee, in generale, che fa anche Elliot Edizioni, spiega Loretta Santini, parlando del rispetto per le figure femminili della letteratura che sono state dimenticate.

    “Vorrei andare avanti con la scoperta per il pubblico italiano di questa autrice straordinaria anche in futuro”, aggiunge la direttrice editoriale di Elliot Edizioni. “Il pubblico italiano sta imparando che ci sono tantissime voci di cui non abbiamo mai sentito parlare né a scuola né potuto leggere, e che, invece, sono un tesoro sepolto che va assolutamente rivalutato”, puntualizza Loretta Santini.

     

  • Romania – Italia, un partenariato strategico sempre più forte

    Romania – Italia, un partenariato strategico sempre più forte

    L’ambasciatore ha annunciato la visita che il presidente Sergio Mattarella effettuerà a breve a Bucarest. “La sua visita dimostra la forza del legame che unisce i nostri paesi, un filo che attraversa i secoli, dalle comuni radici latine alle tante dimensioni della nostra relazione privilegiata che quest’anno ha visto una forte accelerazione sul piano politico”, ha detto Alfredo Durante Mangoni. L’ambasciatore ha ricordato “l’attiva collaborazione anche nei fori internazionali di riferimento: dall’Unione Europea, con la convergenza su tanti dossier cruciali, alla NATO, nella cui cornice l’Italia resta impegnata ad assicurare il proprio contributo ad una sicurezza a 360 gradi, anche in Romania e sul Fianco Est, in generale, all’OCSE”.

    Alfredo Durante Mangoni ha fatto riferimento anche al forte partenariato economico tra i due paesi, spiegando che, con un interscambio di circa 20 miliardi di euro, l’Italia è il secondo partner commerciale della Romania. Prossimamente sarà presentato anche uno studio condotto dall’Ambasciata d’Italia a Bucarest con l’Università Babeș Bolyai di Cluj-Napoca, per spiegare come negli anni la presenza italiana ha contribuito a far crescere l’economia romena. Alfredo Durante Mangoni ha evidenziato, in ugual misura, il ruolo della comunità romena in Italia e di quella italiana in Romania, nel consolidamento dei legami tra i due paesi.

    Dal canto suo, il capo della diplomazia romena, Luminiţa Odobescu, ha ricordato il terzo vertice tra i Governi di Bucarest e Roma, svoltosi a febbraio nella Capitale italiana, nel corso del quale sono stati firmati la Dichiarazione aggiornata sul Partenariato Strategico Consolidato e numerosi accordi bilaterali. “Lungo i 145 anni di relazioni bilaterali, l’Italia è diventata un’amica stretta della Romania e un partner strategico, con cui condividiamo legami storici profondi e affinità culturali. Lungo gli anni, abbiamo costruito una relazione fondata su una solida cooperazione, fiducia reciproca e intesa”, ha dichiarato Luminiţa Odobescu.

    Il ministro ha sottolineato, a sua volta, le intense relazioni economiche e il ruolo delle comunità romena in Italia e di quella italiana in Romania nel rafforzamento dei rapporti bilaterali. Il ministro ha sottolineato anche l’importanza degli scambi culturali tra i due paesi, ricordando la mostra “Dacia. L’ultima frontiera della Romanità”, aperta da novembre 2023 ad aprile 2024 alle Terme di Diocleziano a Roma.

    In ugual misura, il capo della diplomazia romena ha ricordato le grandi sfide alla sicurezza dei nostri giorni. “Da stati membri dell’UE e alleati all’interno della NATO, la Romania e l’Italia condividono molti obiettivi comuni nel contesto di sfide creato dall’aggressione russa illegale e non provocata contro l’Ucraina. I nostri paesi hanno compiuto degli sforzi congiunti per sostenere la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina e il diritto di questo paese di scegliere il proprio futuro”, ha detto inoltre Luminiţa Odobescu.

     

  • Festa della Repubblica Italiana, concerti a Bucarest

    Festa della Repubblica Italiana, concerti a Bucarest

    Si intitola “Da Monteverdi a Puccini” il recital in programma il 2 giugno all’Auditorium di Bucarest (Ateneul Român). Dedicato al Centenario pucciniano e alla Festa Nazionale della Repubblica Italiana, l’evento vedrà protagonisti gli studenti del Collegio Nazionale di Musica “George Enescu” della Capitale e dell’Ensemble vocale del Liceo “Sandro Pertini” di Genova, con Denis Flueraş, Diana Spânu e Marta-Claudia Tudor al pianoforte, sotto la direzione di Luca Franco Ferrari. In programma musiche di C. Monteverdi, A. Vivaldi, D. Scarlatti, G. Battista Pergolesi, W. A. Mozart, G. Rossini, G. Donizetti, V. Bellini, P. Tosti, W. Ferrari, G. Puccini, precisa l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest. Il recital si svolge su iniziativa del Comitato di Bucarest della Società “Dante Alighieri”, in collaborazione con l’Ispettorato Scolastico della Capitale romena e l’Istituto Italiano di Cultura.

    Inoltre, dall’1 al 4 giugno, il soprano Barbara Frittoli terrà una masterclass presso l’Opera Nazionale di Bucarest, seguita da un concerto lirico con i solisti partecipanti, come riferisce sempre l’Istituto Italiano di Cultura. L’evento, che si terrà il 4 giugno nel Foyer Giallo, è organizzato dall’Opera Nazionale di Bucarest in collaborazione con l’Associazione Culturale Concetto Armonico APS e l’Istituto Italiano di Cultura.

    Sempre in occasione della Festa della Repubblica, l’Ambasciata d’Italia a Bucarest invita il pubblico a scoprire la musica napoletana: i NeaCo’ – Neapolitan Contamination si esibiranno il 2 giugno in una delle location più gettonate della Capitale, con melodie mediterranee, ritmi vibranti di Africa, America e Centroamerica, dal blues al tango al reggae al rap, precisa l’Ambasciata d’Italia a Bucarest in un post su Facebook.

     

  • “Human Nature” di Cristina Cioplea e Gila Frost Miller, all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “Human Nature” di Cristina Cioplea e Gila Frost Miller, all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    La mostra raccoglie una selezione delle opere di Cristina Cioplea e Gila Frost Miller ed è il risultato della collaborazione fruttuosa e duratura tra le due artiste, un dialogo visivo mediato dai curatori Dorina Cioplea–Văduva e Roni Reuven. Nelle loro opere, le artiste affrontano il tema del ritorno alle radici, alla ricca eredità culturale romena che trova pieno riscontro nelle loro creazioni artistiche, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Il 1 giugno, dalle 10:00 alle 12:00, nella Piccola Galleria dell’Istituto si svolgerà anche un laboratorio per bambini, coordinato da Cristina Cioplea e Gila Frost Miller.

  • “Dacia Maraini e la Romania”, serata letteraria a Roma

    “Dacia Maraini e la Romania”, serata letteraria a Roma

    "Dacia Maraini e la Romania", serata letteraria a Roma (fonte: facebook.com/ Accademia di Romania)
    “Dacia Maraini e la Romania”, serata letteraria a Roma (fonte: facebook.com/ Accademia di Romania)

    “Siamo particolarmente orgogliosi di avere come ospite Dacia Maraini, che è sicuramente la scrittrice italiana vivente e in attività più tradotta, più nota, più studiata al mondo. Dacia Maraini è conosciuta in Romania ai non italianisti – che sicuramente la leggevano in originale – dal 2000, quando è stato tradotto il romanzo “La lunga vita di Marianna Ucrìa” presso l’editrice Univers, ripubblicato a 20 anni di distanza, nella traduzione di Gabriela Lungu che, finora, è la “voce” romena di Dacia Maraini”, spiega a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania, Oana Boșca-Mălin.

    La stessa Gabriela Lungu ha tradotto in romeno anche il romanzo “Voci” e il commovente “Caro Pier Paolo”, che Dacia Maraini, come amica di una vita di Pasolini gli ha dedicato nel centenario della morte, aggiunge la nostra ospite, ricordando i viaggi della scrittrice in Romania, a Bucarest e Cluj-Napoca. D’altronde, nel 2019, l’Università di Bucarest le ha conferito il titolo di Honoris Causa “per il suo costante coinvolgimento analitico e responsabile nella storia, per la contemplazione partecipativa ad essa, per l’eleganza e la coerenza intellettuale con cui, in più di cinquant’anni di carriera, ha saputo trasformare il brutto della realtà in opera artistica e civica”.

     

  • “Constantin Udroiu – I colori della memoria”, mostra d’arte a Bucarest

    “Constantin Udroiu – I colori della memoria”, mostra d’arte a Bucarest

    Organizzata con il contributo della consorte del compianto artista, la professoressa Luisa Valmarin, già titolare di Lingua e letteratura romena presso l’Università La Sapienza di Roma e nota traduttrice, la mostra è patrocinata dall’Ambasciata di Romania in Italia, dall’Ambasciata d’Italia in Romania e dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.

    Nato il 9 febbraio 1930 a Bucarest, Constantin Udroiu si è stabilito in Italia nel 1970. Il suo destino è stato segnato da gravi persecuzioni politiche, culminate con la detenzione nelle prigioni comuniste di Poarta Albă e Aiud, negli anni ’50-’60 dello scorso secolo. Constantin Udroiu ha studiato alla Facoltà di Arti Figurative di Bucarest, impegnandosi attivamente anche nella creazione e nel restauro di affreschi nelle chiese romene. D’altronde, la critica italiana lo considera un “espressionista bizantino”. E’ stato membro dell’Unione degli Artisti Figurativi di Romania e senatore dell’Accademia Internazionale d’Arte Moderna.

    Fino alla scomparsa avvenuta nel 2014, ha aperto oltre 200 mostre personali in Italia, ma anche a Parigi, Avignone, Bordeaux, Atene, Barcellona o Lisbona. Dopo il 1989, Constantin Udroiu è tornato nel paese natio con mostre personali a Târgoviște e Cluj Napoca, precisa l’Istituto Culturale Romeno, ricordando che, nel 2010, in occasione dell’80/o anniversario dell’artista, l’Accademia di Romania ha organizzato una retrospettiva con i suoi più rappresentativi lavori.

    La mostra “Constantin Udroiu – Culorile memoriei/ I colori della memoria”, che rimarrà aperta fino all’8 giugno alle Gallerie d’Arte dell’Accademia Romena, fa seguito alla rassegna “Constantin Udroiu – l’artista di due culture” svoltasi nel 2023 all’Accademia di Romania in Roma.

    Radio Romania Internazionale ha anticipato l’evento in un dialogo con la professoressa Luisa Valmarin, che sarà presente all’inaugurazione, accanto al presidente dell’Unione degli Artisti Figurativi di Romania, prof. Petre Lucaci, nonchè al prof. Mihai Zamfir, alla curatrice Luiza Barcan e al prof. Bogdan Tătaru-Cazaban, come precisa l’ICR.

     

  • “Reportage cromatico” di Luminița Gliga, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “Reportage cromatico” di Luminița Gliga, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Dal 14 al 24 maggio, il pubblico è invitato a scoprire una una ventina di dipinti su tela e cartone, frutto dell’esperienza diretta dell’artista romena nelle città che hanno ospitato le sue mostre, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica. In ugual misura, le composizioni sono ispirate alle poesie itineranti di suo padre, il poeta Ioan Gliga, che ha accompagnato l’artista nelle mostre aperte in Romania e all’estero tra il 2004 e il 2014, e raccolte nel volume “Poeme călătoare” / “Travelling Poems”, pubblicato nel 2014.

    “Il viaggio è un rinnovamento: rinnoviamo la nostra anima, il nostro spirito, ma il rinnovamento comprenderà anche ciò che pesa nella nostra natura – le nostre abitudini, il nostro comportamento, la nostra morale. Il viaggio è il rinnovamento dell’individuo”, scrive il filosofo e critico romeno Al. I. Brumaru nella prefazione al volume “Poeme călătoare”/”Travelling Poems”.

    Nata nel 1975 a Brașov, nella Romania centrale, Luminița Gliga ha conseguito nel 2002 la laurea magistrale presso l’Università Nazionale d’Arte di Bucarest, Facoltà di Belle Arti, specializzazione Pittura. Dal 2003 è membro dell’Unione degli Artisti Visivi della Romania, Sezione Pittura della Filiale di Bucarest. E’ inoltre membro dell’Associazione Internazionale Arti Visive – UNESCO. Nel 2008 ha conseguito il Dottorato di ricerca in Arti Visive presso l’Università Nazionale d’Arte di Bucarest, e nello stesso anno è diventata membro dell’Accademia Romeno–Americana di Arti e Scienze (ARA), precisano gli organizzatori nella sua scheda biografica.

    Ha esposto le sue opere in oltre 50 personali in Romania e all’estero, e in più di 60 mostre e rassegne collettive. E’ stata insignita di parecchi premi e riconoscimenti: International Prize Michelangelo (Roma, Italia, 2019), International Prize Botticelli (Firenze, Italia, 2019), il Premio Ionel Jianu dell’Accademia Romeno–Americana di Arti e Scienze, il Diploma MCA e Medaglia d’oro a Cannes, il Diploma e la Medaglia d’argento della Société Académique des Arts–Sciences–Lettres di Parigi (2016), precisa ancora l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Le opere di Luminița Gliga sono presenti in collezioni pubbliche e private in Romania e all’estero: Austria, Canada, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra, Irlanda, Italia, Scozia, Svizzera, USA.

  • Gala Puccini a Bucarest, standing ovations all’Ateneo Romeno

    Gala Puccini a Bucarest, standing ovations all’Ateneo Romeno

    I protagonisti dell’evento dedicato al centenario della scomparsa del grande compositore sono stati l’Orchestra Camerata Regală, diretta dal maestro Tito Ceccherini, il soprano Cellia Costea e il tenore Florin Guzgă, che ha sostituito Leonardo Caimi, trovatosi nell’impossibilità di arrivare a Bucarest per motivi di salute, come hanno annunciato gli organizzatori.

    Il pubblico ha applaudito a lungo arie e duetti celebri delle opere pucciniane più amate – “Manon Lescaut”, “Tosca”, “Madama Butterfly”, “Turandot”, nonchè brani della creazione sinfonica e vocale-sinfonica di Giacomo Puccini. La Camerata Regală ha eseguito, per la prima volta in Romania, il “Preludio sinfonico”, mentre il coro da camera “Preludiu-Voicu Enăchescu”, preparato da Andrei Stănculescu, ha presentato brani della creazione vocale-sinfonica “Messa di Gloria”.

    Il Gala è stato organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest insieme ad ARTEXIM, istituzione pubblica subordinata al Ministero della Cultura romeno, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia e in partenariato con il Centro Nazionale d’Arte Tinerimea română e la Filarmonica “George Enescu”. “Per noi, è molto importante questo gala, perchè ci permette di aprire al meglio una serie di eventi dedicati quest’anno al centenario pucciniano”, ha detto a Radio Romania Internazionale la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Laura Napolitano.

    Un evento molto importante, che sottolinea la collaborazione tra i due paesi e i loro legami culturali, ha detto a Radio Romania Internazionale la direttrice di ARTEXIM, Cristina Uruc. Puccini ha amato tantissimo le voci romene, ha composto per il soprano Hariclea Darclée l’aria “Vissi d’arte, vissi d’amore” dell’opera “Tosca”, interpretata in maniera così profonda ed emozionante all’Ateneo Romeno da Cellia Costea, aggiunge Cristina Uruc. “Tra tutti gli eventi che facciamo, tra i nostri principali obiettivi – il Festival e il Concorso Internazionale George Enescu, questo è una delle gemme che più brillano nella nostra attività”, conclude la manager di ARTEXIM.

    Hariclea Darclée rimane un modello per Cellia Costea, che ha incarnato magistralmente Floria Tosca al Gala Puccini ospitato dall’Ateneo Romeno, come confessa il soprano stesso a Radio Romania Internazionale. Un Gala che ha segnato anche uno dei momenti più belli nella cariera del tenore Florin Guzgă.

    “La musica di Puccini è di per sè sempre un motivo di emozioni molto forti. Ma qui in Romania, in questa sala meravigliosa che ho scoperto in questa occasione, con i musicisti molto sensibili e i due solisti di questo calibro, è stato un piacere speciale”, ha detto, da parte sua, a Radio Romania Internazionale, il direttore d’orchestra Tito Ceccherini.

    “E’ un onore per me, per la Filarmonica George Enescu, ospitare questo concerto straordinario. Per me, che sono musicista violoncellista, Puccini è il compositore preferito”, ha concluso il manager della Filarmonica George Enescu, Marin Cazacu.

     

  • Gala Puccini all’Ateneo Romeno di Bucarest

    Gala Puccini all’Ateneo Romeno di Bucarest

    I protagonisti del concerto sono l’Orchestra Camerata Regală, diretta dal maestro Tito Ceccherini, il soprano romeno Cellia Costea e il tenore italiano Leonardo Caimi. Il programma include arie e duetti celebri delle opere pucciniane più amate – “Manon Lescaut”, “Tosca”, “Madama Butterfly”, “Turandot”, con il soprano romeno Cellia Costea e il tenore Leonardo Caimi, nonchè brani della creazione sinfonica e vocale-sinfonica del grande compositore. La Camerata Regala eseguirà, per la prima volta in Romania, il “Preludio sinfonico”, mentre il coro da camera “Preludiu-Voicu Enăchescu”, preparato da Andrei Stănculescu, presenterà brani della creazione vocale-sinfonica “Messa di Gloria”, precisa ancora ARTEXIM.

     

     

  • Romania: Immaginare leggendo alla XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino

    Romania: Immaginare leggendo alla XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino

    Ubicato nel Padiglione 1 (D 14) del Lingotto (Via Nizza 294), lo stand della Romania, in sintonia con “Vita immaginaria”, il tema scelto nel 2024 per la prestigiosa rassegna editoriale, è organizzato dall’Istituto Culturale Romeno attraverso il Centro Nazionale del Libro (CENNAC), l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e l’Accademia di Romania in Roma. Accanto alla letteratura romena contemporanea, lo stand promuoverà opere di autori romeni nei campi della filosofia, della storia o della critica letteraria, pubblicate in italiano negli ultimi due anni. I libri tradotti e pubblicati tramite il Translation and Publication Support Programme dell’Istituto Culturale Romeno o su iniziativa diretta dell’editoria italiana saranno portati all’attenzione del pubblico attraverso letture e conversazioni che vedranno la partecipazione di alcuni illustri autori romeni e gli interventi di autorevoli invitati italiani.

     

    Quindi, si immaginerà leggendo con presentazioni di libri di Victor Ieronim Stoichiţă, Mihail Sebastian, Matei Vişniec, Dinu Flămând, Ioana Pârvulescu o Tatiana Ţibuleac, spiega la vicedirettrice dell’Accademia di Romania, precisando che che una presentazione sarà incentrata sulla Repubblica di Moldova. “Non mancano le proposte sull’opera di Mircea Eliade e il teatro romeno contemporaneo, a cura di Horia Corneliu Cicortaş”, aggiunge Oana Boşca Mălin. Lo stand della Romania sarà arricchito dalla presenza di prestigiosi romenisti, professori, accademici e traduttori: Bruno Mazzoni, Roberto Merlo, Roberto Scagno, Dan Octavian Cepraga, Federico Donatiello, accanto alla giovane generazione di traduttori, rappresentata da nomi quali Barbara Pavetto o Anita Paolicchi. Allo stand della Romania, il pubblico potrà acquistare libri, materiali educativi e giochi per i bambini nello spazio gestito dalla Libreria Libris di Braşov.

     

    Cinque giornate piene di eventi volti a promuovere la cultura romena, innanzitutto la letteratura contemporanea tradotta e pubblicata in italiano, con l’obiettivo di potenziare e consolidare i rapporti bilaterali romeno–italiani nel campo della letteratura, delle traduzioni e dell’editoria, sottolineano gli organizzatori dello stand nazionale. I loro partner sono il Salone Internazionale del Libro di Torino, la Fondazione Circolo dei Lettori di Torino, l’Associazione Torino «La città del Libro», la Libreria Libris di Braşov, la Libreria Internazionale Luxemburg di Torino e Atlassib. La partecipazione della Romania al prestigioso evento ha il patrocinio dell’Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, Malta e San Marino e Consolato Generale di Romania a Torino.

     

    La partecipazione della Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino rientra ormai da oltre un decennio nella strategia dell’Istituto Culturale Romeno a sostegno della presenza della cultura romena e dei suoi valori in ambito europeo ed internazionale e nei programmi delle sue rappresentanze a Venezia e a Roma di promozione della letteratura romena in Italia, spiegano ancora gli organizzatori.

     

    Sempre al Salone Internazionale del Libro di Torino, lo scrittore romeno, recentemente insignito del Premio Ceppo Internazionale Racconto 2024, riceverà anche il Premio Letterario Internazionale Mondello, Sezione Autore Straniero, in una cerimonia che si terrà l’11 maggio.

     

    Il programma integrale della partecipazione della Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino è disponibile sul sito dell’Istituto Culturale Romeno.

     

  • “Palinsesto” di Daniela Frumuşeanu, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “Palinsesto” di Daniela Frumuşeanu, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Si tratta di opere d’arte uniche su supporto tessile, realizzate con tecniche sia sperimentali che convenzionali: collage tessile, ricamo a mano e meccanico, stampa transfer, monotipo, stampa con timbri di linoleum, stampa a stencil e serigrafia senza disegno, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    “La mostra è la quintessenza dei ricordi di un viaggio a Venezia. “Palinsèsto” è l’immagine di un labirinto dei pensieri contenuti nelle pagine di un libro metaforico, spiegati, come strisce verticali flessibili, che parlano della misteriosa bellezza dei luoghi, della storia delle pareti su cui si leggono le texture create dall’acqua, la presenza di licheni e conchiglie”, spiega l’artista.

    Membro dell’Unione degli Artisti Visivi di Romania, Daniela Frumuşeanu è docente presso il Dipartimento Arti e Design Tessili e della Facoltà di Arti Decorative e Design dell’Università Nazionale delle Arti di Bucarest. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Romania, Italia e altri paesi. E’ autrice di numerosi cataloghi di mostre, articoli e libri specializzati, pubblicati da editrici di Bucarest, ricorda ancora l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Ospitata dalla Piccola Galleria dell’Istituto (Cannaregio 2211, Venezia), la mostra “Palinsesto” rimarrà aperta fino al 12 maggio.

     

     

  • Premio Ceppo Internazionale Racconto allo scrittore romeno Mircea Cărtărescu

    Premio Ceppo Internazionale Racconto allo scrittore romeno Mircea Cărtărescu

    Il nuovo riconoscimento, che sarà conferito nell’ambito della 68/a edizione del Premio Letterario Internazionale Ceppo, in programma a Firenze e Pistoia dal 2 al 5 maggio, viene assegnato al celebre scrittore romeno “per aver saputo raccontare il mondo come un luogo che non è dato una volta per tutte e le cui forme non sono mai cristallizzate”, come sottolinea il giurato Giuseppe Zucco.

    Il 2 maggio, nella Sala Ferri del Gabinetto Vieusseux a Firenze, Mircea Cărtărescu e Michele Mari, vincitore del Premio Ceppo Pistoia Capitale del Racconto, parleranno dei loro libri – “Melancolia” e “Locus desperatus”, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il prof. Bruno Mazzoni, che sarà presente all’incontro. Il 3 maggio nell’Auditorium Tiziano Terzani della Biblioteca San Giorgio di Pistoria, Mircea Cărtărescu e Michele Mari incontreranno gli studenti delle scuole che hanno letto alcune delle loro opere e scritto delle recensioni che saranno insignite del Premio Ceppo Giovani.

     

    Il 4 maggio, la Sala Maggiore del Palazzo Comunale di Pistoia ospiterà la presentazione del libro “Nelle sue mani. Le sette opere di Misericordia corporale per i vincitori del Premio Ceppo Racconto 2024” a cura di Paolo Fabrizio Iacuzzi, edito da Interno Libri, nonchè la cerimonia di premiazione.

     

  • “Viaggiatori nel mondo della montagna” con il Museo ASTRA di Sibiu all’Accademia di Romania in Roma

    “Viaggiatori nel mondo della montagna” con il Museo ASTRA di Sibiu all’Accademia di Romania in Roma

    Un assaggio di vita e arti tradizionali di una volta: è il nuovo invito rivolto al pubblico dall’Accademia di Romania in Roma, rappresentanza dell’Istituto Culturale Romeno, in collaborazione con il Complesso Nazionale Museale ASTRA di Sibiu, il più importante museo etnografico di Romania e il più grande museo all’aria aperta dell’Europa. Il 30 aprile, dalle ore 18.00, andate all’Accademia di Romania (ingresso Viale delle Belle Arti 110) a scoprire “Viaggiatori nel mondo della montagna – introduzione nell’universo pastorizio”.

    Una mostra interattiva, che propone un tema sicuramente insolito nel panorama artistico romano, spiega a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin, parlando della multimillenaria transumanza, un rito della vita pastorizia in tutta l’Europa, molto sentito e seguito in Romania, inserito nella lista del patrimonio UNESCO. Saranno esposti pezzi di strutture di abitazioni della zona di Argeș, nel sud del paese, con oggetti o capi di abbigliamento che si possono addirittura indossare, oppure un ovile tipico della provincia di Alba, nella Romania centro-occidentale.

    Se arriverete un’ora prima, dalle 17.00, avrete anche l’opportunità di partecipare agli atélier creativi. Imparerete come intagliare bastoni da pastore della montagna, filare a mano usando il fuso o preparare il materiale alla maniera dei carpentieri.

    All’inaugurazione della mostra “Viaggiatori nel mondo della montagna” saranno presenti il direttore generale del Complesso Museale ASTRA di Sibiu, Ciprian Ștefan, l’architetto Agostino Bossi e i curatori Ovidiu Baron e Ancuța Ilie. D’altronde, la mostra si basa sui risultati del workshop di architettura vernacolare organizzato a Sibiu a settembre 2023, coordinato da Agostino Bossi e Ancuța Ilie, nell’ambito del quale studenti di Romania e Italia hanno reinterpretato oggetti appartenenti al mondo pastorizio in vista di un possibile riutilizzo nel mondo contemporaneo.

    L’apertura della mostra “Viaggiatori nel mondo della montagna” sarà accompagnata anche dalla proiezione del pluripremiato documentario “La drum”/ “In viaggio” diretto da Dumitru Budrala, spiega ancora la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin.

    La mostra resterà aperta per il pubblico fino al 20 maggio 2024, dal martedì al venerdì tra le ore 15.00-18.00 e il sabato tra le 11.00-13.00 e 14.00-18,00. L’accesso è gratuito e senza prenotazione. L’Accademia di Romania in Roma invita i visitatori ad essere “Viaggiatori nel mondo della montagna” anche durante la Notte dei Musei, il 18 maggio prossimo.

     

  • Centenario Giacomo Puccini in Romania

    Centenario Giacomo Puccini in Romania

    Spettacoli di opera, concerti, recital, conferenze e masterclass ricordano per tutta la durata del 2024 il centenario Giacomo Puccini in Romania. Gli eventi, organizzati dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, in collaborazione con Artexim e con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest, si svolgeranno in teatri, istituzioni e università dei principali centri culturali della Romania. Il programma Puccini 100 è stato presentato il 22 aprile in una conferenza stampa ospitata dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.

     

    Sono intervenuti l’ambasciatore d’Italia, Alfredo Durante Mangoni, la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Laura Napolitano, la manager ad interim di Artexim, Cristina Uruc, il direttore generale dell’Opera Nazionale di Bucarest, Daniel Jinga, il direttore generale ad interim dell’Opera Nazionale Romena di Iași, Andrei Fermeșanu, e il direttore marketing dell’Opera Nazionale Romena di Cluj-Napoca, Cristian Avram.

     

    “E’ un’occasione straordinaria poter celebrare in Romania il centenario della morte di Giacomo Puccini, amatissimo compositore italiano, e il centenario dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, attraverso un programma straordinario che comprende un festival diffuso, con diverse rappresentazioni di opera, tutti i principali titoli di Puccini, con degli apporti artistici italiani, che siano direttori, che siano solisti, cantanti, scenografi, costumisti”, ha spiegato a Radio Romania Internazionale l’ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni. Oltre alla capitale Bucarest, gli eventi si svolgeranno anche in altre città del paese – Iaşi, Timişoara, Cluj-Napoca, Sibiu, Piteşti, Ploieşti o Râmnicu Valcea. “Dall’altro lato, vogliamo anche ricordare la figua di Hariclea Darclée, grande soprano romeno a cui Giacomo Puccini affidò il ruolo di Tosca nella prima rappresentazione in assoluto nel 1900”, ha detto ancora l’ambasciatore.

     

    L’Opera Nazionale di Bucarest ama Puccini, spiega, a sua volta, a Radio Romania Internazionale, il suo direttore generale Daniel Jinga, sottolineando che, nel 2024, il repertorio abbonda di creazioni del grande compositore italiano. “Abbiamo inoltre Bucharest Opera Festival, intitolato quest’anno “All Puccini Edition”, poichè è interamente dedicato all’opera pucciniana. In questo festival, abbiamo invitato moltissimi teatri dell’opera di Romania e di paesi confinanti, come il Teatro dell’Opera di Stato di Budapest. Per una decina di giorni, presenteremo quasi tutta la creazione operistica pucciniana e credo sia un evento unico da questo punto di vista. Il 1 ottobre, apriremo la stagione con lo spettacolo “Manon Lescaut”, che organizziamo in partenariato con il Teatro Regio di Parma e con il Festival di Torre del Lago. Infine, in occasione della Festa Nazionale della Romania, celebrata il 1 dicembre, saremo al Teatro La Fenice di Venezia con un galà dedicato a Puccini. Vorrei ricordare anche un masterclass che sarà tenuto a giugno da Barbara Frittoli. Viva Puccini!”, ha concluso il direttore generale dell’Opera Nazionale di Bucarest, Daniel Jinga, il quale ha anche diretto “La Bohème” che ha aperto il 2024 all’Opera Nazionale di Iaşi.

     

    Il direttore ad interim, Andrei Fermeșanu, ha parlato a Radio Romania Internazionale di questo spettacolo. “Abbiamo iniziato quest’anno in cui celebriamo la creazione pucciniana con una produzione “La Bohème” diretta dal maestro Daniel Jinga, avendo come protagonisti Celia Costea e Stefan Pop, per continuare con una rosa di tre “Tosca” a Iaşi e Bucarest. Penso sia per la prima volta che due teatri dell’Opera Nazionale collaborano in ottime condizioni, riscuotendo applausi con spettacoli di altissima qualità. Chiudiamo la stagione con “Turandot”, una produzione monumentale. E’ importante per l’Opera di Iaşi, poichè non è mai stata presentata. L’abbiamo portata al pubblico come opera in concerto, ma ora abbiamo l’occasione di presentarla con tutti gli elementi costitutivi di uno spettacolo lirico. Una produzione monumentale, che rimarrà per anni nel repertorio dell’Opera di Iaşi, ci auguriamo con successo!”, ha concluso il manager ad interim Andrei Fermeșanu.

     

    Alla conferenza stampa ospitata dall’Istituto Italiano di Cultura era presente anche il direttore generale della Filarmonica George Enescu di Bucarest, Marin Cazacu, il quale ha anticipato a Radio Romania Internazionale il Gala Puccini che si svolgerà all’Ateneo Romeno il 13 maggio, con l’Orchestra Camerata Regală, diretta da Tito Ceccherini, e con il tenore Leonardo Caimi.

     

  • Biennale Venezia, inaugurato Padiglione Romania

    Biennale Venezia, inaugurato Padiglione Romania

    L’ambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău, ha partecipato oggi, assieme al ministro della Cultura, Raluca Turcan, all’inaugurazione del Padiglione della Romania alla Biennale di Venezia, rappresentato dalla mostra “What Work Is” dell’artista Șerban Savu e curata da Ciprian Mureșan.

     

    All’inaugurazione erano presenti anche il presidente dell’Istituto Culturale Romeno, Liviu Jicman, il commissario della Romania alla Biennale, Ioana Ciocan, il segretario di stato per i rapporti con l’Istituto Culturale Romeno e politiche culturali al Ministero degli Esteri, Andrei Novac, e il direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Cristian Luca, precisa l’Ambasciata di Romania in Italia in un post sui social.

     

    “Stiamo vivendo con tanta gioia un periodo di massima intensità nella storia delle relazioni bilaterali tra la Romania e l’Italia. Alla luce del rilancio del Partenariato Strategico Consolidato Romania-Italia, con la firma della Dichiarazione Congiunta sullo svilippo del Partenariato Strategico Consolidato romeno-italiano a febbraio 2024, la dimensione culturale gode di un’attenzione particolare. La partecipazione della Romania alla 60/a Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia corona gli sforzi degli artisti romeni e delle autorità di continuare e approfondire il dialogo culturale tra i due stati”, ha dichiarato Gabriela Dancău.

     

    Nel suo discorso, l’ambasciatore ha ricordato le due mostre presentate a Roma quest’anno, che hanno preceduto la Biennale: “Reenactment. Ricostituire il passato” all’Accademia di Romania e “Doppia ombra” presso l’Istituto Centrale per la Grafica, entrambe firmate da Șerban Savu e Ciprian Mureșan, precisa la fonte.

     

    Nel suo intervento, il ministro della Cultura, Raluca Turcan, ha spiegato che “la partecipazione della Romania alla Biennale di Venezia è una dichiarazione costantemente rinnovata di appartenenza alla cultura europea e mondiale”. Inoltre, ha ringraziato l’ambasciatore di Romania per il contributo attivo allo sviluppo delle relazioni romeno-italiane, anche sotto profilo culturale, una testimonianza dell’impegno comune nella promozione dell’arte come strumento per consolidare i legami culturali tra la Romania e l’Italia.

     

    Intitolata “What Work Is”, la mostra presentata nel Padiglione della Romania ai Giardini della Biennale esamina l’iconografia del lavoro, ispirandosi al realismo storico e all’arte di propaganda dei paesi appartenuti all’ex Blocco Orientale. Nel Padiglione della Romania, i visitatori potranno vedere 45 dipinti – uno sguardo sull’opera di Șerban Savu negli ultimi quindici anni, precisa ancora l’Ambasciata di Romania in Italia.