Category: Romania – Italia – Santa Sede – Ordine di Malta – Svizzera

  • Settembre culturale con l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest

    Settembre culturale con l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest

    Parte il 5 settembre la decima edizione del Bucharest International Dance Film Festival (BIDFF), l’unica rassegna mondiale del film di danza nell’Europa dell’Est. Fino all’8 settembre, il pubblico è atteso in 10 location, che ospiteranno oltre 30 eventi. Tra gli ospiti speciali e tra i membri della giuria si annovera Lucia Carolina de Rienzo, che partecipa al Festival grazie al sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest. Il 7 settembre, dalle ore 15.00, Lucia Carolina De Rienzo parteciperà assieme a Samuel Retortillo (Spagna), Sarah Moller (Germania) e Jessie Keenan (Irlanda del Nord), all’evento “Danza, cinema, intersezioni, giustapposizioni.

    Un forum sulla situazione attuale del cinema-danza in Europa”, moderato dalla coreografa Simona Deaconescu, direttrice e co-fondatrice del festival. Insieme ai quattro direttori di festival di cinema sulla danza, verranno discusse le influenze culturali locali sul film sulla danza, la coesistenza di tradizione e innovazione in questo genere interdisciplinare e l’impatto delle nuove tecnologie sulla creazione e distribuzione, precisa l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest. Si punterà sull’interazione tra danza e cinematografia nella formazione di nuovi creatori e sulle nuove forme di espressione artistica generate da queste collaborazioni.

    Nell’ambito degli eventi dedicati all’Anno Puccini in Romania, il 12 settembre il Centro Multifunzionale di Pitești ospita, in apertura della 18/a stagione, il Concerto vocale sinfonico eseguito dall’Orchestra Sinfonica della Filarmonica di questa città capoluogo della provincia di Argeș. Sotto la bacchetta del direttore d’orchestra Cătălin Toropoc, sul palcoscenico saliranno i soprani Alexandra Grigoraș e Madeleine Pascu, accanto al tenore Carlo Raffaelli e al baritono Federico Longhi. Il programma incluse brani celebri delle opere Tosca, Boema, Madama Butterfly, Manon Lescaut, Turandot, La Rondine, precisa sempre l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.

    La stessa istituzione sostiene anche la partecipazione della poetessa Mariangela Gualtieri alla 14a edizione del Festival Internazionale della Poesia di Bucarest, presentata dal 9 al 15 settembre dal Museo Nazionale della Letteratura Romena. Il festival rappresenta oggi uno degli eventi letterari più importanti in Romania e tra i più seguiti nell’Europa Centrale e Sud-Orientale, ricorda sempre l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.

    Anche quest’anno, il Festival Internazionale della Poesia di Bucarest diventerà uno spazio di conversazione e riflessione, in cui verranno condivise nuove prospettive, per poeti provenienti da un numero importante di aree linguistiche – oltre 20 Paesi e comunità autonome del mondo: Brasile, Canada, Spagna, Portogallo, Francia, Israele, Belgio, Grecia, Turchia, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Moldova, Svizzera, Svezia, Panama, Ungheria, Stati Uniti d’America, Croazia, Italia, Serbia.

    Il programma propone più di 50 gli eventi, tra letture pubbliche, dibattiti, convegni, laboratori, momenti dedicati a importanti poeti ormai scomparsi, spettacoli di poesia, serate dedicate agli esordienti, momenti di improvvisazione, laboratori di sceneggiatura e cortometraggio che hanno come punto di partenza film dedicati alla poesia, fino a momenti artistici in cui la poesia si affianca ad altre arti, come la musica, la pittura o il cinema, precisa ancora l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.

     

  • “Visioni creative” dell’artista Romeo Ionescu, in mostra a Venezia

    “Visioni creative” dell’artista Romeo Ionescu, in mostra a Venezia

    Partendo dalla decorazione della ceramica della Cultura di Cucuteni, risalente al Neolitico, e seguendo il simbolismo universale delle linee e dei punti rinvenuti nelle varie tecniche di decorazione adoperate dalle culture neolitiche, Romeo Ionescu si propone e riesce a creare opere d’arte originali e suggestive, attraverso la sintesi, la rielaborazione e l’interpretazione degli elementi ornamentali geometrici e lineari, realizzando composizioni astratte o figurative, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Le tele esposte sono ambientate nel mondo dell’immaginario personale, dell’onirico manifesto, della narrativa fantastica, ritraendo aspetti volutamente metaforizzati. Le immagini sono filtrate o codificate in trasposizioni su tela facilmente individuabili oppure semplicemente astratte, che toccano qualcosa di più profondo. Attraverso l’intuizione e l’immaginazione, le composizioni spingono il visitatore a scoprire il filo conduttore di quanto redatto sulla tela. Nella mostra sono raccolte 25 opere di medie dimensioni realizzate dall’artista in tecnica mista su tela, indica ancora l’Istituto.

  • Giornata della Lingua Romena, “Tre tenori di Iași” in concerto straordinario a Roma

    Giornata della Lingua Romena, “Tre tenori di Iași” in concerto straordinario a Roma

    Lo riferisce l’Ambasciata di Romania in Italia, invitando il pubblico, assieme all’Ambasciata della Repubblica di Moldova a Roma, all’Opera Nazionale Romena di Iași, al Dipartimento per i Romeni nel Mondo e alla Commissione Cultura della Camera dei Deputati del Parlamento italiano, a celebrare insieme la Giornata della Lingua Romena. Il programma del concerto, che si terrà il 5 settembre, dalle ore 19:30, include arie celebri del repertorio romeno e italiano, precisa l’Ambasciata di Romania in Italia.

    Celebrata ogni anno il 31 agosto, la Giornata della Lingua Romena offre ai romeni un momento di gioia, poichè, come diceva il grande poeta Nichita Stănescu, “parlare della lingua in cui si pensa è una festa”, nota ancora l’Ambasciata in un post su Facebook.

  • Impatto di investimenti italiani e commercio con l’Italia sull’economia romena

    Impatto di investimenti italiani e commercio con l’Italia sull’economia romena

    Partendo da dati ufficiali e da fonti proprie, lo studio mette in luce una fotografia positiva della presenza italiana in Romania, con investimenti e interscambio in crescita costante nel corso del decennio. Nonostante la frammentazione tipica del tessuto imprenditoriale italiano, che caratterizza anche le imprese in Romania, le aziende italiane hanno generato un impatto significativo sull’economia romena: basti pensare che quasi l’1.5% della forza lavoro locale è impiegata direttamente dalle principali imprese italiane (237 società con fatturato sopra i 5 Milioni di Euro, una piccola parte del totale di quelle operanti nel Paese), precisa la fonte.

    Gli investimenti italiani in Romania sono cresciuti costantemente, rappresentando il 7,55% del totale nel 2022, nonostante una recente diminuzione del tasso di crescita dovuta all’aumento dei costi della manodopera. Gli investimenti provengono principalmente dalle regioni settentrionali italiane, come Lombardia e Veneto. L’Italia si conferma quindi il quarto investitore in Romania, grazie alla presenza nel Paese di oltre 50.000 imprese con una partecipazione italiana al capitale, indica ancora la fonte.

    Anche il commercio bilaterale è cresciuto significativamente, soprattutto nello scambio di beni (che ammonta all’83% dell’interscambio), ma c’è ampio potenziale di crescita nel settore dei servizi. L’Italia è il secondo partner commerciale della Romania, sia in termini di importazioni sia di esportazioni, con circa 20 miliardi di interscambio.

    I settori chiave in cui le aziende italiane hanno dato un contributo maggiore allo sviluppo economico romeno includono energia, costruzioni e infrastrutture e manifattura, mentre l’industria agro-alimentare e i servizi bancari e finanziari rappresentano aree di crescita futura.

    Lo studio non fornisce un quadro esaustivo della fitta rete di connessioni economico-commerciali esistenti fra Italia e Romania: si propone invece di fornire, in maniera organica e basata su una rigorosa analisi scientifica, una fotografia della strada percorsa, individuando nuove traiettorie per chiunque sia interessato alle relazioni economiche e commerciali fra i due Paesi.

    La ricerca, disponibile sul sito dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest, è stata presentata il 28 giugno all’Università Babeş-Bolyai di Cluj-Napoca, con la partecipazione dell’ambasciatore Alfredo Durante Mangoni, del rettore dell’Ateneo, Daniel David, e del coordinatore del gruppo di ricerca di Romanian Economic Monitor, prof. Levente Szasz, alla presenza delle autorità locali.

  • Giornate del Cinema Romeno a Roma

    Giornate del Cinema Romeno a Roma

    La rassegna si svolge in partenariato con la Casa del Cinema – Roma, la Biblioteca Europea – Roma e Digital World Printing – Roma e con il patrocinio della Presidenza della Commissione Cultura della Camera dei Deputati e dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, precisa l’Ambasciata di Romania in Italia.

    La ceremonia di apertura avrà luogo venerdì 5 luglio, ore 21:00, presso il Teatro all’Aperto della Casa del Cinema di Roma (Largo Marcello Mastroianni 1) e sarà preceduta dalla presentazione del film “Libertà” di Tudor Giurgiu, alla presenza dell’attore Iulian Postelnicu e della sceneggiatrice Cecilia Ștefănescu, e successivamente dalla proiezione.

     

    Il programma delle Giornate del Cinema Romeno a Roma prevede 5 proiezioni in romeno con sottotitoli in italiano:

     

    Il 6 luglio, dalle ore 16.30, la Sala Cinecittà ospiterà la proiezione del film “Gente per bene” di Paul Negoescu, seguita da una sessione Q&A con l’attore Iulian Postelnicu, e, dalle ore 19.00, dalla pellicola “A Snagov” di Cristian Comeagă, protagonista, a sua volta, di una sessione Q&A.

     

    Il 7 luglio, dalle ore 16.00, nella stessa Sala Cinecittà, sarà proiettato il film “War Boy” di Marian Crișan, mentre dalle 18.30 “Il sogno” di Cătălin Saizescu. Entrambe le proiezioni saranno seguite da sessioni Q&A con i due registi romeni, precisano gli organizzatori.

     

  • 100 candeline per l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest

    100 candeline per l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest

    L’Istituto è stato ufficializzato dallo stato italiano nel 1933, spiega in un’intervista a Radio Romania Internazionale la sua direttrice, Laura Napolitano, presentando la bella rosa di eventi del 2024, segnato anche dal Centenario Puccini.

    Oltre agli eventi che celebrano in Romania i 100 anni dalla scomparsa del grande compositore, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ha preparato per il 2024 un ricco calendario: il Festival Visuali Italiane – Nuovo Cinema Italiano in Romania, la mostra dedicata alla gallerista Ileana Sonnabend, il debutto al Festival Internazionale di Teatro di Sibiu con “Il Risveglio” di Pippo Delbono, di cui l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest è stato coproduttore, la partecipazione alla Romanian Design Week e tante altre iniziative, spiega Laura Napolitano.

     

  • “Camilian Demetrescu, întoarcere/ ritorno”, in mostra al Museo d’Arte Contemporanea di Sibiu

    “Camilian Demetrescu, întoarcere/ ritorno”, in mostra al Museo d’Arte Contemporanea di Sibiu

    In questa occasione, sarà inaugurata anche la nuova sala mostre – eventi del Museo d’Arte Contemporanea di Sibiu, precisano gli organizzatori in un post su Facebook. Saranno presenti la ministra della Cultura romena, Raluca Turcan, il presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati del Parlamento italiano, Federico Mollicone, e l’ambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău. Nel corso dell’evento, sarà presentato anche il prodotto filatelico dedicato a Camilian Demetrescu, ricorda inoltre il Museo Nazionale Brukenthal.

  • Ileana Sonnabend & Arte Povera, in mostra al Museo Nazionale d’Arte della Romania

    Ileana Sonnabend & Arte Povera, in mostra al Museo Nazionale d’Arte della Romania

    Curata da Ilaria Bernardi, la mostra punta sul rapporto della gallerista con gli esponenti dell’Arte Povera da lei seguiti: Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio, Mario Merz, Giovanni Anselmo, Pier Paolo Calzolari, Giulio Paolini, Jannis Kounellis, accogliendo in ugual misura un omaggio a Mario Schifano in quanto primo artista italiano che Ileana Sonnabend espose, che segna dunque l’inizio del profondo legame tra la galleria Sonnabend e l’arte italiana sviluppato dalla seconda metà degli anni Sessanta, precisano gli organizzatori.

    La mostra non è soltanto la prima che la Romania dedica alla gallerista, ma anche la prima a lei dedicata nel mondo non basata sulle opere attualmente appartenenti alla sua collezione, la Sonnabend Collection. Le opere incluse, per lo più realizzate tra i primi anni Sessanta e i primi anni Settanta, sono ormai diventate icone della storia dell’arte: i quadri specchianti Due uomini in camicie (1963) e Ragazza che cammina (1966) di Pistoletto, Torsione (1968) di Anselmo, fino all’Apoteosi di Omero (1970-71) di Paolini.

    “Una mostra importante non solo per la Romania e non solo per l’Italia, ma proprio a livello internazionale, perchè mostre su Ileana Sonnabend sono state fatte al Museum of Modern Art (MoMA) di New York”, spiega a Radio Romania Internazionale la storica dell’arte, Ilaria Bernardi, la curatrice della mostra. Specializzata nell’arte italiana del dopoguerra, con particolare attenzione agli esponenti dell’Arte Povera, ricerca a cui ha anche dedicato un importante mostra a Wits Art Museum Johannesburg, nell’ottobre 2023, Ilaria Bernardi ha lavorato, tra gli altri, con Germano Celant, teorizzatore dell’Arte Povera, e con Carolyn Christov Bakargiev. “Questa mostra, oltre ad essere fondamentale da un punto di vista artistico, è anche importante come veicolo di interculturalità, perchè mette insieme tre nazioni – Romania, USA e Italia”, ha concluso Ilaria Bernardi.

    “Proponiamo al pubblico romeno questa mostra dedicata a Ilena Sonnabend, la prima organizzata in uno spazio museale dopo quella al MoMA di New York, che è estremamente rilevante, attraverso il materiale documentario e le eccezionali opere d’arte incluse, per il ruolo che ha giocato a consacrare l’arte d’avanguardia della seconda parte del Novecento. Questa mostra fa parte degli sforzi che il MNAR sta compiendo quest’anno per includere nel suo programma espositivo progetti realizzati in collaborazione con partner stranieri”, dichiara, a sua volta, il direttore generale del MNAR, Călin Stegerean.

    “E’ una mostra dal contenuto fortemente innovativo, che vuole aiutare i nostri amici e partner romeni a scoprire o a riscoprire una figura straordinaria come quella di Ileana Sonnabend – nata a Bucarest, sposata inizialmente a un italiano – che intraprende uno straordinario viaggio nell’arte contemporanea e scopre tanti talenti italiani, esponenti della corrente dell’Arte Povera e ne favorisce la conoscenza e la presentazione a livello internazionale”, ha spiegato a Radio Romania Internazionale l’ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni.

    “Il lavoro che Ileana Sonnabend ha fatto è stato in qualche modo di canonizzare l’Arte Povera negli Stati Uniti, di farla conoscere, di rendere accessibili questi nostri artisti italiani”, precisa, da parte sua, la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Laura Napolitano, parlando del ruolo di ponte tra l’Italia e gli Stati Uniti svolto dalla celebre gallerista. “Ci piace quest’idea di poter creare, a nostra volta, un ponte tra l’Italia e la Romania attraverso questa figura internazionale”, aggiunge Laura Napolitano.

    Nata il 25 ottobre 1914 a Bucarest, in una delle famiglie più agiate dell’alta borghesia ebraica della città, gli Schapira, Ileana Sonnabend fu aperta fin da piccola all’arte e alla cultura. Conobbe a Bucarest Leo Castelli, uno dei più importanti promotori della pop art americana, che sposò nel 1933. Alla vigilia dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, partirono per New York, dove fondarono una galleria d’arte che diventerà una delle più importanti per la diffusione dell’arte americana a metà del XX secolo. Ileana tornò in Europa con il secondo marito, Michael Sonnabend, prima a Roma e poi a Parigi. Queste esperienze segnano il percorso che farà di Ileana Sonnabend un’esponente di spicco dell’arte del XX secolo, promuovendo un dialogo tra l’arte americana e quella europea attraverso l’attività della galleria che aprì a Parigi nel 1962 con Michael Sonnabend, e successivamente anche a New York.

    Negli anni Sessanta, oltre a sostenere artisti americani come Jim Dine, Jasper Johns, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, Robert Rauschenberg, Andy Warhol, Ileana Sonnabend ebbe profondi e continuativi rapporti con l’Italia, prestando una specifica attenzione nei confronti dell’Arte Povera, che – teorizzata nel 1967 dal critico Germano Celant – è ancora oggi il movimento artistico italiano più noto al mondo. Si è spenta a New York il 21 ottobre 2007.

     

  • Centenario Puccini, convegno internazionale dedicato a Hariclea Darclée a Bucarest

    Centenario Puccini, convegno internazionale dedicato a Hariclea Darclée a Bucarest

    Inserito nella rosa di eventi dedicati in Romania al centenario della scomparsa di Giacomo Puccini, il convegno, svoltosi presso l’Università Nazionale di Musica di Bucarest, è stato incentrato sulla personalità del soprano romeno Hariclea Darclée, “l’artista geniale, la mia prima e splendida Tosca”, come la definiva il grande compositore stesso. In effetti, Hariclea Darclée fu la prima interprete in assoluto di Floria Tosca, nell’opera presentata in prima il 14 gennaio 1900, al Teatro Costanzi di Roma.

    Il convegno internazionale ha riunito specialisti di spicco come Claudio Toscani dell’Università degli Studi di Milano, Massimo Zicari del Conservatorio di Lugano, Barbara Gentili dell’Università del Surrey, Oana Severin dell’Università Nazionale di Belle Arti “George Enescu” di Iași, Vjera Katalinić dell’Accademia di Musica di Zagabria, Marco Targa dell’Università della Calabria, Alessandra Palidda dell’Università di Manchester, Cristina Scuderi dell’Università degli Studi di Milano, Matthew Werley dell’Università di Salisburgo, Livio Aragona del Conservatorio di Milano e Cristian Mogoşan dell’Accademia Nazionale di Musica “Gheorghe Dima”, la musicologa Oltea Şerban Pârâu, consigliera artistica presso l’Opera Nazionale di Bucarest, i quali hanno esplorato vari aspetti dell’opera di Puccini, da stili interpretativi e registrazioni storiche all’estetica del teatro musicale e alle condizioni contrattuali dell’epoca.

    In apertura dei lavori sono intervenuti il Vicerettore per la Ricerca e le Relazioni Internazionali dell’Università Nazionale di Musica di Bucarest, Nicolae Gheorghiţă, l’ambasciatore d’Italia, Alfredo Durante Mangoni, la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Laura Napolitano, il presidente della Società Italiana di Musicologia, Claudio Toscani. Il direttore generale dell’Archivio Ricordi di Milano, Pierluigi Ledda, è intervenuto in videcollegamento.

    “A Puccini, quest’anno abbiamo dedicato un impegno particolare, come fanno anche le maggiori istituzioni italiane, gli enti di produzione, ma ho visto che anche Bucarest ha un posto assolutamente preminente, perchè l’organizzazione di un festival con una concentrazione così ampia, di così alta qualità di eventi nell’arco di poco meno di due settimane è un evento chiaramente raro e degno di nota”, ha detto il presidente della Società Italiana di Musicologia, Claudio Toscani, con riferimento al Bucharest Opera Festival – All Puccini Edition, organizzato dal 7 al 16 giugno dall’Opera Nazionale della Capitale.

    Dal canto suo, il direttore generale dell’Archivio Ricordi di Milano, Pierluigi Ledda, ha presentato due passaggi rintracciati nelle recensioni dell’epoca sulla Gazzetta Musicale di Milano.

     

  • Festa di San Giovanni Battista, intervista all’Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Romania, Roberto Musneci

    Festa di San Giovanni Battista, intervista all’Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Romania, Roberto Musneci

    Solidarietà, azioni caritatevoli, volontariato sono le parole d’ordine dell’attività pluridecennale svolta in Romania dall’Ordine di Malta, dedicata interamente al servizio dei bisognosi, dei poveri e degli ammalati, seguendo costantemente l’impegno della missione Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (Difesa della Fede e Aiuto ai Poveri).

    Rapporti storici molto solidi riconfermati dall’incontro tra il premier romeno, Marcel Ciolacu, e il Gran Cancelliere del Sovrano Ordine di Malta, Riccardo Paternò di Montecupo, svoltosi il 14 febbraio scorso al Palazzo Magistrale di Roma. Lo spiega a Radio Romania Internazionale S.E. Roberto Musneci, l’Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Romania, in prossimità della Festa della Natività di San Giovanni Battista, il Santo Patrono dell’Ordine, celebrata il 24 giugno.

    Le relazioni bilaterali, la notevole e costante attività umanitaria svolta dall’Ordine di Malta in Romania, ma anche la situazione della popolazione colpita da conflitti in Ucraina e nella Striscia di Gaza e le soluzioni di pace in queste regioni sono stati i principali temi affrontati in questo incontro al vertice, che ha aperto il programma della visita di lavoro di due giorni effettuata dal primo ministro romeno nella Capitale italiana dal 14 al 15 febbraio. Erano presenti il vicepremier Marian Neacșu, la ministra degli Esteri, Luminița Odobescu, il segretario generale degli Affari Esteri dell’Ordine di Malta, Giampaolo Cantini, e l’Ambasciatore dell’Ordine in Romania, Roberto Musneci.

    Una visita avvenuta quasi sei anni dopo la visita precedente di un primo ministro romeno a Roma, che ha avuto alcune tematiche molto pratiche: come ottimizzare le nostre risorse umane e finanziarie, oltre alla necessità di rendere noto al largo pubblico ciò che è l’Ordine di Malta, precisa l’Ambasciatore.

    In Romania, l’Ordine ha circa mille volontari e più di cento dipendenti, oltre la struttura diplomatica, aggiunge l’ambasciatore, spiegando che si lavora molto spesso insieme alle organizzazioni di primo soccorso, in particolare con lo SMURD (Servizio Medico Urgente di Rianimazione ed Estricazione), sia su progetti in Romania sia in relazione alla crisi ucraina dopo l’invasione russa avvenuta il 24 febbraio 2022. D’altronde, il Corpo di soccorso romeno dellOrdine (Serviciul de Ajutor Maltez in Romania/ Malteser Relief Service) è riconosciuto come partner dal Dipartimento per le Situazioni di Emergenza del nostro Paese.

    “Recentemente, abbiamo ospitato alcune decine di ragazzi ucraini da Kamianets-Podilskyi per darli un minimo di “break” dalla situazione di tensione nella quale vivono nel loro paese. E non è la prima volta che ospitiamo dei ragazzi ucraini in Romania, credo sia la terza o la quarta volta. Siamo a Kamianets-Podilskyi, come organizzazione romena, quasi settimanalmente e non solo lì, ma anche a Beregovo, a Solotvino, dove abbiamo delle collaborazioni con le autorità locali e facciamo quello che ci viene richiesto”, puntualizza Roberto Musneci.

    Per quanto riguarda l’assistenza offerta a categorie vulnerabili – anziani, malati, bambini con disabilità, famiglie bisognose, l’Ambasciatore ha ricordato anche la collaborazione con la Casa Reale di Romania, rafforzata soprattutto durante la pandemia da Covid-19, ma anche con la Croce Rossa e altre ong.

    “Il mio augurio è che il prossimo 24 giugno 2025 non ci troveremo ad affrontare nè come Ordine, nè come società in senso lato, due guerre: quella in Ucraina e non dimentichiamo la situazione di crisi in Medio Oriente”, ha detto Roberto Musneci. L’Ambasciatore auspica anche “l’aumento del livello di collaborazione con le autorità romene, che è già elevato, in modo tale da poter fornire un servizio di qualità laddove in Romania abbiamo identificato delle aree di bisogno, su varie categorie sociali”.

     

  • Giornata Universale della camicia tradizionale romena IE, celebrata nella Città Eterna

    Giornata Universale della camicia tradizionale romena IE, celebrata nella Città Eterna

    Giornata Universale dell’IE 2024 celebrata nella Città Eterna
    Giornata Universale dell’IE 2024 celebrata nella Città Eterna

    Per celebrare questa importante festa dedicata alle tradizioni popolari romene iscritte nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO, il Museo delle Civiltà di Roma (Piazza Guglielmo Marconi 8) ospiterà per un mese la mostra “ROMANIA-ITALIA: l’arte del ricamo e della ceramica, patrimonio dell’umanità” (18 giugno – 14 luglio), nonché un convegno scientifico e laboratori artigianali dedicati ai bambini.

     

    Gli eventi si svolgeranno dopo il seguente programma:

     

    18 giugno – 14 luglio 2024, Salone d’Onore presso il Museo delle Civiltà di Roma

    La mostra “ROMANIA-ITALIA: L’arte del ricamo e della ceramica, patrimonio dell’umanità” presenta una selezione di costumi tradizionali e oggetti in ceramica provenienti dalle collezioni del Museo Nazionale del Villaggio ”Dimitrie Gustiˮ di Bucarest, da varie regioni della Romania (Banato, Bucovina, Maramures, Muntenia, Moldavia, Oltenia e Transilvania), e i costumi tradizionali e le ceramiche dalle collezioni del Museo delle Civiltà di Roma, provenienti da diverse regioni italiane (Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto), in un dialogo tra le tradizioni popolari dei due Paesi.

    In occasione dell’inaugurazione della mostra, Romfilatelia emetterà un prodotto filatelico dedicato all’IE e alle ceramiche romene e italiane, simboli del patrimonio dell’umanità. Verrà, inoltre, allestita una mostra di francobolli che evidenziano le tradizioni e le usanze romene.

     

     

    19 giugno 2024, ore 15:00, Sala Conferenze del Museo delle Civiltà

    Il convegno “ROMANIA-ITALIA: L’arte del ricamo e della ceramica, patrimonio dell’umanità” dedicato al dialogo italo-romeno sul restauro, la conservazione e la promozione dei costumi e delle ceramiche tradizionali dei due Paesi. Al convegno parteciperanno: l’On. Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati del Parlamento italiano, il dott. Andrea Villani, Direttore del Museo delle Civiltà di Roma, la prof.ssa Paulina Popoiu, Direttore Generale del Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” di Bucarest, Leandro Ventura, Direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale di Roma, il dott. Francesco Aquilanti, coordinatore delle collezioni di etnografia italiana presso il Museo delle Civiltà di Roma, la dott.ssa Georgiana Onoiu, responsabile del Dipartimento Tesoreria dei Beni Culturali, Registri Scientifici e Banche Dati presso il Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” e il dott. Mihai Stan, responsabile di progetti culturali presso l’Ambasciata di Romania in Italia.

     

     

    29 giugno 2024, dalle ore 11:00, Sala Laboratori del Museo delle Civiltà

    Il Museo delle Civiltà di Roma e il Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” di Bucarest propongono, nell’ambito della mostra “ROMANIA-ITALIA: L’arte del ricamo e della ceramica, patrimonio dell’umanità”, una serie di laboratori di ricamo per bambini, intitolati ric-AMIAMO (insieme), laboratori pensati per far conoscere ai giovani l’arte del ricamo nei due Paesi.

    Tutti gli eventi sono organizzati in collaborazione con Romfilatelia, l’Istituto Culturale Romeno e la Biblioteca Europea di Roma, con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e del Comune di Roma.

     

     

    Media Partners: AskaNews, Agenzia Cult, Agenzia Radicale, Agenzia Nova, Agerpres, Romeing, Gazzetta Diplomatica, Giornale Diplomatico, 2duerighe, Radio Roma, Radio România Actualități, Radio România Cultural, Radio Romania Internazionale, Il Nuovo 7 colli, Il Pensiero dell’Arte, Abitare a Roma, Rome International e RoZoom Press.

     

    fonte: Comunicato stampa Ambasciata di Romania in Italia

     

  • Giornata degli Eroi, Mezza Maratona Invictus a Bistriţa

    Giornata degli Eroi, Mezza Maratona Invictus a Bistriţa

    https://www.facebook.com/InvictusTeamRomania
    https://www.facebook.com/InvictusTeamRomania

    La Mezza Maratona rende omaggio a tutti i caduti al dovere e, in ugual misura, promuove le attività sportive di massa, i loro benefici per la salute fisica e mentale, ma anche lo spirito Invictus. La squadra Invictus Romania raggruppa militari feriti in missioni all’estero, che hanno ritrovato la forza di andare avanti. La loro storia è nata nel 2014, quando i Giochi Invictus vennero lanciati dal principe Harry d’Inghilterra. Nello stesso anno, un gruppo di volontari militari e civili ha dato vita all’Associazione Invictus Romania.

    La mezza maratona è nata su iniziativa di un militare romeno ferito, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il coordinatore della Squadra Invictus Romania, maggiore Gabriel Ion. “E’ l’iniziativa del capoplotone aiutante a riposo Florin Boc, militare ferito, e sempre lui si occupa dell’organizzazione. Siamo molto orgogliosi di essere riusciti a portare – guardando le liste degli iscritti – oltre 1.000 corridori qui a Bistriţa. Correranno per gli Eroi, per rendere omaggio a tutti coloro che hanno combattuto per questo Paese e hanno messo al di sopra della propria vita le necessità dei romeni, i nostri valori nazionali. E vogliamo esprimere il dovuto rispetto attraverso questa corsa”, puntualizza il maggiore Gabriel Ion.

    Alla Invictus Heroes Half-Marathon partecipano militari romeni e stranieri dispiegati in Romania, accanto a militari feriti provenienti da Belgio, Danimarca, Francia, Italia, Polonia, Gran Bretagna, Ucraina e Romania. Si tratta di militari feriti che abbiamo incontrato agli Invictus Games e che partecipano anche ad altre competizioni accanto ai nostri militari feriti, aggiunge il maggiore Gabriel Ion.

    Pronto a partire il 15 giugno, ore 9.30, dalla Piazza Centrale di Bistriţa, anche il colonnello Carlo Calcagni, campione del mondo di atletica paralimpica, il primo italiano nella storia a vincere un mondiale con il deambulatore, come riferiscono i media nella Penisola. Ha vinto anche tre medaglie d’oro agli Invictus Games 2022 svoltisi all’Aja, in Olanda. Il colonnello Carlo Calcagni è arrivato proprio oggi dall’Italia, in rappresentanza della Invictus Games Foundation.

    “Mai arrendersi, nonostante tutto!” rappresenta il suo stile di vita. “Il mio MAI ARRENDERSI non è soltanto un motto che tanti ormai hanno fatto proprio, ma il mio è proprio uno stile di vita, perchè ogni giorno, con le azioni, con l’esempio, cerco di dare dei messaggi importanti alle persone che magari si abbattono per molto meno e che hanno bisogno di riferimenti”, spiega Carlo Calcagni a Radio Romania Internazionale.

    Il colonnello ha parlato anche dell’educazione dei figli attraverso gli esempi. In effetti, alla Invictus Heroes Half-Marathon è accompagnato anche dalla famiglia. “Il bambino di 9 anni farà i 750 metri come da programma, perchè anche lui vuole essere partecipe”, aggiunge Carlo Calcagni.

    A dare il via alla corsa sarà Sua Altezza Reale, Principessa Sofia.

     

  • Centenario pucciniano, Hariclea Darclée evocata all’Opera Nazionale di Bucarest

    Centenario pucciniano, Hariclea Darclée evocata all’Opera Nazionale di Bucarest

    Il programma dell’evento svoltosi il 9 giugno ha incluso la conferenza “Il soprano Hariclea Darclée nella memoria della città Milano”, tenuta dalla presidente del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, Violeta Popescu, e la presentazione del libro: “Hariclea Darclée”. La Diva della Lirica che incantò artisti e pubblico” della prof.ssa Ida Garzonio, pubblicata presso Rediviva Edizioni, la prima editrice romena fondata in Italia nel 2012.

    Lo riferisce il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, precisando che all’evento sono intervenuti il direttore dell’Opera Nazionale di Bucarest, Daniel Jinga, la musicologa Oltea Şerban Pârâu, consigliera artistica presso l’ONB, il direttore della Fondazione Puccini, Luigi Viani, la presidente del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano e responsabile di Rediviva Edizioni, Violeta Popescu, e la musicologa Ioana Hadarig di Milano.

    In occasione dell’Anno Giacomo Puccini, il Centro Culturale Italo-Romeno di Milano ha avviato una rosa di eventi per rendere omaggio al soprano Hariclea Darclée a Roma, Livorno, Milano, Monza, Bucarest, Torino. Già dal 2022, il Comune di Milano ha deciso di dedicare, su proposta del Centro Culturale Italo-Romeno, una targa commemorativa a Hariclea Darclée, considerata per tre decenni la Primadonna più prestigiosa del teatro lirico mondiale.

    L’iniziativa rientra nel progetto “Milano è Memoria”. La targa affissa in Via Cernaia 2, residenza di Hariclea Darclée per quasi due decenni, tra la fine dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento, è stata inaugurata il 17 ottobre 2023, ricorda il Centro Culturale Italo-Romeno.

  • “Prospettive” italo-romene alla Galleria d’Arte dell’Accademia Romena a Bucarest

    “Prospettive” italo-romene alla Galleria d’Arte dell’Accademia Romena a Bucarest

    La mostra è organizzata con il supporto dell’Unione degli Artisti Figurativi di Romania, in partenariato con l’Istituto Italiano di Cultura, l’Università Nazionale d’Arti, il Comitato di Bucarest della Società Dante Alighieri e l’Associazione degli Italiani di Romania – RO.AS.IT.

    “L’idea è venuta dai miei colleghi italiani, che hanno organizzato tanti anni fa un progetto simile intitolato “Venature”. Ho pensato di fare questa cosa anche da noi”, ha spiegato a Radio Romania Internazionale il curatore della mostra Lisandru Neamtzu, artista e professore presso l’Università Nazionale d’Arti di Bucarest.

    Tra gli artisti di Romania e Italia presenti in mostra si annoverano Renato Galbusera, Marilena Preda Sanc, Stefano Pizzi, Florica Prevenda, Maria Jannelli, Fabio Sironi, Costin Neamtu, Ștefan Pelmuș, Francesca Vitali Boldini, Maxim Dumitraș, Barbara Pietrasanta, Daniela Frumuşeanu, Valeria Bertesina, Mariana Papara, Carmelo Violi, Florin Mocanu, Giovanni Cerri, Cosmin Paulescu, Matè Mermoud, Marius Barb, Antonio Devicenzi, Theodor Ionuț Barbu, Marina Falco, Debora Fella, Angela Tomaselli, Elena Scutaru, Paula Baldassini, Elena Bobi Dumitrescu, Silvia Stoica, Ion Anghel, Toma Iulian, Valeriu Susnea, Ovidiu Ionescu, Lisandru Neamtzu, precisano gli organizzatori.

    “Prospettive è il primo passo di un lungo ponte, lungo come arco di tempo, perchè ci si vuole un progetto durevole e sostenibile, che dimostri ancora una volta come siano forti i rapporti culturali romeno-italiani”, ha detto, a sua volta, a Radio Romania Internazionale la professoressa Nicoleta Silvia Ioana dell’Università Nazionale d’Arti e presidente del Comitato di Bucarest della Società Dante Alighieri.

    L’inaugurazione della mostra, che rimarrà aperta fino al 5 luglio, è stata accompagnata da un minirecital tenuto da Anne Marie Dinu e Denis Flueraş, studenti presso il Collegio Nazionale di Musica “George Enescu” della Capitale romena.

     

  • “Follow the Line” di Anca Boeriu, mostra d’arte contemporanea a Venezia

    “Follow the Line” di Anca Boeriu, mostra d’arte contemporanea a Venezia

    Curata da Ana Negoiţă e Alexandra Runcan, la mostra presenta una sezione del progetto “That’s My Line” di Anca Boeriu, già esposto lo scorso aprile al Museo d’Arte Contemporanea presso il Museo Nazionale Brukenthal, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Anca Boeriu è una delle artiste più attive della Romania, promomuovendo un discorso creativo che affronta questioni sociali e culturali: gli stereotipi di genere, le relazioni di genere nella società, la problematica del trauma, ecc. Sebbene nota al pubblico soprattutto per le sue opere di grafica – oltre che come presidente della Sezione di Grafica dell’Unione degli Artisti Visivi della Romania e docente presso il Dipartimento di Grafica dell’Università Nazionale d’Arte di Bucarest – per la presente mostra, l’artista si esprime attraverso una serie di tecniche diverse che rientrano in un approccio multimediale: opere grafiche di grandi dimensioni, ceramiche, installazioni di oggetti, ecc., che rivelano una ricerca interdisciplinare, precisa ancora la fonte.

    La mostra “Follow the Line” è organizzata dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con il Museo Nazionale Brukenthal, la Galleria Galateca e il CESI – Centro di Eccellenza nello Studio dell’Immagine dell’Università di Bucarest.

    Maggiori dettagli nel comunicato dell’Istituto Culturale Romeno – Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.