Tag: Italia

  • Festa Nazionale: il Mausoleo Candia di Aquileia, illuminato con i colori della bandiera romena

    Festa Nazionale: il Mausoleo Candia di Aquileia, illuminato con i colori della bandiera romena

    “Una testimonianza dellunione che esiste fra il popolo italiano, e in particolare quello del Friuli Venezia Giulia e di Aquileia, e il popolo romeno”. Così Emanuele Zorino, il sindaco di Aquileia, la storica città in provincia di Udine, presente allilluminazione del monumentale Mausoleo Candia con i colori della bandiera della Romania – rosso, giallo, blu – in occasione della sua Festa Nazionale, celebrata il 1 dicembre. Levento è stato organizzato dal Consolato Generale di Romania a Trieste e dallIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con le autorità locali. Un momento particolare che rispecchia uneredità “che ci viene da unenorme storia che accomuna le nostre due civiltà e culture, che oggi, nellattualità, si può riscoprire in progetti per il futuro”, ha puntualizzato il sindaco Emanuele Zorino.



    Da parte sua, il console generale di Romania a Trieste, Cosmin Victor Lotreanu ha parlato dellevento di Aquileia, una tra le più grandi città dellImpero Romano, come di un “simbolo della nostra latinità e cristianità”. “Da qui sono partiti non solo le vie, ma anche lesercito romano che ha partecipato alle campagne sul Danubio”, ha detto il console generale, parlando delle radici comuni e del rilevante ruolo svolto oggi dalla comunità romena di Aquileia e del Friuli Venezia Giulia nel consolidamento delle relazioni tra i due popoli. Quindi, presente e futuro insieme, ha detto ancora Cosmin Victor Lotreanu, sottolineando limportanza del del Partenariato Strategico Consolidato tra la Romania e lItalia. Alla rilevanza storica di Aquileia e alla presenza della forte e operosa comunità comunità romena, che lavora insieme alla comunità locale italiana, ha fatto riferimento anche il direttore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Grigore Arbore Popescu.



    Sempre in occasione della Festa Nazionale della Romania, la prestigiosa istituzione culturale romena e il Consolato Generale di Trieste hanno organizzato il concerto tenuto il 25 novembre dal Quartetto dellOrchestra Giovanile Romena (Romanian Youth Orchestra) nella Sala Capitolare della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia.



    Radio Romania Internazionale ringrazia il Consolato Generale di Romania a Trieste e lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica per il supporto concesso alla realizzazione di questo servizio.





    Riportiamo anche in servizio in lingua romena.





  • Festa Nazionale: concerto a Roma, il Mausoleo Candia di Aquileia veste colori bandiera romena

    Festa Nazionale: concerto a Roma, il Mausoleo Candia di Aquileia veste colori bandiera romena

    Dopo il concerto organizzato il 25 novembre nella Sala Capitolare della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica e il Consolato Generale di Romania a Trieste, e il concerto straordinario tenuto dal Coro nazionale da camera Madrigal alla Basilica di San Petronio di Bologna, in apertura del Festival Internazionale Propatria – Giovani Talenti Romeni, In occasione della Festa Nazionale della Romania, l’Auditorium Parco della Musica di Roma ha ospitato il concerto dell’Orchestra della Facoltà di Musica e Teatro dell’Università di Ovest di Timisoara, diretta da Sebastian Felea, con la partecipazione del noto violinista romeno Alexandru Tomescu. L’evento è stato organizzato dall’Ambasciata di Romania in Italia, in collaborazione con l’Accademia di Romania in Roma e con il sostegno del Consiglio della Provincia di Timis.

    Un altro evento particolare e significativo per la celebrazione della Festa Nazionale e per le relazioni romeno-italiane sarà organizzato stasera ad Aquileia, in provincia di Udine, dal Consolato Generale di Romania a Trieste e dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con le autorità locali. Dalle ore 18:00, il monumentale Mausoleo Candia sarà illuminato con i colori della bandiera della Romania – rosso, giallo, blu. L’evento sarà preceduto da un incontro del sindaco di Aquileia, Emanuele Zorzino, con il console generale di Romania a Trieste, Cosmin Victor Lotreanu, e il direttore dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, prof. Grigore Arbore Popescu.

  • Programma Radio Romania Internazionale 30.11.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 30.11.2021

    Sommario: Giornale radio; Attualità culturale: “Metamorfosi – Itineraria Picta. Fregio – Project room” di Luminiţa Ţăranu, in mostra allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, lartista ospite a Radio Romania Internazionale; Enciclopedia RRI


  • Festa Nazionale 2021, il Coro Madrigal apre Festival Internazionale Propatria a Bologna

    Festa Nazionale 2021, il Coro Madrigal apre Festival Internazionale Propatria a Bologna

    Sarà un concerto straordinario tenuto dal celebre Coro Nazionale da Camera Madrigal – Marin Constantin, diretto da Anna Ungureanu, a inaugurare il 29 novembre nella Basilica di San Petronio di Bologna, l’XI edizione del Festival Internazionale Propatria – Giovani Talenti Romeni, che si svolgerà fino al 16 dicembre. Il concerto, dedicato alla Festa Nazionale della Romania, celebrata il 1 dicembre, è promosso dall’Associazione culturale romeno-italiana Propatria di Roma, in collaborazione con il Consolato Generale di Romania a Bologna e l’Accademia di Romania in Roma, con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia e del Festival Internazionale George Enescu. La principale novità portata quest’anno dal Festival Internazionale Propatria consiste nel fatto che, per la prima volta, gli eventi si svolgono anche fuori Roma, che ha ospitato esclusivamente finora tutte le precedenti edizioni, spiega la presidente dell’Associazione culturale romeno-italiana Propatria, Mioara Moraru, anticipando la rassegna in un collegamento con Radio Romania Internazionale.



    Per il concerto che terrà nella Basilica di San Petronio, il Coro Madrigal propone brani di Jacques Arcadelt, Hans Leo Hassler, Ola Gjeilo, Arvo Pärt, Anton Bruckner, Pelle Olofson, Florian Costea, Nicolae Lungu (solista Teodora Jaworski), Anton Pann (arr. Dan Mihai Goia), Francisc Hubic (solista Denis Maxim), Filotei Monahul, Mircea Valeriu Diaconescu, Vytautas Miškinis, Knut Nystedt e Gordon Young. Sempre in questa occasione verrà presentata al pubblico l’album Hora Staccato, la più recente produzione discografica del Coro Madrigal, precisa l’Accademia di Romania in Roma, ricordando che la partecipazione all’evento avverrà su invito ed è soggetta alle norme sanitarie vigenti. Le prenotazioni potranno essere sollecitate all’indirizzo bologna.info@mae.ro entro il 27 novembre.



    Nato nel 2011, il Festival Propatria – Giovani Talenti Romeni è stato incentrato sull’idea di diffondere la cultura romena in Italia, mettendo in luce il suo contributo al rafforzamento delle relazioni tra la comunità romena e italiana e alla conservazione dell’identità nazionale. Lungo gli anni, il festival è diventato un importante ponte di dialogo interculturale e si è creato un carattere multidisciplinare, con l’obiettivo di mettere in luce l’eccellenza dei giovani romeni residenti all’estero e di promuovere l’immagine della Romania e delle élites romene che vivono fuori confine. E, infatti, Propatria, la cui direzione artistica è stata assunta dalla pianista romena Cătălina Diaconu dal 2014 al 2017, e successivamente da Mara Dobrescu, è diventato un vero riferimento in tal senso.



    Appuntamento di respiro internazionale, Propatria ha proposto una rosa di oltre 60 eventi tra concerti di musica classica, mostre, presentazioni di film e spettacoli teatrali, e, nell’ambito del Gala dei Premi di Eccellenza, ha conferito dei riconoscimenti ad oltre 300 giovani dell’intero mondo e a grandi personalità culturali o dello sport. Tra i protagonisti del festival si sono annoverati artisti di notorietà o giovani talenti provenienti da Francia, Austria, SUA, Belgio, Spagna, Olanda, Germania, Italia, Repubblica di Moldova, Inghilterra, Romania.



    Mioara Moraru ha passato in rassegna anche gli eventi che faranno seguito al concerto del Coro Madrigal a Bologna. Il Festival Propatria proseguirà il 4 dicembre a Roma con il recital Kaleidoscopic Harmony, tenuto alla Sala Baldini dal chitarrista greco Thanos Mitsalas, organizzato in partenariato con l’Ambasciata di Grecia in Italia. La stessa Sala Baldini ospiterà Le onde del Danubio, in un recital di Dana Ciocârlie, pianista romena che vive in Francia, organizzato dall’Associazione Propatria in partenariato con l’Accademia di Romania in Roma, con il sostegno dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest.



    L’11 dicembre, nell’ambito dello stesso Festival Propatria, ma anche della Stagione 2021/2022 del progetto Europa in Musica, la Sala Accademica del Conservatorio Santa Cecilia aprirà i battenti al concerto tenuto dal violinista romeno Valentin Şerban, vincitore del Gran Premio del Concorso Internazionale George Enescu – Sezione violino, e dal pianista Ioan-Dragoş Dimitriu. L’Accademia di Romania è partner dell’evento, insieme al Conservatorio Santa Cecilia e al cluster EUNIC Roma.



    Per commemorare le vittime della Rivoluzione anticomunista romena del 1989, l’XI edizione del Festival si chiuderà con la proiezione del docufilm Rieducazione a Piteşti – il dramma di una generazione, realizzato dalla conduttrice Lucia Hossu Longin della tv pubblica romena, spiega ancora la presidente dell’Associazione Propatria, Mioara Moraru, esprimendo la gratitudine a tutti i partner istituzionali romeni e italiani, che hanno appoggiato lungo il tempo questo progetto.



    Tutti i dettagli sul Festival sono disponibili sul sito dell’Associazione Propatria – propatriavox.it. L’edizione 2021 è organizzata dall’Associazione culturale romeno-italiana Propatria con il patrocinio delle Ambasciate di Romania e Grecia in Italia, nonchè del Festival Internazionale George Enescu, e in partenariato con l’Accademia di Romania in Roma, il Consolato Generale di Romania a Bologna, l’Istituto Culturale Romeno, il Conservatorio Santa Cecilia, EUNIC Roma, la Filarmonica Romana, Biblioteche di Roma, la Fondazione Culturale Memoria – Filiale Argeş, l’Associazione culturale ProContemporania di Bucarest, l’Associazione Propatria Vox di Focşani e HUBART Agency – Focşani.




  • 120 anni dalla fondazione del primo Comitato Dante a Bucarest

    120 anni dalla fondazione del primo Comitato Dante a Bucarest

    Nel 2021, ricorrono 120 anni dallistituzione del primo Comitato di Bucarest della Società Dante Alighieri, grazie allimpegno del vicentino Luigi Cazzavillan. In collaborazione con lAmbasciata dItalia a Bucarest, lAssociazione Italiana di Studi del Sud-Est Europeo (AISSEE) e la Libreria Pavesiana, la Società Dante Alighieri – il Comitato di Bucarest, rifondato il 25 marzo 2021, in occasione del settecentenario della morte del Sommo Poeta, organizza il 24 novembre il convegno dal titolo “Luoghi e percezioni di Dante nel sud-est europeo”, ha spiegato a Radio Romania Internazionale la sua presidente, prof.ssa Ida Valicenti.



    Studiosi provenienti dalle Università della Calabria, di Perugia, Firenze e di Roma Tre, e dalle Università romene di Cluj-Napoca, Bucarest e Craiova, si riuniranno in modalità ibrida per discutere della storia del Comitato della Dante nella Capitale, ma anche della letteratura dantesca nel sud-est europeo, aggiunge Ida Valicenti, che è anche vicepresidente dell AISSEE. Il convegno si concluderà con la presentazione del romanzo “Applausi nel cassetto” di Ana Blandiana, finalista del Premio Strega Europeo 2021, pubblicato sempre questanno presso la Elliot Edizioni, nella traduzione della prof.ssa prof.ssa Luisa Valmarin, ha ricordato ancora la presidente della Società Dante Alighieri – Comitato di Bucarest.



  • Proteste antirestricţii în Europa

    Proteste antirestricţii în Europa

    Noua
    normalitate care s-a instalat odată cu pandemia de Covid-19 are numeroși opozanți
    în întreaga lume. Dacă în prima parte a crizei sanitare ce a debutat acum
    aproximativ doi ani, majoritatea oamenilor s-au conformat restricțiilor, unele foarte
    drastice, în speranța că lucrurile vor reveni, treptat, pe făgașul lor cunoscut,
    deja, răbdarea multora a început să se uzeze. Nu numai că pandemia nu bate în
    retragere, dar unele ţări pregătesc, din nou, alte măsuri severe, vehement
    contestate, printre care vaccinarea obligatorie, carantina generalizată ori segregarea
    pe criterii medicale. Este cazul, de pildă, al Austriei, unde autoritățile au
    anunțat un arsenal anti-Covid foarte restrictiv. Cei aproape 9 milioane de
    locuitori au fost consemnați în case, de luni, timp de 20 de zile, iar, din
    februarie, vaccinul va deveni obligatoriu. Carantina urmează să se încheie pe
    13 decembrie pentru persoanele vaccinate și cele care au trecut prin boală, dar
    va continua să se aplice, pe termen nedeterminat, persoanelor nevaccinate. Este
    motivul pentru care, la Viena, la finele săptămânii trecute, zeci de mii de
    persoane și-au manifestat nemulțumirea în stradă.

    Proteste au avut loc şi la Roma. În Olanda, la Haga, dar
    și în alte orașe mai mici ale țării, manifestaţiile din weekend contra
    restricţiilor sanitare s-au transformat în revolte stradale și ciocniri cu
    forțele de ordine, care au făcut peste 100 de arestări. Liniște nu a fost nici
    la Bruxelles, unde zeci de mii de oameni au ieşit din case pentru a protesta.
    Unii au aruncat cu petarde și fumigene. Li s-a răspuns cu tunuri cu apă și gaze
    lacrimogene. Manifestația desfășurată sub sloganul Împreună pentru libertate
    a denunțat, în principal, faptul că persoanelor nevaccinate li se interzice să
    intre în restaurante sau baruri. Franța, care se confruntă cu o creștere a
    infectărilor, trebuie să gestioneze inclusiv situațiile tensionate din
    departamentele sale de peste mări – poliția din Guadelupa a primit ajutor din
    metropolă pentru a face față violențelor generate de obligativitatea vaccinării
    personalului medical, iar în Martinica a fost lansată o chemare la grevă
    generală.

    Deși cu mult mai palide cantitativ decât cele din vestul Europei, nici
    în România nu au lipsit protestele! În sud, la Ploieşti, sute de persoane au
    afişat bannere de mari dimensiuni cu mesaje împotriva măsurilor de combatere a
    pandemiei, iar la Craiova, oamenii au citit articole din Constituţie privind
    inviolabilitatea libertăţii individuale, a siguranţei persoanei, precum şi a
    libertăţii de exprimare a gândurilor, opiniilor sau credinţelor. În Sibiu
    (centru), protestatarii au fluturat steaguri tricolore şi au interpretat
    cântece patriotice. Un protest a fost şi la Constanţa, pe litoralul la Marea
    Neagră, împotriva obligativității certificatului verde.


  • Protesti antirestricţii tru Europa

    Protesti antirestricţii tru Europa

    “Naua normalitate” cari s-aştirnu unăoară cu pandemia di Covid-19 ari mulţă opozanță tru lumea tută. Cara tru prota parti a crizăllei sanitară ţi nkisi aoa si aproapea doi añi, majoritatea-a oamiñilor tiñisiră restricțiili, născănti multu serti, cu nădia că lucărli va s’yină tru arada di ma ninti, arăvdarea a mulţăloru ahuhri s’keară. Nu maş că pandemia numata tradzi năpoi, ama născănti văsilii ndregu, diznău, alti apofasi serti, niacumtinatu contestati, ditu aestea vaccinarea obligatorie, carantina genearalizată ică ampărţarea pi criterii medicali. Easti cazlu, dimecu, ali Austrie, iu autoritățli dimăndară un arsenalu anti-Covid multu restrictiv. Aţeali aproapea 9 miliuñi di bănători fură consemnati tru casi, di luni, kiro di 20 dzăli, a deapoa, ditu meslu şcurtu, vaccinlu va s’hibă obligatoriu. Carantina va s’bitisească tru 13 di andreu tră persoanili vaccinate și ateali cari tricură pritu lăngoari, ama ma largu va s’bagă tru practico pi vade nedeterminat, ti persoanili nivaccinate. Easti itia tră cari, Viena, tu bitisita-a stămănăllei ţi tricu, dzăţ di ñilli di persoane și spusiră niifharistusearea tru geadei.



    Protesti s’feaţiră şi la Roma. Isihie nu fu niţi Bruxelles, iu dzăţ di ñilli di oamiñni işiră din’casi ta s’mută capua. Născănţă arcară cu petardi și fumigene. Lă si apăndăsi cu tunuri cu apă și gaze lacrimoasi. Manifestația disvărtită sumu grita “Deadunu tră elfterisire” cutugursiră prota ş’prota, faptul că a persoanilor nivaccinate nu lă si da izini s’intră tru restaurante ică baruri. Franța, cari s’ampuliseaşti cu ună creastire a infectărilor, lipseaşti s’kivernisească nica şi catandisili mintiti ditu departamentele a llei di pisti amări – poliția ditu Guadelupa avu ananghi di agiutoru tra s’poată s’ţănă keptu a prişcăviiloru ghenearate di obligativitatea a vaccinarillei personalu medical, iar tru Martinica fu faptă ună acllimari ti grevă genearală.


    Acă cu multu ma slabi cantitativ andicra di aţeali ditu ascăpitata ali Europă, niţi tru România nu armasiră geadeili făr di proteasti! Tru sud, Ploieşti, suti di persoane afişară bannere di mari dimensiuni cu mesaje contra a meatriloru di combatere a pandemiillei, iara Craiova, oamiñilli ghivăsiră articole ditu Constituţie mutrinda inviolabilitatea libirtatillei individuale, a siguranţei persoanei, cum şi a libertatillei di exprimare a minduerloru, opiniilor I a pistillei. Tru Sibiu (centru), protestatarii minară hlamburi tricolore şi interpretară cântiţi patriotice. Un protest fu şi Constanţa, pi litoralu la Amarea Lae, contra a obligativitatillei certificatlu veardi.



    Autoru: Roxana Vasile


    Armânipsearea: Taşcu Lala



  • Uno sguardo sull’Italia. Ricordando Nicolae Iorga a BookCity Milano 2021

    Uno sguardo sull’Italia. Ricordando Nicolae Iorga a BookCity Milano 2021

    Nel 150/o anniversario della nascita del grande storico romeno Nicolae Iorga, Rediviva Edizioni, leditrice del Centro Culturale Italo-Romeno di Milano, regala al pubblico la ristampa del suo volume “Breve storia dei romeni – con speciale considerazione delle relazioni con Italia”. Il libro di Nicolae Iorga, “fresco di stampa, ma altrettanto antico, se prendiamo in considerazione che la sua prima pubblicazione avvenne nel 1911”, come spiega a Radio Romania Internazionale la responsabile di Rediviva Edizioni, Violeta Popescu, sarà presentato alla X edizione di BookCity Milano, il 21 novembre, al Museo delle Culture, nel programma “Scritti dalla Città Mondo”. Pubblicato dalla Lega per lunità culturale dei romeni nel 1911, il volume era dedicato al popolo italiano fratello, che festeggiava i suoi primi 50 ani di Unità, ricorda la nostra ospite, invitando il pubblico a leggere “unopera valida anche oggi, che porta con sé un nobile messaggio di fratellanza, conoscenza reciproca e amicizia”.



    “Un progetto editoriale che significa un modestissimo nostro omaggio allautore a 150 anni dalla sua nascita, un segno di apprezzamento per una personalità che ha lasciato la sua impronta indelebile nel campo della ricerca storica. Siamo felici che proprio qui, a Milano, riusciamo nellambito del festival, ricordare limportante personalità di Iorga, soprattutto pensando al fatto che il grande storico si è recato più volte nella città lombarda”, aggiunge Violeta Popescu. “I suoi primi soggiorni a Milano, allinizio del Novecento, sono dovuti alle ricerche fatte negli archivi storici oppure presso la Biblioteca Ambrosiana”, spiega ancora la nostra ospite, ricordando che, nel periodo compreso tra le due guerre, Nicolae Iorga ha tenuto tre conferenze nel capoluogo lombardo: due al “Circolo di Milano” e una presso la Camera di Commercio Italo-Romena, nel 1927.



    “Nella nostra lingua, Nicolae Iorga pubblica una “Breve storia dei Romeni”, un singolare atto di omaggio allItalia: il volume stampato nel 1911 a Valenii de Munte per il nostro cinquantenario e oggi introvabile tanto in Italia quanto in Romania, meriterebbe una riedizione, perché lautore vi ha con particolare cura accertate le connessioni tra la nostra civiltà e quella danubiana nei vari secoli”, scriveva nel 1921 Michele A. Silvestri nella prefazione al volume “Introduzione allo studio della Romania e dei romeni” di Nicolae Iorga, citata da Rediviva Edizioni.



    Ledizione ristampata da Rediviva vede la riscrittura del testo originale in italiano contemporaneo a cura di Lorena Curiman. “Conoscere lopera di Iorga sui romeni, con speciale considerazione delle relazioni con lItalia, è un immergersi nella storia profonda di una nazione che più di qualunque altra è rimasta vicina al Bel Paese ed è lunica al mondo che porta nella sua radice il nome di Roma, con una presenza di tante famiglie miste e di oltre un milione di persone che portano ogni giorno il loro contributo alleconomia e alla vita sociale della loro seconda patria. È un viaggio nella conoscenza dellEuropa, con un approfondimento della storia militare, politica, dellarchitettura, della letteratura e della cultura nel suo senso più completo, riuscendo ad arricchire lorizzonte della cultura generale da parte del lettore”, scrive nella prefazione al libro lambasciatore di Romania in Italia, George Gabriel Bologan.



    “Certamente Iorga ha avuto sin da giovanissimo un grande amore per lItalia, che lo ha portato non solo a porla fra i suoi più importanti temi di ricerca, ma anche a fondare, insieme a tanti suoi colleghi ed amici come Pârvan o Murgoci, istituzioni culturali come la Casa Romena di Venezia e lAccademia di Romania in Roma; istituzioni che prima della guerra hanno avuto un ruolo importante sia nella formazione di molti dei migliori storici romeni, sia nella conoscenza reciproca tra i Romeni e quegli Italiani che allora arrivarono ad una conoscenza della Romania e della sua storia in proporzione assai migliore di quella che non si possa registrare oggi nella nostra Penisola”, nota, da parte sua, lo storico Marco Baratto nella postfazione intitolata “Nicolae Iorga, Milanese”.



    Quindi, il 21 novembre, dalle ore 12.00, Rediviva Edizioni e la sua responsabile Violeta Popescu invitano il pubblico al Museo delle Culture di Milano ad “Uno sguardo sullItalia. Ricordando Nicolae Iorga”. Interverranno George Gabriel Bologan, ambasciatore di Romania in Italia, Cristian Luca, vicedirettore dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, inaugurato nel 1930 da Nicolae Iorga come Casa Romena, accanto a Ida Garzonio, Marco Baratto e Silvia Storti.



    La decima edizione di BookCity Milano, in programma dal 17 al 21 novembre, è promossa dallAssessorato alla Cultura del Comune di Milano e dallAssociazione BookCity, costituita da prestigiose fondazioni culturali quali Corriere della Sera, Feltrinelli o Mondadori.




  • Copiii între două lumi

    Copiii între două lumi

    În cadrul proiectului de
    cercetare socio-pedagogică Copii între două lumi, realizat de Asociația
    culturală româno-italiană Propatria-Odv, cu susținerea SGG-DRP sub
    patronajul Ambasadei României în Italia, s-a desfășurat la Roma, în
    perioada 9-12 noiembrie 2021, o vizită de lucru a unei delegații din
    județul Vrancea, formată
    din cadre didactice, psihologi, sociologi și reprezentanți ai CJRAE și ISJ
    Vrancea.


    Din delegație au facut parte:
    Prof. Daniel Gherasim, Inspector General adjunct ISJ Vrancea, Prof.dr. Silviu
    Brebulet, Prof.dr. Florentina Ciomaga și Prof. Mădălina Brebulet de la CJRAE
    Vrancea, Prof. Ionuț Bercaru, Școala generală Popești, Dana Negoiță, psiholog,
    Prof. Corina Vișan, Liceul Economic Focșani, Prof. Simona Safta, director
    adjunct Liceul de Arte Gh. Tăttărescu din Focșani și Denisa
    Porumboiu, sociolog.


    Pe parcursul vizitei au avut loc întâlniri cu cadrele
    didactice de la I.C. Corrado Melone (Ladispoli), director Prof. Riccardo
    Agresti, I.C. Narni Scalo (Terni), Director Prof. Sandra Catozzi, I.C.
    Cecchina, director Prof. Pietro Volpones, I.C. Albano, director prof. Luigia
    Mastrosanti și Prof. Alessandra Zeppieri, Consilier pentru Politici
    educaționale, Politici de tineret, Politici europene de la Comune di
    Albano Laziale precum și cu profesoarele din cadrul cursului de Limba Cultură
    și Civilizație Românească, Gina Dumitriu (Terni) și Angela Nicoară ( Ladispoli).


    Au avut loc discuții și schimburi de metode și de bună
    practică în privința facilitării integrării educaționale, a
    copiilor emigranți și a prevenirii şi combaterii părăsirii timpurii a şcolii în
    rândul acestora.


    În cadrul vizitei de
    lucru, delegația a fost primită la sediul Ambasadei de către E.S. George
    Gabriel Bologan, Ambasadorul României în Italia, care a salutat inițiativa și a purtat o discuție cu membrii delegației, în care
    au fost evidențiate multiplele probleme pe care le are comunitatea românească
    din Italia, în mod special problemele legate de copiii care riscă să își piardă
    limba, cultura și identitatea românească.


    Proiectul
    Copii între două lumi, urmărește furnizarea resurselor
    necesare pentru o mai bună̆ înțelegere a dificultăţilor de reintegrare a
    remigranţilor în sistemul educaţional românesc şi al instrumentelor
    necesare pentru dezvoltarea şi implementarea unei strategii personale sau
    instituţionale de intervenţie specifică.


    Acesta este articulat în trei
    etape, cea de cercetare sociologică, cantitativă și
    calitativă, cea de observație participativă prin schimbul de experiență
    realizat între profesorii români și profesorii italieni și, cea de a treia
    etapă, aceea de diseminare a rezultatelor, a evaluării finale a
    proiectului şi a prezentării lucrării de cercetare.


    Această ultimă etapă va fi
    marcată de Conferință finală care va avea loc la Focșani în Sala Mare a
    Consiliului Județean Vrancea, în data de 26 noiembrie 2021.


    La conferință vor interveni toți factorii implicați în
    această cercetare, reprezentanți ai Ministerului Educației, ai SGG-DRP, ai
    partenerilor proiectului, reprezentanți de vârf din mediul academic și de
    cercetare.


    Proiectul este finanțat de SGG-DRP și este realizat
    sub patronajul Ambasadei României în Italia, în colaborare cu Consiliul
    Județean Vrancea, cu ISJ și CJRAE Vrancea.


    Parteneri media: Agerpres și Radio România
    Internațional.

  • Covid-19: Romania, quattro pazienti in gravi condizioni trasferiti in Italia

    Covid-19: Romania, quattro pazienti in gravi condizioni trasferiti in Italia

    Quattro pazienti malati di coronavirus sono stati trasportati ieri da Bucarest a Roma e Torino, per ricevere cure specifiche, a bordo di un’aereo C-27 J Spartan delle Forze Aeree Romene, che ha effettuato un volo umanitario. Lo riferisce il Ministero della Difesa romeno, precisando che i pazienti, in gravi condizioni, sono stati accompagnati da un’equipe medica formata da specialisti SMURD (Servizio Medico Urgente di Rianimazione ed Estricazione) e della Base 90 Trasporto Aereo di Otopeni.

  • Nuovo Mercoledì Musicale a Venezia, intervista al violoncellista Ștefan Cazacu

    Nuovo Mercoledì Musicale a Venezia, intervista al violoncellista Ștefan Cazacu

    Inaugurata ai primi di settembre dalla violista Aida-Carmen Soanea, la nuova stagione dei Mercoledì Musicali promossa in formato virtuale dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia prosegue il 10 novembre con un recital che avrà come protagonisti un trio di giovani artisti di talento: il violoncellista Ștefan Cazacu, il pianista Ioan Dragoș Dimitriu e il violinista Valentin Șerban, con brani firmati da un trio altrettanto eccezionale: la Sérénade Lointaine di George Enescu, Trio in La minore di Maurice Ravel e Trio in Mi minore Nr. 2 di Dmitri Shostakovich. La nuova rosa di appuntamenti, volta a promuovere artisti romeni di talento, invita il pubblico fino al 15 dicembre a seguire brani di compositori famosi e variazioni originali su temi noti sulle piattaforme Facebook e Youtube dell’Istituto.



    Un bel regalo per offrire al pubblico musica di qualità, assicura il violoncellista Ștefan Cazacu, anticipando l’evento in un collegamento con Radio Romania Internazionale. Il nostro intento è stato quello di regalare un po’ di allegria al pubblico, perchè in questo periodo, come vediamo, il Covid sta accaparrando tutte le notizie e tutti gli argomenti. Noi vogliamo semplicemente goderci la musica, trasmettere delle emozioni e offrire musica di qualità. Il brano di Enescu è davvero meraviglioso, ovviamente andava benissimo soprattutto perchè teniamo questo recital all’Istituto Culturale Romeno. Con gli altri due lavori, abbiamo voluto dare un tocco di contrasto e di spettacolare, dato che non abbiamo ancora tante possibilità di salire sui palcoscenici nel Paese. C’è una preferenza per una musica quanto più semplice. E noi l’abbiamo voluta ugualmente semplice e attraente, spiega Ștefan Cazacu, svelando anche come ha vissuto questi mesi di pandemia e come si delinea l’agenda dei concerti nel successivo periodo.



    Sinceramente, questo periodo è stato sufficientemente pieno e allo stesso tempo piacevole. Da agosto in poi, ho tenuto quasi ogni settimana al minimo un concerto o un recital. Ma anche l’agenda dei colleghi insieme ai quali suono in questo recital all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, è stata altrettanto carica. Siamo stati davvero fortunati di poter incontrarci e registrare il recital per il Mercoledì Musicale. Per il successivo periodo, abbiamo dei concerti in programma fino a dicembre, grazie a Dio! Il nostro messaggio al pubblico è semplicemente questo: godetevi la Musica, la Salute e la Vita!, ha concluso il giovane artista.



    Il programma integrale dei Mercoledi Musicali è disponibile sul sito dell’Istituto Culturale Romeno e sui canali social della rappresentanza di Venezia. Radio Romania Internazionale è media partner del progetto.




  • Programma Radio Romania Internazionale 04.11.2021

    Programma Radio Romania Internazionale 04.11.2021

    Sommario: Giornale radio e approfondimenti; La Giornata dellUnità Nazionale e delle Forze Armate Italiane, celebrata con una cerimonia ristretta organizzata dallAmbasciata dItalia e dallUfficio dellAddetto per la Difesa al Cimitero Italiano di Bucarest; Società




  • 4 noiembrie, Ziua Unităţii Naţionale şi a Forţelor Armate Italiene

    4 noiembrie, Ziua Unităţii Naţionale şi a Forţelor Armate Italiene

    În fiecare an pe 4 noiembrie, Italia
    celebrează Ziua Unităţii Naţionale şi a Forţelor Armate, pentru a aminti
    victoria în primul Război Mondial şi desăvârşirea unificării în 1918. La
    Bucureşti, Ambasadorul Italiei, Alfredo Durante Mangoni, şi Ataşatul Militar al
    Apărării, colonelul Ivano Antonio Romano, au comemorat evenimentul printr-o
    ceremonie în format restrâns la Cimitirul Italian Ghencea, cu câţiva invitaţi
    şi fără public, cu respectarea actualelor măsuri sanitare. La Cimitirul Italian
    din Bucuresti sunt înmormântaţi peste 1.700 de soldaţi italieni căzuţi în cele
    două războaie mondiale. Majoritatea au participat la ofensiva de pe frontul
    macedonean în 1918, în cadrul diviziei italiene înrolate în armata aliată. Au
    fost prezenti ataşaţi militari ai mai multor state, autorităţi civile şi
    militare române şi italiene. La ceremonie a participat si locţiitorul Şefului
    Statului Major al Apărării din România, general locotenent Dumitru Scarlat.


    În 2021, Ziua Unităţii Naţionale şi a
    Forţelor Armate Italiene a fost sărbatorită în contextul special al împlinirii
    celor 100 de ani de cand rămăşiţele pamânteşti ale Soldatului Necunoscut au
    fost transferate de la Aquileia, oraş din nord-estul Italiei, la renumitul
    Altar al Patriei de la Roma. O poveste impresionantă. O femeie simplă din
    Trieste, pe numele ei Maria Bergamas, al cărei fiu Antonio – dezertor din
    armata austriacă şi voluntar în rândul trupelor italiene, căzut în luptă fără a
    putea fi identificat, a mers în Basilica din Aquileia pentru a alege dintre 11
    trupuri de militari fără viaţă pe cel care avea să fie înmormântat la Altarul Patriei.
    După o călătorie cu trenul pe ruta Venezia-Bologna-Florenţa-Roma, de-a lungul căreia
    italienii i-au adus omagiul, sicriul Soldatului Nescunoscut a fost înmormântat
    la Vittoriano, în cadrul unei ceremonii solemne care a avut loc pe 4 noiembrie
    1921.


    Această zi ne aminteşte, așadar, de evenimente
    glorioase și, în același timp, dureroase din istoria noastră, a subliniat Ambasadorul
    Italiei, Alfredo Durante Mangoni în intervenţia sa la ceremonia organizată la
    Bucureşti.






  • 4 novembre: Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, cerimonia a Bucarest

    4 novembre: Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, cerimonia a Bucarest

    Il 4 novembre, data in cui terminò per lItalia la Prima Guerra Mondiale, è ovunque per gli Italiani il giorno in cui celebrare il significato e il ruolo delle nostre Forze Armate, tanto nel servizio al Paese in patria, quanto nelle missioni allestero per il mantenimento della pace e della sicurezza e a sostegno della cooperazione internazionale, e ricordare il prezioso contributo dei nostri militari, anche i più giovani, al raggiungimento dellUnità nazionale al termine di un conflitto devastante. Così lAmbasciatore dItalia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, nel suo intervento alla cerimonia dedicata al 4 novembre, organizzata oggi in forma ristretta al Cimitero Italiano della Capitale romena dallAmbasciata e dallUfficio dellAddetto per la Difesa, nella piena osservanza di tutte le norme sanitarie imposte dal Governo.



    Una ricorrenza particolare quella del 4 novembre 2021, nel centenario della tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dellAltare della Patria, dopo la prima Guerra Mondiale, per ricordare che “La grandezza non ha un tempo e non ha un nome. 100 anni fa, Maria Bergamas, una popolana di Trieste, il cui figlio Antonio – disertore dell’esercito austriaco e volontario nelle fila italiane – era caduto in combattimento senza che il suo corpo potesse essere identificato, fu chiamata nella Basilica di Aquileia a scegliere tra undici salme quella che sarebbe stata tumulata al Vittoriano. Dopo un viaggio in treno sulla linea Venezia-Bologna-Firenze-Roma, lungo il quale il Paese gli rese onore e omaggio, il feretro del Milite Ignoto fu tumulato allAltare della Patria il 4 novembre 1921, con una solenne cerimonia.



    “Questo giorno ci riporta dunque ad eventi gloriosi e, insieme, dolorosi della nostra storia. 4 Novembre significa, per noi italiani, la conclusione vittoriosa di uno sforzo durissimo che per la prima volta rese fratelli – fianco a fianco nelle trincee – giovani di ogni regione e di ogni ceto sociale, e sancì con il sangue e il sacrificio di oltre 600.000 Caduti l’irreversibile scelta di unItalia unita, finalmente ricondotta ai suoi naturali confini, compiendo il progetto del Risorgimento italiano, ha sottolineato lAmbasciatore Alfredo Durante Mangoni nel suo intervento, ricordando che, nel 1917, dopo alterne fortune sul campo, vennero reclutati più di 250.000 ragazzi appena diciottenni, chiamati a dare nuovo vigore alle truppe in trincea.



    “Erano i “ragazzi del ‘99, giovani nati alla fine del diciannovesimo secolo, che lasciarono studi e famiglia per il fronte. Per molti di loro lautunno arrivò in quella che sarebbe dovuta essere la loro primavera. Essi furono la forza determinante nella controffensiva del Piave e nella vittoria del 4 Novembre 1918, ha detto ancora il diplomatico, ricordando che nel Cimitero Militare Italiano di Bucarest riposano sette ragazzi del 99: Emilio, Filippo, Pasquale, Giovanni, Antonio, Gaetano e Stefano – neanche ventenni, caduti lontano dalla Patria e dai loro cari.



    “Li vogliamo ricordare oggi, insieme ai 1750 caduti qui sepolti. Eroi italiani che riposano accanto ai soldati romeni, testimoniando ancora una volta la fratellanza tra i nostri due popoli. Si tratta di un percorso comune che oggi prosegue nei teatri doperazione nel mondo, a difesa della pace e della libertà, per promuovere la sicurezza, i diritti fondamentali e la democrazia, ha aggiunto lAmbasciatore, rivolgendo un pensiero anche ai giovani italiani di Trento, Trieste, Bolzano, Gorizia, che avevano combattuto in quella Guerra arruolati nellesercito avversario e che sono sepolti in altre località della Romania, specialmente nei cimiteri sui monti Carpazi.



    “L’Italia che celebra oggi il 4 Novembre, ha cancellato da molti decenni l’idea della guerra, consapevole che nella nostra Europa possiamo finalmente ricordare in pace i nostri caduti di sempre. Essere riconciliati con ogni popolo significa proiettare nel futuro la memoria di tutti i nostri martiri. I ragazzi e le ragazze di oggi, coetanei dei 7 giovani che qui onoriamo, non hanno più nemici alla frontiera ma solo sogni e progetti da condividere. Ne siano sempre grati e degni!, ha concluso lAmbasciatore Alfredo Durante Mangoni.



    Il suo intervento è stato seguito dal servizio religioso officiato da padre Marius Bereşoaie, il direttore dell’Associazione Don Orione di Voluntari, dopo di che il luogotenente Giuseppe Vecchio ha letto la Preghiera del Soldato.



    Nel corso della breve cerimonia svoltasi oggi al Cimitero Militare Italiano di Bucarest, alla quale erano presenti il Vice Capo di Stato Maggiore della Difesa romeno, tenente generale Dumitru Scarlat, il Capo Armamenti, maggior generale Teodor Incicaş, e il comandante del Comando Multinazionale Sud-Est della NATO (HQ MNC-SE), tenente generale Tomiţă-Cătălin Tomescu, l’Ambasciatore Alfredo Durante Mangoni e l’Addetto per la Difesa, il colonnello Ivano Antonio Romano, hanno deposto corone ai monumenti dei caduti, per ricordare tutti i militari immolatisi per l’onore della Patria, in Italia e all’estero.



    Deposte corone anche da parte della Camera dei Deputati del Parlamento di Bucarest, del Ministero della Difesa romeno, del Comando Multinazionale Sud-Est della NATO (HQ MNC-SE), di addetti militari di altri Paesi e di organizzazioni civili romene.




  • Marian Alexandru Isacov din Italia

    Marian Alexandru Isacov din Italia

    Tânăr român premiat la Roma de preşedintele Italiei. După doar 10 ani în Italia, Marian Alexandru Isacov, originar din Galaţi, student la Facultatea de Medicină din Pisa, a fost premiat – alături de alţi 24 de tineri italieni, de către preşedintele ţării de adopţie, Sergio Mattarella