Tag: Istituto Culturale Romeno

  • “In-Extenso” di Beti Vervega, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “In-Extenso” di Beti Vervega, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “Re-Connect, la serie espositiva di cui fa parte la mostra “In-Extenso”, è la riconnessione con il mondo esterno ed interno di ognuno di noi. Il segno diventa freccia e fa scattare l’impulso della forza creatrice nella cinetica dell’opera, si moltiplica frattalmente e genera l’immagine dello spazio infinito. Il segno, la freccia, il triangolo racchiudono il DNA di questa serie di opere che hanno la caratteristica di poter produrre nuove creazioni artistiche”, spiega Beti Vervega, citata dall’Istituto.

    Nata nel 1958, Beti Vervega ha studiato pittura con il prof. Teodor Moraru all’Accademia di Belle Arti “Luceafărul” di Bucarest. Dal 1997 è membro dell’Unione degli Artisti Visivi di Romania. Ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e rassegne collettive in Romania e all’estero, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica nella sua scheda biografica.

    La mostra “In-Extenso” rimarrà aperta al pubblico fino all’8 ottobre nella Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia (Cannaregio 2211). L’ingresso è libero.

  • Tatiana Ţîbuleac al Festival Letterario Internazionale “I dialoghi di Trani XXIII”

    Tatiana Ţîbuleac al Festival Letterario Internazionale “I dialoghi di Trani XXIII”

    Il 21 settembre, dalle ore 11.00, Tatiana Țîbuleac presenterà a Palazzo San Giorgio di Trani il suo volume “L’estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi”, pubblicato nel 2023 da Keller Editore, con la traduzione di Ileana M. Pop. Interverranno la giornalista e scrittrice Cristina Battocletti e la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boșca-Mălin.

    Presenza costante al Festival di Trani, uno degli eventi culturali più importanti in Italia, la Romania è stata nel 2023 ospite speciale, status conferito per la prima volta ad un Paese.

    Nel 2024, con il patrocinio Ambasciata di Romania e dell’Ambasciata della Repubblica di Moldova in Italia e del Consolato Generale di Romania a Bari, l’Accademia di Romania in Roma sostiene la presenza della scrittrice Tatiana Țîbuleac e del suo volume “L’estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi”.

    Gli organizzatori hanno dovuto spostare al Palazzo San Giorgio il posto dell’incontro a seguito della grande richiesta di prenotazioni, il che la dice lunga sul libro “L’estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi” che sta avendo quest’anno un percorso italiano molto interessante, spiega a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma.

    Il volume è stato presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino, poi Tatiana Ţîbuleac è stata invitata a Letterature Festival Internazionale di Roma e adesso arriva a Trani con questo libro che parla dei rapporti tra figli e genitori, aggiunge la prof.ssa Oana Boșca-Mălin.

    Organizzato dall’Associazione culturale di promozione sociale “La Maria del porto”, in collaborazione con il Comune di Trani e la Regione Puglia, il Festival “I dialoghi di Trani” ​ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti quali l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il premio Mibact per la migliore manifestazione di promozione del libro e della lettura, ricorda l’Accademia di Romania in Roma.

     

  • “Visioni creative” dell’artista Romeo Ionescu, in mostra a Venezia

    “Visioni creative” dell’artista Romeo Ionescu, in mostra a Venezia

    Partendo dalla decorazione della ceramica della Cultura di Cucuteni, risalente al Neolitico, e seguendo il simbolismo universale delle linee e dei punti rinvenuti nelle varie tecniche di decorazione adoperate dalle culture neolitiche, Romeo Ionescu si propone e riesce a creare opere d’arte originali e suggestive, attraverso la sintesi, la rielaborazione e l’interpretazione degli elementi ornamentali geometrici e lineari, realizzando composizioni astratte o figurative, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Le tele esposte sono ambientate nel mondo dell’immaginario personale, dell’onirico manifesto, della narrativa fantastica, ritraendo aspetti volutamente metaforizzati. Le immagini sono filtrate o codificate in trasposizioni su tela facilmente individuabili oppure semplicemente astratte, che toccano qualcosa di più profondo. Attraverso l’intuizione e l’immaginazione, le composizioni spingono il visitatore a scoprire il filo conduttore di quanto redatto sulla tela. Nella mostra sono raccolte 25 opere di medie dimensioni realizzate dall’artista in tecnica mista su tela, indica ancora l’Istituto.

  • Giornata della Lingua Romena celebrata a Venezia

    Giornata della Lingua Romena celebrata a Venezia

    L’evento si svolgerà il 31 agosto stesso, dalle ore 18:00, presso la sede dell’Istituto (Cannaregio 2214, 30121 Venezia). Le poesie saranno recitate in romeno e in italiano da Bianca Cojocaru, Tudor Iancu, Antonio Iannone e Federica Lolli, partecipanti al Corso di Lingua Romena tenuto presso l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica da Iulia Cosma, docente di Lingua Romena, lettrice di scambio presso l’Università di Padova.

    A partire dal 2013, il 31 agosto si celebra la Giornata della Lingua Romena, un’occasione per festeggiare e promuovere la lingua madre, riconoscendo la sua fondamentale importanza come elemento costitutivo dell’identità nazionale in patria, così come nelle comunità romene all’estero, ricorda l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica.

  • Giornate del Cinema Romeno a Roma

    Giornate del Cinema Romeno a Roma

    La rassegna si svolge in partenariato con la Casa del Cinema – Roma, la Biblioteca Europea – Roma e Digital World Printing – Roma e con il patrocinio della Presidenza della Commissione Cultura della Camera dei Deputati e dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, precisa l’Ambasciata di Romania in Italia.

    La ceremonia di apertura avrà luogo venerdì 5 luglio, ore 21:00, presso il Teatro all’Aperto della Casa del Cinema di Roma (Largo Marcello Mastroianni 1) e sarà preceduta dalla presentazione del film “Libertà” di Tudor Giurgiu, alla presenza dell’attore Iulian Postelnicu e della sceneggiatrice Cecilia Ștefănescu, e successivamente dalla proiezione.

     

    Il programma delle Giornate del Cinema Romeno a Roma prevede 5 proiezioni in romeno con sottotitoli in italiano:

     

    Il 6 luglio, dalle ore 16.30, la Sala Cinecittà ospiterà la proiezione del film “Gente per bene” di Paul Negoescu, seguita da una sessione Q&A con l’attore Iulian Postelnicu, e, dalle ore 19.00, dalla pellicola “A Snagov” di Cristian Comeagă, protagonista, a sua volta, di una sessione Q&A.

     

    Il 7 luglio, dalle ore 16.00, nella stessa Sala Cinecittà, sarà proiettato il film “War Boy” di Marian Crișan, mentre dalle 18.30 “Il sogno” di Cătălin Saizescu. Entrambe le proiezioni saranno seguite da sessioni Q&A con i due registi romeni, precisano gli organizzatori.

     

  • “Follow the Line” di Anca Boeriu, mostra d’arte contemporanea a Venezia

    “Follow the Line” di Anca Boeriu, mostra d’arte contemporanea a Venezia

    Curata da Ana Negoiţă e Alexandra Runcan, la mostra presenta una sezione del progetto “That’s My Line” di Anca Boeriu, già esposto lo scorso aprile al Museo d’Arte Contemporanea presso il Museo Nazionale Brukenthal, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Anca Boeriu è una delle artiste più attive della Romania, promomuovendo un discorso creativo che affronta questioni sociali e culturali: gli stereotipi di genere, le relazioni di genere nella società, la problematica del trauma, ecc. Sebbene nota al pubblico soprattutto per le sue opere di grafica – oltre che come presidente della Sezione di Grafica dell’Unione degli Artisti Visivi della Romania e docente presso il Dipartimento di Grafica dell’Università Nazionale d’Arte di Bucarest – per la presente mostra, l’artista si esprime attraverso una serie di tecniche diverse che rientrano in un approccio multimediale: opere grafiche di grandi dimensioni, ceramiche, installazioni di oggetti, ecc., che rivelano una ricerca interdisciplinare, precisa ancora la fonte.

    La mostra “Follow the Line” è organizzata dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con il Museo Nazionale Brukenthal, la Galleria Galateca e il CESI – Centro di Eccellenza nello Studio dell’Immagine dell’Università di Bucarest.

    Maggiori dettagli nel comunicato dell’Istituto Culturale Romeno – Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

  • “Malamore” di Sidonia Drăgușanu, nuovo appuntamento con i “Mercoledì Letterari” all’Accademia di Romania in Roma

    “Malamore” di Sidonia Drăgușanu, nuovo appuntamento con i “Mercoledì Letterari” all’Accademia di Romania in Roma

    “Una presentazione molto vivace anche perchè il pubblico ha partecipato in maniera attiva”, ha detto a Radio Romania Internazionale la direttrice editoriale di Elliot Edizioni, Loretta Santini, presente all’evento accanto alla traduttrice Luisa Valmarin, alla prof.ssa Maria Serena Sapegno dell’Università La Sapienza di Roma e della vicedirettrice dell’Accademia di Romania, Oana Boşca-Mălin.

    Nata a Bucarest, Sidonia Drăgușanu (1908-1971) fu giornalista e autrice di romanzi, opere teatrali, ma anche di libri per bambini. “Malamore” è l’ultimo romanzo pubblicato da Sidonia Drăgușanu nel 1960, 11 anni prima della sua scomparsa. È una storia d’amore tra la figlia di un minatore, studentessa di medicina, e un giovane conquistatore, moralmente corroso dai vizi. Il contesto sociale è quello della Bucarest dell’inizio degli anni ’50, e l’autrice accenna in modo sottile ai cambiamenti della società all’inizio del regime comunista, ricorda l’Accademia di Romania.

    Il romanzo è stato ripubblicato nel 2021, a cura della famiglia, nell’ambito del progetto di riscoperta della scrittrice, avviato nel 2017. Ed è proprio questo lavoro di scoperta e riscoperta di autrici italiane ed europee, in generale, che fa anche Elliot Edizioni, spiega Loretta Santini, parlando del rispetto per le figure femminili della letteratura che sono state dimenticate.

    “Vorrei andare avanti con la scoperta per il pubblico italiano di questa autrice straordinaria anche in futuro”, aggiunge la direttrice editoriale di Elliot Edizioni. “Il pubblico italiano sta imparando che ci sono tantissime voci di cui non abbiamo mai sentito parlare né a scuola né potuto leggere, e che, invece, sono un tesoro sepolto che va assolutamente rivalutato”, puntualizza Loretta Santini.

     

  • “Human Nature” di Cristina Cioplea e Gila Frost Miller, all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “Human Nature” di Cristina Cioplea e Gila Frost Miller, all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    La mostra raccoglie una selezione delle opere di Cristina Cioplea e Gila Frost Miller ed è il risultato della collaborazione fruttuosa e duratura tra le due artiste, un dialogo visivo mediato dai curatori Dorina Cioplea–Văduva e Roni Reuven. Nelle loro opere, le artiste affrontano il tema del ritorno alle radici, alla ricca eredità culturale romena che trova pieno riscontro nelle loro creazioni artistiche, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Il 1 giugno, dalle 10:00 alle 12:00, nella Piccola Galleria dell’Istituto si svolgerà anche un laboratorio per bambini, coordinato da Cristina Cioplea e Gila Frost Miller.

  • “Dacia Maraini e la Romania”, serata letteraria a Roma

    “Dacia Maraini e la Romania”, serata letteraria a Roma

    "Dacia Maraini e la Romania", serata letteraria a Roma (fonte: facebook.com/ Accademia di Romania)
    “Dacia Maraini e la Romania”, serata letteraria a Roma (fonte: facebook.com/ Accademia di Romania)

    “Siamo particolarmente orgogliosi di avere come ospite Dacia Maraini, che è sicuramente la scrittrice italiana vivente e in attività più tradotta, più nota, più studiata al mondo. Dacia Maraini è conosciuta in Romania ai non italianisti – che sicuramente la leggevano in originale – dal 2000, quando è stato tradotto il romanzo “La lunga vita di Marianna Ucrìa” presso l’editrice Univers, ripubblicato a 20 anni di distanza, nella traduzione di Gabriela Lungu che, finora, è la “voce” romena di Dacia Maraini”, spiega a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania, Oana Boșca-Mălin.

    La stessa Gabriela Lungu ha tradotto in romeno anche il romanzo “Voci” e il commovente “Caro Pier Paolo”, che Dacia Maraini, come amica di una vita di Pasolini gli ha dedicato nel centenario della morte, aggiunge la nostra ospite, ricordando i viaggi della scrittrice in Romania, a Bucarest e Cluj-Napoca. D’altronde, nel 2019, l’Università di Bucarest le ha conferito il titolo di Honoris Causa “per il suo costante coinvolgimento analitico e responsabile nella storia, per la contemplazione partecipativa ad essa, per l’eleganza e la coerenza intellettuale con cui, in più di cinquant’anni di carriera, ha saputo trasformare il brutto della realtà in opera artistica e civica”.

     

  • “Constantin Udroiu – I colori della memoria”, mostra d’arte a Bucarest

    “Constantin Udroiu – I colori della memoria”, mostra d’arte a Bucarest

    Organizzata con il contributo della consorte del compianto artista, la professoressa Luisa Valmarin, già titolare di Lingua e letteratura romena presso l’Università La Sapienza di Roma e nota traduttrice, la mostra è patrocinata dall’Ambasciata di Romania in Italia, dall’Ambasciata d’Italia in Romania e dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.

    Nato il 9 febbraio 1930 a Bucarest, Constantin Udroiu si è stabilito in Italia nel 1970. Il suo destino è stato segnato da gravi persecuzioni politiche, culminate con la detenzione nelle prigioni comuniste di Poarta Albă e Aiud, negli anni ’50-’60 dello scorso secolo. Constantin Udroiu ha studiato alla Facoltà di Arti Figurative di Bucarest, impegnandosi attivamente anche nella creazione e nel restauro di affreschi nelle chiese romene. D’altronde, la critica italiana lo considera un “espressionista bizantino”. E’ stato membro dell’Unione degli Artisti Figurativi di Romania e senatore dell’Accademia Internazionale d’Arte Moderna.

    Fino alla scomparsa avvenuta nel 2014, ha aperto oltre 200 mostre personali in Italia, ma anche a Parigi, Avignone, Bordeaux, Atene, Barcellona o Lisbona. Dopo il 1989, Constantin Udroiu è tornato nel paese natio con mostre personali a Târgoviște e Cluj Napoca, precisa l’Istituto Culturale Romeno, ricordando che, nel 2010, in occasione dell’80/o anniversario dell’artista, l’Accademia di Romania ha organizzato una retrospettiva con i suoi più rappresentativi lavori.

    La mostra “Constantin Udroiu – Culorile memoriei/ I colori della memoria”, che rimarrà aperta fino all’8 giugno alle Gallerie d’Arte dell’Accademia Romena, fa seguito alla rassegna “Constantin Udroiu – l’artista di due culture” svoltasi nel 2023 all’Accademia di Romania in Roma.

    Radio Romania Internazionale ha anticipato l’evento in un dialogo con la professoressa Luisa Valmarin, che sarà presente all’inaugurazione, accanto al presidente dell’Unione degli Artisti Figurativi di Romania, prof. Petre Lucaci, nonchè al prof. Mihai Zamfir, alla curatrice Luiza Barcan e al prof. Bogdan Tătaru-Cazaban, come precisa l’ICR.

     

  • Romania: Immaginare leggendo alla XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino

    Romania: Immaginare leggendo alla XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino

    Ubicato nel Padiglione 1 (D 14) del Lingotto (Via Nizza 294), lo stand della Romania, in sintonia con “Vita immaginaria”, il tema scelto nel 2024 per la prestigiosa rassegna editoriale, è organizzato dall’Istituto Culturale Romeno attraverso il Centro Nazionale del Libro (CENNAC), l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e l’Accademia di Romania in Roma. Accanto alla letteratura romena contemporanea, lo stand promuoverà opere di autori romeni nei campi della filosofia, della storia o della critica letteraria, pubblicate in italiano negli ultimi due anni. I libri tradotti e pubblicati tramite il Translation and Publication Support Programme dell’Istituto Culturale Romeno o su iniziativa diretta dell’editoria italiana saranno portati all’attenzione del pubblico attraverso letture e conversazioni che vedranno la partecipazione di alcuni illustri autori romeni e gli interventi di autorevoli invitati italiani.

     

    Quindi, si immaginerà leggendo con presentazioni di libri di Victor Ieronim Stoichiţă, Mihail Sebastian, Matei Vişniec, Dinu Flămând, Ioana Pârvulescu o Tatiana Ţibuleac, spiega la vicedirettrice dell’Accademia di Romania, precisando che che una presentazione sarà incentrata sulla Repubblica di Moldova. “Non mancano le proposte sull’opera di Mircea Eliade e il teatro romeno contemporaneo, a cura di Horia Corneliu Cicortaş”, aggiunge Oana Boşca Mălin. Lo stand della Romania sarà arricchito dalla presenza di prestigiosi romenisti, professori, accademici e traduttori: Bruno Mazzoni, Roberto Merlo, Roberto Scagno, Dan Octavian Cepraga, Federico Donatiello, accanto alla giovane generazione di traduttori, rappresentata da nomi quali Barbara Pavetto o Anita Paolicchi. Allo stand della Romania, il pubblico potrà acquistare libri, materiali educativi e giochi per i bambini nello spazio gestito dalla Libreria Libris di Braşov.

     

    Cinque giornate piene di eventi volti a promuovere la cultura romena, innanzitutto la letteratura contemporanea tradotta e pubblicata in italiano, con l’obiettivo di potenziare e consolidare i rapporti bilaterali romeno–italiani nel campo della letteratura, delle traduzioni e dell’editoria, sottolineano gli organizzatori dello stand nazionale. I loro partner sono il Salone Internazionale del Libro di Torino, la Fondazione Circolo dei Lettori di Torino, l’Associazione Torino «La città del Libro», la Libreria Libris di Braşov, la Libreria Internazionale Luxemburg di Torino e Atlassib. La partecipazione della Romania al prestigioso evento ha il patrocinio dell’Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, Malta e San Marino e Consolato Generale di Romania a Torino.

     

    La partecipazione della Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino rientra ormai da oltre un decennio nella strategia dell’Istituto Culturale Romeno a sostegno della presenza della cultura romena e dei suoi valori in ambito europeo ed internazionale e nei programmi delle sue rappresentanze a Venezia e a Roma di promozione della letteratura romena in Italia, spiegano ancora gli organizzatori.

     

    Sempre al Salone Internazionale del Libro di Torino, lo scrittore romeno, recentemente insignito del Premio Ceppo Internazionale Racconto 2024, riceverà anche il Premio Letterario Internazionale Mondello, Sezione Autore Straniero, in una cerimonia che si terrà l’11 maggio.

     

    Il programma integrale della partecipazione della Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino è disponibile sul sito dell’Istituto Culturale Romeno.

     

  • “Palinsesto” di Daniela Frumuşeanu, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    “Palinsesto” di Daniela Frumuşeanu, in mostra all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Si tratta di opere d’arte uniche su supporto tessile, realizzate con tecniche sia sperimentali che convenzionali: collage tessile, ricamo a mano e meccanico, stampa transfer, monotipo, stampa con timbri di linoleum, stampa a stencil e serigrafia senza disegno, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    “La mostra è la quintessenza dei ricordi di un viaggio a Venezia. “Palinsèsto” è l’immagine di un labirinto dei pensieri contenuti nelle pagine di un libro metaforico, spiegati, come strisce verticali flessibili, che parlano della misteriosa bellezza dei luoghi, della storia delle pareti su cui si leggono le texture create dall’acqua, la presenza di licheni e conchiglie”, spiega l’artista.

    Membro dell’Unione degli Artisti Visivi di Romania, Daniela Frumuşeanu è docente presso il Dipartimento Arti e Design Tessili e della Facoltà di Arti Decorative e Design dell’Università Nazionale delle Arti di Bucarest. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Romania, Italia e altri paesi. E’ autrice di numerosi cataloghi di mostre, articoli e libri specializzati, pubblicati da editrici di Bucarest, ricorda ancora l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Ospitata dalla Piccola Galleria dell’Istituto (Cannaregio 2211, Venezia), la mostra “Palinsesto” rimarrà aperta fino al 12 maggio.

     

     

  • Biennale Venezia, inaugurato Padiglione Romania

    Biennale Venezia, inaugurato Padiglione Romania

    L’ambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău, ha partecipato oggi, assieme al ministro della Cultura, Raluca Turcan, all’inaugurazione del Padiglione della Romania alla Biennale di Venezia, rappresentato dalla mostra “What Work Is” dell’artista Șerban Savu e curata da Ciprian Mureșan.

     

    All’inaugurazione erano presenti anche il presidente dell’Istituto Culturale Romeno, Liviu Jicman, il commissario della Romania alla Biennale, Ioana Ciocan, il segretario di stato per i rapporti con l’Istituto Culturale Romeno e politiche culturali al Ministero degli Esteri, Andrei Novac, e il direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, Cristian Luca, precisa l’Ambasciata di Romania in Italia in un post sui social.

     

    “Stiamo vivendo con tanta gioia un periodo di massima intensità nella storia delle relazioni bilaterali tra la Romania e l’Italia. Alla luce del rilancio del Partenariato Strategico Consolidato Romania-Italia, con la firma della Dichiarazione Congiunta sullo svilippo del Partenariato Strategico Consolidato romeno-italiano a febbraio 2024, la dimensione culturale gode di un’attenzione particolare. La partecipazione della Romania alla 60/a Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia corona gli sforzi degli artisti romeni e delle autorità di continuare e approfondire il dialogo culturale tra i due stati”, ha dichiarato Gabriela Dancău.

     

    Nel suo discorso, l’ambasciatore ha ricordato le due mostre presentate a Roma quest’anno, che hanno preceduto la Biennale: “Reenactment. Ricostituire il passato” all’Accademia di Romania e “Doppia ombra” presso l’Istituto Centrale per la Grafica, entrambe firmate da Șerban Savu e Ciprian Mureșan, precisa la fonte.

     

    Nel suo intervento, il ministro della Cultura, Raluca Turcan, ha spiegato che “la partecipazione della Romania alla Biennale di Venezia è una dichiarazione costantemente rinnovata di appartenenza alla cultura europea e mondiale”. Inoltre, ha ringraziato l’ambasciatore di Romania per il contributo attivo allo sviluppo delle relazioni romeno-italiane, anche sotto profilo culturale, una testimonianza dell’impegno comune nella promozione dell’arte come strumento per consolidare i legami culturali tra la Romania e l’Italia.

     

    Intitolata “What Work Is”, la mostra presentata nel Padiglione della Romania ai Giardini della Biennale esamina l’iconografia del lavoro, ispirandosi al realismo storico e all’arte di propaganda dei paesi appartenuti all’ex Blocco Orientale. Nel Padiglione della Romania, i visitatori potranno vedere 45 dipinti – uno sguardo sull’opera di Șerban Savu negli ultimi quindici anni, precisa ancora l’Ambasciata di Romania in Italia.

  • Mercoledì letterari e Giornata Mondiale della Poesia, Ruxandra Cesereanu a Roma

    Mercoledì letterari e Giornata Mondiale della Poesia, Ruxandra Cesereanu a Roma

    Sarà la poetessa Ruxandra Cesereanu a rappresentare la Romania all’evento organizzato il 21 marzo dal cluster EUNIC Roma, in collaborazione con la Federazione Unitaria Italiana degli Scrittori (FUIS) e con il patrocinio della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia.

    La partecipazione della poetessa è sostenuta dall’Accademia di Romania in Roma, che il 20 marzo, dalle ore 18.00, invita il pubblico nella sua sala conferenze a incontrare Ruxandra Cesereanu in una nuova puntata dei “Mercoledì letterari”, insieme al critico letterario Giovanni Magliocco, professore presso l’Università di Bari e alla dott.ssa Ilona Duță, ricercatrice presso l’Università di Craiova.

    I volumi di Ruxandra Cesereanu pubblicati finora in italiano sono “Coma” (traduzione e prefazione di Giovanni Magliocco, Antologia 1993-2012, Aracne, Roma 2012), “Venezia dalle vene viola. Lettere di una cortigiana” (traduzione di Giovanni Magliocco e postfazione di Ilona Duță, Aracne, Roma, 2015), nonché il poema “La donna crociato” (traduzione di Giovanni Magliocco e postfazione di Ilona Duță, Bucarest, Vinea 2023), spiega a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin.

    Il 21 marzo, dalle ore 18.30, Ruxandra Cesereanu incontrerà il pubblico anche all’Accademia d’Ungheria, presidente dell’EUNIC Roma nel primo semestre del 2024, nella serata dedicata alla Giornata Mondiale della Poesia. 16 poeti europei provenienti da Austria, Bulgaria, Svizzera, Le Fiandre, Italia, Lituania, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Ungheria, nonché dall’Ucraina, come paese ospite.

    Una vera e propria maratona di poesia in lingua originale, con versi recitati dai poeti stessi sul palcoscenico e dietro di loro verranno proiettate le traduzioni in italiano, precisa ancora la vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin.  L’ingresso è libero.

     

  • “Reenactment. Ricostituire il passato” e “Doppia Ombra” a Roma

    “Reenactment. Ricostituire il passato” e “Doppia Ombra” a Roma

    “Reenactment. Ricostituire il passato” è il titolo della creazione monumentale degli artisti romeni Cristian Rusu e Șerban Savu, che il pubblico potrà ammirare dal 14 marzo presso la Galleria d’Arte dell’Accademia di Romania in Roma. Un’opera monumentale che entra in dialogo con un’altra opera monumentale – il mosaico della fabbrica “Steagul Roşu” (Bandiera Rossa) della città di Brașov, nella Romania centrale. Si tratta di un mosaico del tutto appartenente come stile, come ideologia al regime comunista, con il quale i due artisti entrano in dialogo e polemica, spiega a Radio Romania Internazionale vicedirettrice dell’Accademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin.

    La mostra, che rimarrà aperta fino al 31 marzo prossimo, svelerà ai visitatori anche un prezioso assaggio dello stile di Șerban Savu, che rappresenterà la Romania quest’anno alla Biennale di Venezia. Sarà disponibile anche un catalogo realizzato con il contributo di Erminia Di Biase.

    “Reenactment. Ricostituire il passato” è curata da Pier Paolo Pancotto e Ciprian Mureșan, il quale, a sua volta,  inaugura il 13 marzo, proprio alla vigilia, la personale  “Doppia Ombra” presso  presso l’Istituto centrale per la grafica. Si tratta di 24 lavori su carta di diversi formati, oltre a nove lavori fotografici e una scultura.

    Saranno esposti anche alcuni dei disegni originali da cui l’artista Ciprian Mureșan ha tratto ispirazione, tra cui Pontormo, Tintoretto e Botticelli, aggiunge Oana Boşca-Mălin. Curata dallo stesso Pier Paolo Pancotto e dalla direttrice dell’Istituto, Maura Picciau, la mostra è realizzata in collaborazione con l’Accademia di Romania – Istituto Culturale Romeno e con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia.