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  • Costituzione: verso referendum su revisione

    Costituzione: verso referendum su revisione


    Il più probabilmente a inizio ottobre in Romania si terrà un referendum sulla revisione della Costituzione. Lo ha annunciato il premier romeno Victor Ponta. Nei prossimi mesi sono previsti dibattiti nell’ambito di un forum costituzionale, di cui faranno parte soggetti giuridici e costituzionali, ma anche ong con perizia nel settore. Adottata nel 1991 e rivista nel 2003, la Costituzione ha dimostrato, nel tempo, di contenere ambiguità e limiti che hanno intaccato l’equilibrio e la buona collaborazione tra le istituzioni dello stato. Il mondo politico, nel suo insieme, ma anche gli analisti politici, ammettono che ci siano molte cose da cambiare nella Legge fondamentale.



    I principali obiettivi sarebbero di chiarire le attribuzioni del capo dello stato e i suoi rapporti con il Governo e il Parlamento, la struttura del Legislativo e lo statuto dei parlamentari. La maggioranza parlamentare dell’Unione Social-liberale, sufficiente, del resto, per imporre la propria variante di revisione, vede il futuro della Costituzione diversamente dall’Opposizione democratico-liberale. Se il Partito Democratico-liberale invoca, ad esempio, il referendum del 2009, quando i romeni hanno detto sì ad un Parlamento monocamerale, con soli 300 membri, l’Unione Social-liberale si pronuncia per il mantenimento di un Parlamento bicamerale, ma con attribuzioni distinte delle due Camere, e persino con modalità diverse di elezione.



    Alla luce dell’esperienza di coabitazione difficile con il capo dello stato Traian Basescu, i social-liberali vogliono delimitare in un modo che non lasci spazio a nessuna intepretazione le prerogative presidenziali, affinchè il presidente si limiti ad essere un arbitro, senza poter intervenire nel gioco politico. Nella visione dell’Unione Social-liberale, la nuova Costituzione dovrebbe prevvedere che il partito con il maggior numero di seggi designi il premier, anzichè il capo dello stato, come succede attualmente. Per porre fine al trasformismo politico, l’Unione Social-liberale propone che un parlamentare perda il seggio se lascia il partito di cui è stato candidato. Dal canto suo, il Partito Democratico-liberale respinge l’idea di una repubblica parlamentare, desiderata dagli avversari social-liberali.



    Nel dibattito e nella votazione sulla futura Costituzione un ruolo affatto trascurabile potrebbe essere quello dell’Unione Democratica Magiari di Romania, la quale desidera, come l’Unione Social-liberale, un Parlamento bicamerale, la limitazione delle attribuzioni presidenziali ed, eventualmente, l’elezione del presidente dal Legislativo. Un’altra cosa desiderata dall’Unione Magiari di Romania sarebbe l’eliminazione della parola “nazionale” dal primo articolo della Costituzione, il quale stipula che la Romania è uno stato nazionale, sovrano e indipendente, unitario e indivisibile. Su questo aspetto, però, il resto della classe politica romena dichiara fermamente che non c’è niente da negoziare.

  • Le notizie del giorno 12.02.2013

    Le notizie del giorno 12.02.2013


    Amsterdam — In visita all’Aja, il capo della diplomazia romena, Titus Corlatean, ha in agenda incontri col collega olandese, Frans Timmermans, col ministro per la migrazione, Fred Teeven, nonchè con rappresentanti della comunità imprenditoriale. Oltre ai temi attuali dell’agenda bilaterale, europea e internazionale, il ministro Corlatean discuterà anche la questione dell’ingresso della Romania a Schengen, che sarà affrontata dal prossimo Consiglio Giustizia e Affari Interni, in programma a marzo. Corlatean auspica un cambiamento favorevole nell’atteggiamento del governo olandese per quanto riguarda l’ingresso della Romania a Schengen, al quale i Paesi Bassi sono contrari, invocando gli scarsi progressi nella riforma della giustizia e nella lotta alla corruzione.




    Bucarest — Il ministro dell’Agricoltura romeno, Daniel Constantin, parteciperà domani a Bruxelles a una riunione con i colleghi di Francia, Gran Bretagna, Lussemburgo e Polonia. All’incontro, convocato dal ministro dell’Agricoltura irlandese, il cui Paese ha la presidenza di turno dell’Ue, sarà discussa la questione delle confezioni di lasagne che contenevano carne equina sotto l’etichetta di manzo. La compagnia francese produttrice sostiene che la carne fosse di provenienza romena. I controlli ai due mattatoi menzionati dalla ditta francese, condotti dalle autorità di Bucarest, hanno confermato che dalla Romania non è stata esportata carne con etichettatura errata.




    Bruxelles — Il ministro romeno con la delega al Bilancio, Liviu Voinea, partecipa al Consiglio Affari Economici e Finanziari. A Bruxelles, i ministri dell’Economia e delle Finanze dei 27 adotteranno delle conclusioni sulle principali direzioni del bilancio comunitario per il 2014, e prepareranno la riunione dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali del G20, che si terrà a Mosca il 15 e il 16 febbraio.




    Berlino — Insieme ad altri colleghi, l’attrice romena Ada Condeescu è stata insignita del trofeo Shooting Stars alla Berlinale 2013. Il programma è volto a promuovere i più talentati giovani attori europei, facilitando incontri con esponenti di spicco dell’industria cinematografica. Ada Condeescu (25 anni) ha debuttato nel lungometraggio Se voglio fischiare, fischio” del regista romeno Florin Serban, che ha vinto l’Orso d’Argento alla Berlinale del 2010. Nel 2011, Ada si è aggiudicata il premio The Heart of Sarajevo” alla migliore attrice nella pellicola Loverboy” del regista romeno Catalin Mitulescu. Alla Berlinale di quest’anno, la Romania è rappresentata nella selezione ufficiale dal film The Child’s Pose” del regista Calin Netzer.

  • Lasagne di cavallo: premier romeno, nessuna colpa della Romania

    Lasagne di cavallo: premier romeno, nessuna colpa della Romania


    A Bruxelles è stato convocato, per questa settimana, un vertice degli esponenti e degli esperti europei in seguito allo scandalo delle lasagne surgelate Findus con carne di cavallo spacciate come “di manzo”. Negli ultimi giorni, in diversi Paesi europei, tra cui la Romania, si sono svolte indagini sul caso. Nel frattempo, le lasagne sono state ritirate dagli scaffali. Lo scandalo è scoppiato in Gran Bretagna e in Svezia, dove sono stati scoperti surgelati venduti come contenenti carne di manzo, ma che contenevano invece carne equina. I prodotti provenivano da un fornitore francese che a sua volta indica come responsabile un suo fornitore in Romania. Le autorità romene hanno verificato i due mattatoi dai quali la compagnia francese afferma di aver comprato la carne, senza aver, però, trovato alcuna sregolatezza.



    “Non c’è alcun indizio in questo momento atto a confermare che l’etichettatura sbagliata sarebbe avvenuta in Romania, presso ditte romene oppure operanti sul territorio romeno. E vorrei sottolineare una cosa molto importante, dalla Romania non è stata esportata carne tritata”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura romeno Daniel Constantin.



    Anche il premier romeno Victor Ponta ha affermato che la Romania non è coinvolta nello scandalo della carne di cavallo scoperta nei prodotti surgelati nel Regno Unito.



    “Non credo che la Romania, essendo trasparente e rispettando tutti gli standard, possa e debba accettare lo statuto di sospetto di turno. È molto chiaro che la compagnia francese non ha avuto nessun contratto diretto con ditte romene e che va accertato, per la credibilità a livello europeo, dove è stata compiuta la frode e chi ne è colpevole. Il nostro interesse e il nostro potere diretto sono stati volti a verificare se ci sono state delle violazioni degli standard e delle regole europee in Romania e i controlli non ne hanno rilevato alcuna”, ha dichiarato il premier.



    Ponta ha precisato che il Ministero dell’Agricoltura e le altre autorità abilitate chiederanno a nome della Romania che le compagnie colpevoli nello scandalo della carne equina rispondano direttamente. In visita a Bucarest, il commissario europeo all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale Dacian Ciolos ha espresso la sua posizione.



    “In questo caso non si tratta di un problema sanitario o di sicurezza alimentare, bensì di un rischio di frode. Finora, la Commissione Europea non ha dati in grado di incriminare alcuno Stato membro oppure alcuna impresa. La Commissione è in contatto permanente con gli Stati membri implicati e, sicuramente, è nel nostro interesse che questo problema sia chiarito quanto prima”, ha dichiarato Ciolos.



    Resta da vedere che decisioni saranno prese nei prossimi giorni a livello europeo per evitare una simile vicenda nel futuro. (trad. Adina Vasile)

  • Le notizie del giorno 11.02.2013

    Le notizie del giorno 11.02.2013


    Bucarest — Il commissario europeo all’Agricoltura e allo Sviluppo rurale Dacian Ciolos effettua una visita di tre giorni in Romania per discutere con le autorità di Bucarest. Sull’agenda colloqui con il ministro dell’Agricoltura Daniel Constantin sul nuovo Programma Nazionale di Sviluppo Rurale. Nella programmazione finanziaria dell’Ue 2014-2020 alla Romania sono stati stanziati nell’ambito della Politica Agricola Comune 17,5 miliardi di euro, del 27% in più rispetto all’attuale bilancio.



    Bucarest — La Romania ha tutto l’interesse che siano individuati e sanzionati i colpevoli nel caso delle esportazioni di carne equina. Lo ha dichiarato il premier romeno Victor Ponta, sottolineando, però, che il nostro Paese non è colpevole e non dev’essere il sospetto di turno”. Il premier ha precisato che le verifiche fatte finora hanno rilevato che nessuna ditta romena oppure operante sul territorio romeno ha violato le normative europee. È importante per la Romania che non le siano lese l’immagine e la credibilità, ha aggiunto Ponta. Il premier ha fatto queste dichiarazioni a qualche giorno dopo che un fornitore francese aveva affermato di essersi procurato la materia prima dalla Romania e di fare causa al produttore romeno qualora sia dimostrata la sostituzione della carne di manzo con carne equina. Il Governo francese e le organizzazioni professionali dell’industria della carne partecipano ad una riunione di crisi sulla presenza di carne equina non dichiarata in etichetta in una serie di prodotti comercializzati in Europa. La vicenda ha provocato uno scandalo in Gran Bretagna, dove la carne di cavallo è un ingrediente tabù, determinando il ritiro dei rispettivi prodotti dagli scaffali in Francia, Paese di origine della carne, e in Svezia.



    Bucarest — L’eurodeputato romeno George Becali è stato condannato a tre anni di reclusione con sospesione in via definitiva per privazione di libertà in un fascicolo di sequestro di persone. Simili pene sono state decise anche nei confronti delle sue guardie del corpo. Becali, patron del club calcistico Steaua di Bucarest, rinviato a giudizio nel 2009, era stato assolto in questo fascicolo ad ottobre 2011, ma la decisione è stata contestata dal Pubblico Ministero. Stando ai procuratori, a gennaio 2009, su istigazione di George Becali, le sue guardie del corpo hanno sequestrato e maltrattato tre persone perchè avrebbero rubato a Becali un’auto di lusso.


    Bucarest — La Romania ha registrato l’anno scorso un deficit commerciale di 9,56 miliardi di euro, inferiore di 109,4 milioni di euro a quello del 2011, Lo ha reso noto l’Istituto Nazionale di Statistica. Le esportazioni nel 2012 sono ammontate a 45 miliardi di euro, e le importazioni ad oltre 54 miliardi. Al primo posto, sia nell’export, che nell’import, si sono collocate le auto e gli equipaggiamenti di trasporto (il 40% all’export e il 34% all’import) e altri prodotti dell’industria manifatturiera (il 34% all’export e il 29% all’import).



    Bucarest — La Romania riceverà, entro il 2016, assistenza finanziaria nonrimborsabile di 300 milioni di euro dalla Norvegia e dagli Stati dello Spazio Economico Europeo. Lo ha annunciato l’Ambasciata norvegese a Bucarest. I soldi sono destinati a programmi e progetti di tutela ambientale, salvaguardia del patrimonio culturale e nel campo della giustizia. Tramite l’Accordo per lo Spazio Economico Europeo, tre stati non membri dell’Ue — Norvegia, Islanda e Liechtenstein – fanno parte del Mercato Interno Europeo e contribuiscono alla coesione regionale attraverso programmi come i grant dello SEE e i grant Norvegesi. Il maggiore contributore è la Norvegia, con il 97% della somma totale.



    Berlino — In programma oggi al Festival del Cinema di Berlino la pellicola romena La posizione del bambino”, con la regia di Calin Netzer. Il film romeno è in lizza per l’Orso d’Oro accanto ad altri realizzati da grandi nomi della cinematografia mondiale. Anche gli attori protagonisti, Luminita Gheroghiu e Bogdan Dumitrache, si contendono accanto a star come Juliette Binoche, Catherine Deneuve, Matt Damon e Jude Law, l’Orso d’Argento. Alla Berlinale 2013 potranno essere viste oltre 400 pellicole.



    XXX — Negli Stati Ue, compresa la Romania, è celebrata la Giornata Europea del Numero Unico di Emergenza 112. Il numero unico europeo, avviato nel 1991, è stato attivato in Romania ad aprile 2005 ed è l’unico che può essere chiamato gratuitamente da telefono fisso, pubblico o mobile per ottenere servizi di emergenza (Polizia, Gendarmeria, Vigili del Fuoco, Pronto Soccorso) in qualsiasi Paese Ue. Nella capitale romena Bucarest e in diverse città del Paese si svolgono sessioni d’informazione e presentazioni sul 112 nelle scuole, mentre nei centri di emergenza sono state organizzate la Giornata delle porte aperte e visite volte a infomare la popolazione sull’importanza e l’utilità delluso corretto del 112. Stando al Servizio Telecomunicazioni Speciali, nel 2012, oltre il 68% delle circa 18,6 milioni di chiamate al 112 in Romania sono state false.



    XXX — La squadra femminile romena di spada si è piazzata terza all’incontro di Coppa Mondiale di Lipsia, in Germania, dopo aver battuto la Russia nella finale piccola. La gara è stata vinta dalla Cina che ha battutto l’Ugheria. La squadra maschile di sciabola romena ha vinto la medaglia di bronzo alla Coppa Mondiale di Madrid, dopo la vittoria contro la Germania. Al primo posto si colloca l’Ungheria, dopo aver sconfitto la Cina.

  • Ue: nuovo bilancio, reazioni a Bucarest


    Dal 2014 al 2020, la Romania riceverà circa 40 miliardi di euro dal bilancio comunitario, che ammonterà ai 960 miliardi di euro, per la prima volta nella storia dell’Unione inferiore al precedente esercizio finanziario. La differenza è di 34 miliardi.




    Il presidente Traian Basescu, che ha rappresentato la Romania al vertice europeo svoltosi nei giorni scorsi a Bruxelles, ha dichiarato che Bucarest ha ottenuto il massimo di quanto si poteva ai negoziati. Il capo dello stato ha spiegato che, rispetto al precedente bilancio, la Romania riceverà sei miliardi di euro in più, con una crescita del 10% per i fondi di coesione e del 27% per quelli destinati alla Politica Agricola Comune.




    Ci sono state “difficoltà enormi” nel convincere i partner europei che Bucarest potrà spendere di più, dato il basso livello di assorbimento di fondi europei negli ultimi cinque anni, ha aggiunto il presidente, rivolgendo agli eurodeputati romeni l’appello di sostenere senza riserbi la bozza di bilancio dell’Ue.




    “Dall’inizio e senza esitazione, rivolgerei a tutti gli eurodeputati romeni l’appello di sostenere senza riserbi la bozza di bilancio nella forma decisa dal Consiglio europeo del 7-8 febbraio. Il rischio di non avere un bilancio ci sottopone a una soluzione in cui il budget venga approvato ogni anno”, ha detto Traian Basescu.




    Invece, il premier Victor Ponta ritiene che la Romania non ha avuto da guadagnare, ma da perdere, e ha definito la bozza di bilancio multiannuo un fallimento per tutti i Paesi Ue, tranne la Gran Bretagna. Un bilancio comunitario inferiore al precedente fa indietreggiare una delle idee fondamentali dell’Ue, ha detto il premier.




    “Quell’idea di unire più Paesi e portarli a un livello di sviluppo simile — è questo il senso dei fondi di coesione — è ormai un’idea non abbandonata, ma che compie dei passi indietro”, ha detto il premier Victor Ponta, valutando che la Romania deve avere come priorità il miglioramento della sua rappresentanza all’interno dell’Ue, ma anche dell’assorbimento dei fondi comunitari.




    La bozza di bilancio per l’esercizio 2014 — 2020 andrà al dibattito del Parlamento europeo, senza il cui voto non potrà entrare in vigore. (trad. Iuliana Anghel)

  • Le notizie del giorno 08.02.2013

    Le notizie del giorno 08.02.2013


    Bruxelles — Dopo una notte di negoziati intesi, i leader dei 27 stati comunitari esaminano a Bruxelles una nuova proposta per il bilancio multiannuo dell’Unione, inoltrata dal Presidente del Consiglio, Herman Van Rompuy, che prevede 960 miliardi di euro, di 12 miliardi in meno rispetto alla bozza persentata a novembre. L’accordo, che dovrebbe essere raggiunto in giornata, come affermano responsabili europei, dovrebbe essere un compromesso tra le sollecitazioni di stati come Gran Bretagna e Paesi Bassi, che si pronunciano per austerità, e altri che, come la Romania, auspicano che le politiche di coesione o l’agricoltura, mantengano un finanziamento sostanzioso. A Bruxelles, la Romania è rappresentata dal presidente Traian Basescu.




    Bucarest — L’opposizione democratico-liberale di Romania ha annunciato che contesterà alla Corte Costituzionale la Finanziaria per il 2013, alla luce di presunti abusi della maggioranza social-liberale nella procedura del dibattito e della votazione. I democratico-liberali sostengono che gli abusi consistono, tra l’altro, nel prolungamento del programma dei dibattiti e la mancanza del quorum al voto sui bilancio per l’istruzione, la sanità e l’economia.




    Dublino — Il ministro del Lavoro romeno, Mariana Campeanu, partecipa a Dublino a una riunione informale dedicata al ruolo e all’importanza degli enti pubblici incaricati alle questioni occupazionali nella soluzione dei problemi affrontati dai mercati di lavoro nell’Ue. Il giorno prima, alla riunione sono state discusse le modalità volte a sostenere i cittadini, soprattutto quelli vulnerabili, per trovare un posto di lavoro.




    Berlino — La Berlinale 2013 è stata inaugurata dalla proiezione del film “The Grandmasters” del regista Wong Kar Wai, che è anche il presidente della giuria. La pellicola “The Childs Pose” del regista romeno Calin Netzer sarà presentata nella selezione ufficiale del festival. Altre presenze romene saranno il lungometraggio “Marussia” di Eva Pervolovici, nella sezione Generation, e l’attrice Ada Condeescu, selezionata nel programma Shooting Stars, volto a promuovere giovani attori di talento. La Berlinale 2013 presenta 24 film, di cui 19 si contendono l’Orso d’Oro.




    Bucarest — 70 persone porteranno per le strade di Bucarest la torcia che brucierà al Festival Olimpico della Gioventù Europea, che si terrà dal 17 al 22 febbraio a Brasov (centro della Romania). La fiaccola olimpica, giunta ai primi di febbraio a Bucarest direttamente da Atene, arriverà il 17 febbraio a Brasov, dove, per sei giorni, si svolgeranno gare di sci, snowboard, short-track, pattinaggio artistico e biathlon. Il festival olimpico riunirà un migliaio di atleti di 45 Paesi.

  • Sguardo sulla settimana 3-9 febbraio 2013

    Sguardo sulla settimana 3-9 febbraio 2013


    Il Parlamento di Bucarest ha adottato questa settimana le bozze della Finanziaria e della previdenza 2013. La Finanziaria è stata elaborata in base ad una crescita economica dell’1,6%, di un tasso inflazionistico medio annuo del 4,3%, di un tasso di cambio medio di 4,5 lei per un euro e un deficit di bilancio del 2,1% del Pil. Stando alle previsioni della Banca Centrale della Romania, che coincidono con quelle del Fondo Monetario Internazionale, l’economia romena crescerà nel 2013 di circa l’1,5%. La Banca Centrale richiama l’attenzione che il potere della moneta nazionale, il leu, dipenderà, nel successivo periodo, dall’andamento della moneta unica europea, dalla produzione agricola, ma anche dalle riforme stutturali, messe sotto il segno dell’incertezza dal governatore della Banca Centrale Mugur Isarescu a causa dei problemi sociali, politici e tecnici che comporterebbero.



    Al via la prima sessione di quest’anno del Parlamento di Bucarest. Tra le priorità la revisione della Costituzione, il riassestamento teritoriale e l’adozione dello Statuto dei parlamentari. La modifica della Legge fondamentale chiarirebbe, tra l’altro, le attribuzioni del presidente e della Corte Costituzionale. Il Parlamento ha rinviato di una settimana il dibattito sul nuovo Statuto dei deputati e dei senatori, in seguito alle vertenze tra i principali partiti della maggioranza — i socialdemocratici e i liberali – su un articolo stando al quale i parlamentari dichiarati incompatibili dall’Agenzia nazionale per l’integrità perderanno il seggio se non contesteranno la decisione in giustizia. Il capo dello stato aveva inviato lo Statuto al riesame del Parlamento, per chiarire alcuni aspetti sull’incompatibilità e sul conflitto d’interessi. La più controversa legge si preannuncia quella sul riassestamento territoriale. Mentre l’Unione Social-liberale (al governo) propone 8 regioni di sviluppo, il Partito Democratico-liberale (all’opposizione) si pronuncia per la sostituzione delle attuali 40 province con 8 più grandi.



    La Commissione europea ha deciso di sbloccare il Programma operativo settoriale per lo sviluppo delle risorse umane e riprendere i rimborsi destinati alla Romania. La misura è stata presa in seguito alla missione di audit condotta dagli esperti europei dal 29 gennaio al 1 febbraio 2013. I pagamenti nell’ambito del programma comunitario sono stati sospesi la scorsa estate dopo la constatazione di una serie di sregolatezze nell’assegnazione e nello sviluppo di certi progetti. Saranno ripresi i pagamenti per le richieste di rimborso inoltrate a dicembre 2012, per un valore di 148 milioni di euro. A cinque anni dall’adesione all’Ue, la Romania è fanalino di coda tra i 27 stati membri al capitolo assorbimento dei fondi europei. Entro fine gennaio, Bucarest ha assorbito 2,2 miliardi di euro dei 19,2 miliardi stanziati da Bruxelles al nostro Paese per il periodo 2007-2013. Aumentare il tasso di assorbimento si annovera le massime priorità del Governo romeno.



    Via libera dal Governo romeno alla strategia per la privatizzazione della Divisione Merci delle Ferrovie dello Stato, approvata dal Consiglio Supremo di Difesa. Il ministro dei Trasporti, Relu Fenechiu, ha spiegato che la privatizzazione si farà con un investitore strategico, con una garanzia di partecipazione alla gara d’appalto pari ai 10 milioni di euro, il che rappresenta il 17% del valore nominale delle azioni della compagnia. Fenechiu ha precisato che prioritario è l’aggiornamento dei pagamenti salariali, rendendo la compagnia più efficace. La Divisione Merci delle Ferrovie ha registrato debiti e perdite di centinaia di milioni di euro. La sua privatizzazione è uno degli impegni assunti dalla Romania nell’accordo di tipo preventivo firmato con il Fondo Monetario Internazionale nel 2011.



    In seguito alle tensioni diplomatiche, di questa settimana, tra Romania e Ungheria, intorno alla bandiera della cosiddetta Contrada dei Sekleri, il ministro degli Esteri romeno Titus Corlatean e il suo collega ungherese Janos Martonyi hanno convenuto, in un colloquio telefonico, che l’interesse di cooperazione tra i due Paesi impone di evitare l’escalation degli atteggiamenti e delle dichiarazioni pubbliche. I ministri hanno concordato di agire per superare le tensioni apparse nelle relazioni bilaterali. Il colloquio tra i due ministri ha fatto seguito alle dichiarazioni del segretario di stato al Ministero degli Esteri di Budapest, Zsolt Németh, sulle presunte aggressioni simboliche cui verrebbero sottoposti etnici ungheresi della Transilvania. Nemeth aveva proposto che i sindaci ungheresi rispondessero alla presunta agressione con l’issare della bandiera della cosiddetta Contrada dei sekleri, zona della Romania centrale abitata da popolazione a maggioranza ungherese, dopo che le prefetture romene avevano vietato l’issare la bandiera sugli edifici pubblici. Le sue dichiarazioni sono state seguite da una posizione a favore dell’autonomia territoriale degli etnici magiari della Transilvania dell’ambasciatore ungherese a Bucarest. Il Ministero degli Esteri romeno ha definito le dichiarazioni dei due esponenti ungheresi inaccettabili e contraddittorie al partenariato strategico tra i due Paesi.



    Oltre 2000 militari romeni parteciperanno a missioni e operazioni all’estero. Lo ha deciso il Consiglio Supremo di Difesa, il quale ha approvato anche l’invio di 10 militari, istruttori e personale di stato maggiore, in Mali, ex colonia francese nel nord Africa. I dieci militari si affiancheranno alla missione dell’Unione Europea che addestrerà le forze armate del Mali, che si confronta da parecchie settimane con una ribellione islamista. Il Consiglio Supremo di Difesa ha sottolineato che il contributo della Romania è in accordo con gli impegni derivanti dalla membership comunitaria e con il sostegno agli iter dell’Unione di por fine alle attività terroristiche e di criminalità organizzata. Un mese fa, la Francia ha lanciato un’operazione militare in Mali per bloccare l’offensiva dei gruppi armati islamisti. Le autorità francesi hanno precisato che i 4000 militari francesi impegnati nell’operazione saranno ritirati a marzo, passando le consegne a stati africani.

  • Finanziaria 2013: via libera dal Parlamento

    Finanziaria 2013: via libera dal Parlamento


    La migliore possibile in questo momento. Così ha definito il premier socialdemocratico Victor Ponta la Finanziaria per il 2013, adottata ad ampia maggioranza dal Parlamento di Bucarest.




    Il nuovo budget è stato elaborato tenendo in considerazione una crescita economica dell’1,6%, un’inflazione media annua del 4,3%, un tasso di cambio medio di 4,5 lei per un euro e un deficit di bilancio del 2,1% del Pil.




    Sotto la pressione del tempo, ma in vantaggio grazie alla sua maggioranza schiacciante, l’Unione social-liberale ha fatto passare la bozza della Finanziaria senza adottare nemmeno uno degli oltre 10.000 emendamenti inoltrati dall’opposizione democratico-liberale, il che ha provocato dispute accanite.




    “Abbiamo inoltrato oltre 10.000 emendamenti, che non erano i nostri capricci. Erano e sono le necessità di tutte le comunità di Romania”, ha dichiarato il capogruppo democratico-liberale alla Camera, Mihai Stanisoara.




    La replica è subito arrivata, sempre in plenaria, dal presidente della Commissione Bilancio, il deputato liberale Dan Radu Rusanu. “E’ un bilancio di sopravvivenza, in quanto il Governo Ponta deve rimediare oggi tutti i buchi da voi creati lungo quattro anni — gli arretrati nel sistema sanitario, costruzioni avviate e non portate a termine, e soprattutto, la restituzione dei prestiti da voi spesi per investimenti che non conosciamo neanche oggi”, ha detto Rusanu.




    Mentre la maggioranza sostiene che il nuovo budget incoraggerà lo sviluppo e gli investimenti, tramite le crescite di pensioni e il ripristino degli stipendi nel settore pubblico al livello anteriore ai tagli del 25% imposti nel 2010, l’opposizione lo descive come un bilancio della povertà.




    La Banca Centrale ha preso le distanze dalle consuete dispute politiche, richiamando l’attenzione che, nel successivo periodo, l’evoluzione della moneta nazionale, il leu, dipenderà dalla situazione dell’euro, ma anche dalla produzione agricola interna. In ugual misura, dipenderà anche dalle riforme strutturali, il cui successo è guardato con riserbi dal governatore della Banca Centrale, Mugur Isarescu.




    “Crediamo nel programma governativo, però, dall’esperienza del passato storico dopo il 1989, sappiamo quanto sia difficile attuare riforme strutturali. Ogni volta, nelle compagnie, soprattutto statali, appaiono dei problemi, le cose vengono complicate da aspetti sociali, da questioni politiche, da difficoltà, il più delle volte tecniche e, a questo punto, non c’è spazio per l’ottimismo”, ha dichiarato il governatore.




    La Banca Centrale ha sottolineato, una volta in più, l’importanza di attirare fondi europei, che favorirebbero gli investimenti in settori chiave, quali l’infrastruttura e l’agricoltura, e genererebbero crescita economica. (trad. Iuliana Anghel)

  • Le notizie del giorno 07.02.2013

    Le notizie del giorno 07.02.2013


    Bucarest — Via libera dal Parlamento romeno alla Finanziaria e al bilancio della previdenza per il 2013. Il nuovo budget è stato elaborato tenendo in considerazione una crescita economica dell’1,6%, un’inflazione media annua del 4,3%, un tasso di cambio medio di 4,5 lei per un euro e un deficit di bilancio del 2,1% del Pil. D’altra parte, il Parlamento ha rinviato di una settimana il dibattito sul nuovo Statuto dei deputati e dei senatori, in seguito alle vertenze tra i principali partiti della maggioranza — i socialdemocratici e i liberali – su un articolo stando al quale i parlamentari dichiarati incompatibili dall’Agenzia nazionale per l’integrità perderanno il seggio se non contesteranno la decisione in giustizia. Nei giorni scorsi, il capo dello stato aveva inviato lo Statuto al riesame del Parlamento, per chiarire alcuni aspetti sull’incompatibilità e sul conflitto d’interessi.




    Bucarest — Il presidente romeno Traian Basescu, il quale partecipa al Consiglio europeo di Bruxelles, ha dichiarato che le chance di raggiungere un’intesa sul bilancio dell’Ue per il periodo 2014 — 2020 non sono troppo grandi, ma, comunque, migliori rispetto al primo vertice su questo tema, svoltosi a novembre. Inoltre, il capo dello stato ha detto che, per la Romania, sarebbe molto importante che una parte dei fondi stanziati alla coesione o allo sviluppo rurale possa essere destinata alla modernizzazione del sistema di irrigazioni. I negoziati sul bilancio comunitario si annunciano anche questa volta difficili, a causa della divisione tra i Paesi ricchi, che vogliono versare contributi minori e chiedono nuovi tagli, e quelli che, come la Romania, sollecitano somme sostanziose per agricoltura e coesione.


    Bucarest — Il ministro romeno degli Esteri Titus Corlatean e il suo collega ungherese Janos Martonyi hanno convenuto, in un colloquio telefonico, che l’interesse di cooperazione tra Romania e Ungheria impone di evitare l’escalation degli atteggiamenti e delle dichiarazioni pubbliche nei due Paesi. I ministri hanno concordato di agire per superare le difficoltà apparse nella relazione bilaterale. Il colloquio tra i due ministri fa seguito alledichiarazioni del segretario di stato al Ministero degli Esteri di Budapest Zsolt Németh sulle presunte aggressioni simboliche cui verrebbero sottoposti etnici ungheresi della Transilvania. Nemeth Zsolt aveva proposto che i sindaci ungheresi rispondessero alla presunta agressione con l’issare della bandiera della cosiddetta Contrada dei sekleri, zona della Romania centrale abitata da popolazione a maggioranza ungherese. Le sue dichiarazioni sono state seguite da una posizione a favore dell’autonomia territoriale degli etnici magiari della Transilvania dell’ambasciatore ungherese a Bucarest. Il Ministero degli Esteri ha definito le dichiarazioni dei due esponenti ungheresi inaccettabili e contraddittorie al partenariato strategico tra i due Paesi.




    Bucarest — La Banca Centrale romena mantiene le previsioni inflazionistiche per la fine del 2013 al 3,5%, e prevede il 3,2% nel 2014. Presentando il rapporto trimestrale sull’inflazione, il governatore Mugur Isarescu ha precisato che a dicembre 2012 l’inflazione è salita, e il tasso annuo del 4,95% non è rientrato nella variazione del target. Isarescu ha spiegato che, nell’ultimo trimestre del 2012, il tasso dell’inflazione è stato influenzato positivamente, tra l’altro, dalla correzione dei prezzi volatili, dal trend discendente delle quotazioni internazionali del greggio, e dall’apprezzamento della moneta nazionale, il leu, nei confronti dell’euro e del dollaro americano.




    Washington – Nel 2013, gli Stati Uniti investiranno oltre 260 milioni di dollari in edifici militari alla base di Deveselu (sud della Romania), che ospiterà elementi dello scudo antimissile americano in Europa. La Romania accoglierà intercettori terrestri e un sistema radar per il loro direzionamento. Le spese totali per gli elementi dello scudo di Deveselu, che diventeranno operativi dal 2015, ammontano a 400 milioni di dollari, ai quali si aggiungono altri 20 milioni ogni anno.




    Berlino — La pellicola “The Childs Pose” del regista romeno Calin Netzer sarà presentata nella selezione ufficiale della Berlinale 2013, in programma dal 7 al 17 febbraio. Altre presenze romene saranno il lungometraggio “Marussia” di Eva Pervolovici, nella sezione Generation, e l’attrice Ada Condeescu, selezionata nel programma Shooting Stars, volto a promuovere giovani attori di talento. La Berlinale 2013 presenta 24 film, di cui 19 si contendono l’Orso d’Oro.

  • Romania – Ungheria: tensioni diplomatiche su presunte “aggressioni simboliche”

    Romania – Ungheria: tensioni diplomatiche su presunte “aggressioni simboliche”


    Le autorità di Bucarest hanno reagito con veemenza alle recenti dichiarazioni di un segretario di stato al Ministero degli Esteri ungherese, stando al quale la minoranza magiara di Romania fosse sottoposta ad “aggresioni simboliche” perchè non vengono issate le cosiddette bandiere della cosiddetta contrada dei sekleri.




    Il primo ministro e il Ministero degli Esteri hanno definito come inacettabili le dichiarazioni del segretario di stato ungherese. Criticandole, il premier Victor Ponta ha sottolineato che la Romania non cadrà nella trappola di una provocazione, ma neanche accetta delle lezioni d’oltreconfine.




    “Abbiamo i più alti standard in Europa in materia di rappresentanza delle minoranze e di autonomia delle strutture locali. Se qualcuno vuole farsi campagna elettorale in Romania, allora voglio che abbiate un atteggiamento molto risoluto, senza lasciarci intrappolare. Ma non credo che qualcuno possa venire a dirci quali bandiere issare”, ha detto il premier, rivolgendosi ai ministri del suo Governo.




    Convocato urgetemente al Ministero degli Esteri romeno, l’ambasciatore ungherse a Bucarest, Oszkar Fuzes, ha sostenuto che non si tratta nè di uno scandalo diplomatico, nè di una trappola tesa dall’Ungheria alla Romania. Il diplomatico ungherese ritiene un atto normale che una minoranza issasse simboli identitari.




    Invece, il segretario di stato al Ministero degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha spiegato che l’esortazione del responsabile ungherese sulle cosiddette “bandiere dei sekleri” equivalgono al sostegno esplicito dell’autonomia territoriale in base a criteri etnici, che non è prevista dalla Costituzione della Romania, e non rientra neanche degli standard europei accettati in materia di tutela delle minoranze nazionali.




    Bogdan Aurescu ha aggiunto che la Romania ha i compiti fatti e si attiene pienamente sia agli impegni europei e internazionali, che a quelli previsti dagli accordi e dai documenti firmati con la confinante Ungheria.




    D’altra parte, il capo della diplomazia di Bucarest, Titus Corlatean, ha accusato l’ambasciatore ungherese di aver violato le regole diplomatiche tramite le sue dichiarazioni, e ha ammonito che il suo mandato potrebbe concludersi molto più presto.




    Bucarest considera che le dichiarazioni dei responsabili unghersi contravvengono al partenariato strategico tra la Romania e l’Ungheria, e non accetta simili interferenze, contrarie ai provvedimenti della Costituzione romena.




    Di conseguenza, Bucarest ha chiesto alle autorità di Budapest di fermare le iniziative come quelle sull’issare la cosiddetta bandiera seklera sui comuni della confinante Ungheria, in segno di solidarietà con gli etnici magiari della Transilvania che si considerano sekleri, e con loro aspirazioni all’autonomia. (trad. Iuliana Anghel)

  • Ue: risorse umane, ripresi i rimborsi alla Romania


    La Commissione europea ha deciso di sbloccare il Programma operazionale settoriale per lo sviluppo delle risorse umane e riprendere i rimborsi destinati alla Romania. La misura è stata presa in seguito alla missione di audit condotta dagli esperti europei dal 29 gennaio al 1 febbraio 2013.




    Bruxelles ha annunciato la ripresa dei pagamenti alla Romania nei giorni prossimi, per le sollecitazioni di rimborso trasmesse a dicembre 2012, per un valore di 148 milioni di euro, con l’applicazione delle correzioni finanziarie temporanee del 25%, secondo quanto è stato concordato con le autorità di Bucarest.




    I pagamenti erano stati sospesi ai primi di agosto 2012, per irregolarità individuate nell’assegnazione e nello svolgimento di alcuni progetti dal 2009 al 2011.




    Il Governo di Bucarest ha annunciato che quest’anno la CE condurrà altre due missioni di audit per il Programma operazionale settoriale per lo sviluppo delle risorse umane, al fine di togliere le correzioni finanziarie temporanee applicate ai rimborsi che la Romania solleciterà alla Commissione.




    L’Esecutivo ha precisato che le correzioni ammontano a circa 180 milioni di euro. Complessivamente, fino a fine gennaio 2013, per il Programma operazionale settoriale per lo sviluppo delle risorse umane, sono stati inoltrati circa 10.400 progetti.




    Dal 2007 al 2013, la CE ha assegnato alla Romania 3,37 miliardi di euro attraverso questo programma. Lo sblocco dei rimborsi è un primo passo visibile compiuto dalla Romania per accelerare l’assorbimenti dei fondi comunitari, ha dichiarato il ministro incaricato alla gestione dei Fondi Ue, Eugen Teodorovici.




    Il ministro ha spiegato che sono in corso simili azioni con altre autorità di management, per sbloccare altri tre programmi operazionali presospesi, nel campo delle regioni, dei trasporti e della competitività economica.




    A cinque anni dall’ingresso nell’Ue, la Romania si piazza all’ultimo posto tra i 27 stati membri come assorbimento di fondi Ue. Fino a fine gennaio 2013, Bucarest aveva attirato 2,2 miliardi di euro dei 19,2 miliardi resi disponibili da Bruxelles al nostro Paese dal 2007 al 2013, cioè l’11,5%. Aumentare il tasso di di assorbimento si annovera le massime priorità del Governo di Bucarest. (trad. Iuliana Anghel)

  • Le notizie del giorno 06.02.2013

    Le notizie del giorno 06.02.2013


    Bucarest — La Commissione europea ha deciso di sbloccare e riprendere i pagamenti nell’ambito del Programma operazionale settoriale per lo sviluppo delle risorse umane, in seguito ai risultati positivi dell’audit condotto dalla CE dal 29 gennaio al 1 febbraio 2013. Un comunicato del Governo rileva che, nei giorni prossimi, la Commissione riprenderà i pagamenti per la Romania, per le sollecitazioni di rimborso trasmesse a dicembre 2012, per un valore di 148 milioni di euro, con l’applicazione delle correzioni finanziarie temporanee del 25%, secondo quanto è stato concordato con le autorità di Bucarest. I rimborsi erano stati sospesi all’inizio di agosto 2012, in seguito ai problemi individuati per il periodo 2009 – 2011. Nel 2013, la CE condurrà altre due missioni di audit per controllare il Programma, al fine di togliere le correzioni finanziarie temporanee del 25% applicate ai rimborsi che la Romania solleciterà a Bruxelles, precisa ancora il comunicato del Governo di Bucarest.


    Bucarest — L’ambasciatore ungherese a Bucarest, Oszkár Füzes, è stato convocato dalla diplomazia di Bucarest per spiegare le dichiarazioni del segretario di stato al Ministero degli Esteri di Budapest, Zsolt Németh, sulle presunte aggressioni simboliche cui verrebbero sottoposti etnici ungheresi della Transilvania. Nelle province di Harghita e Covasna della Romania centrale, abitate da popolazione a maggioranza ungherese, le prefetture hanno vietato l’issare la bandiera della cosiddetta Contrada dei sekleri sugli edifici pubblici. In replica, in un distretto di Budapest, il Comune ha issato questa bandiera, in segno di simpatia con gli etnici ungheresi di Romania che si dichiarano sekleri. Il premier romeno Victor Ponta ha chiesto alle autorità dello Stato di fare i propri doveri secondo la legge. Il premier ha sollecitato risolutamente anche la reazione del Ministero degli Esteri, il quale ha definito come inaccettabili e contraddittorie al partenariato strategico tra i due Paesi le dichiarazioni di Nemeth, che equivalgono al sostegno esplicito all’autonomia territoriale in base a criteri etnici, non consentita dalla Costituzione della Romania e non inclusa negli standard europei accettati in materia di tutela delle minoranze nazionali.




    Bucarest — Via libera dal Governo romeno alla strategia per la privatizzazione della Divisione Merci delle Ferrovie dello Stato, approvata dal Consiglio Supremo di Difesa. Il ministro dei Trasporti, Relu Fenechiu, ha spiegato che la privatizzazione si farà con un investitore strategico, con una garanzia di partecipazione alla gara d’appalto pari ai 10 milioni di euro, il che rappresenta il 17% del valore nominale delle azioni della compagnia. Fenechiu ha precisato che prioritario è l’aggiornamento dei pagamenti salariali, rendendo la compagnia più efficace. La Divisione Merci delle Ferrovie ha registrato debiti e perdite di centinaia di milioni di euro. Il suo passaggio in mani private è una delle misure assunte dalla Romania nell’accordo di tipo preventivo firmato col Fondo monetario internazionale nel 2011.




    Bucarest — Il Parlamento di Bucarest ha continuato il dibattito sulle bozze della Finanziaria e della previdenza per il 2013. Il nuovo bilancio è stato elaborato tenendo in considerazione una crescita economica dell’1,6%, un’inflazione media annua del 4,3%, un tasso di cambio medio di 4,5 lei per un euro e un deficit di bilancio del 2,1% del Pil. Mentre l’opposizione ritiene il nuovo budget un freno allo sviluppo, che genererà disoccupazione e povertà, la maggioranza sostiene che la Finanziaria porterà sviluppo e più redditi per la popolazione.




    Bucarest — La Romania ha firmato la Dichiarazione che incoraggia le colture dei soia non modificata geneticamente in 17 Paesi del bacino del Danubi. Altri otto stati rivieraschi avevano firmato il documento alla Settimana Verde svoltasi a gennaio a Berlino. Al momento, l’Europa importa oltre 7 milioni di tonnellate di soia non modificata geneticamente.




    Berlino — La pellicola “The Childs Pose” del regista romeno Calin Netzer sarà presentata nella selezione ufficiale della Berlinale 2013, in programma dal 7 al 17 febbraio. Altre presenze romene saranno il lungometraggio “Marussia” di Eva Pervolovici, nella sezione Generation, e l’attrice Ada Condeescu, selezionata nel programma Shooting Stars, volto a promuovere giovani attori di talento. La Berlinale 2013 presenta 24 film, di cui 19 si contendono l’Orso d’Oro.




    Malaga — La nazionale di calcio della Romania gioca a Malaga un’amichevole contro l’Australia, che precede le partite ufficiali con l’Ungheria e l’Olanda, in programma a marzo, importanti per la qualificazione ai Mondiali del 2014, che si terranno in Brasile.

  • Mali: 10 militari romeni in missione addestramento Ue

    Mali: 10 militari romeni in missione addestramento Ue


    Dieci militari romeni si affiancheranno alla missione dell’Unione europea che addestrerà le forze armate del Mali, che si confronta da parecchie settimane con una ribellione islamista. Lo ha deciso il Consiglio Supremo di Difesa, sottolineando che il contributo della Romania, che invierà istruttori militari, è in accordo con i suoi impegni derivanti dalla membership comunitaria e con il sostegno agli iter dell’Unione di por fine alle attività terroristiche e di criminalità organizzata.




    La missione dell’Ue in Mali, che coinvolgerà 500 persone di 15 stati, potrebbe diventare pienamente operativa da metà marzo, dichiarava di recente il ministro della Difesa francese. Nel primo anno, saranno addestrati 650 militari di Mali. Parigi ha lanciato l’operazione militare in Mali l’11 gennaio, per bloccare un’offensiva verso il sud dei gruppi armati islamisti, che controllavano il nord del Paese da oltre nove mesi. Da allora sono state riconquistate le grandi città del nord. A Kidal (nord-est), i militari francesi controllano l’aeroporto, mentre la città è protetta da 1.800 militari del Ciad.




    Un primo bilancio dei combattimenti, reso noto dalle autorità francesi, indica centinaia di morti nelle prime tre settimane di interventi militari. Parigi prevede un inizio del ritiro militare a marzo, se le evoluzioni sul campo lo consentiranno. La Francia, che ha deciso di impegnare circa 4.000 militari in Mali, sostiene che spetta alle truppe africane il compito di garantire la sicuirezza, l’integrità territoriale e la sovranità di questo stato. La forza africana dovrebbe contare alla fine circa 6.000 militari, di cui solo 2.000 sono già in Mali.




    La prima tappa delle operazioni francesi è stata condotta in maniera efficace, nel senso che sono stati bloccati i gruppi terroristici e sono state riconquistate le città del nord, ricordano le autorità di Parigi, senza minimizzare, però. i rischi che permangono nella regione.




    Partecipando alla missione dell’Ue, la Romania ribadisce l’impegno assunto nella lotta al terrorismo e nel fornire sicurezza internazionale, accanto ai suoi partner europei ed euro-atlantici. Gli eventi tragici avvenuti a gennaio hanno dimostrato una volta in più che il terrorismo può colpire ovunque nel mondo, quindi i suoi focolai vanno spenti sempre ovunque. Decine di stranieri che lavoravano a un sito petrolifero in Algeria, tra cui anche due romeni, sono stati vittime di un’ampia presa di ostaggi organizzata da un gruppo terrorista, come rappresaglie all’intervento francese in Mali. (trad. Iuliana Anghel)

  • Economia: previsioni della Banca Centrale romena

    Economia: previsioni della Banca Centrale romena


    La crescita economica della Romania sarà, quest’anno, pari a circa l’1,5%, stando alle stime della Banca Centrale romena, che coincidono con quelle del Fondo Monetario Internazionale. Il governatore della Banca Centrale Mugur Isarescu ritiene che la riduzione del tasso d’interesse di riferimento scoraggerebbe i risparmi interni, che sono insufficienti, e, invece di portare a crescita economica, avrebbe un effetto contrario, in seguito alla mancanza di risorse finanziarie. Motivo per cui il Consiglio di Amministrazione della Banca Centrale ha deciso di mantenere il tasso d’interesse di riferimento al 5,25%.



    Per quanto riguarda l’inflazione, l’autorità bancaria si aspetta che si attesti tra il 5-6% nella prima parte del 2013, e che torni a sfiorare il 3,5% alla fine dell’anno, il valore massimo del campo di variazione cui mira la Banca Centrale. Da menzionare che la bozza della Finanziaria 2013 è stata elaborata su un tasso inflazionstico medio annuo del 4,3% e un target di crescita economica dell’1,6%. La previsione sull’inflazione, ha sottolineato Mugur Isarescu, dipende anche dall’evoluzione dei prezzi volatili, soprattutto nell’agricoltura. Il governatore ha dichiarato, d’altra parte, che non crede che l’impatto sui prezzi dei generi alimentari degli aumenti previsti per le tariffe del gas naturale e dell’elettricità sarà molto forte. Sono, invece, le condizioni meteo a rappresentare il fattore più importante per i prezzi dei prodotti agroalimentari, ha precisato il governatore. Mugur Isarescu ha richiamato l’attenzione sul fatto che le risorse interne per gli investtimenti, che significano crescita economica, siano insufficienti.



    “Per varie ragioni, non riusciamo ad assorbire fondi europei. Prima di tutto, crescita economica vuol dire investimenti. L’insufficienza delle risorse interne per gli investimenti si riflette nel fatto che continuiamo ad avere un deficit di conto corrente del 4%. In altre parole, abbiamo bisogno di investimenti maggiori del 4% di ciò che noi, nel Paese, riusciamo a risparmiare. Perciò le politiche per attirare fondi esterni, a prescindere dal fatto che siano crediti esterni, fondi strutturali, investimenti stranieri diretti o da altri fonti o investimenti di portafoglio, sono vitali”, ha spiegato Mugur Isarescu.



    Il governatore ha ricordato che la Romania ha un accordo di prestito preventivo in corso con il Fondo Monetario Internazionale, l’Unione Europea e la Banca Mondiale, che non ha ancora adoperato. Nellopinione di Isarescu, un accordo con il FMI aumenta la credibilità del nostro Paese sui mercati esteri.

  • Le notizie del giorno 05.02.2013

    Le notizie del giorno 05.02.2013


    Bucarest — La seduta del Consiglio Supremo di Difesa del Paese è dominata da temi riguardanti la presenza dei militari romeni all’estero nel 2013 e l’impegno della Romania nella missione Ue di addestramento in Mali. Di recente, il capo dello stato Traian Basescu aveva dichiarato che la Romania sarà solidale con la Francia, ma non invierà delle truppe combattenti in Mali, bensì eventualmente istruttori militari, trasporti e materiali per l’esercito dello stato africano. L’agenda della riunione include anche le misure adottate dalle autorità di Bucarest per applicare le diverse sanzioni a livello internazionale, nonchè l’elaborazione di un piano di contingenza per la Romania, all’interno della Nato. La riunione esamina anche la strategia di sicurezza energetica e la privatizzazione della Divisione Merci delle Ferrovie dello Stato.




    Bucarest — Il Parlamento di Bucarest ha preso in dibattito le bozze della Finanziaria e della previdenza per il 2013. Il nuovo bilancio è stato elaborato tenendo in considerazione una crescita economica dell’1,6%, un’inflazione media annua del 4,3%, un tasso di cambio medio di 4,5 lei per un euro e un deficit di bilancio del 2,1% del Pil. Mentre l’opposizione ritiene il nuovo budget un freno allo sviluppo, che non offre soluzioni alla creazione di nuovi posti di lavoro, la maggioranza sostiene che la Finanziaria prevede incrementi di pensioni, il ripristino dei salari nel settore pubblico al livello anteriore ai tagli imposti nel 2010, nonchè il cofinanziamento degli investimenti dai fondi europei.




    Bucarest — Il Parlamento di Bucarest si riunirà in plenaria il 7 febbraio per discutere la sollecitazione di riesame dello Statuto dei deputati e senatori, inviata dal presidente Traian Basescu. Il capo dello stato non ha promulgato ancora la legge, invocando, tra l’altro, alcune contraddizioni con le raccomandazioni incluse dalla Commissione europea nel rapporto sulla giustizia in Romania, in materia di incompatibilità, conflitti d’interesse e immunità. Invece, il premier Victor Ponta ha dichiarato che i responsabili della CE non hanno sollevato delle obiezioni al nuovo statuto dei parlamentari romeni.




    Berlino — La pellicola “The Childs Pose” del regista romeno Calin Netzer sarà presentata nella selezione ufficiale della Berlinale 2013, in programma dal 7 al 17 febbraio. Altre presenze romene saranno il lungometraggio “Marussia” di Eva Pervolovici, nella sezione Generation, e l’attrice Ada Condescu, selezionata nel programma Shooting Stars, volto a promuovere giovani attori di talento. La Berlinale 2013 presenta 24 film, di cui 19 si contendono l’Orso d’Oro.




    Chisinau — La missione dell’OSCE Moldova raccomanda che sia evitata la politicizzazione del diritto all’istruzione dei bambini di questo stato. La raccomandazione avviene alla luce della difficile situazione affrontata dalle scuole che usano l’alfabeto latino in Transnistria (regione separatista russofona, all’est della Moldova), messo al bando nel 1994 dalle autorità di Tiraspoli. Otto scuole che non hanno rispettato il divieto sono state sottoposte a pressioni, e il numero degli alunni è diminuito. La Transnistria non è più controllata dalle autorità di Chisinau dal 1992, dopo il conflitto armato che si era concluso a favore dei separatisti, in seguito all’intervento delle truppe russe dispiegate nella regione.