Author: Adina Vasile

  • Il progetto “Navigando lungo i sapori del Danubio” porta nuovi turisti italiani in Romania

    Il progetto “Navigando lungo i sapori del Danubio” porta nuovi turisti italiani in Romania

    Lo scorso maggio, un gruppo di turisti italiani è giunto in Romania per un viaggio alla scoperta della biodiversità del delta del secondo fiume più lungo del continente europeo, il Danubio, riconosciuto dallUnesco come patrimonio dellumanità e riserva della biosfera. Non sono mancate le immersioni nella cultura locale e nelle prelibatezze tipiche. Il viaggio è stato organizzato dallAssociazione “Viaggiare i Balcani”, diretta da Eugenio Berra, in collaborazione con Slow Food International e Slow Food Romania, nellambito del progetto “Navigando lungo i sapori del Danubio”. Nato nel 2002, il progetto è volto alla promozione del turismo responsabile nellEuropa sud-orientale. Gli ospiti si sono fermati non solo nel delta formato dal fiume allo sbocco nel Mar Nero, ma anche nella capitale Bucarest, in città-porto sul Danubio, come Tulcea e Sulina, e nel paesino Greci. Quella a Greci è stata una tappa speciale, perchè i turisti italiani hanno avuto loccasione di conoscere membri di una delle tante minoranze storiche della regione Dobrugia, i friulani emigrati alla fine dellOttocento per lavorare nelle cave di granito della zona, attirati dalla richiesta di manodopera specializzata e dalle promesse di prosperità. Negli anni a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, la comunità friulana di Greci era giunta a circa quattrocento-seicento persone, per poi ridursi lungo il tempo alle circa settanta donne e ai pochissimi uomini che vi abitano oggi. Una delle turiste che hanno intrapreso il viaggio tematico in Romania a maggio è Gabriella Ventura, di Milano, che ha scoperto questa offerta vacanze proprio grazie alla radio. Riportiamo di seguito quanto ci ha raccontato la nostra ospite.



  • La Giornata della Lingua Romena

    La Giornata della Lingua Romena

    Anche questanno, la rete di istituti di cultura romeni allestero ha organizzato una serie di eventi dedicati alla lingua romena, assieme alle Ambasciate e ai Consolati della Romania o in collaborazione con importanti partner culturali locali. La maggior parte degli eventi si svolgono intorno al 31 agosto, proclamato Giornata della Lingua Romena.



    Il primo ad aver festeggiato la Giornata della Lingua Romena è stato lIstituto di Cultura romeno di Stoccolma, che ha organizzato una conferenza e una lettura pubblica di poesia, il 21 agosto, presentando in questa occasione alcuni dei più rappresentativi scrittori romeni. Dal canto suo, lIstituto di Cultura romeno “Mihai Eminescu” di Chisinau ha organizzato, il 23 e il 24 agosto, manifestazioni culturali dedicate alla Giornata della Lingua Romena in Moldova, segnando i 100 anni dalla scomparsa di Alexei Mateevici e i100 anni del poema “La nostra lingua”. Sempre lIstituto di Cultura romeno “Mihai Eminescu” di Chisinău, in collaborazione con la Biblioteca Pubblica Leova organizza il 31 agosto la vernice della mostra “George Cosbuc – Le nozze di Zamfira”, seguita dal simposio “Inno alla lingua romena”. Il 4 e il 5 settembre, sarà, invece, organizzata la sesta edizione del “Convegno Internazionale degli Studiosi dellopera di Mihai Eminescu”, con partcipanti da Romania, Turchia, Ucraina, Austria, Bulgaria, Cile, Italia e Moldova.



    Per celebrare la Giornata della Lingua Romena, il Centro culturale italo-romeno di Milano in collaborazione e con il patrocinio del Consolato Generale della Romania nel capoluogo lombardo vi invita ad un dibattito sulla lingua romena allestero, sulluso della lingua materna dalla seconda generazione di bambini romeni in Italia, e sui cambiamenti subiti dalla lingua romena in seguito al contatto con litaliano. Levento, ad ingresso libero, si terrà il 2 settembre, alle 16.30, al Consolato Generale della Romania a Milano. A tutti i partecipanti saranno offerti gratuitamente libri stampati dalleditrice REDIVIVA Edizioni – pubblicati nellambito di varie collane. In programma anche un video documentario sui poeti Nichita Stanescu (1933-1983) e Grigore Vieru (1957-2009) e una presentazione dei progetti in corso sullanniversario del Centenario della Grande Unione 1918-2018- (conferenze, mostre, presentazioni di libri) che rievocheranno limportante momento della storia della Romania.



    La Giornata della Lingua Romena è segnata anche a Londra tramite la creazione di un evento sulla pagina di Facebook dellistituto, al fine di promuovere i corsi di lingua romena organizzati a partire dal 31 ottobre del 2016. Dal canto suo, lIstituto di Cultura Romeno di Lisbona celebrerà, il 5 settembre, la Giornata della Lingua Romena organizzando corsi di lingua romena, con accenni alla storia e geografia della Romania, a importanti personalità romene, alle somiglianze e differenze tra il romeno e il portoghese, tutto condito con dimostrazioni culinarie e degustazioni, nonchè informazioni turistiche sulla Romania. Oltreoceano, lIstituto di Cultura Romeno di New York propone, il 31 agosto, levento “Età e volti della lingua romena negli Usa”. In programma: una conferenza di Mona Momescu, lettore di lingua e cultura romena presso la Cattedra “N. Iorga” della Columbia University di New York, e una mostra di libri, che resterà aperta fino al 15 settembre, che includerà alcuni “tesori bibliofili”, compresi libri di testo provenienti dalla collezione privata di Mona Momescu. Sempre il 31 agosto, lIstituto di Cultura romeno di Parigi organizzerà la conferenza “Lingua e identità romena”, con interventi da parte dei docenti Laura Zavaleanu ed Alvaro Rocchetti, dellUniversità Sorbonne Nouvelle – volta alla promozione della lingua romena. Anche lIstituto di Cultura Romeno di Varsavia propone un progetto espositivo, volto a familiarizzare il pubblico polacco con la storia e le peculiarità della lingua romena. Si tratta di una mostra aperta dal 31 agosto al 20 settembre, che percorrerà le tappe storiche di formazione della lingua romena e illustrerà le influenze slave, turche, greche, magiare, tedesche e romanze, offrendo, allo stesso tempo, un ritratto della lingua romena odierna. LICR di Vienna propone, invece, un evento di presentazione della sua biblioteca, inaugurata il 30 agosto del 2014.



    Ai sensi della legge sullistituzione della Giornata della Lingua Romena, adottata nel 2013, le autorità e le istituzioni pubbliche, comprese le Rappresentanze diplomatiche e gli Istituti culturali romeni allestero, organizzano eventi culturali ed educativi per la Giornata della Lingua Romena, festeggiata per la prima volta il 31 agosto 2013.





  • Ospiti italiani alla Conferenza internazionale “Impianti per le costruzioni” di Iasi

    Ospiti italiani alla Conferenza internazionale “Impianti per le costruzioni” di Iasi

    La città di Iasi (nel nord-est della Romania), ha ospitato, il 6 e il 7 luglio, la Conferenza internazionale “Impianti per le costruzioni e risparmio energetico”. Levento, giunto alla XXVIIesima edizione, è stato organizzato dallAssociazione Romena degli Ingegneri dImpianti (AIIR), assieme allUniversità Tecnica “Gheorghe Asachi” di Iasi – la Facoltà di Costruzioni ed Impianti, il Dipartimento di Ingegneria degli Impianti – e una compagnia edile. Ledizione 2017 è stata dedicata, principalmente, allammodernamento e leficientizzazione degli impianti per edifici appartenenti al patrimonio storico nazionale e al loro impatto su questi edifici e sui tesori custoditi. Unattenzione speciale è stata concessa, anche a questedzione, ai sistemi di risparmio energetico nel settore degli impianti, illustrati con esempi di efficienza energetica negli edifici storici in Italia. Ospiti speciali della conferenza sono stati il professor Livio Mazzarella, del Dipartimento Energia del Politecnico di Milano, e il professor Stefano Corgnati, del Dipartimento Energia del Politecnico di Torino, che sono stati intervistati dal nostro collega di Radio Iasi, Mihai Neacsu. Riportiamo, per prima, lintervista rilasciata dal professor Livio Mazzarella.




    Dal canto suo, il professor Stefano Corgnati ha dichiarato sulla conferenza:



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    Il 22 giugno si è svolto, a Bucarest, il tradizionale Forum Economico di Confindustria Romania “Both Worlds – Manufacturing&Finance“, che ha avuto come principali temi le finanze e il manifatturiero e la rivoluzione digitale, nonchè levoluzione del contesto economico europeo alla luce della Brexit. Levento ha riunito rappresentanti del mondo accademico romeno e italiano ed imprenditori. Ospite speciale delledizione 2017 del forum è stato il senatore ed ex ministro dellEconomia e delle Finanze, Giulio Tremonti, che ha tenuto un intervento e ha partecipato alla Tavola rotonda “Europa: quo vadis?”.



    Nel suo intervento in apertura del forum, lambasciatore dItalia a Bucarest, Sua Eccellenza Marco Giungi, ha sottolineato che le parole dordine per lEuropa nella nuova realtà post-Brexit sono “interconnessione, adattamento ed equilibrio”.




    In una dichiarazione in esclusiva a RRI, Giulio Tremonti ha parlato della necessità di riflessione sulle forme possibili del cambiamento in seguito alluscita della Gran Bretagna dallUnione.




    Al centro della Tavola rotonda “Lindustria 4.0 – Uomini e macchine nella fabbrica digitale” è stata la nuova rivoluzione industriale, caratterizzata dallinnovazione tecnologica, gli ospiti analizzando i vantaggi delle fabbriche intelligenti, ma anche limpatto della digitalizzazione della produzione sul fattore umano. Tra i dubbi, la possibile perdita di posti di lavoro. Su questo tema, ma anche sulledizione di questanno del Forum “Both Worlds” di Bucarest ha parlato a RRI il presidente di Confindustria Romania, Mauro Maria Angelini.






  • La I edizione del Festival dell’Opera dedicato al soprano Virginia Zeani

    La I edizione del Festival dell’Opera dedicato al soprano Virginia Zeani

    Questanno, dal 22 al 25 giugno, la città di Targu-Mures, nel centro della Romania, ospita la prima edizione del Festival dellOpera dedicato al celebre soprano romeno Virginia Zeani, una delle più importanti artiste del XXesimo secolo. Nel primo giorno del festival, il Consiglio Provinciale di Mures conferirà il più alto riconoscimento al grande soprano, per la sua professionalità, la perseveranza e i risultati eccellenti raggiunti durante la sua carriera.



    Virginia Zeani nacque a Solovăstru, nella provincia di Mures, nel 1925. A 7 anni si trasferi nella capitale Bucarest e cominciò a studiare musica apenna 12enne. A 19 anni vinse una borsa di studio in Italia e si perfezionò a Milano, con Aureliano Pertile. Si stabili in Italia nel 1943 ed esordi a Bologna, nel 1948, ne “La Traviata”, accanto ad Arrigo Pola, che sarebbe diventato professore del tenore Luciano Pavarotti. Fu il momento di affermazione della Violetta suprema, comè stato soprannominato il famoso soprano, che ha ottenuto successi strepitosi nel difficile ruolo verdiano in quasi 700 spettacoli dapperttutto nel mondo. La Zeani è ritenuta una delle migliori, se non la migliore interprete di questo famoso personaggio.



    In una carriera artistica di oltre trentanni, Virginia Zeani, soprannominata dai suoi fan “LAssoluta”,si è esibita assieme ad alcuni tra i più importanti cantanti lirici del mondo, tra cui Beniamino Gigli, Franco Corelli, Giuseppe Di Stefano, Mario Del Monaco, Carlo Bergonzi, Plácido Domingo, Luciano Pavarotti, Tito Gobbi o Nicolae Herlea -, sotto le più prestigiose bacchette – Tullio Serafin, Herbert von Karajan, Zubin Mehta, Carlo Maria Giuliani -, e sui più grandi palcoscenici del mondo: Roma, Milano, Vienna, New York, Parigi, Londra. Diventò famosa nel mondo nel 1952, quando sostitui Maria Callas in uno spettacolo al Teatro Communale di Firenze. Lungo la sua carriera ha interpretato ben 69 ruoli dopera, la sua carriera artistica raggiungendo lapice tra gli anni 50 -70.



    Virginia Zeani ha ottenuto clamorosi successi sui più importanti palcoscenici del mondo – dal Teatro alla Scala din Milano al Covent Garden di Londra e al Metropolitan di New York. Ha cantato Haendel, Monteverdi, Rossini, Puccini, Wagner, Poulenc e Menotti, ma è stata soprattutto una verdiana, il ruolo di Violetta ne “La Traviata” sembrando scritto per lei.



    Nel 1955, lOpera di Roma metteva in scena, apposta per Virginia Zeani, due nuovi spettacoli: lAlziradi Verdi e lOtellodi Rossini. Al Metropolitan esordi nel 1966, con il ruolo Violetta ne “La Traviata e fu la prima cantante lirica ad interpretare al Teatro alla Scala di Milano tutti i tre ruoli ne “I racconti di Hoffmann” di Offenbach: Olympia, Giulietta ed Antonia. Nel 1956, si esibiva per la prima volta nel “Giulio Cesare” di Handel, al Teatro alla Scala, dove ebbe come partner il basso Nicola Rossi-Lemeni, che avrebbe sposato un anno dopo. Formarono insieme una delle più belle coppie, fino al 1991, quando il prestigioso cantante si spense.



    Virginia Zeani fu amica di artisti famosi, come Federico Fellini e Giulietta Masina, Tyrone Power e Roberto Rossellini, Nino Rota e Luciano Pavarotti. Si impose come una delle migliori cantanti liriche del mondo grazie alla sua voce – contraddistinta da unautentica emozione e una perfetta tecnica della respirazione. “Ho imparato moltissimo da te”, le confessava in una lettera, Luciano Pavarotti, nel 1996, dopo averle dedicato, in un concerto a Indianapolis, laria “Donna non vidi maidellopera “Manon Lescaut” di Puccini. Mentre Federico Fellini confessava, dal canto suo, in una lettera, che la guardava la mattina, di nascosto, dalla finestra della sua villa che si affacciava su quella del soprano, mentre faceva vocalizzi.



    Nel 1980, Virginia Zeani si stabili negli Stati Uniti, e, nel 1983, si ritirò dal palcoscenico, diventando una delle più apprezzate professoresse di canto nel mondo, tra i suoi discepoli annoverandosi molti cantanti lirici famosi del momento.Lanciò almeno metà delle grandi voci dellAmerica degli anni 90, da Sylvia McNair a Elizabeth Futral e Angela M. Brown. Fu insignita delle più alte onorificenze da parte dello Stato romeno e di quello italiano. Nel 2010, Virginia Zeani fu designata “Professoressa dellanno” dalla Rivista Cantanti lirici. L11 maggio del 2011, la Casa Reale della Romania le conferi unonorificenza per i suoi meriti eccezionali come rappresentante della cultura romena. Virginia Zeani vive attualmente negli Usa, in Florida.



    La prima edizione del Festival dellOpera dedicato al celebre soprano romeno Virginia Zeani si concluderà con lo spettacolo “La Traviata” al Teatro Nazionale di Tîrgu Mures e un ballo-concerto al Palazzo della Cultura.




  • Cala il sipario sul “Festival Italiano” in Romania

    Cala il sipario sul “Festival Italiano” in Romania

    Il 15 giugno è calato il sipario sulla nona edizione del “Festival Italiano” in Romania, organizzata dallUfficio di Bucarest dellICE – Agenzia per la Promozione allestero e lInternazionalizzazione delle Imprese italiane – e dallIstituto Italiano di Cultura di Bucarest, sotto il patrocinio dellAmbasciata dItalia in Romania. Il “Festival Italiano” si svolge, ogni anno, nellambito delle celebrazioni per la Festa Nazionale della Repubblica Italiana e mira a portare più vicino ai romeni il meglio del Made in Italy di vari settori. Gli eventi conclusivi delledizione 2017 sono stati “Italian Beauty&Care Day” e “Italian Lifestyle Night”. Maggiori particolari su “LItalian Beauty&Care Day”, inserita nel calendario degli eventi già dallanno scorso, e sulledizione 2017 del “Festival Italiano” in Romania da Luca Gentile, il direttore dellUfficio di Bucarest dellICE.




    Alla fine de “LItalian Beauty&Care Day”, due degli ospiti italiani ci hanno esternato le loro impressioni sullevento.



  • Italia-Romania, una relazione privilegiata

    Italia-Romania, una relazione privilegiata

    Nella splendida cornice dellAmbasciata dItalia di Bucarest si è tenuto, il 6 giugno, il tradizionale ricevimento di celebrazione della Festa Nazionale dItalia. Oltre allospite donore, il ministro romeno degli Esteri, Teodor Melescanu, allevento hanno partecipato anche numerose personalità italiane e romene del mondo istituzionale, culturale, imprenditoriale e no profit.



    Nel discorso tenuto per loccasione, il nuovo ambasciatore italiano in Romania, Sua Eccellenza Marco Giungi, ha sottolineato i legami storici e le relazioni politiche, economiche e culturali privilegiate tra la Romania e lItalia. Lambasciatore ha affermato che Italia e Romania sono accomunate non solo dalle radici latine, ma anche dallappartenenza allUe. Sua Eccellenza ha ricordato dei circa 1.200.000 romeni che rappresentano la comunità romena nella Penisola e che hanno trovato in Italia “una seconda patria”. In una dichiarazione a RRI, lambasciatore Marco Giungi ha parlato delle solide relazioni economiche tra la Romania e lItalia, accennando, tra laltro, al livello record toccato dallinterscambio commerciale nel 2016 e alle circa 25 mila aziende a capitale romeno in Italia. Sua Eccellenza ha menzionato anche le priorità del suo mandato e ha auspicato un rafforzamento della collaborazione tra lItalia e la Romania allinterno dellUe nel contesto dei cambiamenti che saranno portati dalla Brexit.




    Dal canto suo, il ministro romeno degli Esteri, Teodor Melescanu, ha trasmesso gli auguri del Governo romeno per la Festa della Repubblica Italiana e ha ricordato che il dialogo tra i due Paesi si è intensificato a tutti i livelli, bilaterale, europeo e internazionale, anche grazie al Partenariato Strategico Consolidato, firmato da Italia e Romania nel 2008.



    “Romania e Italia hanno relazioni bilaterali forti e privilegiate, costruite in base ai legami storici e ai principi comuni, sviluppati nei 138 anni di rapporti diplomatici. La cooperazione politica non è lunico forte legame tra i nostri Paesi, la dinamica di cooperazione economica essendo confermata dallinteresse crescente degli imprenditori italiani ad investire in Romania. LItalia resta il secondo partner commerciale della Romania, il sesto più importante investitore straniero come capitale investito in Romania e il primo investitore straniero per numero di aziende registrate. Oltre alla cooperazione politica ed economica, esistono legami stretti tra i popoli romeno ed italiano, uniti da unamicizia sincera. I cittadini romeni in Italia rappresentano la più grande comunità straniera in questo Paese e la maggiore comunità romena allestero, che reca un contributo essenziale al benessere sociale ed economico dellItalia e che, insieme alla comunità italiana in Romania, rappresenta un solido legame tra i due Paesi. La Romania e lItalia sono due voci importanti nellUnione Europea, a sostegno dellunità del nostro continente e che lavorano insieme per il bene dei nostri cittadini. Siamo partner attivi nelle discussioni sul futuro dellUE e sul ruolo delle politiche comuni, restando costantemente accanto agli stati membri che sostengono lintegrazione europea, nellambito degli sforzi per il successo del progetto europeo. Il rafforzamento della costruzione europea tramite un partenariato consolidato tra tutti gli Stati membri, in unEuropa più unita e più coesa, è un obiettivo comune a sostegno della nostra cooperazione europea”, ha affermato Teodor Melescanu.



    Tra gli ospiti al ricevimento presso lAmbasciata dItalia a Bucarest abbiamo incontrato Roberto Musneci, il presidente della Camera di Commercio Italiana per la Romania, il quale ha parlato alla nostra emittente dellimprenditoria italiana nel nostro Paese e dei settori in cui si concentrano gli investimenti romeni in Italia e quelli italiani in Romania.




    Il dinamismo delle relazioni economiche tra la Romania e lItalia è stato sottolineato anche dal presidente di Confindustria Romania, Mauro Maria Angelini, il quale ha spiegato a RRI cosa contraddistingue le relazioni economiche tra lItalia e la Romania.




    La cultura è, senzaltro, un settore strategico dei rapporti bilaterali e una delle istituzioni più impegnate nel favorire la conoscenza reciproca e costruire ponti tra gli italiani e i romeni è lIstituto Italiano di Cultura di Bucarest, come ricorda il suo direttore, Ezio Peraro.




    In occasione del ricevimento di celebrazione della Festa Nazionale dItalia presso lAmbasciata dItalia in Romania del 6 giugno, lex ambasciatrice della Romania in Italia, Dana Manuela Constantinescu, è stata insignita dellonorificenza dellOrdine della Stella dItalia nel grado di Cavaliere. Riportiamo di seguito il suo discorso di ringraziamento.



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    I profumi e sapori dellItalia sono tornati anche questanno nella capitale romena Bucarest come protagonisti della quarta edizione dellItalian Food&Wine Day, svoltasi il 23 maggio e destinata a promuovere le eccellenze enogastronomiche italiane e a sostenere le imprese della Penisola nella ricerca di opportunità di business in Romania. Levento fa parte del Festival Italiano 2017, partito il 15 maggio e organizzato dallUfficio di Bucarest dellICE – Agenzia per la Promozione allestero e lInternazionalizzazione delle Imprese italiane – e dallIstituto Italiano di Cultura di Bucarest, sotto il patrocinio dellAmbasciata dItalia in Romania. Il Festival, organizzato nellambito delle celebrazioni per la Festa Nazionale della Repubblica Italiana e giunto nel 2017 alla sua nona edizione, porta più vicino ai romeni, fino al 15 giugno, il meglio del Made in Italy, grazie ad un ricco programma di eventi che vanno dalla ristorazione, alla moda, allarredamento, fino alle manifestazioni culturali.



    Questanno, sono state 22 le imprese da 11 regioni italiane che hanno avuto loccasione di incontrare circa 80 buyer, importatori e distributori di “wine&food” e rappresentanti Ho.Re.Ca allItalian Food&Wine Day. A dare il via ufficialmente allevento è stato il nuovo Ambasciatore dItalia a Bucarest, Sua Eccellenza Marco Giungi, il quale ha gentilmente rilasciato alla nostra emittene unintervista che riportiamo di seguito.




    Luca Gentile, il direttore dellUfficio di Bucarest dellICE, ha parlato a RRI delledizione 2017 del Festival Italiano e dellItalian Wine&Food Day, accennando anche ai rapporti commerciali tra la Romania e lItalia.




    Tra le regioni italiane che hanno portato le proprie eccellenze enogastronomiche allItalian Food&Wine Day 2017 di Bucarest anche la Toscana.




    Sempre nellambito dellItalian Wine&Food Day, la Camera di Commercio Italiana per la Romania ha premiato, anche questanno, con il marchio “Ospitalità Italiana”, che certifica le eccellenze ristorative italiane allestero, una serie di ristoranti nel nostro Paese, e ha presentato le conclusioni del “Report di rilevazione dei casi di Italian Sounding in Romania”.

  • La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino

    La Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino

    Torino ospita, dal 18 al 22 maggio, il 30esimo Salone Internazionale del Libro. Il tema di questanno è “Oltre il confine”, simboleggiato dallimmagine di un libro che scalava un muro. Per il nono anno consecutivo, la partecipazione della Romania al Salone è organizzata dallIstituto Culturale Romeno di Bucarest, tramite il Centro Nazionale del Libro e lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, con uno stand nazionale e una serie di manifestazioni dal tema I nostri autori oltre la Romania. Lo stand della Romania (La Sala Romania) è stato realizzato in partenariato con gli organizzatori del Salone Internazionale del Libro di Torino, la sua grafica illustrando, in linea col tema principale della XXXa edizione del Salone, lesodo degli scrittori romeni in esilio in vari Paesi del mondo. Oltre allo spazio dedicato alla vendita di libri, la Sala Romania ha anche uno dedicato agli eventi letterari, una cabina radio che ospita léquipe di Radio Torino International – uno dei media partner tradizionali della partecipazione della Romania al Salone del Libro – e un punto informativo turistico organizzato in collaborazione con lEnte Nazionale per il Turismo della Romania in Italia.



    Stando allIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, le manifestazioni ospitate dalla Sala Romania nelle 5 giornate del Salone sono volte alla promozione delle relazioni bilaterali nel campo della letteratura, delle traduzioni e della politica editoriale e riuniscono circa 50 ospiti romeni e italiani. Per il quinto anno consecutivo, la casa editrice romena “Rediviva” di Milano, del Centro Culturale Italo-Romeno, sarà presente allo Stand della Romania con due libri usciti presso le collane “Spiritualità” e “Quaderni Romeni”: la ristampa del “Diario della felicità” di Nicolae Steinhardt, figura di spicco nel panorama culturale romeno del Novecento, nella traduzione di Gabriella Bertini Carageani, e il romanzo “Andante” dello scrittore e poeta Vasile Igna, per la prima volta tradotto in italiano da Davide Arrigoni. Lorganizzazione annua della presenza della Romania al Salone Internazionale del Libro di Torino rientra nella strategia dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia riguardante la promozione della letteratura romena in Italia. Maggiori particolari sulla presenza della Romania alledizione di questanno del Salone Internazionale del Libro di Torino da Aurora Firţa, responsabile programmi culturali presso lIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, nellintervista riportata di seguito.



  • Alla scoperta della Romania

    Alla scoperta della Romania

    Questa volta, vi proponiamo una carrellata tra le più recenti notizie turistiche sulla Romania. Il nostro Paese è stato scelto tra le cinque più accattivanti destinazioni che i turisti non devono lasciarsi sfuggire nel 2017 in una classifica realizzata dai più famosi travel blogger del mondo. Uno dei blogger è Derek Baron, che ha indicato tra le attrattive della Romania i maestosi monti della Transilvania, alcuni tra i meglio conservati castelli e paesini medievali in Europa, ma anche la varietà di attività allaperto che un turista può svolgere. “La Romania è una destinazione incredibile, che offre moltissime soddisfazioni a prescindere dagli interessi e dallo stile di viaggio del visitatore”, precisa il blogger, stando al quoridiano romeno Adevarul. Allo stesso tempo, la Romania offre “città piene di fervore e giovanili, una cultura affascinante, cibi eccellenti e molto di più”, racconta lo stesso blogger. La Transilvania è la sua zona preferita, descritta come “meditativa e misteriosa, una terra con città medievali ben conservate e strane leggende popolari”. Tra le raccomandazioni del blogger si annovera la miniera di sale di Turda, chiamata “unimponente cattedrale di sale”. Tra le altre tappe imperdibili, il travel blogger indica la strada alpina Transfăgărăşan, “la quale, spiega Derek Baron, da quando è stata definita da Jeremy Clarkson, della Top Gear, la strada più bella nel mondo,è diventata la Mecca degli appassionati di auto e moto dellintero mondo”.



    “Explore Romania!” – è cosi che si chiama la prima guida turistica digitale della Romania, realizzata dal Ministero del Turismo in partenariato con una ditta di Sibiu, e disponibile per chi vuole scoprire, anche se solo virtualmente, la Romania. Lapplicazione, in inglese, è stata lanciata, a marzo, alla Fiera del Turismo ITB di Berlino, ed è scaricabile dal link http://explore-romania.eventya.net/. Disponibile per iOS e Android, lapp sarà disponibile nel futuro anche in altre lingue.



    La Romania vanta la maggiore riserva di narcisi in Europa. La riserva, chiamata la Radura dei Narcisi, si trova nel cuore della Contrada del Fagaras, a 50 km da Brasov (centro della Romania), sulla strada che porta verso la città di Sibiu. I narcisi che fioriscono qui sono delle vere meraviglie della natura e oltre a questo fiore vi crescono anche specie di fiori tutelate per legge, come liris iberica. La Radura dei Narcisi si stende su quasi 400 ettari ed è unarea naturale protetta. Questo è il periodo ideale per andare a vedere la Radura dei narcisi. La zona è bella non soloper questarea protetta, ma anche per i suoi pittoreschi paesini. A meno di dieci km dalla riserva naturale, il paesino Ohaba offre un vero salto indietro nel tempo. Qui, gli abitanti continuano a macinare il grano al mulino ad acqua risalente a 150 anni fa. Al mulino potete fare una sosta se siete affamati o assetati, perchè nelle stanze pronte per gli ospiti sarete trattati da abitanti della casa. A 5 km dal mulino, verso le montagne, scoprirete il monstero rupestre di Sinca Veche, la cui orgine è avvolta nel mistero.A maggio, nella zona, si svolge la Festa dei Narcisi, festival di etnologia e folclore, dove i giovani, vestiti di costumi popolari, vi invitano a fare un tufo nelle danze, nella musica folcloristica e nelle usanze della zona.



    Un paesino romeno è stato incluso nella classifica delle più belle destinazioni turistiche nel mondo della scrittrice di viaggi Sylvie Bigar. Si tratta del paesino Viscri, paesino amato e promosso da anni dal principe Carlo di Galles. “Un piccolo paesino può offrire elementi di avventura, novità, bellezza, e il sentimento di immersione nella storia”, scrive Sylvie Bigar. Questo paesino sassone ha avuto la fortuna di diventare il beneficiario dei progetti della Fondazione Mihai Eminescu Trust, fondata dal Principe Carlo, con la missione di salvaguardare il patrimonio culturale della Transilvania.



    Viscri, la cui chiesa fortificata e il cui cimitero risalgono al XIIesimo secolo, è stato incluso nel patrimonio mondiale dellumanità dellUNESCO. Sylvie Bigăr raccomanda a chi giunge a Viscri la Casa degli ospiti Guesthouse MET, nei pressi della chiesa fortificata, dove, racconta lei, “potete dormire in un letto sassone, risalente a 200 anni fa, e provare la polenta locale”.



    E concludiamo con una notizia sulla Romania gastronomica. A marzo, è stato lanciato il sito malltaranesc.ro, il primo ipermercato virtuale di prodotti agricoli e artigianali, da dove si possono comprare salumi, conffetture e bevande, preparate in modo tradizionale nelle fattorie, ma anche artigianato tipico.. Gli appassionati dei prodotti tradizionali romeni hanno la possibilità di acquistare on line simili prodotti, al 100% naturali. Gli artigiani e i contadini autentici hanno adesso una vetrina on line dove possono presentare i propri prodotti. “Abbiamo una storia viva, che vive ancora tramite ogni artigiano che intaglia il legno, dipinge o cucisce i simboli imparati dagli antenati. Una storia che vogliamo portare avanti e tramandarla ai nostri nipoti e bisnipoti. Perciò, ci siamo proposti a costruire il ponte necessario per stabilire il legame tra il produttore autentico e il mercato, tra le zone rurali e quelle urbane, facilitare lincontro tra domanda e offerta. Percio, mettiamo a punto la più ampia base dati di produttori autentici, di prodotti agroalimentari tradizionali e artigianato romeno”, spiega Mihai Mihu, promotore del progetto nellambito dellAssociazione “Cresciamo la Romania insieme”. I prodotti recano un codice QR, che può essere scanerizzato con lo smartphone, e che presenta informazioni sul produttore. Gli stessi QR Code potranno essere messe alle porte dei produttori che vendono prodotti tradizionali. “Attualmente, malltaranesc.ro vanta 120 produttori.


  • “One World Romania”

    “One World Romania”

    In Romania si è svolta, dal 13 al 19 marzo, la decima edizione del Festival Internazionale del Documentario e della Promozione dei Diritti Umani “One World Romania”. Il festival ha portato, in alcuni cinema della capitale romena e al Museo del Contadino Romeno di Bucarest, 50 documentari, attentamente selezionati tra oltre 1300 iscritti. Le proiezioni sono state accompagnate da dibattiti, atelier e mostre. “Affrontiamo insieme le nostre paure!” è stata la parola dordine delledizione di questanno.



    “Alla decima edizione del Festival Internazionale del Documentario e della Promozione dei Diritti Umani “One World Romania” parliamo di paura, in generale, e delle sue varie forme nelle società. Viviamo in un mondo globale e tuttavia tendiamo a tornare nel passato, a tracciare nuovi confini, a chiuderci tra le mura. Politici corrotti dallintero mondo aprofittano delle nostre debolezze e delle nostre paure, sfruttandole. I più deboli di noi sono vessati ogni giorno dai più forti. Alcuni di noi più decisi vanno controcorrente, sacrificando tutto ciò che hanno. I film del festival One World Romania esplorano le origini dei nostri timori e come possiamo superarle”, hanno spiegato gli organizzatori sul sito del festival.



    Il festival è stato organizzato dallAssociazione “One World Romania”, in partenariato con il Programma Lo stato di Diritto LEuropa Sud-orientale di Konrad-Adenauer-Stiftung, e col sostegno, tra laltro, del Centro Nazionale romeno della Cinematografia, della Rappresentanza della CE in Romania, dellIstituto di Investigazione dei Crimini del Comunismo e la Memoria dellEsilio Romeno e lUfficio in Romania dellOrganizzazione Internazionale per la Migrazione.



    Il tema generale del festival One World Romania è stato illustrato con laiuto delle bambole russe. Ciascuna delle dieci bambole hanno rappresentato unedizione del festival, ma anche una raffigurazione della paura. Le bambole divorano luna laltra fino allultima – la Matrioska madre, grande e buona, che contiene e doma tutte le altre.



    Tra i documentari presentati alledizione 2017 anche 6 produzioni romene – 3 alla sezione “Romania On the Move” e 3 progetti in corso alla sezione “Romania Work-in-progress”. Il documentario “La fratellanza”, di Cătălin Farcaş, racconta, nellambito della sezione “Romania On the Move”, la storia dellunico club calcistico romeno che ha un portiere con disabilità e un CT di colore. È più che una storia sullo spirito del calcio, è un documentario che racconta come nella Romania divisa di oggi è possibile associarsi per una passione comune. “La Fratellanza” è presentato in prima europea al festival One World Romania.



    Un altro documentario interessante presentato al Festival Internazionale del Documentario e dei Diritti Umani “One World Romania” è stato “Verza, patate e altri demoni”, con la regia di Şerban Georgescu, che vanta una nomination ai Premi Gopo 2017, che premiano i valori del cinema romeno. Il documentario esplora la dinamica paradossale dellagricoltura romena praticata in un paesino, dove 1000 piccoli agricoltori producono annualmente più di quanto possono vendere. Il regista è diventato agricoltore, accanto ai protagonisti del suo documentario, per cercare di capire le origini della crisi.



    Alla sezione “Romania Work-in-progress”, il pubblico ha potuto vedere, tra laltro, il documentario “Circuito”, co-prodotto da Monica Lăzurean Gorgan, che parla degli sfruttamenti forestali, di persone dallintera Romania che vivono dello sfruttamento delle foreste e di un uomo che inizia un viaggio per salvare la foresta e, segretamente, lintero mondo.



    Nel cartellone del festival di Bucarest si è ritrovata anche la produzione italo-romena-britannica “Ha cominciato a piovere”, la cui regia è firmata da Michele Lancione. La sua proiezione, in prima internazionale, ha avuto luogo il 17 marzo alla presenza del regista. Michele Lancione è etnologo e geografo urbano interessato alla marginalità, alla diversità e allattivismo. Attualmente è il titolare del corso di Geografia Umana allUniversità di Cardiff.



    Il suo documentario riporta in discussione la questione del diritto di abitazione nel contesto di uno stato disfunzionale che rifiuta di proteggere i suoi cittadini più vulnerabili. Il regista abbina sequenze girate durante gli sfratti in strada Vulturilor di Bucarest (tra il 2014-2016) con spiegazioni degli specialisti ed attivisti impegnati nel sostenere gli sfrattati.



    “Ha cominciato a piovere è il primo documentario sugli sfratti forzati di Bucarest, che ho scritto e diretto dopo due anni di ricerca etnografica sul campo, attivismo e impegno a favore degli sfrattati nella città. Il documentario racconta la storia della comunità di Strada Vulturilor (circa 100 persone), che hanno vissuto nelle strade di Bucarest da settembre del 2014 fino a giugno del 2016, per opporsi allo sfratto forzato dalle proprie abitazioni, mettendo in atto la più lunga e più visibile protesta per il diritto di abitazione nella storia della Romania contemporanea. Le vicissitudini di questa comunità sono presentate assieme ad una serie di interviste con attivisti, studiosi e politici, formando un quadro che lascia intravvedere la discriminazione razziale, il fenomeno dei senzatetto, gli sfratti, ma anche forme di base di resistenza e cambiamento sociale”, spiega il regista Michele Lancione.



    Il 18 marzo è stata proiettata, al Festival “One World Romania, anche la coproduzione italo-francese “Liberami”, con la regia di Federica Di Giacomo, Best Film al Festival di Venezia, sezione Orizzonti, 2016. Federica Di Giacomo ha debuttato nel lungometraggio documentarionel2006 conThe Cave Side of Life, per il quale è stata insignita dei premi CIPUTTI e Avanti al Festival di Torino. È stata, inoltre, insignita del premio Solinas per la sceneggiatura del filmLiberami,scritta in collaborazione con Andrea Sanguini.




  • Turisti italiani alla scoperta della Romania

    Turisti italiani alla scoperta della Romania

    Come per tradizione, continuiamo la serie di interviste ai turisti italiani giunti in Romania. Emilia Rossi, da Loano, in Provincia di Liguria, ha visitato città turistiche nel centro della Romania, come Brasov, Sibiu e Sighisoara, con soste presso i mercatini di artigianato e prelibatezze locali, ma anche i due castelli romeni più famosi, il Castello di Bran e il Castello Peles di Sinaia.


  • 15 gennaio – Giornata della Cultura Romena

    15 gennaio – Giornata della Cultura Romena

    Il 15 gennaio, i romeni celebrano lanniversario della nascita del sommo poeta nazionale Mihai Eminescu (1850-1889), e, dal 2011, anche la Giornata della Cultura Nazionale.



    “La Giornata della Cultura Nazionale non è solo una giornata volta a celebrare un grande creatore, ma anche una giornata di riflessione sulla cultura romena, in generale, e sui progetti dinteresse nazionale”, precisavano i promotori del disegno di legge adottato il 16 novembre del 2010, sulla proclamazione del 15 gennaio come “Giornata della Cultura Nazionale”.



    La Giornata della Cultura Romena viene celebrata sia in Romania, che nelle comunità romene dellintero mondo e dagli Istituti Romeni di Cultura allestero con numerosi eventi culturali, tra concerti, mostre, spettacoli di teatro, eventi letterari, recital di poesia, proiezioni di film e conferenze.



    In Italia, celebrazioni per la Giornata della Cultura Romena e per il 167esimo anniversario della nascita del poeta nazionale Mihai Eminescu si svolgono, il 14 gennaio, presso il Consolato Generale della Romania a Milano. Qui il Centro culturale Italo-Romeno di Milano ha organizzato una serie di manifestazioni dedicate alla personalità del grande poeta romeno, ma anche destinate a illustrare il ruolo della cultura e dellidentità culturale romena nella vita dei romeni allestero. In programma, letture di poesie di Mihai Eminescu, una breve presentazione della sua opera e del documentario “Eminescu, Veronica, Creanga”, realizzato nel 1914, ma anche la presentazione del libro “Milano multietnica. Storia e storie della città globale”, a cura dei giornalisti milanesi Donatella Ferrario e Fabrizio Pesoli. Il volume dedica un capitolo alla comunità romena di Milano, ritenuta dagli autori tra le più attive nel territorio, alla tradizione culturale romena in Italia e agli scambi culturali italo-romeni lungo il tempo. Tra gli ospiti, oltre ai due giornalisti, il console generale della Romania a Milano, Adrian Georgescu, la presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano, Diana de Marchi, la poeta Florentina Nita, la docente Mariana Paliaev e la poeta romena e studentessa presso lUniversità degli Studi di Milano Doina Strulea. Maggiori particolari dalla curatrice degli eventi, la dottoressa Violeta Popescu, fondatrice del Centro Italo-Romeno di Milano, che lo scorso dicembre ha celebrato 8 anni di attività.





    In occasione della Giornata della Cultura Romena, sempre il 14 gennaio, viene inaugurata nella Nuova Galleria dellIstituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia la mostra di grafica di Ary Murnu “Ion Creangă e i suoi personaggi a Venezia”, a cura della dottoressa Andreea Tacu. Allestita assieme al Museo Nazionale della Letteratura Romena di Iaşi e allAssociazione “Patrimonio per la comunità” di Iaşi, resterà aperta fino al 29 gennaio. La mostra presenta illustrazioni delle fiabe e dei racconti di Ion Creangă, amico del cuore del poeta Mihai Eminescu, realizzate dal noto grafico romeno Ary Murnu, che fanno parte del patrimonio del Museo Nazionale della Letteratura Romena di Iaşi. Lapertura della mostra è preceduta da una lettura delle fiabe di Ion Creangă evocate dalle illustrazioni. Questo progetto apre infatti lAnno anniversario Ion Creangă, a 180 anni dalla nascita dello scrittore (1837-1889) e a 150 anni dalla pubblicazione del primo numero della rivista “Colloqui letterari” nelle pagine della quale lo scrittore debuttò, nel 1875, con la fiaba “La suocera e le tre nuore” e dove pubblicò la maggior parte dei suoi scritti.



    Dal canto suo, lAccademia di Romania in Roma organizzerà, il 17 gennaio, un progetto multiculturale che inizierà con una relazione su Mihai Eminescu della dottoressa Nicoleta Neşu, docente dellUniversità Babes-Bolyai di Cluj-Napoca e dellUniversità La Sapienza. Dal canto suo, lattore romeno Marius Bizau leggerà poesie di Mihai Eminescu, assieme agli studenti della Cattedra di romeno dellUniversità La Sapienza e della Lega degli Studenti Romeni allestero. Nellambito dello stesso evento, gli attori Roberta Costantino e Marco Mancini leggeranno un brano della più nota poesia di Mihai Eminescu – “Espero” (“Luceafarul”) -, la serata concludendosi con un concerto del gruppo vocale Arpeggio&Roua e dei suoi ospiti.



  • I più interessanti eventi turistici del 2016 in Romania

    I più interessanti eventi turistici del 2016 in Romania



    Nel 2016, Timişoara (città nell’ovest del Paese) è stata
    designata Capitale Europea della Cultura nel 2021. È per la
    seconda volta che una città romena si aggiudica il titolo di Capitale Europea
    della Cultura, dopo Sibiu-capitale europea della cultura nel 2007.




    Abbiamo una
    storia da raccontare – quella di una città cosmopolita, di una città che ha
    resistito e poi si è reinventata, ai confini dell’Europa Centrale e
    sud-orientale. A volte, i grandi cambiamenti cominciano dietro l’angolo. Nel
    1884, Timişoara è stata la prima città dell’Europa continentale dotata di
    illuminazione elettrica stradale. Nel 1989, la scintilla della rivoluzione
    contro il regime comunista di Ceauşescu si è accesa sulle strade di Timişoara.
    Partendo dalla forte metafora della luce desideriamo esportare i valori in cui
    crediamo in altre città dell’Europa, per stimolare un atteggiamento aperto,
    visionario, tra i cittadini. Lo slogan della campagna è l’essenza del nostro
    messaggio: illumina la città tramite te stesso!, scriveva per l’occasione
    l’equipe dell’Associazione Timisoara Capitale Europea della Cultura 20121.




    Testimonianza di un tempo in cui le costruzioni in legno
    si facevano con la tecnica tradizionale, dell’incastro senza chiodi, le chiese
    in legno della Romania, questa volta quelle meno conosciute al grande pubblico,
    sono state protagoniste, nel 2016, di un documentario di eccezione, con la
    regia del romeno Kiki Vasilescu e prodotto da Cristina Iordache. Chiamato
    Chiese in legno della Romania, il documentario presenta la storia
    dei luoghi di culto risalenti ai secoli XVIII-XIXesimo e delle tecniche
    costruttive degli edifici in legno quasi dimenticate oggi, ma anche le comunità
    in cui essi continuano a svolgere la loro funzione. L’ambizione dei produttori
    è di mettere sulla mappa turistica del Paese questi edifici unici dal punto di
    vista architettonico e storico. Il documentario e’ stato presentato, l’anno
    scorso, in vari Paesi, tra cui l’Italia. È contraddistinto dall’uso delle
    riprese aeree con droni, da oltre 500 metri di altezza. Per la colonna sonora,
    firmata dall’americano Brian Katona e dall’italiano Pasquale Mollo., è stato
    scelto il fusion, che abbina il jazz alle musiche tradizionali religiose
    romene, rendendo più dinamica l’atmosfera.




    Sempre nel 2016, la Provincia di Sibiu,
    sita in Transilvania, nel centro della Romania, è stata designata Regione
    Europea della Gastronomia nel 2019, titolo che condividerà con la regione
    l’Egeo Meridionale della Grecia. Nel 2019, i due territori saranno i primattori
    di quest’iniziativa che intende promuovere le aree nel loro insieme, puntando
    sul connubio tradizione enogastronomica locale e patrimonio artistico e
    naturalistico.




    Nei prossimi tre anni, le autorità si
    sono impegnate ad investire oltre 8,5 milioni di euro nel Programma
    Sibiu-Regione Gastronomica Europea 2019. Terra multiculturale, ricca di
    tradizioni, chiese fortificate sassoni, miniere di sale, pastori e formaggi e
    paesaggi mozzafiato, la Provincia di Sibiu., ospita per tutta la durata
    dell’anno vari festival e manifestazioni di cultura gastronomica, una prova del
    fatto che la gastronomia è un punto di forza della zona.




    La Mocăniţa di Vişeu de
    Sus, trenino d’epoca che circola su una ferrovia a scartamento ridotto, è
    stata premiata come destinazione di eccellenza nel 2016 alla Gala del Turismo
    Romeno. La ferrovia della mocăniţa è l’ultima ferrovia forestale su cui circola
    un trenino a vapore in Europa. Essa porta i turisti alla scoperta di un
    paesaggio unico per la sua bellezza lungo la Valle del torrente Vaser, in
    Maramureş. Nel 2016, la mocăniţa della Valle del Vaser è stata una delle
    maggiori attrattive turistiche in Romania, su essa viaggiando 40.000 turisti.




    All’edizione d’autunno della Fiera del
    Turismo della Romania, la zona Contrada dell’Haţeg-Retezat ha ricevuto da parte
    dell’Autorità Nazionale per il Turismo il riconoscimento di destinazione
    ecoturistica, accanto alla Contrada dell’Uro-Vânători Neamţ. Questo nuovo
    riconoscimento alla Contrada dell’Haţeg arriva ad un anno dall’adozione della
    decisione dell’Unesco di creare il Programma Internazionale Geoscienze e
    Geoparchi. L’area Contrada dell’Haţeg-Retezat è l’unica in Romania ad ospitare
    due siti d’importanza internazionale, riconosciuti e promossi dall’UNESCO (il
    Geoparco dei Dinosauri-Contrada dell’Haţeg e la Riserva della Biosfera
    Retezat).




    Lo scorso 1 dicembre, in coincidenza
    con la Festa Nazionale della Romania, la tecnica
    tradizionale degli arazzi tessuti al telaio, chiamati scoarţe,
    tipica della Romania e della confinante Moldova (repubblica ex sovietica,
    a maggioranza romenofona) è stata introdotta nella lista del Patrimonio
    Culturale Immateriale dell’Umanità dell’Unesco. Questi arazzi, fatti nelle
    comunità di artigiani e ritenuti attualmente opere d’arte, sono adoperati per
    decorare le pareti interne delle case, ma anche durante certe cerimonie,come quelle funebri, o come parte del
    baule della dote. Le scoarţe tipiche romene sono contraddistinte dalla
    varietà e vivacità dei colori e dalla presenza di motivi geometrici, vegetali,
    figurali (animali e persone, spesso donne che ballano il girotondo) e di motivi
    simbolici, come l’albero della vita.



  • Turisti italiani alla scoperta dei mercatini natalizi in Romania

    Turisti italiani alla scoperta dei mercatini natalizi in Romania

    I mercatini natalizi, aperti sin da fine novembre in Romania, sono una buona occasione per fare un tufo nelle usanze invernali romene e assaggiare le prelibatezze tipiche. Luminarie con milioni di lampadine adornano anche questinverno la capitale romena Bucarest, mentre nel centro storico decine di casette in legno portano ogni giorno alla ribalta, al tradizionale mercatino di Natale, le specialità gastronomiche stagionali a base di carne suina, tra salsicce, involtini, spezzatino di maiale con polenta, panettone e vino bollito, e lartigianato tipico: tappeti tessuti a mano, maschere popolari, ceramiche, ricami e intrecciature di paglia.



    Unaltro mercatino di Natale, ricercatissimo dai turisti sia romeni, che stranieri, è quello di Sibiu, città della Transilvania, nel centro della Romania, allestito in una delle sue piazze storiche – la Piazza Grande. La prima edizione del mercatino di Natale di Sibiu risale al 2007, anno in cui la città fu designata Capitale Europea della Cultura. I mercatini natalizi restano aperti in Romania fino a Capodanno. Se venite in Romania in questo periodo, non lasciateveli sfuggire.



    A Sibiu ha fatto tappa a dicembre anche una comitiva di 40 turisti di Loano e dei dintorni, in provincia di Liguria, giunto in Romania per un breve soggiorno dedicato, innanzittutto, alla scoperta dei mercatini natalizi romeni. Il titolare dellagenzia che ha organizzato il viaggio, Bruno Berton, di Loano, ha raccontato a RRI comè nata lidea e quali le sue impressioni di turista. Riportiamo di seguito lintervista.