Tag: Istituto Culturale Romeno

  • “The future is in the making”, Romania a Milano Design Week 2022

    “The future is in the making”, Romania a Milano Design Week 2022

    “The future is in the making” ha segnato questanno la presenza della Romania alla Milano Design Week, svoltasi dal 6 al 12 giugno. La mostra firmata da Romanian Design Week è stata integrata nella rassegna giunta alla seconda edizione, incentrata sul concetto “We Will Design”, proposto da BASE Milano.



    Un partenariato sviluppato dallIstituto Culturale Romeno di Bucarest, attraverso la sua rappresentanza di Venezia, con Romanian Design Week e The Institute, per sostenere e promuovere il design e la creatività romena nellambito del più ampio e rilevante evento internazionale dedicato al design.



    Romanian Design Week ha proposto una mostra collettiva con i progetti di co/rizom, Megan Dominescu, Radu Abraham, Simina Filat e UAU, incentrata sui processi sostenibili e sulla concezione del design, a partire dalle attuali problematiche sociali e ambientali.



    Le conclusioni della Milano Design Week 2022 sono state presentate a Radio Romania Internazionale dalla direttrice operativa di BASE, Giulia Cugnasca.




  • Spazi Aperti XX all’Accademia di Romania in Roma

    Spazi Aperti XX all’Accademia di Romania in Roma

    Tornano con unedizione anniversaria nel 2022 gli “Spazi Aperti” allAccademia di Romania in Roma, diventati ormai un punto di riferimento nel paesaggio culturale della Capitale italiana.



    La 20° edizione della mostra internazionale darte contemporanea, inaugurata il 7 giugno dalla prestigiosa istituzione, con il sostegno dellIstituto Culturale Romeno e con il patrocinio dellAmbasciata di Romania in Italia, riunisce opere di 21 artisti internazionali, residenti in accademie e istituti stranieri a Roma, American Academy in Rome, Accademia del Belgio, Accademia di Danimarca, Accademia di Francia a Roma-Villa Medici, Accademia Tedesca Roma – Villa Massimo, The British School at Rome, Accademia di Romania a Roma, Real Academia de España en Roma e Istituto Svizzero. Si tratta di progetti di pittura, grafica, video, suono, installazione fotografia portano al pubblico e offrono una visione audace del contesto contemporaneo, spiegano gli organizzatori.



    In effetti, gli “Spazi Aperti” si articolano in un evento originale, ideato dallAccademia di Romania in Roma, esclusivamente per artisti residenti a Roma. Una rassegna che mette in risalto la diversità del linguaggio artistico e offre unimmagine sulle realtà dei nostri giorni, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la curatrice della mostra, Alexandra Oancea, che rappresenta lAccademia di Romania. La mostra è ospitata fino al 19 giugno dalla Galleria e dagli annessi: gli atelier degli artisti e il parco dellAccademia di Romania (ingresso da Viale delle Belle Arti 110).




  • Invito alla lettura delle “Fiabe romene” di Petre Ispirescu

    Invito alla lettura delle “Fiabe romene” di Petre Ispirescu

    Le “Fiabe romene” di Petre Ispirescu (1830-1887) si leggono ora anche in italiano. Il volume è uscito questanno presso Besa Muci Editore, nella traduzione di Silvia Storti e Alina Monica Turlea, con il sostegno dellIstituto Culturale Romeno di Bucarest, attraverso il programma TPS (Translation and Publication Support Programme) dedicato alla promozione della cultura romena allestero.



    Per le traduttrici, questo lavoro ha rappresentato una sfida che inizialmente sembrava insormontabile, ha spiegato a Radio Romania Internazionale Alina Monica Turlea. “Il testo originale imponeva unaderenza rigorosa che rischiava di appiattire la nostra traduzione. I problemi di significato, i problemi lessicali, giacchè il testo è del XIX secolo, dunque abbiamo a che fare con una lingua arcaica, poi il gioco di corrispondenze tra suoni e significati, il ritmo e la musicalità del testo sono stati traguardi da superare”, aggiunge Alina Monica Turlea. “Nelle fiabe ritroviamo loriginalità dellespressione artistica di un popolo, con dialoghi tipici delloralità, vocaboli arcaici, giochi di parole, insomma, una lingua ricca e inimitabile”, dice ancora Alina Monica Turlea, invitando il pubblico alla lettura delle “Fiabe romene”, in un viaggio affascinante, per avvicinarsi ai valori artistici e spirituali del popolo romeno.



    “La traduzione della presente raccolta di fiabe e racconti di Petre Ispirescu ha rappresentato per noi non solo una sfida, per le già citate particolarità linguistico-lessicali e per la riccchezza dei riferimenti socio-culturali, folclorici e mitologici relativi al contesto romeno, bensì ha costituito soprattutto loccasione di rendere omaggio al più grande collezionista e autore di narrazioni popolari della Romania, facendolo conoscere al pubblico italiano”, dice, a sua volta, Silvia Storti. “Siamo infatti molto liete e onorate di aver realizzato la più completa e recente traduzione di Ispirescu ad oggi pubblicata in Italia”, conclude Silvia Storti.




  • “Ritorno a Bucarest” di Victor Ieronim Stoichiţă al Salone Internazionale del Libro di Torino

    “Ritorno a Bucarest” di Victor Ieronim Stoichiţă al Salone Internazionale del Libro di Torino

    “Gli anni passati in Italia sono stati fondamentali per me – culturalmente, umanamente, storicamente, politicamente. E stato prima di tutto il rapporto con una grande cultura, con larte italiana, che diventerà uno dei miei punti dinteresse”. Così il noto critico darte Victor Ieronim Stoichiţă, professore emerito di Storia dellarte moderna allUniversità di Friburgo e uno dei più affermati studiosi e intellettuali nel panorama europeo, anticipando a Radio Romania Internazionale la presentazione del suo volume “Ritorno a Bucarest”, che sarà ospitata il 22 maggio dalla Sala Azzurra di Lingotto Fiere, nellambito del programma proposto dalla Romania alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino.



    Pubblicato nel 2014 in Francia con il titolo “Oublier Bucarest. Un récit” (Actes Sud, Arles), il volume è stato presentato in traduzione romena nel 2015 a Bucarest (“Despărţirea de Bucureşti, Humanitas), in occasione della Fiera Internazionale del Libro Gaudeamus, organizzata da Radio Romania, di cui il prof. Victor Ieronim Stoichiţă è stato presidente onorario in quellanno. In Italia, “Ritorno a Bucarest. Una storia” è uscito a febbraio 2022 presso Bordeaux Edizioni di Roma, tradotto dal francese da Benedetta Sforza. “Il cambio di titolo non implica un cambio di contenuto”, spiega il nostro ospite il fatto che la parola “oublier” del titolo originale non è stata tradotta con “dimenticare”. “Cambiare il titolo è stata una decisione presa in consenso con leditore”, aggiunge il nostro ospite che al Salone di Torino presenterà il libro insieme al critico letterario e professore Andrea Cortellessa.



    “Ritorno a Bucarest” rappresenta “un esercizio di scrittura che non è stato concepito come la scrittura di un libro. Era una scrittura di ricordi, autobiografica”, confessa lautore. “Ma mi sono reso conto, ad un certo momento, che mi lascio prendere io stesso da un esercizio più letterario di quello che avrei voluto che fosse allinizio”, dice il prof. Victor Ieronim Stoichiţă, parlando anche del messaggio che il libro potrebbe trasmettere alle giovani generazioni.



    Nato a Bucarest nel 1949, Victor Ieronim Stoichiţă ha studiato a Bucarest, Roma, Monaco di Baviera e Parigi. Si è addottorato nel 1989 nella capitale francese e ha insegnato presso varie università e istituti di ricerca in Europa e negli Stati Uniti. E autore di numerosi libri tradotti in 12 lingue, tra cui “Effetto Sherlock. Occhi che osservano, occhi che spiano, occhi che indagano. Storia dello sguardo da Manet a Hitchcock”, “LImmagine dellAltro. Neri, giudei, musulmani e gitani nella pittura occidentale delletà moderna”, “Leffetto Pigmalione. Breve storia dei simulacra da Ovidio a Hitchcock”, “Lultimo carnevale. Goya, de Sade e il mondo alla rovescia”, “Breve storia dellombra”, “Cieli in cornice. Mistica e pittura nel secolo doro dellarte spagnola”, “Linvenzione del Quadro. Arte, artefici e artifici nella pittura europea”.



    Cavaliere dellOrdine delle Arti e delle Lettere della Francia, insignito della Laurea Honoris Causa dellUniversità Cattolica di Lovanio, è socio straniero dellAccademia dei Lincei.



    Il programma integrale degli eventi presentati dalla Romania alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino è disponibile sul sito dellIstituto Culturale Romeno. La partecipazione della Romania al Salone di Torino è organizzata dallIstituto Culturale Romeno di Bucarest, tramite il Centro Nazionale del Libro, lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e lAccademia di Romania in Roma.




  • La Romania al Salone del Libro di Torino, intervista al prof. Bruno Mazzoni

    La Romania al Salone del Libro di Torino, intervista al prof. Bruno Mazzoni

    La Romania torna al Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 19 al 23 maggio e incentrato quest’anno sui Cuori selvaggi, con una ricca offerta per il pubblico. Allo Stand nazionale, situato nel Padiglione 1 B44-C43 a Lingotto Fiere, Romania: il coraggio di fare letteratura… propone incontri con una trentina di ospiti romeni e italiani – scrittori, romenisti, traduttori di letteratura romena in lingua italiana, storici, giornalisti, critici letterari e rappresentanti di editrici della Penisola.



    Radio Romania Internazionale ha parlato con il prof. Bruno Mazzoni, noto romenista e traduttore, già preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Pisa, che sarà presente a tutti gli eventi ospitati dallo Stand Romania sabato 21 maggio.



    A partire dalle ore 12.00, saranno presentati i volumi L’identità romena di Ioan-Aurel Pop, pubblicato nel 2019 presso Rediviva Edizioni di Milano, con la traduzione di Violeta Popescu e Premessa di Cesare Alzati, e Dai romani ai romeni. Elogio della latinità dello stesso Ioan-Aurel Pop, presidente dell’Accademia Romena, con la traduzione di Ida Garzonio e Premessa di Bruno Mazzoni, uscito quest’anno sempre presso Rediviva Edizioni.



    Gli incontri in programma il 21 maggio allo Stand Romania proseguiranno dalle ore 16,30 con la presentazione del libro La vita comincia venerdì di Ioana Pârvulescu, pubblicato nel 2020 presso l’editrice Voland di Roma, nella traduzione di Mauro Barindi, a cura di Bruno Mazzoni, con la Postfazione di Mircea Cărtărescu.



    A seguire, dalle ore 17,30, presso lo stesso Stand Romania, un incontro dedicato al volume Vita e opinioni di Zacharias Lichter di Matei Călinescu, uscito nel 2021 presso Spider&Fish di Firenze, nella traduzione e a cura di Bruno Mazzoni. Nel corso dell’incontro, interverranno Mircea Cărtărescu, Bruno Mazzoni e Marco Dotti. Sempre il 21 maggio, il pubblico è invitato anche nel Salone off, alla Libreria Trebisonda (Via Sant’Anselmo 22, Torino), per scoprire i Classici della letteratura romena di Rediviva Edizioni.


    Domenica 22 maggio, dalle ore 10.30, il prof. Bruno Mazzoni interverrà, accanto all’autore e a Vanni Santoni, alla presentazione del famoso Solenoide di Mircea Cărtărescu, ospitata dalla Sala Azzurra del Lingotto. Il libro è uscito nel 2021 presso Il Saggiatore di Milano, nella traduzione del prof. Bruno Mazzoni. Sempre il 22 maggio, dalle ore 12.30, allo Stand Romania, il pubblico incontrerà Cătălin Pavel e L’archeologia dell’amore, un volume tradotto sempre da Bruno Mazzoni e pubblicato quest’anno presso Neo Edizioni di Castel di Sangro (AQ). Accanto all’autore e al traduttore, interverrà anche Silvia Panichi.




    Il programma integrale degli eventi presentati dalla Romania alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino è disponibile sul sito dell’Istituto Culturale Romeno.



    La partecipazione della Romania al Salone di Torino è organizzata dall’Istituto Culturale Romeno di Bucarest, tramite il Centro Nazionale del Libro, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e l’Accademia di Romania in Roma.






  • La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino

    La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino

    “Romania: il coraggio di fare letteratura…” è il filo conduttore della presenza del nostro Paese alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che si svolge dal 19 al 23 maggio. La partecipazione della Romania alla più importante manifestazione del genere in Italia, incentrata questanno sui “Cuori selvaggi”, è organizzata dallIstituto Culturale Romeno di Bucarest, tramite il Centro Nazionale del Libro, lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e lAccademia di Romania in Roma. Allo Stand nazionale, situato nel Padiglione 1 B44-C43, allestito secondo un concetto che riflette il tema dei “Cuori selvaggi”, lAccademia di Romania e i suoi partner propongono al pubblico un design grafico dinamico, tonico e ottimista, con la scritta “Coraggio” in varie lingue.



    “Selvaggi sono i cuori che osano, i cuori liberi. Selvaggio è anche il pensiero libero, quindi il titolo di questa edizione è di nuovo provocatorio, come sempre, e la Romania ha risposto a questa provocazione con il Coraggio di fare letteratura e anche di tradurre letteratura, aggiungerei”, spiega a Radio Romania Internazionale la prof.ssa Oana Boşca-Mălin, responsabile programmi di diffusione culturale presso lAccademia di Romania in Roma, precisando che il pubblico scoprirà libri di letteratura romena contemporanea, ma anche scrittori classici, come Ioan Slavici, Liviu Rebreanu o Ion Luca Caragiale. Cinque giornate, con un programma variegato allo Stand della Romania, alla Sala Azzurra e alla Sala Indaco del Lingotto, ma anche nel Salone off, con un incontro il 21 maggio alla Libreria Trebisonda, dove Rediviva Edizioni presenterà le novità.



    Per tutta la durata della manifestazione, una trentina di ospiti romeni e italiani – scrittori, romenisti, traduttori di letteratura romena in lingua italiana, storici, giornalisti, critici letterari e rappresentanti di editrici della Penisola – invitano il pubblico allo Stand della Romania, ma anche in altre sale del Salone e nel Salone off, ad una rosa di incontri letterari destinati a promuovere i volumi degli scrittori romeni pubblicati negli ultimi anni in Italia.



    Interverranno Cesare Alzati, Magda Arhip, Mauro Barindi, Mircea Cărtărescu, Ricardo Cavallero, Dan Octavian Cepraga, Andrea Cortellessa, Federico Donatiello, Celestina Fanella, Marco Dotti, Ida Garzonio, Ilaria Gaspari, Krystyna Jaworska, Massimo Maurizio, Bruno Mazzoni, Roberto Merlo, Adrian Niculescu, Silvia Panichi, Ioana Pârvulescu, Cătălin Pavel, Marta Petreu, Ioan-Aurel Pop, Violeta Popescu, Mattia Luigi Pozzi, Vanni Santoni, Roberto Scagno, Adriana Senatore, Cristina Stănescu, Victor Ieronim Stoichiţă, Irina Țurcanu, Alina Monica Țurlea e Matei Vişniec, precisano gli organizzatori.



    Allo Stand della Romania, sarà allestito anche uno spazio dedicato alla vendita di libri, allestito in partenariato con la Libreria Libris di Brașov. Oltre ai titoli in italiano, il pubblico troverà anche libri in lingua romena, destinati ai lettori di madrelingua oppure agli italiani che studiano il romeno, ha detto ancora la prof.ssa Oana Boşca-Mălin.



    Il programma integrale degli eventi presentati dalla Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino è disponibile sul sito dellIstituto Culturale Romeno. Per ulteriori aggiornamenti, seguite anche le pagine Facebook dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e dellAccademia di Romania in Roma.




  • La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino

    La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino

    “Romania: il coraggio di fare letteratura…” è il filo conduttore della presenza del nostro Paese alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che si svolge dal 19 al 23 maggio. La partecipazione della Romania alla più importante manifestazione del genere in Italia, incentrata questanno sui “Cuori selvaggi”, è organizzata dallIstituto Culturale Romeno di Bucarest, tramite il Centro Nazionale del Libro, lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e lAccademia di Romania in Roma. Allo Stand nazionale, situato nel Padiglione 1 B44-C43, allestito secondo un concetto che riflette il tema dei “Cuori selvaggi”, lAccademia di Romania e i suoi partner propongono al pubblico un design grafico dinamico, tonico e ottimista, con la scritta “Coraggio” in varie lingue.



    “Selvaggi sono i cuori che osano, i cuori liberi. Selvaggio è anche il pensiero libero, quindi il titolo di questa edizione è di nuovo provocatorio, come sempre, e la Romania ha risposto a questa provocazione con il Coraggio di fare letteratura e anche di tradurre letteratura, aggiungerei”, spiega a Radio Romania Internazionale la prof.ssa Oana Boşca-Mălin, responsabile programmi di diffusione culturale presso lAccademia di Romania in Roma, precisando che il pubblico scoprirà libri di letteratura romena contemporanea, ma anche scrittori classici, come Ioan Slavici, Liviu Rebreanu o Ion Luca Caragiale. Cinque giornate, con un programma variegato allo Stand della Romania, alla Sala Azzurra e alla Sala Indaco del Lingotto, ma anche nel Salone off, con un incontro il 21 maggio alla Libreria Trebisonda, dove Rediviva Edizioni presenterà le novità.



    Per tutta la durata della manifestazione, una trentina di ospiti romeni e italiani – scrittori, romenisti, traduttori di letteratura romena in lingua italiana, storici, giornalisti, critici letterari e rappresentanti di editrici della Penisola – invitano il pubblico allo Stand della Romania, ma anche in altre sale del Salone e nel Salone off, ad una rosa di incontri letterari destinati a promuovere i volumi degli scrittori romeni pubblicati negli ultimi anni in Italia.



    Interverranno Cesare Alzati, Magda Arhip, Mauro Barindi, Mircea Cărtărescu, Ricardo Cavallero, Dan Octavian Cepraga, Andrea Cortellessa, Federico Donatiello, Celestina Fanella, Marco Dotti, Ida Garzonio, Ilaria Gaspari, Krystyna Jaworska, Massimo Maurizio, Bruno Mazzoni, Roberto Merlo, Adrian Niculescu, Silvia Panichi, Ioana Pârvulescu, Cătălin Pavel, Marta Petreu, Ioan-Aurel Pop, Violeta Popescu, Mattia Luigi Pozzi, Vanni Santoni, Roberto Scagno, Adriana Senatore, Cristina Stănescu, Victor Ieronim Stoichiţă, Irina Țurcanu, Alina Monica Țurlea e Matei Vişniec, precisano gli organizzatori.



    Allo Stand della Romania, sarà allestito anche uno spazio dedicato alla vendita di libri, allestito in partenariato con la Libreria Libris di Brașov. Oltre ai titoli in italiano, il pubblico troverà anche libri in lingua romena, destinati ai lettori di madrelingua oppure agli italiani che studiano il romeno, ha detto ancora la prof.ssa Oana Boşca-Mălin.



    Il programma integrale degli eventi presentati dalla Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino è disponibile sul sito dellIstituto Culturale Romeno. Per ulteriori aggiornamenti, seguite anche le pagine Facebook dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia e dellAccademia di Romania in Roma.




  • La Romania alla Biennale di Venezia

    La Romania alla Biennale di Venezia

    Tre progetti di artisti romeni, sostenuti dall’Istituto Culturale Romeno, saranno presenti alla 59/a Esposizione Internazionale d’Arte -la Biennale di Venezia, che si svolge dal 23 aprile al 27 novembre, all’insegna del tema Il latte dei sogni, lanciato dalla curatrice Cecilia Alemani. Gli artisti romeni sono apprezzati su piano internazionale al massimo livello, e l’ICR sta al loro fianco, appoggiando tre progetti diversi che saranno presentati alla Biennale Arte di Venezia, ha dichiarato il presidente dell’Istituto, Liviu Jicman, citato da un comunicato.



    Il 21 aprile, dalle ore 17.15, il Padiglione della Romania ai Giardini della Biennale ospita il vernissage della mostra You Are Another Me – A Cathedral of the Body/ Tu sei un altro me – una cattedrale del corpo della nota regista Adina Pintilie. Un’esperienza sensoriale multimediale, nata da una lunga ricerca artistica di Adina Pintilie sull’intimità e sulla corporeità, che porta avanti la sua impresa avviata con il suo primo lungometraggio Touch Me Not/ Ognuno ha diritto ad amare, che nel 2018 ha vinto l’Orso d’Oro alla Berlinale. È un’esperienza immersiva, in cui Adina Pintilie esplora il ruolo che l’intimità gioca nelle nostre vite, il modo in cui ci relazioniamo con noi stessi e con gli altri. Il progetto propone nuove punti di vista sulle relazioni interumani, al di là degli atteggiamenti convenzionali, spiega a Radio Romania Internazionale Claudia Lazăr, addetta agli affari istituzionali dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.



    Curato da Cosmin Costinaș e Viktor Neumann, il progetto di Adina Pintilie è stato selezionato in seguito al Concorso nazionale organizzato dal Ministero della Cultura, insieme al Ministero degli Affari Esteri e all’Istituto Culturale Romeno. La mostra sarà completata da un’installazione VR presso la Nuova Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, che verrà inaugurata il 22 aprile, alle ore 16:00, aggiunge Claudia Lazăr.



    Encyclopedia of Relations/ Enciclopedia delle Relazioni dell’artista Alexandra Pirici è il secondo progetto sostenuto dall’Istituto Culturale Romeno alla Biennale, che sarà presentato nel Padiglione Centrale per tutta la durata della rassegna. Un’azione performativa continua basata sull’incarnazione delle relazioni collettive in biologia e botanica, resa viva da sei ballerini. L’azione ricorda un gioco surreale in cui il mondo naturale si combina con il fantastico, puntualizza Claudia Lazăr.



    Un evento collaterale alla Biennale Arte 2022 è il progetto Eugen Raportoru: The Abduction from the Seraglio and Roma Women: Performative Strategies of Resistance, curato da Ilina Schileru e commissionato dall’European Roma Institute for Arts and Culture(ERIAC), il cui vernissage si terrà il 22 aprile, ore 18:00. Il pubblico avrà modo di scoprirlo per tutta la durata della Biennale presso l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti – Palazzo Loredan. Il progetto comprende una mostra con dipinti e installazioni in situ e un programma di azioni performative e conferenze, a cui contribuiranno Ioanida Costache, Mihaela Dragan, Carmen Gheorghe, Delia Grigore, Angéla Kóczé, Dijana Pavlovic, Erasma Vicenzina Pevarello, Alina Șerban. Il rapimento in questo contesto è carico di proiezioni patriarcali sul corpo femminile, è un riflesso della posizione di doppia minoranza che occupano le donne rom, aggiunge la nostra ospite, spiegando che la presenza romena a Venezia in questo periodo è particolarmente consistente.



    Nel Padiglione Centrale, nella selezione internazionale realizzata da Cecilia Alemani è presente anche l’artista romena Andra Ursuța, mentre a Palazzo Bembo, l’artista Mihai Țopescu partecipa alla mostra collaterale della Biennale Strutture personali, organizzata dal Centro Culturale Europeo. Invece, a Palazzo Mocenigo, un’opera di Mircea Cantor è inserita nel progetto Es-senze, a cura di Pier Paolo Pancotto. Inoltre, fino al 1 maggio, l’artigiano Victor Clopotar partecipa alla mostra internazionale Homo Faber, organizzata presso la sede della Fondazione Cini, uno degli eventi di questo tipo più importanti in Europa, conclude Claudia Lazăr, invitando il pubblico a seguire le reti sociali dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia per il programma espositivo che si svolgerà nella Piccola Galleria, a partire da maggio.




  • Mercoledì Musicali a Venezia con le percussioni di Ioana-Maria Văleanu

    Mercoledì Musicali a Venezia con le percussioni di Ioana-Maria Văleanu

    La giovane percussionista Ioana-Maria Văleanu è la protagonista del secondo appuntamento del 2022 con i Mercoledì Musicali allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in programma il 20 aprile, ore 17.00. La nuova stagione è stata aperta il 6 aprile scorso dalla pianista Sînziana Mircea, accanto al violoncellista Adrian Mantu.



    Il recital di Ioana-Maria Văleanu, trasmesso sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dellIstituto, propone la “Suite per violoncello solo: Preludio, Sarabanda e Giga” di Johann Sebastian Bach (trascrizione e arrangiamento per marimba) e “A Little Prayer” di Evelyn Glennie, come ha spiegato lartista stessa in un collegamento con Radio Romania Internazionale.



    Con la sua passione per questo strumento musicale, Ioana-Maria Văleanu porta avanti una tradizione di famiglia, visto che anche suo padre è un noto percussionista. Nella stessa intervista a Radio Romania Internazionale, lartista sottolinea di essere particolarmente legata allItalia, soprattutto dopo aver studiato a Bari con il maestro Filippo Lattanzi e aver collaborato con lorchestra del Teatro Petruzzelli. Ed esprime la gratitudine allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, per il sostegno concesso ai giovani artisti attraverso i Mercoledi Musicali.



    Per il prossimo Mercoledì Musicale, lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia vi invita ad un recital virtuale della pianista Alexia Dănăcică, che si terrà il 4 maggio. Il programma integrale della rassegna Mercoledì Musicali 2022 è disponibile anche sul sito dellIstituto Culturale Romeno di Bucarest.




  • “Poesie” di Mihai Eminescu, il Libro del week-end all’Accademia di Romania in Roma

    “Poesie” di Mihai Eminescu, il Libro del week-end all’Accademia di Romania in Roma

    Sono le “Poesie” di Mihai Eminescu, in un volume curato da Elio M. Satti e pubblicato presso Maria Pacini Fazzi editore, la proposta dellAccademia di Romania in Roma come “Il libro del week-end” questa settimana. Un progetto virtuale lanciato dalla prestigiosa istituzione culturale il 3 marzo scorso, in occasione della Giornata Mondiale dello Scrittore, per avvicinare la letteratura romena al pubblico italiano.



    Ogni giovedì, il pubblico ha modo di (ri)scoprire fiction, saggistica filosofica, storiografia, poesia, testi drammatici o critica filologica, grazie ai volumi pubblicati in Italia dal 2019 ad oggi. Agli incontri con le pagine di Mircea Cărtărescu, Aura Christi, Emil Cioran, Mircea Eliade, Mihai Eminescu, faranno seguito nelle prossime settimane quelle di Claudiu Florian o Valeriu Nicolae, accanto a volumi firmati da altri autori di prestigio, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la vicedirettrice dellAccademia di Romania, Oana Boşca-Mălin, ricordando che il progetto è stato ideato dalladdetto agli affari culturali Mihai Stan insieme ad Alexandra Boanţă.



    Liniziativa è nata in partenariato con lAssociazione Italiana dei Romenisti, Biblioteche di Roma e la piattaforma Orizzonti Culturali Italo-Romeni.



  • L’artigiano Victor Clopotar a HOMO FABER di Venezia

    L’artigiano Victor Clopotar a HOMO FABER di Venezia

    Dal 10 aprile al 1 maggio, l’artigiano romeno Victor Clopotar partecipa alla mostra internazionale HOMO FABER, organizzata presso la Fondazione Cini di Venezia. L’evento riunisce oltre 400 artigiani e designer di tutto il mondo, precisa l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

    Gli oggetti realizzati da Victor Clopotar in collaborazione con co/rizom, saranno presentati nella sezione Next of Europe, a cura di Jean Blanchaert e Stefano Boeri, indica la fonte.

    Victor Clopotar è un căldărar, un tradizionale fabbro di rame e la denominazione del mestiere deriva dalla parola căldare (caldaia). Si tratta di un’arte in via di estinzione e Victor è uno dei pochi rimasti a praticare questo mestiere. Ha imparato a fare vassoi, brocche e alambicchi dai suoi antenati e spera che un giorno suo figlio prenda il suo posto. Victor Clopotar ha collaborato con co/rizom per trasformare i suoi prodotti in oggetti contemporanei, realizzati con grande accuratezza nelle tecniche tradizionali, precisa ancora l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.

  • Mercoledì Musicali a Venezia, Sînziana Mircea e Adrian Mantu aprono stagione 2022

    Mercoledì Musicali a Venezia, Sînziana Mircea e Adrian Mantu aprono stagione 2022

    Saranno la pianista Sînziana Mircea e il violoncellista Adrian Mantu ad aprire il 6 aprile la nuova stagione dei Mercoledì Musicali all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia. Nel 2022, la rassegna si articola in dieci recital musicali appositamente pensati per la proiezione online il primo mercoledì del mese, giornata dedicata alla musica nel programma dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica, precisano gli organizzatori. I recital saranno trasmessi a partire dalle ore 17.00, in videoregistrazioni ideate dagli artisti stessi, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dell’Istituto.



    Il programma integrale della rassegna Mercoledì Musicali 2022 è disponibile anche sul sito dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest.



    Sono molto onorata di ritornare nel bellissimo progetto dei Mercoledì Musicali, spiega a Radio Romania Internazionale la pianista Sînziana Mircea, alla sua seconda partecipazione nella rosa di appuntamenti, questa volta insieme al violoncellista Adrian Mantu, con il quale ha già suonato in concerti in Irlanda. Il recital che terranno il 6 aprile include «Notturno e Saltarello» di George Enescu, «Danze popolari romene» di Béla Bartók, «Spiegel im Spiegel» di Arvo Pärt e «Carol» di Doru Popovici.



    In questo periodo, Sînziana Mircea sta anche svolgendo un progetto di ricerca al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, come borsista Nicolae Iorga presso l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica. Un grande regalo per me come musicista, confessa la giovane pianista, che passa molto tempo nelle biblioteche storiche di Venezia studiando spartiti e manoscritti risalenti a 300-400 anni fa, per poi suonare quella musica.



    Il primo concerto integralmente frutto di questa sua ricerca sarà ospitato il 20 luglio dalla Filarmonica George Enescu di Bucarest, al famoso Auditorium (Ateneul Roman), nell’ambito del Festival Vara Magică/ Estate Magica, spiega ancora Sînziana Mircea, impegnata in questo periodo anche in una tournée di musica contemporanea in Romania, dedicata esclusivamente alle composizioni di Dan Popescu, insieme ad altri due giovani artisti di fama: il violinista Alexandru Tomescu e il violoncellista Ștefan Cazacu. Dopo tappe a Sibiu, Cluj-Napoca e altre grandi città della Romania, la tournée si concluderà il 12 aprile a Bucarest, alla Sala Concerti di Radio Romania.


    Intanto, il 9 aprile, Sînziana Mircea sarà anche ospite del Festival Pianistico Internazionale Lago di Lecco, con un concerto ospitato dall’Auditorium Casa dell’Economia.



  • FRANCOFILM 2022, Romania porta “Collective” di Alexander Nanau

    FRANCOFILM 2022, Romania porta “Collective” di Alexander Nanau

    E’ il pluripremiato Collective di Alexander Nanau a rappresentare la Romania alla XII edizione di FRANCOFILM – il Festival del Film Francofono di Roma, in corso fino al 18 marzo. Lo riferisce l’Accademia di Romania in Roma, precisando che la pellicola sarà proiettata stasera, alle ore 21:00, all’Istituto Francese presso la Santa Sede – Centre Saint Louis (Largo Toniolo 21/22).

    Ideato e organizzato dall’Istituto Francese – Centre Saint Louis in occasione della Giornata Internazionale della Francofonia, il festival invita il pubblico a proiezioni di pellicole provenienti dai Paesi membri dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia. La presenza romena è promossa dall’Ambasciata di Romania in Italia e dall’Accademia di Romania in Roma, con il sostegno dell’Istituto Culturale Romeno.

    Tutti i dettagli sono disponibili sul sito dell’Istituto Culturale Romeno e sulla pagina Facebook dell’Accademia di Romania in Roma.

  • Disegni da un asse lontano, disegni claustrali, l’artista Részegh Botond all’Accademia di Romania

    Disegni da un asse lontano, disegni claustrali, l’artista Részegh Botond all’Accademia di Romania

    “Disegni claustrali” è il titolo della mostra personale dellartista visivo Részegh Botond, che sarà inagurata oggi alle ore 18:00, presso la Galleria dArte dellAccademia di Romania in Roma. Levento curato da Ana Negoiță è organizzato dallIstituto Culturale Romeno di Bucarest attraverso lAccademia di Romania in Roma, in partenariato con il Centro dEccellenza nello Studio dellImmagine (CESI) dellUniversità di Bucarest e il Comune della Città di Miercurea Ciuc.



    “Részegh Botond, che è una figura nota nei circoli artistici culturali di Romania e Ungheria, fa parte della giovane generazione di artisti: è del 77, in piena affermazione ormai”, spiega la vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, Oana Boşca-Mălin, anticipando a Radio Romania Internazionale linaugurazione della mostra che rimarrà aperta fino a fine dicembre. Uninaugurazione arricchita dalla presenza dellartista stesso, cosicchè il pubblico potrà dialogare con lui e scoprire la sua personalità di grafico, illustratore, fotografo e pensatore, come si autodefinisce.



    Vanta già mostre personali e collettive in Romania e Ungheria, ma anche Oltreoceano, soprattutto a New York e Boston. Direttore artistico della Galleria Nuova Kriterion di Miercurea Ciuc, un importante polo culturale della Transilvania, Részegh Botond è stato da sempre interessato alle tematiche sociali, che si lascia permeare dalla letteratura contemporanea di cui è appassionato, aggiunge la vicedirettrice dellAccademia di Romania.



    I lavori di grafica o su tela che compongono i “Disegni da un asse lontano” o “Disegni claustrali” risalgono al periodo del lockdown pandemico, che ha segnato tanti artisti e ha modificato anche il paradigma culturale. “Lo spazio claustrale che definisce questa mostra è lo spazio del proprio studio, come quello di una cella monacale”, dice ancora la prof.ssa Oana Boşca-Mălin, spiegando che, in questo spazio, lartista è costretto, ma anche stimolato, a riscoprire e ridefinire se stesso.



    I lavori parlano di sconforto e ansia, ma anche di gioia e soddisfazione, aggiunge la vicedirettrice dellAccademia di Romania in Roma, invitando il pubblico a scoprire i “Disegni da un asse lontano”, particolarmente orgogliosa che, dopo essere stata presentata questanno presso il Museo Nazionale dArte della Romania – il Museo delle Collezioni dArte, la mostra di Részegh Botond fa la prima sosta del suo appena iniziato itinerario internazionale proprio presso la sede dellIstituto Culturale Romeno nella Capitale italiana.



    Laccesso del pubblico avverrà in ottemperanza alle norme sanitarie vigenti.




  • Nuovo Mercoledì Musicale all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    Nuovo Mercoledì Musicale all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia

    La stagione dei Mercoledì Musicali all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia prosegue l’8 dicembre, con un nuovo appuntamento che avrà come protagonisti il soprano Olga Murariu-Caia e il pianista Alexandru Burca. Il programma del recital virtuale include brani famosi di George Grigoriu, Giacomo Puccini, Tiberiu Brediceanu e George Enescu.

    La nuova stagione musicale, iniziata il 1 settembre scorso e volta a promuovere artisti romeni di talento, si concluderà il 15 dicembre con un recital del baritono Sebastian-Gheorghe Balaj, con brani di Aurel Eliade, George Enescu, Sabin Păutza e canti natalizi popolari romeni.

    I recital sono trasmessi sulle piattaforme Facebook e Youtube dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia.